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1.3 La nascita del bitcoin ed il suo funzionamento

1.4.2 I potenziali risch

finanziaria27. A tal proposito l’EBA (2014) nel documento Opinion on ‘virtual currencies’

sostiene che “nelle giurisdizioni in cui i servizi finanziari non sono ampiamente disponibili, dove gli utenti hanno un profilo di rischio elevato, dove i servizi finanziari sono troppo costosi per gli individui o dove gli oneri amministrativi per ottenere un conto sono alti, le criptovalute forniscono un modo alternativo per le persone di raggiungere lo stesso scopo: accedere al commercio ed effettuare transazioni di pagamento. Tuttavia, questo potenziale beneficio è molto meno pronunciato nell'Unione europea, in quanto le direttive come la Payment Accounts Directive, adottata nell'aprile del 2014, forniranno conti bancari di base e a basso costo per tutti i cittadini nell'UE, aumentando così l’inclusione finanziaria”.

Altri benefici sono potenzialmente riscontrabili in termini di sicurezza dei dati personali, dal momento che le transazioni di pagamento con criptovaluta non richiedono la fornitura di dati personali o sensibili. Molti inoltre sostengono il sistema perché, come già spiegato in precedenza, considerano la moneta tradizionale un mezzo di pagamento inaffidabile a causa del potere che hanno i governi o le Banche Centrali di controllarne l’offerta. Essi supportano dunque le criptovalute poiché hanno il beneficio di avere

limitate interferenze da parte delle autorità pubbliche28.

1.4.2 I potenziali rischi

Dopo aver visto i potenziali benefici legati alle criptovalute, vengono ora esaminati i principali e potenziali rischi, identificando in modo particolare il portatore di tale rischio. Si possono identificare moltissimi rischi legati al fenomeno e già l’EBA nel 2014 ne aveva individuati circa settanta. Alcuni di questi sono simili, se non identici, ai rischi derivanti da servizi o prodotti finanziari convenzionali (come i servizi di pagamento o i prodotti di investimento), mentre altri sono specifici delle valute virtuali. 27 Con inclusione finanziaria si intendono le attività sviluppate per consentire l’accesso ai servizi finanziari a coloro i quali non sono completamente integrati nell’ordinario sistema finanziario. Il concetto è dunque legato all’intento di rendere i servizi finanziari accessibili a costi ragionevoli a tutti gli individui e a tutte le imprese, indipendentemente dal patrimonio e dalle dimensioni. 28 In realtà la questione è controversa. Mentre da un lato si potrebbe obiettare che un sistema basato su un’autorità centrale con la possibilità di determinare l'offerta di moneta non sia l'ideale, dall’altro questo non implica automaticamente che un'alternativa migliore sia, come nel caso delle criptovalute, avere un sistema interamente governato da algoritmi, il quale potrebbe subire, ad esempio, manipolazioni.

Di seguito vengono riportati alcuni dei rischi individuati dall’EBA29 . A tal proposito

l’autorità individua cinque diverse categorie di soggetti esposti a tali rischi: (a) rischi per gli utenti; (b) rischi per gli altri partecipanti (non utenti) al mercato; (c) rischi per

l'integrità finanziaria; (d) rischi per i sistemi di pagamento esistenti legati alle valute

aventi corso legale; (e) rischi per le autorità di regolamentazione.

a. Rischi per gli utenti

Le criptovalute possono essere molto rischiose in particolare per le persone fisiche.

L’EBA nel 2013 emise un avvertimento pubblico dove informava tutti gli agenti che

operavano sul mercato del fatto che tali valute non sono regolamentate e dei loro rischi effettivi, come la grande volatilità di questi strumenti e le importanti perdite di denaro che si potrebbero subire anche a causa di furti. Alcuni esempi di potenziali rischi

afferenti alla categoria dei rischi per gli utenti sono i seguenti:

• l’utente subisce importanti perdite quando lo scambio è fraudolento, nel

momento in cui il comportamento dei partecipanti allo scambio non è corretto;

• l'utente diventa inaspettatamente soggetto ad una particolare tassazione;

l’utente perde valute virtuali a causa di furti di e-wallet o attacchi hacker. La

crittografia degli e-wallet potrebbe essere compromessa e l'utente non avrebbe alcun diritto di rimborso mancando sistemi robusti di protezione;

• l'utente non ha alcuna garanzia che le criptovalute vengano accettate su base

stabile e permanente come mezzo di pagamento, infatti i commercianti sono tenuti ad accettare solamente moneta avente corso legale, non valute virtuali. Possono inoltre decidere di variare nel tempo l'accettazione di criptovalute ritenendo i rischi complessivi troppo elevati;

l'utente non è in grado di convertire le valute virtuali in valuta fiat, o non è in

grado di farlo ad un prezzo ragionevole, proprio perché, ad esempio, ci si trova in un mercato illiquido, poco profondo;

• l'utente registra una diminuzione di valore delle valute virtuali a causa di

fluttuazioni significative ed inaspettate dei tassi di cambio, anche perché il mercato delle criptovalute e la formazione dei prezzi in esso non sono del tutto

29 Per l’elenco completo dei rischi individuati dall’EBA si faccia riferimento al documento dell’EBA (2014) Opinion on ‘virtual currencies’ indicato in bibliografia.

trasparenti e non esiste, per definizione, alcuna autorità centrale che possa intervenire per stabilizzare i cambi. b. Rischi per gli altri partecipanti (non utenti) al mercato I rischi legati alle criptovalute potenzialmente esistono anche per gli altri partecipanti al mercato che non sono utenti, come ad esempio gli exchange ed i commercianti. Alcuni esempi sono i seguenti: • l’exchange non è in grado di adempiere agli obblighi di pagamento denominati in

valuta virtuale o in valuta fiat. Tale rischio riguarda gli exchange (e di conseguenza colpisce i suoi creditori) nel momento in cui non dispone di adeguati meccanismi di governance per sorvegliare le transazioni, non tiene correttamente i registri o possiede fondi inadeguati per rimborsare i creditori. Inoltre la particolare criptovaluta che viene scambiata ed il protocollo sottostante che la controlla potrebbero essere tecnologicamente difettosi o compromessi, oppure è l'ambiente IT della stessa piattaforma che potrebbe mancare di affidabilità o sicurezza. Se il problema si verifica in seguito al fallimento dell’exchange il rischio sorge a causa di insufficienti garanzie contro il default;

• dopo aver accettato valute virtuali come pagamento il commerciante non viene

rimborsato. Il rischio sorge a causa del problema della doppia spesa di cui in precedenza già si è discusso, infatti, mentre i sistemi di pagamento elettronici che utilizzano valuta fiat impediscono la doppia spesa grazie all’autorità centrale che autorizza le transazioni, per le criptovalute non esiste invece alcun ente centrale. È anche vero, come spiegato in precedenza, che per evitare il double spending le criptovalute come il bitcoin utilizzano un sistema decentralizzato con nodi separati e l’autenticità di ogni transazione è verificata nel momento in cui esse vengono aggiunte alla blockchain. Ciò garantisce che le risorse utilizzate nella transazione non siano state precedentemente spese. È però altrettanto vero che non vi è alcuna garanzia che una particolare criptovaluta utilizzi questa metodologia, né è sicuro che, se questo approccio viene utilizzato, esso venga completato in modo sicuro e non venga compromesso;

• il commerciante non può essere completamente certo che sarà in grado di

spendere le monete virtuali ricevute, infatti non vi è alcuna garanzia che egli potrà utilizzarle, ad esempio, per pagare le fatture o le proprie passività, proprio

per il fatto che le criptovalute non hanno corso legale e quindi non devono per forza essere accettate da altri soggetti (l'accettazione delle valute virtuali è infatti volontaria, non obbligatoria). Il commerciante inoltre non può essere certo del potere d'acquisto del denaro virtuale che ha ricevuto, proprio per il fatto che il tasso di cambio tra valuta digitale e valuta fiat fluttua in modo significativo, spesso entro brevissimi periodi di tempo;

il provider di e-wallet perde il portafoglio elettronico fornito agli utenti. Questi

portafogli sono infatti file digitali, pertanto sono soggetti a potenziali attacchi

hacker e, diversamente dai portafogli convenzionali, possono essere rubati da

qualsiasi parte del mondo.

c. Rischi per l'integrità finanziaria

I rischi per l'integrità finanziaria comprendono i rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, nonché altri reati finanziari. I driver di tali rischi sono spesso molto simili e sono principalmente legati all'anonimato e alla natura “senza

frontiere” delle criptovalute30. Ad esempio le valute virtuali potrebbero consentire a

individui e giurisdizioni soggette ad embargo o a sanzioni finanziarie di eludere tali restrizioni e di partecipare alla finanza e al commercio internazionale. Alcuni esempi di potenziali rischi legati a questi aspetti sono:

• i criminali sono in grado di riciclare i proventi di attività illegali poiché possono

depositare e trasferire criptovalute in modo anonimo. Il rischio potrebbe sorgere nel momento in cui mittenti e destinatari possono effettuare transazioni che non richiedono identificazione personale in quanto non vi sono nomi allegati agli indirizzi di portafoglio. Potrebbero inoltre depositare e trasferire risorse a livello globale in modo rapido, non essendoci un intermediario che possa notificare alle autorità transazioni sospette;

• i criminali utilizzano le criptovalute per evitare il settore finanziario

regolamentato e per commerciare beni illegali.

30 Con riferimento particolare all’anonimato di Bitcoin, De Ponte (2017) scrive “I bitcoin sono il

corrispettivo esatto in formato digitale dei contanti. Questo ha due implicazioni: la prima è che il trasferimento di bitcoin è totalmente anonimo. Pagare in bitcoin è esattamente come pagare in contanti. Per questo viene utilizzato per le compravendite illegali […]”.

d. Rischi per i sistemi di pagamento esistenti legati alle valute aventi corso legale

I rischi di questa categoria riguardano i problemi che potrebbero sorgere come conseguenza di possibili interdipendenze tra i sistemi di pagamento denominati in valuta fiat e quelli denominati in valuta virtuale. Alcuni esempi:

• i fornitori di servizi di pagamento che utilizzano valuta avente corso legale e che

forniscono anche servizi di moneta virtuale subiscono delle perdite a causa di leggi che rendono illegali i contratti basati sulle criptovalute. Fino a quando le autorità non giungeranno ad una posizione chiara, permarrà incertezza giuridica rispetto a qualsiasi rapporto contrattuale esistente tra i partecipanti a questo mercato;

• i fornitori di servizi di pagamento in valuta avente corso legale, i quali offrono

anche servizi di pagamento in moneta virtuale, subiscono perdite (anche in termini di reputazione) nel momento in cui forniscono servizi legati alle criptovalute che successivamente non riescono ad eseguire. Questo rischio si applica in particolare agli enti creditizi (come le banche) che sono anche fornitori di servizi di pagamento ed in questi casi essi rischiano in termini di reputazione, potenzialmente subendo anche un rischio finanziario. Il rischio potrebbe nascere proprio perché le banche hanno un legittimo incentivo ad innovare e potrebbero utilizzare le valute virtuali per offrire, ad esempio, costi inferiori ai consumatori. e. Rischi per le autorità di regolamentazione Anche i regolatori corrono potenzialmente dei rischi che possono essere, ad esempio, di natura reputazionale e legale. Due possibili esempi: • i regolatori decidono di regolamentare le criptovalute ma l'approccio normativo scelto fallisce. Questo potenziale rischio reputazionale può nascere se l'analisi dei rischi e l'identificazione della risposta regolamentare si rivelano incomplete o se le misure normative scelte non sono adatte a mitigare tali rischi.

• l'autorità di regolamentazione è soggetta a contenzioso in seguito

all'introduzione di una normativa che rende i contratti preesistenti illegali. Questo potenziale rischio di natura legale potrebbe nascere nel momento in cui, prese particolari decisioni regolamentari in ambito di moneta virtuale, i rapporti contrattuali esistenti degli utenti diventano illegali e questo potrebbe spingere i partecipanti al mercato a muovere azioni legali nei confronti del regolatore.