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Gallerie d’arte a Venezia dagli anni novanta: alcuni casi di studio

6. Bugno Art Gallery

Una breve storia della galleria

La galleria ha aperto nel 1991 per iniziativa di Massimiliano Bugno e del suo socio, Davide Samueli, fino al 2000 lo spazio si è chiamato ‘Bugno e Samueli’. Situata proprio di fronte al Teatro La Fenice espone opere dei principali artisti contemporanei e non, oltre che giovani emergenti. I due soci avevano soci avevano iniziato soprattutto perché spinti dai loro genitori che erano entrambi collezionisti, ma supportati da un enorme interesse decisero di dedicarsi a tale attività all’età di ventitré anni. L’avvicinamento al mondo dell’arte è stato graduale, culminando con un corso da Sotheby’s di Londra. A quei tempi dopo il liceo e il servizio di leva non esisteva un corso universitario che facesse preciso riferimento all’arte contemporanea, la materia venne approfondita appunto a Londra con un corso di aggiornamento specifico. Seguì dunque l’apertura dello spazio espositivo, con il pieno supporto dei loro genitori che avevano una buona posizione nel campo e diversi contatti. Considerando i generi oggetto di esposizioni, la galleria ha sempre optato per una linea piuttosto aperta, mantenendo comunque canali sia verso l’arte contemporanea che moderna, pur dedicandosi dal 2004 anche alla fotografia.

Con la scomparsa di alcune gallerie come il Cavallino, Il Naviglio, La Galleria Traghetto, che avevano mantenuto rapporti con artisti locali, veniva a mancare una soluzione di continuità che si occupasse dell’arte moderna-contemporanea del dopoguerra veneziano. La Bugno Art Gallery ritenne opportuno riprendere quella corrente per tenerne vive le radici e perché rappresentava una questione di enorme interesse. Nessuno infatti teneva più assiduamente mostre di artisti legati a quel contesto storico, la galleria invece possiede anche l’archivio Amando Pizzinato insieme alla figlia dell’artista.

Per quanto riguarda la fotografia, nel 2004 appunto, la galleria di Massimiliano Bugno ha iniziato con un progetto, inizialmente ideato da Bugno e Danieli, insieme al fotografo Marco Zanta, che voleva occuparsi di alcune idee alternative per Venezia. Molti fotografi contemporanei sono stati invitati a pensare ad una proposta per la città lagunare, evitando i ‘cliché’ banali dei vari libri pubblicati con questo genere di idee, il primo fu proprio quello di Marco Zanta che integrava la collana delle “Venezie possibili”.

Analisi dell’attività espositiva: mostre ed artisti

Se si parla di mostre d’arte, nei primi anni novanta la galleria ha iniziato una collaborazione duratura con Arman, poi Ben Vautier, poi con Piero Dorazio col quale non si è mai riusciti a fare un’esposizione perché non forniva mai abbastanza quadri.

La prima mostra con cui ha aperto la galleria era dedicata a Mario Schifano, seguita da tante altre su artisti moderni, tra cui Virgilio Guidi e artisti abbastanza diversi fra loro. Una decisione dettata dall’interesse dei due fondatori sia nei confronti del contemporaneo internazionale e non, che della fotografia, con Luca Campigotto, Giovanni Chiaramonte, Jean Janssis, Maurizio Galimberti.

Ad oggi la Bugno Art Gallery mantiene un rapporto continuativo con Luca Campigotto e Paolo Ventura per la fotografia, ha poi lavorato molto con Maurizio Galimberti, ma con lui molto meno negli ultimi tempi. Ci sono artisti che Bugno rappresenta, pur ritenendo sia un bene cambiare e variare spesso. Per tanti anni la galleria ha rappresentato Arman in Italia, al momento, giugno 2013, è esposto Gavin Rain, un’ artista contemporaneo sudafricano. La scelta delle opere esposte in galleria mira ad avvantaggiare artisti con cui ha un rapporto esclusivo, in particolare nel periodo della Biennale, basandosi essenzialmente sulla consapevolezza che in determinati periodi ci sarà una visibilità maggiore. Vengono dunque definite delle mostre che ricoprono maggiore interesse proprio perché legate a determinati artisti in certi momenti dell’anno.

I rapporti con le fondazioni, come la Bevilaqua la Masa, sono fin troppo intensi, ma non necessariamente continuativi o ‘costruttivi’. Massimiliano Bugno riceve infatti almeno una decina di book a settimana dai giovani artisti della Fondazione, ma al momento non viene neppure valutata la possibilità di nuove collaborazioni perché sono appunto troppi e la quasi totalità di coloro che si propongono non sono assolutamente interessanti per l’attività che intende svolgere la galleria. Il materiale viene comunque visionato tutto, insieme anche a tutto quello che arriva dall’Accademia e dagli istituti all’estero e viene selezionato con molta cautela. La galleria di fatto ha già una ventina di collaborazioni e non avrebbe senso aumentarle più di tanto, casomai tagliarle dovrebbe essere l’obiettivo, alcuni vengono esposti poco non esistendo la possibilità di proporli continuativamente.

Il test per gli artisti è ovviamente il riscontro che hanno nei confronti del pubblico, possono piacere molto per quelli che sono i dettami della galleria, ma non ottenere gradimento dagli acquirenti. E’ dunque necessario ragionare in termini economici senza trascurare quale potrebbe essere per un artista l’ambiente ideale dove potersi esprimere.

per diventare interessanti, altri invece si rivelano immediatamente appariscenti e questo è uno dei parametri fondamentali sui quali uno spazio espositivo deve basarsi. Una galleria non ha la possibilità di spiegare l’evoluzione di un artista per tre anni, il pubblico non è mai sempre lo stesso, cambia in continuazione, perciò l’utile si ottiene puntando sull’impatto immediato.

DATA LUOGO ARTISTI  

1991  

“Mario Schifano, Venezioso”

Bugno Art Gallery Mario Schifano   Una serie di tele create

appositamente per la galleria e

dedicate alla città lagunare  

“Arman, Viaggio in Italia “  

Bugno Art Gallery   Armand Pierre Fernandez  

  “Virgilio Guidi,

Luminologie”  

Bugno Art Gallery   Virgilio Guidi    

“Livio Seguso, Immagini di Luce”  

Bugno Art Gallery   Livio Seguso    

“Arman”  

Bugno Art Gallery   Armand Pierre Fernandez  

 

1992  

“Ben Vautier, This is art criticism”  

Bugno Art Gallery   Ben Vautier     “Nespolo”   Bugno Art Gallery   Ugo Nespolo     “Nino Memo, Arcana”   Bugno Art Gallery   Nino Memo    

1993  

“Antonia di Giulio, Joie de Vivre”  

Bugno Art Gallery   Antonia di Giulio     “Raimondo Sesma” Bugno Art Gallery Raimondo Sesma   “Marcolino Gandini” Bugno Art Gallery Marcolino Gandini  

“Giorgio Celiberti” Bugno Art Gallery Giorgio Celiberti   “Celiberti”   Bugno Art Gallery   Giorgio Celiberti    

1994  

“Damian Giacov”   Bugno Art Gallery   Damian Giacov    

1995  

“Marcolino Gandini, Spazi Innaturali”  

Bugno Art Gallery   Marcolino Gandini     “Judith Harvest” Bugno Art Gallery Judith Harvest   “Nino Memo”   Bugno Art Gallery   Nino Memo    

1996  

“Gardenal 1990-1996”   Bugno Art Gallery   Luigi Gardenal     “Graziano Guarnieri e

Andrea Pagnes”

Bugno Art Gallery Graziano Guarnieri e Andrea Pagnes

 

“Zotti” Bugno Art Gallery   Carmelo Zotti    

1997  

“Degani”   Bugno Art Gallery   Eugenio Degani Zerman  

  “Virgilio Guidi” Bugno Art Gallery Virgilio Guidi   “Gardenal 1990-1997”   Bugno Art Gallery   Luigi Gardenal    

1998  

“Franco Castelli” Bugno Art Gallery Franco Castelli   “Pino Signoretto” Bugno Art Gallery Pino Signoretto   “Angelo Zennaro” Bugno Art Gallery Angelo Zennaro  

1999  

“Graziano Guarnieri”   Bugno Art Gallery   Graziano Guarnieri     “Gardenal, Danza Bugno Art Gallery   Luigi Gardenal    

Immobile”  

“Alberto Gianquinto, Magnolie ed altri neri”  

Bugno Art Gallery   Alberto Gianquinto     “Alberto Bertoldi”   Bugno Art Gallery   Alberto Bertoldi     “Germano Ravagnin,

Così siamo”  

Bugno Art Gallery   Germano Ravagnin    

2000  

“Florence Faval, Incidenze”  

Bugno Art Gallery   Florence Faval    

“Lalla Malvezzi, dalla pittura alla scultura”  

Bugno Art Gallery   Lalla Malvezzi     “Damian Giacov”

 

Bugno Art Gallery   Damian Giacov     “Armando Pizzinato” Bugno Art Gallery Armando Pizzinato   “Luigi Valtolina,

Venezia-New York”  

Bugno Art Gallery   Luigi Voltolina    

2001  

“Gardenal”  

Bugno Art Gallery   Luigi Gardenal     “Eva di Stefano” Bugno Art Gallery Eva di Stefano  

2002  

“Virgilio Guidi, Tipologie della luce,

pera anni settanta, Roma 4 aprile 1891 – Venezia 7 gennaio 1984”  

Bugno Art Gallery   Virgilio Guidi    

“Biagio Gibilterra. Angeli & Angeli”  

Bugno Art Gallery   Biagio Gibilterra    

“Paolo Scarpa” Bugno Art Gallery Paolo Scarpa   “Michele Alassio” Bugno Art Gallery Michele Alassio   “Juan Cuellar,

Settembre”  

“Vittorio Basaglia, disegni 1980-2000”  

Bugno Art Gallery   Vittorio Basaglia     “Marco Bernardi,

Biagio Gibilterra, Alberto Sala, Paola Ricci – Paesaggi Interiori”   Cube Gallery a Londra   Marco Bernardi Biagio Gibilterra Alberto Sala Paola Ricci     2003   “Alberto Pina, La ciudad detenida”  

Beca Fortuny   Alberto Pina     “Andrea Toniolo, XXL”   Cube Gallery a

Londra  

Andrea Toniolo     ”Biagio Gibilterra” Bugno Art Gallery Biagio Gibilterra   “Gunilla Jaehnchen,

Niemand ist eine Insel”  

Bugno Art Gallery   Gunilla Jaehnchen    

2004  

“Marco Bernardi, Armi Perdenti”   Spazio Espositivo Brolo di Mogliano Veneto   Marco Bernardi     “Arman, Opere recenti”  

Bugno Art Gallery   Armand Pierre Fernandez  

 

“Francesco Musante” Bugno Art Gallery Francesco Musante  

“Maurizio Galimberti” Bugno Art Gallery Maurizio Galimberti  

“Alonso Borso” Bugno Art Gallery Alonso Borso  

“Roberto da Lozzo” Bugno Art Gallery Roberto da Lozzo  

“Serban Savu, Vietato l’accesso ai lavori”  

2005