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Capitolo secondo: critica al BMC

Capitolo 3: Business case

Performance di Ricci International s.r.l. e Montecristo s.r.l.

Prima di esporre il Business model Canvas applicato alla Roberto Ricci International s.r.l. e alla Montecristo s.r.l. trovo sia opportuno esporre tramite una breve analisi per indici le performance economico-finanziarie delle aziende, per comprenderne lo stato di salute e i possibili sviluppi futuri. Ho deciso di portare come business case queste due aziende perché strettamente correlate, tanto da non poter esistere l’una senza l’altra. In particolare la Montecristo s.r.l. sfrutta il medesimo brand RRD (Roberto Ricci Design) per produrre e vendere abbigliamento “premium”, la fascia sotto il lusso.

“L’analisi di bilancio per indici può concorrere a fondare su basi razionali la stima delle dinamiche finanziarie ed economiche prospettiche dell’azienda, attraverso la conoscenza di andamenti storici, ipotizzati certi scenari futuri, ovvero, aiuta a formulare una stima attendibile delle future performance finanziarie ed economiche in funzione di scenari ipotizzati, avvalendosi di conoscenze pregresse, per supportare processi decisionali interni ed esterni (U. Sostero, et al. 2014).

Perciò, con l’espressione analisi di bilancio per indici, si identifica una tecnica di indagine che, attraverso la rielaborazione e lo studio di certi valori di bilancio e delle informazioni in esso contenute, si prefigge di:

• Comprendere la dinamica della gestione trascorsa, esaminata nella sua interezza o in alcuni suoi aspetti;

• Esprimere un giudizio fondato in merito allo stato di salute dell’unità produttiva analizzata;

• Formulare stime il più possibili attendibili circa la presumibile evoluzione futura della dinamica aziendale.

Tale tecnica presuppone un processo di revisione e risistemazione delle informazioni del bilancio d’esercizio. Tale procedura è necessaria per superare taluni limiti intrinseci delle informazioni contenute nel bilancio d’esercizio per lo più riconducibili alla rigidità della forma espositiva e all’orientamento verso il passato dell’informativa contabile. Per

poter formulare un giudizio fondato in merito alle performance dell’azienda, si dovrà eseguire un raffronto dei dati ottenuti tramite questa tecnica con dati omogenei, quindi ottenuti nello stesso modo, con dati storici della medesima unità produttiva, o con altre aziende. Nel primo caso si svilupperà una comparazione temporale, nel secondo una spaziale.

Più nel dettaglio, una comparazione temporale comporta il raffronto delle informazioni acquisite da bilanci di periodi storici diversi, sequenziali e riferite alla medesima azienda. Attraverso un raffronto temporale è possibile formulare un giudizio in merito all’evoluzione nel tempo dello stato di salute dell’unità produttiva. In tal modo si potrà comprendere se le condizioni di operatività dell’azienda sono migliorate o peggiorate rispetto alla situazione pregressa. Invero, attraverso l’osservazione e l’esame critico del trend di alcuni indicatori contabili è possibile formulare, con ragionevole fondamento, ipotesi circa l’evoluzione futura dello status di operatività dell’azienda.

Il raffronto spaziale può essere realizzato comparando i valori dell’unità produttiva oggetto di indagine con gli indici di aziende concorrenti, dette comparables, o che siano espressive della media del settore di appartenenza. Tuttavia, quest’ultimo processo di analisi risulta particolarmente complesso sotto il profilo operativo. Per due ordini di motivi; innanzitutto perché è difficile avere dati di mercato e del settore sempre aggiornati. Secondo, per la necessità di effettuare delle verifiche volte ad appurare l’omogeneità degli approcci metodologici adottati per il calcolo degli indicatori del settore e dell’azienda indagata. Infatti è palese che solo il confronto di indicatori omogenei può portare alla formulazione di ipotesi e riflessioni corrette sullo stato di salute e sul posizionamento dell’azienda nel settore di riferimento.

Per quanto riguarda la metodologia seguita nel seguente lavoro, avremo una breve descrizione iniziale di tutti quelli che saranno gli indici che andremo ad analizzare e successivamente verranno esposti e commentati i risultati ottenuti.

Prima di calcolare gli indici per svolgere l’analisi vera e propria è bene anche esaminare singolarmente alcuni dati significativi ed espressivi delle performance delle unità prese in analisi (http://www.unife.it/studenti/tirocini-placement/pil/dispense/cestari/Cestari-

Principali dati di bilancio della Ricci International S.r.l.

Tabella 1: fonte AIDA

Bilancio (data) 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2012

EUR EUR EUR EUR EUR

Ricavi delle vendite 12.411.152 11.812.708 12.262.189 12.437.818 10.830.142

EBITDA 819.593 707.226 1.054.744 1.067.892 774.914 Utile Netto 348.317 414.773 526.542 512.201 448.397 Totale attività 12.049.780 11.916.439 10.858.081 9.754.404 9.198.445 Patrimonio Netto 4.471.028 4.095.723 3.680.947 3.154.405 2.642.205 PFN 2.249.018 2.622.359 1.731.948 2.688.870 2.394.693 N° dipendenti 15 14 14 15 14

Figura 7: fonte propria

0   500.000   1.000.000   1.500.000   2.000.000   2.500.000   3.000.000   0   2.000.000   4.000.000   6.000.000   8.000.000   10.000.000   12.000.000   14.000.000  

EUR   EUR   EUR   EUR   EUR  

31/12/12   31/12/13   31/12/14   31/12/15   31/12/16  

Ricavi  delle  vendite   EBITDA  

USle  NeTo   PFN  

Principali dati di bilancio della Montecristo s.r.l.

Tabella 2: fonte AIDA

Bilancio (data) 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2015 31/12/2014 31/12/2013

EUR EUR EUR EUR EUR

Ricavi delle vendite 17.315.928 12.778.557 8.449.385 5.415.734 4.148.821

EBITDA 2.845.560 1.418.836 868.959 776.523 556.686 Utile Netto 1.647.126 611.925 258.133 252.773 156.466 Totale attività 13.170.850 10.947.433 7.551.555 5.130.288 3.843.562 Patrimonio Netto 3.509.486 2.008.958 1.285.434 1.277.301 1.154.529 PFN 2.921.893 3.997.065 2.522.888 -175.316 1.028.358 N° dipendenti 20 17 15 14 12

Figura 8: fonte propria

-­‐500.000   0   500.000   1.000.000   1.500.000   2.000.000   2.500.000   3.000.000   3.500.000   4.000.000   4.500.000   0   2.000.000   4.000.000   6.000.000   8.000.000   10.000.000   12.000.000   14.000.000   16.000.000   18.000.000   20.000.000  

EUR   EUR   EUR   EUR   EUR  

31/12/13   31/12/14   31/12/15   31/12/16   31/12/17  

Ricavi  delle  vendite   EBITDA  

USle  NeTo   PFN  

Indici di composizione patrimoniale

Gli indici di composizione patrimoniale esprimono l’incidenza degli impieghi (investimenti) e delle varie fonti di finanziamento rispetto ai totali di appartenenza. Inoltre se confrontati tra loro, gli indici di composizione patrimoniale permettono di stabilire se vi è una corretta relazione fra i finanziamenti e gli investimenti, ovvero, se i tempi di ritorno monetari degli investimenti corrispondono a quelli di estinzione dei finanziamenti utilizzati.

Per la sezione degli impieghi i rapporti sono i seguenti:

• Indice di rigidità = !"#$%"&'  !"#$%&!&'!""#$%  !"##$

• Indice di elasticità = !"#$%"&'  !"#$%&!&'!""#$%  !"#!$%&'()

Nella sezione degli impieghi, gli indicatori di composizione patrimoniale indicano il diverso peso assunto dagli investimenti strutturali rispetto a quelli che si rinnovano nel breve periodo. Essi esprimono il grado di elasticità o rigidità degli impieghi. Per Rigidità o elasticità degli impieghi si intende la capacità dell’azienda di modificare nel breve periodo la destinazione dei propri investimenti. Infatti tali indici ci forniscono una prima interpretazione sulla tipologia dell’azienda presa in esame. Per esempio, le aziende industriali, in special modo quelle che operano in settori capital intensive, sono caratterizzate da un elevata incidenza percentuale delle immobilizzazioni. Inoltre, se confrontati nel tempo, tali indici forniscono indicazioni circa le linee di sviluppo e gli orientamenti strategici dell’azienda.

Nella sezione delle fonti di finanziamento, gli indici di composizione esprimono il grado di capitalizzazione e di indebitamento dell’azienda. Le percentuali ricavate forniscono informazioni circa l’incidenza percentuale delle due classi di passività (correnti e consolidate) sul totale del passivo, ovvero del “peso” dei finanziamenti a breve termine e quello dei finanziamenti a medio-lungo termine.

Uno dei rapporti più utilizzati nella sezione delle fonti di finanziamento è:

Il quoziente di indebitamento offre una sintesi immediata del grado di indebitamento dell’azienda, che aumenta all’aumentare di questo. I valori compresi tra 1 e 2 dimostrano che l’azienda presa in esame vanta una soddisfacente capitalizzazione. Se l’indice assume valore uno, limite inferiore che può assumer l’indice, allora vuole dire che l’azienda si sta finanziando interamente con mezzi propri. Se l’indice assume valore 2, l’azienda presenta una equivalenza nelle fonti di finanziamento tra mezzi propri e di terzi. Per valori maggiori di 2, l’indice esprimerà una situazione di sottocapitalizzazione più o meno accentuata (Allegrini. M., G. Greco., et al., 2017).

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