Parte II - La metodologia e l’analisi dei dispositivi digitali nei musei
5 La sezione dedicata al Tempio di Giove Capitolino nei
5.6 La ricerca archeologica
5.6.4 Il Campidoglio nell’età del Bronzo
Il primo pannello che introduce all’ultima unità tematica di questa esposizione mostra ancora una volta il colle Capitolino sulla cui sommità si riconoscono sei grandi capanne di forma allungata. L’organizzazione degli spazi abitativi appare approssimativa e la vegetazione spontanea sembra essere più rigogliosa. Anche in questo caso non esistono testimonianze precise della presenza di queste forme abitative sul Colle, pertanto sono state riprodotte solamente a scopo esemplificativo (fig. 69).
Il testo che accompagna la riproduzione grafica, diviso in cinque paragrafi, elenca le testimonianze archeologiche che si riferiscono all’età del Bronzo, riportando la
descrizione della tipologia dei materiali e delle strutture individuate (all. 3.8). È possibile riconoscere nel testo 38 unità raggruppate in otto sequenze, delle quali le prime tre corrispondo alla suddivisione in paragrafi (all. 7 – tab. 6). Nelle sezioni più ampie, ad esempio nella seconda, è possibile riconoscere più funzioni nucleo. Nel testo è limitata la presenza di indizi. Tuttavia sono stati individuati alcuni indizi impliciti che si riferiscono alla periodizzazione dell’età del Bronzo. Il testo è di tipo informativo ed è strutturato come un’elencazione delle tracce antropiche che testimoniano le varie fasi di occupazione del Colle. Si distingue il terzo paragrafo in cui si nota un cambio d’impostazione per l’introduzione di considerazioni sulle strategie abitative in rapporto all’ambiente.
Paragrafi Sequenze/Unità Argomenti
1 1 (unità 1-2) Testimonianze dell’età del Bronzo
2 2 (unità 3-12) Reperti della prima fase del centro abitato (XVII-XIV a.C.)
3 3 (unità 13-18) Adeguatezza del luogo
4
4 (unità 19-23) Terrazzamenti (XIII sec. a. C.) 5 (unità 24-25) Struttura ellissoidale
6 (unità 26-31) Produzioni della fase subappenninica
5 7 (unità 32-36) Struttura connesse all’uso del fuoco nel Bronzo finale (seconda parte del XII-XI sec. a. C.) 8 (unità 37-38) Materiali del Bronzo finale
Nell’organizzazione degli argomenti, è possibile constatare come si parta dall’individuazione di una struttura antica per poi elencare quali siano i materiali ad essa riferibili. Gli elementi enciclopedici alti si concentrano nelle sequenze 2, 6 e 8 nelle quali sono presenti elencazioni di reperti con espressioni specialistiche di settore. Alcune spiegazioni sono limitate alle tecniche decorative.
L’organizzazione della vetrina è molto simile a quella dell’unità tematica sul periodo arcaico in quanto si ritrova la struttura tripartita con pannelli bianchi sullo sfondo, didascalie tra i pannelli, reperti posizionati su più livelli, uso della ricostruzione grafica dei profili dei vasi (fig. 70). Nella parte alta della vetrina al posto della rappresentazione grafica è posto un pannello con sfondo arancione che riporta un testo che si distingue per la sua lunghezza dagli altri integrati nelle precedenti vetrine (all. 3.8.1).
Si tratta per lo più degli stessi contenuti presenti nel pannello introduttivo con alcune omissioni e con l’aggiunta di una frase che specifica ulteriormente la funzione della struttura ellissoidale databile intorno al XIII sec. a.C. Mentre rimane poco comprensibile la scelta di ripetere il testo del pannello introduttivo, più semplice è collegare il riferimento della macellazione all’allestimento alla base della vetrina. Adagiati su un terriccio sono infatti presentati frammenti sparsi di ceramica in impasto e resti di fauna.
In un piano avanzato, direttamente a contatto con la vetrina, due didascalie forniscono le informazioni per comprendere questa parte dell’allestimento. La prima, corredata dalle riproduzioni grafiche dei profili ricostruttivi dei vasi trovati in frammenti, presenta l’area ellissoidale. Non potendo avanzare interpretazioni certe sulla tipologia di struttura corrispondente a questa traccia antropica, si preferisce ricreare il contesto archeologico di ritrovamento, presentarlo al visitatore coinvolgendolo nel processo di interpretazione.
Di certo l’uso eccessivo di termini specialistici per la descrizione dei materiali rappresenta un ostacolo a questo processo di condivisione.
Una seconda didascalia integra al testo la riproduzione di esemplari della fauna domestica con indicazione di parti ossee che è possibile ritrovare nell’esposizione. Oltre a fornire un’idea delle pratiche di allevamento e della tipologia di alimentazione in questo periodo, il ritrovamento di resti di fauna è utilizzato per l’interpretazione della funzione della struttura abitativa individuata (fig. 71).
I restanti reperti sono esposti o sulla parete con la ricostruzione dei loro profili attraverso il disegno archeologico su sfondo bianco, o su supporti a varie altezze. Il disegno archeologico dei reperti, utilizzato per la classificazione dei materiali, in questo caso diventa un modo per mostrare esempi di contenitori utilizzati dagli uomini che occupavano il colle nell’età del Bronzo. I reperti sono comunque raggruppanti in ordine cronologico inverso, da sinistra verso destra, dal periodo più recente a quello più antico.
Per ogni periodo è presente una didascalia che introduce la descrizione specifica dei reperti esposti.
Se si prende in considerazione il testo principale del pannello iniziale, l’utilizzo di nominalizzazioni e del carattere descrittivo del contenuto non consentono un coinvolgimento diretto del visitatore. L’utilizzo di molte definizioni del lessico specialistico di settore contribuisce a creare maggiore distacco tra il visitatore e la trama espositiva. L’organizzazione stessa della vetrina sembra derivare da pubblicazioni di risultati di scavo per i soli addetti ai lavori. La frammentarietà dei ritrovamenti e
l’esiguità delle testimonianze materiche portano a concentrare l’analisi dello studioso sulla classificazione tipologica dei reperti. Questa stessa tendenza della ricerca è stata tradotta in termini espositivi senza un reale processo di trasposizione.
Il carattere “specialistico” dell’unità è dimostrato anche dall’assenza di riproduzioni grafiche all’interno della vetrina, come nel precedente caso dell’unità dedicata all’età del Ferro. Anche in questo caso, la strategia comunicativa evidenziata è di tipo informativo.