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2 “C REATION DOES NOT HAPPEN IN A VACUUM ” I L CONTESTO MEDIALE CONTEMPORANEO

3.1 Attraverso lo schermo: vidding e fan video

3.1.1 Campione di studio e metodologia

Data la natura peculiare della pratica del fan vidding, in particolare la forte compenetrazione e interconnessione tra la produzione di video e i discorsi di creatori e

15 Kristina Busse, “[META] Affective Aesthetics”, Fanhackers, 23 novembre 2010,

http://fanhackers.transformativeworks.org/2010/11/affective-aesthetics/.

16 Sull’argomento si vedano ad esempio il capitolo “La scena degli affetti” in M. Bertozzi, op.cit., pp. 45–60

e il libro di Michelle Citron in cui l’autrice discute del peculiare rapporto emotivo che la lega ai film di famiglia da lei utilizzati per realizzare Daughter Rite (1978) (Michelle Citron, Home Movies and Other

Necessary Fictions, Minneapolis, University of Minnesota Press, 1999).

“spettatori”, è stata elaborata una strategia ad hoc volta a seguire le attività della comunità, i discorsi interni, le figure di riferimento e i fanvideo prodotti. Durante una prima fase esplorativa si sono individuati luoghi e spazi di interazione tra i membri della comunità e le modalità di questa interazione. Fin da subito è stato chiaro che, non essendo questa l’unica comunità a mettere in atto una forma di remix audiovisivo così strettamente legata alle pratiche del fandom18, ed essendo piuttosto variegata e composita anche l’intera comunità del vidding, occorreva delimitare il più possibile il campo d’indagine al fine di ottenere un campione funzionale all’analisi, il più possibile coerente e, al contempo, significativo e consistente in termini numerici. Occorre precisare, quindi, che la nostra analisi - che è stata condotta a partire dal gennaio 2011 fino al dicembre 2013 – si è concentrata su una parte specifica della comunità di vidder: quella attiva, attraverso blog personali e community blog, all’interno del portale LiveJournal. Ad esso sono stati aggiunti per completezza i siti personali delle vidder, i blog attivi sulla piattaforma “specchio” Dreamwidth19, e gli

18 Vanno tenute in considerazione, ad esempio, la comunità di produttori di AMV, ovvero di anime music

video, realizzati a partire da immagini provenienti da film e serie televisive animate giapponesi e la comunità

dei produttori di machinima, che realizzano video a partire dai motori grafici 3D dei videogiochi. Sia nel caso dei machinima che in quello degli AMV si tratta di comunità quasi esclusivamente maschili, tuttavia se la prima si è affermata più recentemente grazie alla diffusione delle possibilità di modding per i motori grafici dei videogiochi, la seconda ha molti punti di contatto con il vidding. Simili le tecniche (si parte sempre dalla rielaborazione di immagini in movimento montate su un accompagnamento musicale scelto dall’autore dell’AMV), simili le tecnologie (come il vidding, anche l’AMV ha affrontato una prima fase analogica per passare poi al montaggio digitale, simili i problemi legati agli strumenti utilizzati. Non è un caso che le guide tecniche pubblicate sul sito animemusicvideo.org siano citate da molte vidder come preziosa fonte informativa: ad esempio, la guida di AbsoluteDestiny, ErMac, “A&E’s Technical Guides to

All Things Audio and Video (v3)”, AnimeMusicVideos.org, s.d.,

http://www.animemusicvideos.org/guides/avtech31/) viene inserita dalla vidder permetaform in una serie, molto seguita, di tutorial di introduzione al fanvideo nel 2004, tra cui possiamo citare: permetaform,

permetaform Livejournal Personal Blog, 21 giugno 2004: “Basement Level: General Info”,

http://permetaform.livejournal.com/193671.html; “Big List of Vid Meta [updated Newbie List 2.16.6]”, http://permetaform.livejournal.com/150126.html; “Flying Leap: Feedback and Critique”,

http://permetaform.livejournal.com/192193.html; “Neither here nor there: Misc. Vid Stuff”, http://permetaform.livejournal.com/192416.html; “Vidder Comments”,

http://permetaform.livejournal.com/191583.html, permetaform Livejournal Personal Blog, 21 giugno 2004. Vi sono stati, inoltre, alcuni vidshow dedicati all’AMV durante l’annuale convention Vividcon (“Anime”, vidshow e panel di approfondimento, 2005; “Live Action/Anime Vidpairs”, 2007, “Anime: a Pre-digital history”, 2008). Infine, alcuni membri sono attivi in entrambe le comunità, in particolare il vidder Absolute Destiny, co-autore delle guide sopra citate e attivo come moderatore durante numerose edizioni del Vividcon. Non è forse un caso che spesso siano anche tra i pochissimi vidder di sesso maschile attivi all’interno della comunità.

19 Grazie alle sue caratteristiche strutturali di piattaforma ibrida tra social network e blog, Livejournal – nato

nel 1999 – è stato fin dai primi anni Duemila uno dei luoghi del web maggiormente utilizzato dal fandom in generale, e in particolare dai fan produttori di fanwork (grazie alle policies particolarmente favorevoli sulla natura dei contenuti caricati o linkati nelle pagine). Molte vidder, oltre al blog personale su Livejournal, hanno anche creato siti web su cui salvare e rendere disponibili i video per i download, e, più recentemente, canali su piattaforme di video-sharing come YouTube, Vimeo, BAM, e altre (sull’argomento si veda il paragrafo 3.2.2). Recenti restrizioni sui contenuti permessi hanno fatto sì che molti fan decidessero di spostare i loro blog su piattaforme più funzionali, come Dreamwidth, o che moltiplicassero gli account su più piattaforme gestendole attraverso la pratica del crossposting.

account sulle principali piattaforme di video-sharing utilizzate dalle vidder (YouTube, Vimeo, Viddler, Blip.tv, Vidders.net).

Le ragioni di questa scelta: innanzitutto, concentrarsi sulle pagine di un unico portale ci ha permesso di individuare uno spazio quasi esclusivamente legato alla pratica del vidding, poiché le altre comunità di fandom dedite a forme differenti di remix audiovisivo solitamente si muovono su siti e forum specializzati e raramente frequentano

LiveJournal. Inoltre, da un punto di visto storico, è qui che si è concentrata l’evoluzione

della comunità durante il passaggio dall’analogico al digitale e durante il primo decennio di attività sul web. Negli ultimi anni si è assistito al fiorire di account dedicati al vidding anche su portali di video-sharing come YouTube e su piattaforme di microblogging come Tumblr20. Tuttavia, le attività presso questi portali risultano difficilmente analizzabili a causa delle ambigue e variabili caratteristiche dei luoghi di condivisione, in particolare per quanto riguarda Tumblr, e scaturite da cambiamenti troppo recenti per poter essere adeguatamente osservati e analizzati21.

La scelta del portale LiveJournal ci ha permesso quindi di individuare un campione il più possibile coerente di invididui e community su cui concentrare la nostra attenzione. Una volta stabiliti i cardini della comunità, in termini di siti e blog di riferimento, figure maggiormente rilevanti e attive, fanvideo di maggiore interesse e successo, attività frequenti, si è deciso di suddividere la ricerca lungo due direttrici principali: da una parte il reperimento e l’analisi di singoli fanvideo e dall’altra l’osservazione e l’analisi dei discorsi delle vidder.

20 Anche alcune delle vidder da noi prese in esame hanno iniziato ad aprire account su questi portali, tuttavia

sono account utilizzati per la diffusione delle loro produzioni, mentre la loro attività principale rimane su

Livejournal.

21 Talvolta le vidder si riferiscono a queste attività come se provenissero da altre comunità tout court, e non

mancano i riferimenti a una generica “Tumbrl vidding community” o alla “YouTube vidding community”. Il panel “Infinite Diversity in Vidding Combination”, moderato da lolachrome e tenutosi durante Vividcon 2013 è stato dedicato proprio alla discussione dei differenti spazi utilizzati da diverse parti della comunità, con ampio spazio dedicato alla particolare estetica di Tumblr. Nella descrizione del panel si può leggere “Vidding is a growing form with multiple aesthetics and purposes, taking shape within a wide range of communities. Spaces like YouTube, Tumblr, LiveJournal, Dreamwidth, Vidders.net, and Vividcon (not to mention different fandoms) all host multiple evolving traditions, producing vids that look, feel, and act very differently. This panel will look at a set of very different vids and consider how they each do what they do and to what effect. In this panel we'll explore and celebrate the growing multiplicity of vidding as a culture and art form”. Questo a rinforzare l’idea che lo spazio virtuale di condivisione è percepito dalle partecipanti come un luogo che segna anche i confini della comunità. In realtà la percezione della comunità del vidding come perfettamente unitaria anche all’interno di Livejournal non è del tutto corretta e numerose sono le ragioni di ulteriori suddivisioni interne, tra cui le principali sono l’età anagrafica e la partecipazione alle convention (Vividcon, Escapade e Media West, tra le più importanti): – le “veterane” del fandom, e in generale le vidder che partecipano a questi incontri, hanno più possibilità di conoscersi e di scambiarsi commenti e informazioni, rispetto alle cosiddette newbie, le nuove arrivate o a coloro che per vari motivi – età, lingua, posizione geografica, possibilità economiche – non vi partecipano.

Per quanto riguarda il primo punto, abbiamo effettuato una ricognizione dei video presentati durante l’annuale convention Vividcon e abbiamo preso in analisi i fanvideo presentati dall’anno di debutto della convention, il 2002, fino al 2013, per un totale di 2149 video singoli22. Abbiamo, inoltre, tenuto in cosiderazione i video inseriti all’interno di due eventi comunitari che si svolgono esclusivamente online: l’annuale Festivids23, in cui dal 2009 al 2012 sono stati presentati oltre 630 vid, e halfamoon, un evento online che si svolge dall’1 al 14 febbraio di ogni anno e celebra le figure femminili nei media attraverso lo scambio di fanart di vario genere, tra cui molti fanvideo. Tra il 2009 e il 2013 sono stati citati o prodotti all’interno di halfamoon circa 390 video.

Abbiamo in seguito individuato un gruppo di vidder di cui abbiamo analizzato la produzione in maniera più approfondita: le vidder sono state selezionate in base a vari criteri tra cui la rilevanza all’interno della comunità come organizzatrici di eventi, la persistenza all’interno del vidding da lungo tempo, e l’importanza e la rilevanza delle loro opere all’interno della comunità in base alle citazioni, rec24 e riferimenti rintracciati a

proposito del loro operato e dei loro video. Queste vidder sono charmax, counteragent, f1renze, Giandujakiss, Greensilver, here’s luck, Laura Shapiro, lim, Luminosity, obsessive24, Sisabet, Sweetestdrain. I loro video, circa trecento, sono stati visionati e analizzati singolarmente – queste analisi sono usate per illustrare i vari aspetti della comunità e della pratica del vidding nel corso del lavoro.

Per quanto riguarda il secondo punto, oltre allo spoglio dei blog personali di oltre sessanta vidder, abbiamo selezionato alcune community collettive, ospitate sulla piattaforma di microblogging LiveJournal, tra cui: Vidding, Vidding Tech, Vidding

Newbie, Vidding Mac 101, Veni.Vidi.Vids e Vid Commentary.

Da un punto di vista metodologico, il processo per identificare un modello di analisi che fosse il più possibile rispondente alle necessità della ricerca e, allo stesso tempo, in grado di rispettare la complessità, la ricchezza e la varietà delle attività delle

vidder prese in esame, è stato lungo e difficoltoso. Va da sé che la descrizione testuale dei

fanvideo e del loro funzionamento può risultare complessa e non facilmente comprensibile per un lettore non abituato a questa forma espressiva. Per radicare il discorso intorno alle

22 All’interno dei numerosi vidshow proposti nel corso degli anni alcuni video sono stati ri-programmati. 522

vid sono stati ri-proiettati almeno una volta. Stop the rock (Nappy, 2003, multifandom) è stato il più

programmato con dieci repliche. Il numero complessivo di proiezioni, quindi, è di circa 3006 vid (mancano i dati relativi a tre vidshow dei primi due anni della manifestazione di cui non si hanno dati certi).

23 http://www.festivids.net/ 24 cfr. Glossario.

produzioni audiovisive, tuttavia, abbiamo deciso di affrontare alcuni argomenti partendo da fanvideo particolarmente rilevanti, nelle sezioni intitolate “in focus”.

Tale metodologia è ispirata, in parte, al metodo adottato da Lynn Zubernis e Katherine Larsen per il loro Fandom at the Crossroads:

we also sampled from fan meta discussions that had been publicly posted, wanting to bring the fan voices over without interpretation before adding our own analysis. Including fan voices from discussions within the community, even though these were public posts and accessible to outsiders, we hoped would provide a less censored and more genuine expression of fan opinion, thoughts and emotions25.

La necessità di utilizzare i discorsi delle vidder – già frequentemente citati lungo i capitoli precedenti – anche nel nostro caso è emersa spontaneamente dall'osservazione prolungata della comunità e delle sue attività: utilizzando i blog e le pagine scritte come fonti primarie della nostra ricerca è apparso necessario convocare tali voci a supporto del nostro racconto e della nostra indagine.

25 Lynn Zubernis e Katherine Larsen intervistate da Henri Jenkins in Henry Jenkins, “Fan Studies at the

Crossroads: An Interview with Lynn Zubernis and Katherine Larsen (Part Three)”, Confessions of an Aca-

Fan, 10 settembre 2012, http://henryjenkins.org/2012/09/fan-studies-at-the-crossroads-an-interview-with-

3.2 “History of our future”: Storia del vidding

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