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1. BOTTEGA di CAMURIUS

Figlina localizzata ad Arezzo tra il 30 - 70 d.C in poi con produzioni di sigillata liscia

decorata alla barbottina285, prende in subappalto la fornace di Umbricius Cordus presso i forni di Torrita di Siena; oltre ad una notevole presenza in Italia si ritrova in tutto il Mediterraneo sia orientale che occidentale. Una proposta è che alcuni dei bolli di C. Murius (OCK 1198 e 1200) appartengano a questa figlina. In Sardegna si hanno 6 ritrovamenti:

- 1 bollo CAM (OCK 514) poco leggibile ritrovato a Tharros286

- 1 bollo CAMUR (OCK 514.63) in planta pedis sempre da Tharros287

282 SALVI 2015, p. 354.

283 Le località riportate dal CIL sono: Via Appia, Esquilino, Porta Pinciana e le rive del Tevere; SALVI 2015, p.

354.

284 CIL X, 8056, 179, 180d; gli ultimi dati riportati sul database ARCHAIDE il bollo risulta presente a Sassari e

a Cagliari.

285 A queste officine potrebbero fare capo anche i bolli frammentari MURI; cfr. quivi Bottega di Murrius. 286TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260.

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- 2 bolli CAMURI (OCK 514 e 514.12) in planta pedis, di cui uno ritrovato a Tharros288 il secondo a Cornus289

- 1 bollo non trascritto proveniente da località sconosciuta290

- 1 bollo CAMUR (OCK 514) in planta pedis con le lettere MVR in nesso ritrovata a Olbia291.

2. BOTTEGA di CORNELIUS

Figlina localizzata ad Arezzo attiva tra il 10 - 50 d.C. in poi bollando principalmente in planta pedis e in forme più tarde; in Sardegna sono presenti tre bolli in planta pedis CORNELI (OCK

612), uno a Neapolis292, uno ad Arborea, la necropoli di S’Ungroni293 ed uno da Lugherras – Paulilatino294.

3. BOTTEGA di C. LICINIVS FVSCVS

Della piccola figlina aretina attiva dal 30 d.C. in poi viene riportato il bollo LICINI (OCK 1033) presso il nuraghe Lugherras presso Paulilatino295.

4. BOTTEGA di C M() R()

Produzione tarda a partire dal 50 d.C. in poi, di localizzazione incerta anche se le analisi collocano questa produzione in territorio aretino o comunque dell’Etruria settentrionale296. I

bolli sardi risultano essere due, di cui uno in planta pedis riportante la scritta CM (OCK 1067) localizzato a Tharros297, mentre dell’altro pezzo non si conosce la provenienza298.

5. BOTTEGA di C P() PISANUS

Figlina localizzata a Pisa dal 50 al 100 d.C.299, collegata ad uno dei primi tra i produttori di terra sigillata tardo-italica, ma legata ancora alla produzione italica. In passato si riteneva che l'artigiano avesse la sua officina alla foce dell'Arno, ma l’attestazione dei suoi prodotti nelle discariche di Via San Zeno a Pisa indica che l’officina si colloca nella città stessa o nelle sue

288TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 289 MASTINO 1979, p.134, n.49. 290 CIL X, 8056, 25f. 291 SANCIU 2004, p. 120. 292 ZUCCA 1987, p. 224 n. 59. 293ZUCCA 1987, p. 225 n. 68. 294 LILLIU 1990, p. 434. 295 LILLIU 1990, p. 434.

296 Analisi relative ad esemplari rinvenuti a Roma e a Monte Iato: HEDINGER 1999, p. 619; OLCESE 2003, pp. 14

- 15.

297TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260.

298 Viene riportato il numero di inventario non la provenienza né la collocazione. TRONCHETTI 2006, p. 254, p.

260.

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immediate vicinanze300. Sovente i suoi bolli presentano dei simboli finali come una freccia, un orecchio o un cuore301. I 5 bolli ritrovati in Sardegna si presentano in planta pedis con le lettere CPP e la punteggiatura triangolare (OCK 1342); in particolare due bolli mostrano andamento retrogrado. Le zone di ritrovamento sono: San Gavino Monreale - necropoli di Giba Umbu302, Tharros303, Cagliari – Santa Chiara304; Olbia305.

6. BOTTEGA di FORTUNATUS

La figlina risulta attiva dal 50 d.C. in poi ma non è noto ancora il luogo di produzione, l’unico bollo presente in Sardegna mostra una planta pedis con FOR (OCK 848.6) e proviene da Tharros306

7. BOTTEGA di L NONIUS FLORENTINUS

La figlina è attestata a Pisa dal 101 d.C. al 150 d.C., in particolare in età adrianea307; non è attestato a Pompei308 e firma sia sigillata liscia che decorata. Il bollo sardo in planta pedis riporta le lettere L NO FLO (OCK 1287) e proviene da Neapolis309.

8. BOTTEGA di L OCTAVIUS SALUTARIS

La bottega fa parte del gruppo dei vasai tardo italici conosciuti con il termine OctPro - OctSal e la cui produzione risulta attiva nell’Italia centrale, compresa tra il 76 – 150 d.C. In Sardegna risulta un unico bollo in planta pedis OCTASA (OCK 1317) ritrovato a Masullas310

nella tomba 15.

9. BOTTEGA di L RASINIUS PISANUS

La produzione della figlina dei Rasinii nella seconda fase311, compresa tra il 50 – 120 d.C si localizza a Pisa; con questo bollo, di Pisanus che risulta essere uno dei maggiori produttori tardo-italici, si ha il picco produttivo di terra sigillata legata alla figlina dei Rasini. Vi si avvicendano lavoranti che mantengono la caratterizzazione onomastica originale. Molti dei

300 KENRICK 1997, pp.179 - 190. 301 OCK 2000, p. 310. 302 ZUCCA 1987, p.225 n.72. 303TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 304 STEFANI 1993, p. 129 n. 6 - 7. 305 SANCIU 2004, p. 120. 306TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 307 MENCHELLI 1997, pp. 191-198. 308 MEDRI 1992. 309 ZUCCA 1987, p. 224 n. 61. 310TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260.

311 Questa figlina, che fa capo all’officina dei Rasinii, vanta una lunga tradizione avendo iniziato la produzione

nella prima fase della sigillata italica per poi diventare una tra le maggiori produttrici di sigillata tardo italica decorata. Per la TSI cfr. quivi pp. 38 - 39.

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suoi centri produttivi si sono sovrapposti agli ateliers ateiani312. In Sardegna sono localizzati 14 bolli:

- 3 bolli planta pedis LRP (OCK 1690, 1690.45) - 2 bolli planta pedis LRASINIPIS (OCK 1690)

- 6 bolli planta pedis LRPIS (OCK 1690, 1690/25), tra cui uno in tabula ansata con S retrograda

- 1 bollo planta pedis LRPI (OCK 1690.44) - 1 bollo lunula LRSANI (OCK 1690. 50 - 51)

- 1 bollo in lunula con scritta sinistrorsa LRA…PISA (OCK 1690) usato come elemento decorativo da Olbia – Su Cuguttu313.

Le località sarde di provenienza risultano essere: Tharros314, Olbia315, Arborea – Necropoli di S’Ungroni316, Neapolis317, Cagliari Museo Archeologico, Coll.Gouin 318, Cagliari – Santa Chiara319, solo di un bollo non si conosce la provenienza.

10. BOTTEGA di L SV() M()

Produzione pisana di sigillata sia liscia che decorata, bollo in planta pedis databile nella seconda metà del I sec.d.C.; il bollo sardo riporta LSVM (OCK 1999), ma non se ne conosce la provenienza320.

11. BOTTEGA dei MURRII

Nella fase più tarda di questa figlina321, localizzata a Pisa, vi sono principalmente 2 vasai che firmano tra il 60 – 150 d.C. e sono Sex Murrius Festus e Sex Murrius Pisanus. In Sardegna sono per ora noti 19 bolli

- 10 bolli, tra cui 3 planta pedis, una tabella ansata e un cartiglio rettangolare con lati brevi arrotondati, riportano per le lettere incise SMF, SEX M F (OCK 1212) a Sex Murrius

Festus che bolla sia sigillata liscia che decorata. I reperti sono stati localizzati a Corchinas

312 MEDRI 1992; MENCHELLI 1994, pp. 205 - 216.; MENCHELLI 1997, pp. 191 - 198; MENCHELLI 2005, pp. 155 -

168. 313 SANCIU 2004, p.385. 314TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 315 SANCIU 1992 pp. 679 - 680; SANCIU 2004, p.120 – 121. 316 ZUCCA, 1987, p.225 n.70a . 317 ZUCCA 1987, p.224 n.62 a, b. 318TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 319 STEFANI 1993, p.129, n.8, n.9. 320 CIL X, 8056, 342.

321 Questa figlina, che fa capo all’officina dei Murrii, vanta una lunga tradizione iniziando l’attività con la prima

produzione in sigillata italica per poi essere fra le maggiori produttrici di sigillata tardo italica decorata. Per la TSI cfr. quivi pp. 36 - 37.

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(Cuglieri)322, Tharros323, Olbia324, Cagliari – Santa Chiara325, 1 Terranova Pausania326 mentre di 3 non è nota la provenienza327.

- 6 bolli, alcuni in planta pedis, riportano SMP, SEXMP (OCK 1213) si riferiscono a Sex

Murrius Pisanus328 che bolla sia sigillata liscia che decorata; i reperti sono stati localizzati

ad Olbia329, Tharros330, Cagliari – Largo Carlo Felice331.

- 1 bollo di difficile lettura in quanto la terza lettera potrebbe essere una F o una P SMF o SMP (OCK 1212/1214), probabilmente dovuta ad una timbratura incerta, proviene da Tharros332

- 1 bollo in planta pedis con MVRRI in nesso da Giagonia, Golfo di Bosa333; - 1 bollo in planta pedis con MVRRI da Terranova Pausania334;

12. BOTTEGA di PESCENNIUS

Si tratta di una figlina di sigillata tardo italica, databile tra il 51 – 100 d.C. attiva molto probabilmente ad Arezzo. Di questa bottega sono stati ritrovati in Sardegna due tipologie di bolli:

- 1 bollo in planta pedis PESCEN (OCK 1420), trovata a Tharros335

- 2 bolli, tra cui uno in planta pedis, PES CLE e PESCECLE (OCK1421) collegabile a

Pescennius Clemens; uno è stato ritrovato ad Arborea – necropoli di S’Ungroni336 mentre dell’altro non è noto il luogo di ritrovamento337.

13. BOTTEGA dei PLOTIDII

Si tratta di una bottega localizzata a Scoppietto (AR), che ha iniziato la propria attività in epoca augustea per raggiungere la massima espansione dall’età flavia; in particolare risulta operativa nel secondo e terzo quarto del I sec.d.C. con una diffusione strettamente italica, limitata principalmente al centro di produzione stesso e in minore misura in ambiente

322 MASTINO 1979, p.180 n.109. 323TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 324 SANCIU 1992, SANCIU 2004, p.374. 325 STEFANI 1993, p.129, n.4 e n. 5. 326 TARAMELLI 1982, p. 83. 327 CIL X, 8056, 196h, 196 g1 e g2.

328 La firma in planta pedis S M P risulta tradizionalmente riferito alla produzione pisana di un Sex. Murrius P(-

--) da identificare probabilmente con Sex.Murrius Pisanus; Kenrick 1997.

329 SANCIU 1992;SANCIU 2004, p.374. 330TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 331TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 332 BIRD 1987, p.250, 5. 333 BIAGINI 1998 p. 678; 334 TARAMELLI 1982, p. 83. 335TRONCHETTI 2006, p. 254, p. 260. 336 ZUCCA 1987, p.225 n.69. 337 CIL X, 8056, 255.

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mediterraneo. Vi operano all’interno diversi operai/schiavi e si conoscono due tipi di bollo, ambedue presenti in Sardegna:

- 1 bollo collegato a L PLOTIUS POR() (OCK 1485) di cui non è nota la provenienza338.

- 1 bollo in planta pedis LPLZO (OCK 1488) collegabile a L Plotius Zosimus, localizzato a Tharros339