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3.5. Altre partecipazioni: Le novità previste dall’IFRS 9

3.5.1. La classificazione prevista dallo IAS 39

Secondo quanto disposto dallo IAS 39, gli strumenti finanziari potevano essere suddivisi all’interno di quattro categorie:

1) “attività e passività finanziarie al fair value rilevato in conto economico (Fair value

Through Profit and Loss – FVTPL);

2) investimenti detenuti fino a scadenza (Held to Matutity – HtM); 3) finanziamenti e crediti (Loans and Receivables – L&R);

4) attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale – AfS)”54

Il processo di classificazione degli strumenti finanziari rappresenta una fase molto delicata, in quanto viene prevista l’applicazione di criteri di valutazione differenti a seconda della classe in cui saranno collocate le varie attività e passività finanziarie. Osservando le categorie sopra indicate, è importante notare che soltanto la prima classe, relativa agli strumenti finanziari al fair value rilevato a conto economico (FVTPL), comprende al suo interno, oltre alle attività, anche le passività. Cosa che invece non vale per le altre tre categorie, nelle quali possono essere collate soltanto strumenti finanziari che si qualificano come attività. Si deduce quindi che, anche se non è indicata espressamente nello IAS 39, esista un’ulteriore categoria, nella quale vengono collocate

53 F. Ballarin, “Transazione al nuovo IFRS 9: effetti ed esempi pratici”, Amministrazione & Finanza, 2016,

fascicolo n. 10, pag. 35.

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tutte le passività finanziarie che non rientrano all’interno della classe sub 1). Andiamo adesso ad analizzare singolarmente ognuna delle quattro classi indicate dallo IAS 39.

Attività e passività finanziarie al fair value rilevato in conto economico (o Fair value

through profit and loss – FVTPL) All’interno di questa categoria troviamo:

a) “gli strumenti finanziari posseduti per la negoziazione (Held for Trading – HfT); b) gli strumenti finanziari, che al momento della rilevazione iniziale, sono designati

dall’entità al fair value (valore equo) rilevato a conto economico (si tratta della cosidetta ≪fair value option≫)”55.

Di conseguenza, in questa categoria l’impresa è obbligata a collocare tutti gli strumenti finanziari posseduti per negoziazione e, inoltre, ha la possibilità di inserire, in presenza di determinate condizioni anche altri strumenti finanziari.

Al paragrafo M8, lo IAS 39 stabilisce che “un’attività o passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:

i) è acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve; ii) in sede di prima rilevazione è parte di un portafoglio di strumenti finanziari

identificati che sono gestiti insieme, per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo; o

iii) è un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia un contratto di garanzia

finanziaria o un designato ed efficace strumento di copertura)”.

Le partecipazioni possono rientrare all’interno delle categorie sub i) e sub ii) nel caso in cui rappresentino dei titoli azionari posseduti che non configurano controllo, collegamento o controllo congiunto. Vediamo che nonostante nel paragrafo 2 sia stabilito che tali partecipazioni, nel bilancio separato della partecipante, possono essere valutate secondo le disposizioni indicate dallo IAS 39 comunque non possono rientrare tra gli strumenti finanziari posseduti per la negoziazione, in quanto, le ragioni che spingono un investitore a detenere queste tipologie di strumenti partecipativi al capitale di altre entità

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sono completamente in contrasto con quelle che definiscono un’attività come posseduta per la negoziazione. In questo caso, infatti, manca la volontà del soggetto di effettuare con il mercato continui scambi in modo da realizzare un profitto nel breve periodo.

L’impresa può decidere in modo facoltativo di inserire all’interno delle “attività e passività finanziarie al fair value rilevato in conto economico” anche altri strumenti finanziari se sussistono determinate condizioni (indicate nella figura 8). L’inserimento all’interno di questa categoria deve essere effettuato al momento della rilevazione iniziale.

“In ogni caso, condizione necessaria per poter designare uno strumento finanziario al fair

value rilevato in conto economico è che sia possibile determinarne attendibilmente il fair value”56 e quindi questo comporta, nella maggior parte dei casi, l’esclusione degli strumenti finanziari rappresentativi di patrimonio netto non quotato in un mercato attivo.

Investimenti detenuti fino a scadenza (Held to Matutity – HtL)

Investimenti detenuti fino a scadenza (Held to Maturity – HtM)

In questa categoria vengono inserite tutte le attività finanziarie che l’azienda intende detenere fino al rimborso da parte dell’emittente, ossia fino alla loro scadenza naturale. Le attività finanziarie per essere collocate all’interno di questa classe devono essere

56 F. Dezzani, P. Biancone, D. Busso, IAS/IFRS, IPSOA Manuali, IV Edizione, 2016, pag. 1603.

L’impresa può designare nella categoria degli strumenti finanziari valutati al fari value rilevato in conto economico:

CONTRTTI IBRIDI CON DERIVATI INCORPORATI

ATTIVITÀ PASSIVITÀ “NATURAL HEDGE” PER

RIDURRE ASIMMETRIA CONTABILE

GRUPPI DI ATTIVITÀ PASSIVITÀ GESTITI IN BASE AL FAIR VALUE, CON DOCUMENTATA GESTIONE DEL RISCHIO

O STRATEGIA DI INVESTIMENTO Divieto di designare strumenti rappresentativi di capitale non quotati in un mercato attivo, con fair value

non determinabile in modo attendibile.

Figura 8 - Utilizzo della fair value option (fonte:F. Dezzani, P. Biancone, D. Busso, IAS/IFRS, IPSOA Manuali, IV Edizione, 2016, pag. 1604).

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caratterizzate da una scadenza fissa e dal diritto a percepire dei pagamenti determinabili. È proprio la mancanza di questi due elementi essenziali il motivo per cui gli strumenti partecipativi al capitale di rischio di altre entità non possono essere inseriti all’interno di questa categoria.

Finanziamenti e crediti (Loans and Receivables – L&R)

“Secondo lo IAS 39, nella categoria dei ≪finanziamenti e crediti≫ sono classificabili attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo, neanche in un periodo antecedente”57.

Questa tipologia di attività può derivare dalla vendita di beni, cessione di prestazioni o dalla stipulazione di prestito in denaro. Gli elementi essenziali che caratterizzano questa categoria sono:

 la non quotazione in un mercato attivo;

 la presenza di clausole contrattuali che prevedano dei pagamenti fissi e individuino in modo chiaro sia gli importi che le date in cui devono essere effettuati tali pagamenti.

Nonostante la scadenza non rientri tra i requisiti essenziali, comunque i titoli partecipativi sono esclusi da questa categoria, in quanto ai titoli azionari non sono associati dei pagamenti fissi e la remunerazione dipende sia dal risultato economico realizzato che dalle scelte del management relative alla politica dei dividendi.

Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale – AfS)

Le attività finanziarie disponibili per la vendita costituiscono una categoria residuale in cui, secondo quanto disposto dallo IAS 39, vengono collocate tutte quelle attività finanziarie che non costituiscono derivati e che non possiedono i requisiti per essere inserite in una delle tre categorie precedentemente indicate.

79 Sono inclusi nella categoria degli AfS:

 titoli azionari detenuti non per finalità di trading;

 titoli di debito, privati e pubblici, a tasso fisso e a tasso variabile, detenuti per finalità diverse dal trading e che non si intende classificare nelle HtM;

 crediti che fin dall’origine si intende cedere e, pertanto, si ritiene più opportuno inserirli nella categoria degli AfS piuttosto che tra L&R.

Specifichiamo, inoltre, che seguono i criteri e le modalità di valutazione previsti per questa categoria anche le partecipazioni di controllo, collegamento e controllo congiunto, iscritte nel bilancio separato, nel caso in cui l’impresa partecipante decida di valutarle in conformità con lo IAS 39.

La categoria delle AfS non deve essere scambiata con quella delle attività non correnti possedute per la vendita, disciplinata dall’IFRS 5, nella quale vengono inclusi beni strumentali, partecipazioni di controllo, ecc. il cui valore sarà recuperato attraverso un’operazione di vendita.