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5.3 Cloud Computing

Il termine Cloud Computing viene utilizzato per indicare un insieme di tecnologie che permettono sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati (tramite CPU o software) grazie all’utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete. Il termine “Cloud” risale invece all’inizio degli anni novanta, nel campo delle telecomunicazioni, per identificare la nuvola di circuiti elettrici che servono alla

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permutazione del traffico, audio o dati, in modo da dare all’utente finale la necessità di conoscere solo i dispositivi terminali della comunicazione.

Il Cloud Computing potrebbe essere definito come un nuovo approccio all’utilizzo di tecnologie già esistenti: Internet, virtualizzazione, Web, ma rimodellate allo scopo di creare una piattaforma di elaborazione che prescinde da una localizzazione fisica e che astrae le risorse hardware e software impiegate. [22]

Presenta numerosi vantaggi tra i quali:

• il costo: elimina le spese di capitale associate all'acquisto di hardware e software e alla configurazione e alla gestione di data center locali; • la velocità: la maggior parte dei servizi viene fornita in modalità self-

service e on demand, quindi è possibile effettuare il provisioning

anche di grandi quantità di risorse di calcolo in pochi minuti;

• la produttività: i data center locali richiedono in genere molto spazio per rack e impilamento dei server, nonché configurazione di

hardware, applicazione di patch software e altre attività di gestione IT

dispendiose in termini di tempo; il Cloud Computing elimina la necessità di molte di queste attività;

• le prestazioni: i più grandi servizi vengono eseguiti su una rete mondiale di data center sicuri, aggiornati regolarmente all'ultima generazione di hardware, veloce ed efficiente;

• l’affidabilità: aumenta la semplicità e riduce i costi di backup dei dati, ripristino di emergenza e continuità aziendale, grazie alla possibilità di eseguire il mirroring dei dati in più siti ridondanti nella rete del provider di servizi cloud.

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Figura 3 Cloud Computing: piattaforma gestibile senza la necessità di una postazione fisica predefinita; immagine tratta da “Che cos’è il Cloud Computing” dal sito http://www.hostingtalk.it/lezione-1-cosa-eilcloudcomputing_c000000sb/”.

La maggior parte dei servizi di Cloud Computing rientra in tre ampie categorie: infrastruttura distribuita come servizio (IaaS, Infrastructure as a Service), piattaforma distribuita come servizio (PaaS, Platform as a Service) e software come un servizio (SaaS, Software as a Service). Talvolta si parla di stack di

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Figura 4 Suddivisione delle risorse Cloud in tre ampie categorie: IaaS, PaaS e SaaS; immagin tratta da http://www.hostingtalk.it/lezione-4-cloud-computing-iaas- funzionamento-ed-esempi_-c000000sw/.

IaaS Infrastructure as a Service

IaaS rappresenta il livello di astrazione più basso e corrisponde all’utilizzo di

una macchina virtuale che l’utente può configurare con un livello di granularità molto fine adattandola alle proprie esigenze nel modo più opportuno.

Il NIST, ovvero il National Institute of Standards and Technology, l’agenzia del governo degli Stati Uniti d’America che si occupa della gestione delle tecnologie, definisce il cloud Iaas come quel servizio che fornisce all’utente la capacità di elaborazione, di storage, di reti ed altre risorse di calcolo fondamentali; l’utente è in grado di distribuire ed eseguire software arbitrario, che può includere sistemi operativi e applicazioni. L’utente non gestisce, ne controlla l’infrastruttura cloud sottostante ma controlla tutto il resto. [24]

PaaS Platform as a Service

PaaS si pone come strato intermedio nelle tipologie di cloud tra l’IaaS e il SaaS,

ed è talvolta definito middleware; rappresenta quindi lo step successivo e si appoggia sull’infrastruttura IaaS.

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Una soluzione PaaS è progettata per consentire agli sviluppatori di creare in modo più semplice e rapido app Web o per dispositivi mobili, senza doversi preoccupare della configurazione o della gestione dell’infrastruttura di server sottostante, della rete di archiviazione e dei database necessari per lo sviluppo.

SaaS Software as a Service

SaaS rappresenta il più alto tra i livelli di cloud messi a disposizione da un provider, sul quale esercita il massimo controllo in termini di configurazione e

personalizzazione della soluzione.

Con una soluzione SaaS, i provider di servizi cloud ospitano e gestiscono l’applicazione software e l’infrastruttura sottostante e si occupano delle attività di manutenzione, come gli aggiornamenti software e l’applicazione di patch di protezione. Gli utenti si connettono all'applicazione tramite Internet, in genere con un Web browser. [23]

Le risorse del Cloud Computing possono essere gestite in tre modi:

• Cloud pubblico: è di proprietà di un provider di servizi cloud di terze parti, che fornisce le risorse di calcolo, come server e risorse di archiviazione, tramite Internet. Si può accedere a questi servizi e gestire il proprio account usando un Web browser;

• Cloud privato: si riferisce alle risorse di Cloud Computing usate esclusivamente da una singola azienda o organizzazione;

• Cloud ibrido: combina le due forme precedenti, grazie ad un tecnologia che consente la condivisione di dati e applicazioni tra i due tipi di cloud. [23]

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Figura 5 Le risorse del Cloud Computing possono essere gestite in 3 modi: Cloud pubblico, Cloud privato e Cloud ibrido.

59 5.4 Server PACS

Il PACS (Picture archiving and communication system) è un sistema hardware e

software per l’archiviazione, trasmissione, visualizzazione e stampa delle

immagini diagnostiche digitali. [25]

Il sistema PACS è costituito da due parti che servono rispettivamente una per la gestione e l’archiviazione delle immagini e l’altra per la loro visualizzazione; nelle forme più aggiornate è possibile anche una ricostruzione 3D delle immagini; quest’ultime sono trasmesse e ricevute in formato DICOM (Digital

Imaging and Communications in Medicine), che rende possibile includere testi e

documenti PDF. [26]

Il PACS permette un’analisi nel tempo della patologia, motivo per il quale viene sempre effettuata una seconda copia a cui far riferimento in caso di problematiche inerenti l’hardware. Questo sistema di recupero deve essere disposto in un’altra locazione. [27]

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