• Non ci sono risultati.

. cflprócnjBvv?; che colie vere villani fl £ramif-chiafiero.le. illu&oni,.}giacchècol

tempo

ayevì|r

co$i o/ciuro4; eèe TI

Demonio

-

trasfiguravi»

/rhgidtóididttce mefcolavavarj inganni,*

dft:cèrto'tempoin .qua eflèndo flato eflcK Di-cftóantè)inalzati)- alla contemplazione pafllva.j dìtriaguevasmèglkrle!verevifioni dalle

d&l&T*

.

CU#

gU A'pùfl.oliqnonfeceroLfondaziotii, maio-.

1aliente riibuQtevano-Jeqlirnci$ne per

erogarle..-nèh mantenimento'de* Di/cepo1i,, e de*Poveri:, e*vhfeefi^TondavàSeiìiinarj,eolie rnqltegioje, ei'ifrnofiwertiC't|Uiflatel \q che tanto era.vero

^

che nella Baja*

i

he’ Ipogei.Mediterrjiinei la

.

vr%r*

pri-4 1

j

w7GoooleO

* '39

» ». •• .

primapartita, che acquifio fu didodici mite crociati in circa, co’

quaIMì

eracomperato un Palazzo ,'e'che poi

andò

facendo acquieto dal di più-* che era neeefiario por-la fondazione*.

“•

Che

nel Carnuta avévaacquiftato ottanta (chiavi,emoltepofieffìoni',»

ma

chequethcfonr dazione gli* era fiata impedita dal GoVernado-f Ve, il quale Voleva, che elio Dichiarante.ali fegnafle il

numero

degl*Alunni t e-

cimi

?fuòi Jadri locerziorafi’ero, fe volevano acc*ttarli.$

e mantenerli, nel cheelfo

Reo

nòn<voile coù-t venire': e cheila-fondazione diSetuvalefi àn*

dava facendo, Col prodottodelle molte gSajè, thèfece vend^Tó

dopo

la morte dalla Serenif*

lima- Signóra Regina

Madre,

e tuttofi depoft*

tava in

mano

de5Procuratoli, con licenza

de

J

Pretetf-*- ù V 1 '•'**

c

**

Dopo

dì che chiedendo il

Reo

udienza dille, che era:mollo abalto a dichiarara* che aveva fcritto vita di S<

Anna

^ e di aver continuato i fuoi fcrjtti , col previo configlio del fuo Confeflbre, e

Compagno

il quale per»»

fualo, che Iddio gli parlava;,» non Colo coi>

fonti, che ferivelie

ma

di più quell* iftelTo

aflunle il carico di Icrivere, confultandoprima alcuni Uominidotti della fua fiellàReligione,!

qualifuronodiparere,dhefidovetteromodera*

re alcuneefpreffioni oltraggiofealrifpetto

dovu-to alla

Mae

fià: ex quibus omnibusrelatis gli

i

pa-DigitizedbyGoogle

pareva eh* rifultalfc toiit*ter nonartere ipo-crita,che afpirafle all*

umane

lodi,mentre prò-curava di fervire a

D“>

“»

/>Mtm

.

©

*m-tttte che,fe elfo Dichiaranteli era ditelo nelTribunale della Inquifizione, fatto lo

ave-va

per l’obbligo, chegli correva

« Mw

lafua Religione ,

U qua

e Maria

Santino»

avrebbe protetta,e accrefcmta,i.ccomegli era

> (lato rivelato dioendofegli

S

uefte

P*

role

*?

T

miei erimaf

immicit

ejat. In certa oceafione, che dentro ilfuo carcereglifudichiarato-, che

'

fi farebbero fofpefi i «allighie profperato que-fio

Regno

,fe I»Cafa Realefififolveflea

pren--dere gli eferciaj, ch’eflo

Reo

era lolita a da»

re, e cheniente altrodiceva

dét/avoo

>rC*&

Iddio gli concede »perchè ha innanzi af!Ì._ oc-chi leparole t

Stermini» &&

is «

kieojmn

bottai» efl

.

£

ficcoroe lo fteflb

Reo

profeguiva an-cora le fuefinzioni, fenza voler afcoltare , ci«

che perfuo bene venivagli foggerito, fu av-viatodella temerità con«nipretendeva, che fede creduto il racconto de’fuoimiracoli, va»

Boni,e rivelazioni,fenzarammentarlidelle parole difoprariferitedelVangelotei taf.

r

4'

&M«*

teo,nè dellaraccomandazionedellRvangel'iiaS.

Giovanni nell'epijio/a prima c»p f* <-»riJMm

«olire

Omni

Spiritai credere,fcdprobace od?»

rituti ti ex

Peo fim

ie di

pm

che peli

«•*

fo

tempo

» che effò

Reo

{blamente efagerava attidi virtù,

prorompeva

poi in ira, e

man-cavaalla verità, fenza averconfìderazionealle altre parole della«tetta epifiola dell’ ^vangeli-sta, che cosìdice;

Qui

diligit

Fratrem fuum

inlatitine risane t

, £$ fcandalusa in eo

non

ejh

qui dicie in lumine effe

& F

rat

rem fuum

odil9 in eenebrif e(ì,F$ in tenebrieambulata

0

nefcitquoette>quia tenebra obfcuraverunt cculos ejus ; i quali pattidelia Scrittura gli furono addotti , e riferiti ; e non ottante ciò

il

Reo

profeguj a dire; che le fue rivelazioni e profezie provenivano da fpirìto

buono

f e che non tt

opponevano

alla Scrittura Sagra; che il Tuo odio era fanto»e ben ordinato, ,e che lo Spirito Santo avvertivai Principi; col-le parole feguenti; ornnes Tiranni ejus ridicu-li corata eo ; Potentes potènter tormenta pa-zientarf

£

in quella maniera 9’inculcava Pro-feta,acciò fottero temute le fue profezie; ed eifendogli ttate addottele parole del cap 18.

del Deuteronomio;

Quod

nomine

Domini

Pro-fitta illeprudixerie *

&

non evenerit * hoc

porninus noneji loeutus;

Jld

ver

tumorem

fnimi

fyi

Prophecqconfinate t €$ideireo non fimebis cura . Rifpofe

, che fi prendeva

un

*

tempo

per l’altro, . .

Dopo

diche quantunque

non

fi tralafciaf-fero mai di fare ledovute ammonizionialReo,

4 '•

DigitizedbyGoogle

13'*"y .A ^ .

•elfo

peròfempre

Fu colante 'nella? fua

oflinà-“'Zkine' e fpitgando il Tuo lenti-memo circa il

Purgatorio diile , che la Chiefa ci obbliga a 'credere nell’Inferno, Purgatorio ,

Limbo

ove

vanno

le Creature non battezzate, e ’lfinod’

Abramo

, ove ripofarono -le

Anime

de’ Santi

‘Padri ,

ma

che laChiefà non fpiegaMe parti*, 'colarità di quèfti luoghi=, le qualiIddio Noflro 'Signore aveva ad erto dichiarate, e che.trale altre

nuove

dottrine gli era flato rivelato-eft

"Fervi nelPurgatorio un luogo> in cui veniva-'no le

Anime

dópolìtate fino a tanto, che non

tìavra loro la notizia della final

Temenza

. i

Èli

lagno ;che gli folTero addotti alcu-ni patii della Sagra Scrittura riguardanti i fallì Profeti edIpocriti, dicendo, che

Gesù

Grillo aveva fofFerto limili ingiurie ;

ma

efièndo ri-prefo della inoflervanza de*precetti di'

Gesù

Criflo, e di non feguire faDottrinadell*

Apo-flolo S. Pietro nell* cpijìola

prima

cap.fecondai

Omncs

bonorate

,fraternitatem diligite,

ZX

a -ùtn timete,

Regem

bonorifìcate-t

ma

che più torto egliprocurava Vintereflb del

Mondo

, len-za riflettere., cheeflendó a tutti ben note le parole, che gli furono addotte del Vangelo nel cap. 7/diS. Giovanni non poteva lulirvgailì, che fodero credutelefue aflertiv^. Rifpofeche*, Tempre ebbe per unico oggettolarglorja di

Cri-*fto, e che con quello finefcriflb i-libri, © le;

carte, che aveva indicato,

E

«

\

n

:

E

con quelle,

ed

ahre limilirifpofle pro-feguìil

Reo

a/ottenere,, che erano vere le Tue Rivelazioni*e profezie, p propolìzioai,

dando

in tal gui(k occattone

ad

etteredi bel

nuovo

avvertito

t

ed

ammonito

a ricordarli

dJ

gran favore , che Iddio gli^aveva,compartito neh confervargli la vita, e dargli

tempo

apoterli pentire de’ Tuoi enormi peccati; dal che rifui-,

'tò che lo*fletto

Reo dimanda

tte per qual

mo-tivo-veniva chiamato

fepulcrum

dealbatum,

colleparole del, Vangelo, nel tap. »j., di

S

\

Matteo

,

quando non

poteva faperlì ciò, che elfo aveliedentro il fuocuore ,e nel fuo in-terno..

E

riljpondendofegli,che anche

prefein-dendo

dallaprovadella giuttizia,>1S.Offizio

ave-va

controdi etto ballante fondamento , atte fu

Che

lo flettoEvangelifta£

Matteo

nel cap.\j.

/.ritte quelle parole,:•

Qua

autetn procedanede erre, de tarde exeunt, €$ea coinq

a

inani bo-ttinerà: de corde enim exeuntcogitaiioncs

ma*

Ijc, hotnicidia,Malteria, formeationet

sfur-ia

,

faifa

tefiimonia, blafghemix &,c. *

.. Ditte che avevafatteledichiarazioni, che collavano dal procella a

norma

del

giuramen-to

dato di dire

U

verità, e chefe avelie det*

ato differentemente,averebbe mentitoin Spiri -.

ft/M

$jx£lutn : e circa al tetto dell’

Evangeli-ca

, rifpofe,che v’era ogni male in,etto Di-chiarante,

ma

che.tutto quello male.era

inter-n

* * ...

no-a .

DigitizedbyGoogle

"1

?4

mw , .

no

, e che altro era il dire, cheile 'malignità excane ex totde ,

& maneant

irfcìffi

icorde} ciò che è ballante

ad dnquinatdam

animane4

ed altro è , »che le malignità ex$u*t‘ex corde in Opus 'fitfrna*n\è (Prendanovifibili'àgP uo-"

rninipetpoter eflère punitet %!> r

’’

E

15c

come

In quello frattempodi?f Tribu-nale delS. OlEzio li efrà rffaputroy

dP

1FRe<J dentro le carceri delf’In^ififissiotié

fttpponen-do

di non elTere ofièrvaro, per e fiere in tetri*

po

di ripofoVliagitava con mòtidifohefti, e turpi,e con àltkc'-azionij che IcandelizZavano

il fuo-Prollìmo-, etrchiedevanO didarliriparo alla rovina fpirituaie oecafionata dalla'

compa-volt#

^ , e

r

a penfarferia

mente

di ?ppr termineuaUè Colpe, chelo fpingevanòpr'fecipitofamefiteaH?inferno, inculcaddofègli, che il

Demonio

pretèndeva di totalmente’ rovinarlò.^* y\*\ ^

* JRHpofe, cheil

Demonio

kfaveva tenta-to in ogni genere di cblpC

, preferidendo di dormir feorin figuradi Donila, rtià

cheeranq

fcorfi già dire meli, Che avevalafciato di ten-tarlo in materie appartenenti al fefto precetto del decalogo , e che alcune volte con

movi-menti; che Iddio permetteva , èlio

Reo

ave-*

va

feritilo il principio di queglieffetti

natura-li, che fògliono provarli in occafione di

fimi-•< li

DigitizedbyGoogl?

s

tf

li movimentj, quandoilono rolantàrjy minatici compimento della turpitudine»,cuj\,:r

In queste circoftanzechiedendoil

Reo

udien-zadi (Te che veniva a disfare prefunzione,

che v’era contro di eflo

jpoiché* mai fece i«*

tutta la!Tua vita opefazione alcuna,<pereffere lodato dagl*Uomini, ecreduto Tanto,anziche, Tempre. feguì il cordìglio diGrifo*, Il qual£;Cjr raccomandi che non facciamole.opere buo^

ne, coll’ intuito idiriportarne delloiòdi,e ch^

tutto ciòche aveva fatto di buopo* loaveva*

Tempre operatoper piacere a

pio

,

A

ohe di

nuovo affermavacon

puramente

aflTertoridj^ed efecratorio,;che non Capeva, come.TegljUfofn ferofatti tanti argomentiCòpra dofe« che.mai fece, nepensò

$ non eflendo vferifiraile»^che, chi'commeteva-limili colpe,i'fiatteneread genere*di vita, quaT^efib Dichiaranteavevafé*

puito perlaconverganedelle

Anime

,inoltrane doli fra tante Nazioni Barbare

\

con pericolo * continuo della fila vita, oltre le^volte, che fn affai jtQconTreccie-,e fpogliatoper poi efiereuc.f cilo, e delle altre che fu parimente condan-nata ad efiere decapitato;de*quali pericoli lo fece Iddio avvifato1, mentre elfo Dichiarante

dormiva

, con quelle formali parole : farge

commenda

te

Deo

j nefcis enim quantoin pe-ritalo verfarifjtaffermando, e giurando, che fe a cafo dicevail fallo > la terra,aprilfe,

V*

.

C V

« T

in

-e’finferno lo ingojatte ; e che quello

giura-mento

ripeteva,anche a riguardo dei di più*

chenel S. OfEzio aveva dichiarato,

« *' Dittedi più]che era Teologo,ed

ave-va

letto in catedra nellafua Religione,cheara Mitfionario Apoftolico , e che avea ftudiato qualche cofa della vitamèdica

/

perciò afferma-va, che le.oofe dichiarateprovenivano da fpi-rito

buono, non

ottante:che confettava , che qualchevolta fi frami(chiava,il

demonio

colle lue iliottoni , ed anche il fuo proprio fpirito.

Ed

ettendoglidetto ,<chei fruttidello fpi-riro

buono

fono cariti

,pace

, pazienza, conti-nenza, manfuetudine : e’l di più , che dice

V

Apottolo nel cap, f.

od

.Galatas , nel qual capitolo della fletta epiflola dichiara altresì

,

quali

Hano

i frutti della carne , ficcome etto

Reo

poteva riconofcereidalle parole , che gli