COPIA
AUTENTICA
DEL PROCESSO
FATTO DAL
5.OFFIZIO
DILISBONA CONTRO
ILPADRE MALAGRIDA
DELLA COMPAGNIA DJGESUV
v
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F
Rancefco de Magalhaens* e BritoCava-
li re Fidalgo(a )
della Caia di S.
M.
e profilò nell’Ordine di Cri(lo, Scrivano d-Ila Pretura criminale della Corte , e dellaC
fj.deliaSupplicazione (b)
deputato per S. M. uS. attefio, che apprefio di
me
, e nel mio Otiizio elìde laTemenza
degl’ Inquifitori,
Ordinario, e Deputati dellaSanta Inquifizione, in vigore dicui fu confegnato alla giuflizia fe- colare il
Reo
GabrielleMalagrida, la qual lèn<*tenza inlìeme coll’altra emanata nella Relazio- ne (c) che più fotto vien trafcritta , e trovali• parimente inferita ne’medefimi atti: è del te- nore lèguente.
Convengono
gli rnquifitori,Ordinario, e Deputati della S. Inquifizione, che vidi quedi atti,colpe, dichiarazioni, rifpode, e ritratta- zioni del P.GabrielleMalagridaReligiolò dellaCompagnia
denominatadiGesù
, nato nelluogo detto Minajo Diocelì diComo,
nelDucato
diMilano
, ecommorante
inqueda
Corte.,"reo fcarcerato, che lì trova prefente„
Attelò che fi
dimodra
, che efiendo Cri- fiiano battezzato Sacerdote, Confefiore,Teo-
logo,eMiflionario, eperciòtenutoa credere.
Al
' e a''(a) Fidalgo:titolo,checonferifceuncertorango di Nobiltà.
(b) Supplicazione:ìilTribunaleSupremo,in cuipervia
<Tappellazioneodiricor/ofiterminano,edecidonotutte lecaufe.
(c) Relazione.•èlo fiejfoTribunale,già dichiarate rulla {addetta parola Supplicazione. . ,
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e'a profetare la S.
Fede
Cattolica predicata da’ Santi Apoftoli, e Difcepoli diGesù Grido
noftrobene,Redentore,eSignore, quellafteffàr fede, che ci propone, ed infegna laS.Madre
ChiefaRomana
maeftra ditutto ilCattolicifmo, e regola infallibile de’ veridogmi
, contro di cui nonpodòno
prevalere l’Inferno, e liMi- nori
delDemonio
, ad allontanai, ed a fug- gire le novità contrarie al Vangelo , ad infe- Inare, predicare, difendere, e fcriveredottri- ne fané, e Cattòliche, fenza interpetrareafuo arbitrio,e contro i precetti dèlia dellaChiefa, e l’opinionede’Santi Padri ipalli dellaScrittura.Edendo
tenuto dipiù a procurare Punto- ne de’ Cattolici\nella perfetta carità, e nell*obbedienza dovuta a’fuòivéri, e legittimiSu- periori1, fenza fufcitarededizioni perniciofe, e fungente dagl’infernali Spiriti della Superbia,
e delladifcordià-, e ad imitare i feguaci della virtùCridiana, chegiunferoallaperfezione pel fenderò dell* umiltà co* patimenti, e coll*;ufo della pazienza raccomandata nelleDivineScrit- ture dallo
dedo Gesù
Crifto1, il qualeedendo
veroDio
, (ì feceUomo
, e col fard carico•delle ’noftre colpe ci aprì le pòrte alla eterna felicità, ed
edendo
ìnnocentillìmo c’ infegno, c cìanimò
col fuo efempio a iùdrire i trava-'oli n che fono effetti de* noftri delitti , e del peccato, additaodoci per mezzo’de’fuoiEvan-
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T
•gelidi i fegni, che
dobbiamo
ofiervare perco-•nofcere gl’Ipocriti, e falliProfeti, i quali ris-
copertidi pelle d’agnello, pretendono ingan- narci, ficcome dice io fteffo
Gesù
Grido, per la bocca di S. Alatteo cap. 7. colle feguenti parole: Attendile a faljts Propbetis, qui ve- niuntadvos invejìimenei*ovium
; intrinfteusautem funt
lupi rapaces
j afruftibus
eorum
vcognofcctii eof.k . •., ,. 3
E dovendo
finalmente ilReo
uniformarli -a'configli , e precetti Evangelici ,ed afcoltar .Gesù.Grillo nella voce della fita Chiefa , e de’fuoi Minidri , operò tanto diverfamente,che dimenticatoli de’doveri di Cattolico, e di vero Religiofo, diedeprecchio allo fpirito in- fernale , il quale avendo in mira la totaledi- druzione , e ruina della fua anima Io guidava
;alla
,
pelatone
. .(.-.
Imperciocché.ripieno il
Reo
d’ambizione, e di fuperbia,.confiderandofi a tuttifuperiore nella virtù , palsò a fingere de’ miracoli , ri- velazioni , vilumi , locuzioni , ed altri molti celeltiali favori , cheil Signore Iddio concede a’fuoi veri fervi , i quali , fecondo il dirdi S. Paolo pel. cap. 2. Epijl.ad
Epbef. edificano fulla dottrina, e fondamento degli Apodo!!,
e,de’ Profeti, efiendone lodelioGrido la pie*
tra angolare, in quoomniscedificotioconfimela crcfcitin
templum fanffuw
inDomino
.A
3Ed
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; i
6
Ed
ottenendo ilReo
permezzo
dell*fpo*crifia , e della più raffinata malizia , 1* effer creduto fanto ,e vero Profeta da quelle per- fone, che per Divina permiffione
non
riguar-davano
i fondamenti ,(òpra de* quali filolte- neva la gran machina della fua fìnta fantità, divenne poi un moftrod* ogni maggiore ini- quità: poiché non contento ,nè lòddisfattodi aver ingannato i Popoli de*Dominj
di quelloRegno
, da’ quali eftorti avea groffiffimicapi- talicol pretefio delladivozione; e de’fini di- voti, e conaltre finzioni, ed impofture,pafsò a diffondere il piùterribile veleno , che rac- chiulòteneva dentro ilfuocuore,fomentando
difcordie,e fedizioni, eprofetizzando ifunefti avvenimenti, che effofapevaandarli giàideanedo
, e difponendo in quella Corte in feguela de*perniciofiffimi difegni ,che poi fi vennero a difcoprire, ed a pàlefare.E
volendo intal guifa conlèrvare il fuobuon nome
, e 1*opinione di fantità, pretefe perfuadere le fue finterivelazioni de’futuri ca-
.fiighi , con dottrine inaudite , framifchiate di propofiziohi ereticali
, piene dibeftemmief er- ronee, temerarie,
empie
, fedizrofe,>edoffen- five delle pie orecchie, le quali,non folamente proferìma
Icrifle,e fino nello ftefiò Tribu- nale del S. Offizio profeguì*a difendere, afiè- rendo che giieranofiatedettate daDio
, dalla"V'* £ »
Ma-
\
X.
le
Madonna
Santiffima noftraSignora, eda'Santf, ed Angioli del Cielo,i quali diceva,che gli parlavano , e coneflb comunicavano, ginn*
gendo
a perfuaderfi, che quefti mezzi,benché improprj di
un
Cattolico, ed inventati dalla malizia del
Reo
,erano i più convenienti per evitare lacontinuazione de* patimenti, cheda
$e ftefiofi era procacciato
, perreftituire all*
antico fiato la Tua Religione, e per ridurre in
una
univerfale cofiernazionela Corte, e tutto queftoRegno
, controdìcuinudrivaun
interno acerbiflimoodio, il quale manifeftamente firi#levada quefti atti, e dalledichiarazioni dello ftefio
Reo
.Di
tutto ciòprendendoli informazione nel "Tribunaledel S. Offizio ,e
prestandoli
nel -medefimo
ledue
opere fcritte di carattere delReo,
unaintitolata: jEroica cammirabile vita della gloriofa S.Anna Madre
diMaria San
tijjìma,coWajJìflenza, approvazione, econcorjb della
Madonna
Santi[firna nojìra Sovrana ,f
del
fuo
SantiJJÌrnoFiglio, feritea inlinguaPor- toghefe; el’altra in lingua Latina col titolo Trattarus de vita ,&
imperio Anticbriftii tutte due.riconofciute dallo ftefioReo-,
a cui furono moftrate dentro 1*Inquifizione.Ed
efiendovifte, edefuninate le(bddettodue
opere, trailealtre propofizionivi fi con-, tengono le feguenti cioèjChe
3.Anna
erafiat*A 4
firn-w
4
\
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8
fantificata nei ventre di Tua
Madre
,' nellama-
niera iftefia, che fa fantificata Maria Santilfi-ma
nel ventre di S.Anna
.Che
il privilegio della Santificazione nel ventre della Macere ,.fidamente era fiato con- ceduto a S.Anna
, e aMaria fua Figlia.Che
S.
Anna
nelventre di fuaMadre
intendeva,
conofceva,
amava,
e fervivaaDio
,come
fan-no
iSanti piùluminolìnellagloria.Che
S.An-
na nel ventre di fuaMadre
piangeva , e per compaflione. faceva piangere i Cherubini , e Serafini •che 1* affiftevano .•Che
/ S.Anna
ri- trovandoliancora nelventre di fuaMadre
fece i fuoi voti, eaffinchè nefiuna delletreDivine* Perfone rimanefie fcandalizzata della fua affet- tuofa attenzione, alPadre Eternofeceilvotodi Povertà, all’Eterno Figlio ilvotod’ubbidienza, e all’Eterno Spirito Santo il votodiCafiità.
Che
S.Anna
fu la creatura più innocen- te* cheufcifie dallemani diDio, che pareva,• ohe non avefiepeccato inAdamo
,e che ac- confentì allò flatomaritale perefiere piupura, vergine,e piùinnocente.Che
S.Anna eflendó viatrice orava per tutti gli Cori Angelici glo- ripfi , acciocché Iddio alfiflefle loro , e loro foccorreflè, edacciocché;Eglino fempre piùfi avanzaflero in fervire, e lodare Sua DivinaMaeftà. . ;
‘ »
*:
Che Gesù
Criftonon avevaritrovatoefpref-•
7
~ * fio-% " il
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f .i» perdarci ad intendere lagrandezza de’
t. ii conceduti a
S.Anna
, e che i foipiri delia luila Santa giunfero a riaccendere nuovi ed^/inufitati incendj nel cuoredi
Dio
.Che
lavir*tuve Entità è più facilea propagarli che
il vizio
.
Che Adamo
ancorché fofie vifluto retta-mente
, enonaveliecommeflo
lacolpa mortale, che commife, tempre peròfarebbedato un po- vero fervo-, molto debole, e moltoignorante.Che
efloReo
aveva fentitoparlare l’Eter- no Padre-, colla fua chiara , e diflinta voce,l’Eterno Figlio collafuachiara, edidinta voce, e P Eterno Spirito Santo colla fua chiara , e didintavoce..
Che
la Famiglia di S.Anna
, oltre i Si- gnori, ed alcuni fanciulli, confifteva in venti Schiavi,cioè dodiciuomini, ed ottofemmine.TChe
S. Gioacchino aveva ctercitato f*arte di muratore , ed abitava inGerufalemme
con S.Anna
, e chequeda
era laDonna
forte ,di cui avea parlato Salomone, il quale fi era in- cannato , perchèdentro al fuo Popolo, e delfuo fangue era nata
Donna
così felice.Che
S.Anna
aveva codituito un Confer- vatorio dentroGerufalemme
di cinquantatreEducande
, perterminare il quale gli Angiolifi trasformarono in legnajuoli , e che per n mantenimentp una di quelle per
nome M
rtvr
lo
randava a comperare il pefce ,’e lo
vendeva
conguadagno
nellaCittà.Che
delleEducande
di S.
Anna
alcune fi accafarono unicamente per ubbidire Iddio, il quale ab aterno aveva de- terminato , che quelle felici donzelle educate colla direzione di S.Anna
fuflero madri di Santi, e Sante *e di varj Apoftoli, e Difce- poli diGesù
Crifio: che una ebbe per mari- toNicodemo
, l’altra S. Matteo, e l’altraGiu-
Teppe d’ Arimatea , e che dal matrimonio di un’altra era nato S.Lino fuccefiore diS.Pietro.Che
Crifio prende varie figure, e fa diverfe rapprefentanze a quei pochi , che innalza alla più alta contemplazione , econcedeuno
,e più Direttori dal Cielo alleAnime,
che defi->derano la perfezione.
Affermadi più nella fua opera,che
Ma-
riaSantiffima gliaveva comunicata lafeguente * dottrina: chele anime de*
Mondani
, e le ani-*
me,
chenon
afpirano ad altro>che all*offer- vanza de*comandamenti
, folo ilDemonio
In- tenta ,peròdopo
, che effehanno
refobuon
contodi se, fi faloro comprendere,chenella' Chiefa vi è realmente unanuova
Profelfione confidente nell’alta contemplazione de* Divini i Mifterj , e nelle revelazionidelle cofe occulte' a conjìitutioneMundi
, e che allora fi prende Iddio, e Maria Santiffima cura di tali anime,ponendole in tenebrecosì ofcure , ed agitan*
w
• dole-
Il dole con tentazioni così violente, chenonfan-
no
, verlò qual parte s’abbiano a volgere;
ma
giunte poi a quello flato
, partono per Tempre da loro i
Demonj
, fenza che per altrolafcino le fuddette anime di rifentiregl’illellì urti, e<gagliardi combattimenti, in guifa tale , che ìèmbraloro,che le tormentinoDiavoli, anche de’più Tozzi, e maligni, con bugie, raggiri, {limoli
, profanità, e con altre colè difonefte,
quantunque
però i Diavoli non lìano i tenta- tori ,ma
bensì le animeTante , e quelle più gloriofe,cioè Angioli puriìfimi, ed amantiflì-mi
delle fuddetteanime, i quali non folonon
fi vergognano,
ma
anzi fi gloriano di foccor*rerle con quegl* otfizj , facendo la figura di tentatori , e di
Demonj
per guadagnarle inte- ramente,e far lorocompiere conmaggior
fol- lecitudine quella mifura dimortificazioni, edi refiftenze,che l*iftefio Iddio ha loro prefifiò, per'poi ammetterle alla comunicazione de’fuoi lègreti.
Oltre a quelle propofizioni Tcrifie ,
come
per rivelazione avuta anche le feguenti•Che
la natura divina èdiflinta tra lePer- fone .Che
Maria Santilfima flando nel ventre diS.Anna aveva proferite quelle parole; Con*filare
Mater me
a amantijjìma, quìa invenifU gratiam
apud Dominum
: Ecce concipies ,&
yparies Filiam,
&
voeabiturnomen
ejusMa
*’ ri9
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la
ria,
&
requìefcetfuper eam
SpiritusDomini
,&
obumbrabit,&
concipiee in ca,&
ex e*Filirem AltiJJirni, qui falvurn faciet Populeo»
fuum
.£
nella fuddetta opera con giuramento afferma ,che la fteffaMadonnari
aveva ciò rivelato ,e dipiù, che. nelParadilo celefie fu per otto giorni folennizato quel primo palio,o lìeno miracololè parole. , >f Affermaancora,
come
perrivelazioneavu- ta, cheIddio gli avevadetto, che nonaveffe fcrupolo d’ingrandire laMadonna
ufque adex- ,cej[utn&
ultra, nè dubitale di far ufo , e di comunicargli gl’ attributi proprj allo Hello Iddio, cipèimmenfo
, infinito, eterno,onni- potente/
Che
il SacratifilmoCorpo
di Crifio fi era formato di una goccia di languedel cuore di MariaSantifiìma: che lo fieffocorpo fi era an- dato a poco, a pocoaumentando
colla virtù dell’alimento dellaMadre
fino che giunfe ad efiere perfettamente organizato , e capace di ricever l’anima:ma
che la Divinità , e Per- fonalità del Verbo già fi era unita a quella goccia di fangue nello fieffo iftante, che ufcì dal cuore, per entrare nel purilfimo ventre della
Madonna
.Che
le treDivine Perfone eb- bero varj congreflì, controverfie, e pareri fra di loro, circa iltrattamento, che darfi
dovea
aS.Anna
, e convennero, che folle fuperiore
4 a quel-
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a quello di tutti gliAngioli, e degl’altri Santi.
Che
la Citta Santa rapprefentata ail’Evangeli- rta , e Difcepolo diletto allorché dille : vidi CivitaternSanBam Hieruf
aleni novarn defeerie dentern de CotloJìcut Sponfarn ornatarn virofuo
: lì dovea riputare ,come
un fordido ,é vile luogo d’immondizia in paragoné dell’ani-ma
di S.Anna
. * >>'.•.cChe
S.Anna aveva avuto una forella pernome
Santa Battiflina, la quale gli avevadet- to,che laMadonna
dava ancora prefio i Tuoi Genitori, quando 1*Arcangelo S. Gabrielle le recò F annunzio di dover edereMadre
diDio,•ed umiliandoli la
Madonna
, immediatamentedimandò
al Padre Eterno, che intercederti;per
lei', acciò forte ammerta per povera , e vile fchiavà;
mà
che effendolì avveduta , che ne- certariamentedovea edereMadre
diDio, cadde a terra , con un deliquio , il che diède affli-zione all*Angiolo, il quale lollevò la Madoti-
' na con grande riverenza, pervadendola avo*
ler accettare quella dignità, e fin’a tantoche
‘la
Madonna
non diede il fuo confenfo , reflò fofpefo il fefiino già preparato dagl* Angioli,
e Arcangiolì.
Che dopo
efierfìincarnato ilDi- vinVerbo
, laMadonna
lì fposò con S. Giu- feppe , avendo allora S.Anna
1* età di cin- quantanni.Che
MariaSantiflìma nortraSignora abitava inGeru/àlemme
,alloraquando
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14
Il Tuo Santiffimo Figlio , e che quello fu ri- trovato nel
Tempio
nei termine di tre giorni elfendofi allontanato dalla flelfaMadre
peran- dare adalfiftere alfa morte di S.Anna
.Inoltre afferma, che Maria Santiffima no*
lira Signora , avendogli comandato di fcrivtre la vitadell*Anticrifto gli dille , che elfo
Reo
era un’altro Giovanni,dopo
il Giovanni,ma
però molto più illuminato, e più fecondo.E
continuando la detta opera, paffa a fcrivere ,Come
per rivelazione avuta, che glj,AnticrifHdevono
elfere tre( e che in quella guifa deb-bano
intenderli leScritture) cioèPadre, Figlio, e Nipote,e che 1*ultimo deve nafcere inMi- lano.da un Frate, e da unaMonaca,
nell’an-no
millenovecento, e venti, eche deveammo-
gliarli conProferpina una delleFurie infernali.
/
Che
l’Anticrillo deve elfere battezzatoda fuaMadre
, e che ilDemonio
, il quale cre- derà di elfere fuo Padre, verrà ad aver noti- zia del battefimo ,dopo
di una imprudente confelfionedellaMadre
..
Che
il folonome
di Maria fenza il con- corfo di operebuone
fu la falvezza di molte creature, e che laMadre
dell’Anticrifìo fidee falvare per avere quellonome
, ed anche a ri- guardo del Monalìero, in cui fi farà Monaca.Che
iReligiofi dellaCompagnia* hanno dafon- dareun nuovo Impero
perGesù
Cfifto , di- fco-, i *
I
Digitizedbytoogle
Oi
ir
<^coprendo
nuove
, enumerofenazioni d’indiani.Che
il Religioso tepido, ed imperfetto accede in merito ognifervorofo, e perfetto Se- colare .
Che
nifluno nacque per esercitareal- cuni officj necefiarj al governo Ecclefiaftico,o
politico»jDice di più nellafuddetta operadeJl’An- ticriflo,che nella nottede*ventinove
Novem-
bre dell*anno paflato aveva fentrtOvle parole TegnentisHac
notte idejì brevi,&
inopinatainferita de medio tollctnusPrincipem
tam
ini~qua
criminationis,cam
Adjutoribus,& Adu-
latoribtu Jais.
E
con questeed altre propo- rzioni ingiuriofe ad ognistato di Perfone , e limili a quelle de’piùfceleratiErefiarchi, pre-
tefe il
Reo
, che follerò giudicatecome
Divi- ne le fue rivelazioni, ecome
Ortodofle lefue proporzioni, ed opere , le quali tenacementeha
difefo, anchedopo
le caritatevoliammoni-
zioni fattegli da’ Ministri della Chiefa.Per lequali colpe eflèndo il
Reo
ritenuto nelle carceri del S. Officio , dilTe con gran fuperbia ,e
prefunzione molto aliena dallo Spirito diDio
»chenon
aveva colpa da con- ferire,
ma
perchèera flato condotto al Tri- bunaledel S. Offizio, con gran cautela> efe- gretezza , fenza che fapefledove
lo conduce-vano
,e perchè Iddio Signor noflro gli aveva detto ritrovarlinel S. Offizio,e che nel gior-no
lèguente farebbe flatochiamatoall’Udienza, e a Tribunale competente, e che poi ndi’oia precifa doveano celiare certi doiori di tetta, e di vilcere cagionati dall'aria della notte( li**come
realmente gli era intervenuto) li dichia- rava , cheavendo
notizia , che il*Re
noflro Signore privavadelie Milfloni i Religioli dellaCompagnia,
in pregiudizio de* Barbari conver- titi ,e non convertiti , temeva perciò ne fe»guifle grave danno alla Perfona di S.
M.
itoti oflente elfer egliperfuafo, cheilMonarca
ope- rava fenza finiflravolontà, e che in^occalìone di ellere flatomandato
a Setubal , compalfio-nando
quelloRegno
pregòIddio noftrgSignore perla Perfona delRe
, e per il bene del fuo Stato , ed allora-fiTenti dire nel cuore , che procuranei mezzidi far confapevole S.M.
di un pericolo imminente , che gli fovraftava; che riconofcendolì obbligatoin fua cofcrenzaa fare quello palio , aveva pollo in operatutte le diligenze opportune, a fine di dargliene la notizia , ciò che non potendo> confeguire, fi diede a farepenitenze, ed orazioni pubbliche, 'e private, le quali furono efaudite nelDivino Tribunale ,e in-virtù di quelle avevail Si- 'gnore*Iddio moderato il caftigo preparato ali*ifleflb
Re
, ficcome adelfo dichiarante erafla- to rivelato.• ~ ; r
« '
£
cheefleudo poi ingiuflamente carceraro, co»DigitizédbyGoogle
fy
•coni?
Capa
dèlia jOoci<*4iU5a , fi mife a Scrivere per ordinedalle»fietf’o Iddio , e della.Madon**na, la vita di S.
Anna
peiun’altra opera,che tratta della vita e Impero delP Anticrifto le quali opere gli furono ritrovate e tolte :e
che fapevaégli efi'ere fiato carcerata nell* In*quifizione pel motivo d’averle fcritte,ed anr, che
come
ipocrita, che:fingevarivelazionifalle*e Virtù,che
«on
pofledevav
q *v va *<t ,
: ; .Dichiarò di piùj cheun annoaddietrogli aveva detto Iddio, non efiere appieno foddis- fatto coll’ingiurie, che ellaDichiaranteSoffri- va, e
'Chedovca
patirnebanche maggióri*per- chè fi uniformale conG
sii1Crifio fuoefein- plare , venendoa quefio fine accufato calu/i- niofamente al S. Officiava évq , j.; ....
E
che interrogato, fe era prontq ad imi-, tarlo ; mentre dubitava'eflo Dichiarante darli per convinto,-fui di non recar digre- dito alla fua Religione, fiGntV
replicare., che dovea; folfrirela pena di vederli fuori della medefima Religione ,'licerne gikraecadeva ,poiché dentro le carceri, ove<ritriivavafi, gli .rammentava
Gesù
Grillo cip,che,gli aveadi- chiarato *e nello fléflaTribunale ;ravanti ilquale flava, venivaacomprendere.ilverofen- ico ,;attefo che ivi'ah alio fe gli diceva , che -non vi er^ più
Compagnia
in Portogallo» £ef*-fendo fiata tetta ft|rinioata,?perSentenza refi
•ó
R
pub-. i8 \
pubblica in tutto il
Mondo
, ciò » chequan-
tunque ferobrafle,ad eflomoltodi&cHe
, nul- ladimeno gli veniva cagionato qualche timore dalle voci ,cheafcoltava ,perocché
fi f<mo- mettevaalla Chiefa per timore cT Ulufion»Dodo
di ciò*chiedendo ilReo
udienzadille , che Iddio nofiro Signore gli aveva co-
manda»
, che fi portate ad efporre le ragio-ni. che aveva,per edere giudicatevere lefue rivelazionij ed erano le faglienti; I*a
Prima
%Perchè
non
contenevano colaalcuna controgli articoli dell*fede;, econtro ilcomune
fentt-mento
dell»Chieft,e de’ Santi Padri,La
St*conit : Per edere accompagnate da una vita impiegata in orazione , e nell efercisio della vTftCl , poichéda principio faceva
due
ore dioraaioneV
P°‘ quattro,e prefentemente otto,"mandai
dillofteflòI», ** {»
iter
menato
eflb Dichiarante una vitapenitene te,e mortificata, fen*a mangiar carne, ova,Lf
ce ,e ne bever vino , in guifatale , che avendogliWdlo
permeffouna
p.cciola poraK,.di vino > P°i tfielo proibì intieramente ,
ÌW3* ™
»*>
deU*iP
°e
’l“™
cane prendefle folamente la
metà
,e I f,m
® Sente lo daflè a Poveri .La Qjurt»
; PerchèS p
Segneri gli aveva detto, chenon
era pof-
fibile, che IddionostroSignorefi dimenticali
di tanti travagli , che eflò Dichiarante aveva (offerti, e decanti fervigj
,che gli aveva pre- statiie affermò il
Reo
, che Iddio lo parago- nava a S. Francefco Saverio9 e che ciò dice-va
con fuaComma
pena,ma
che lo stello Si- gnore glielo aveva ordinato,dichiarandogli d' averlo fcelto per fuoAmbafciadore, Apostolo»e per fuo Profetai.
La Quinta
; Perchè le ri- velazioni f vilìoni ,e locuzioni gl*influivanoun
gran dchderio di patire , e morire perlo Stellò Iddio 9 con Unamore
così infiammato • verfo il.Signore , che 1*aveva già unito a se con Unione abituale.La
Scjìa:Per l’ammira- bile,e celestiale dottrina» che Iddio glicom- municava
» e che Maria Santifiìma fidegnava
dirgli d’aye/lo adottato per fuo Figlio, eflèn-
do
ciò digradimento aGe$ù
Cristo, e atut- ta la Santifiima Trinità •La
Settiina : Perchè aveva un grandefidcrio difuffragaré all’Anime del Purgatorio, ficcome ab alto gli venivaor- dinato di maniera che , alcune volte gli eracomandato
, Che recitafle quaranta rofarj , e perciòpaflava molte nottidormendo
(blamente una> o dueore,Io che naturalmente era im- poffibile» e che il Signore gli aveva detto ef- fere Ig fua vitaun continuomiracolo,ed opera della fua.onnipotenza ,£
per tutte queste ra- gioni,e dì più perchè Iddio Signor nostrogliaveva fattoeonofcere, che l’ArcangioloS.Raf*
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’^Àngiolo Tuocustode
^furono
quelli.Che gli fecero trapalare un lago di«quattro cento palmi affermava, che le fue rivelazioni eraho fahza dubbio divine aggiugnendb,che ,nello ftdffb'
momentó
)Ih cui dichiarava questo, Iddio ferrfìbilmenre gli diceva lefeguenti for- mali1parole:Hac
funtJìgna'ÀpoJìolatuS ,&
'Legationis tuie,
qua
(fuidem
ftgnkfitptrabun- dantiafunt ad
probandttvt iuteutum
,fciHcelte cjfltLegatura,•a
me
fpètiàirter da/effumad
’ rnanfejìandarn voluntatenrmeerm*,
iam Barba
- rityquam
Catholicis>quodf’
forteapud Ju-
dices tuosmìniflrostrìeòs uo» reputerà urf
affi*. cientìajefeendei
ad
fiatranda majora miraeula.Ed
avendo ilReo
ofìervato nel Miniftro,
che lo*proceda va ,* che
non
'lì dava-credito alle fueimportune, e pretefa fantità, la qualefi ricdnofceva fpogliata* delle qualità, che ac-
compagnano
la vera* pFofèguì a dire s che nello flato del trafile trovandoli in pericolo
tma
nave , pereffe Helì rotta la piili forte an- corai fi gettarono, fopra di lui-tutte le Perfo-U2,
chenella'medefiVna ritrovavaniiy
chieden-do
oli, che pregaffe-laMadonna
delle Mifiiìoni, tcciò li avelie liberati da quel eftremo peri- colo , in cui fivedevano
, elehe ricorrendo efiò fbpplichevole alla fuddetta Signora,tutti rimafero liberi :Che
un altro fimile miracolo avevafattonella foce delFiume;diquellaCorte.•V. •
v «
E
* *'*
i
ai
,»*
E
che (landò tinferma" laSe
renifilm# Si- gnor»ReginaMadre
D. Marianna d>.Audria* fù.obbligato dal fup fpirijtaadirle* che/a-!rebbe.morta' contro M parere de’Medici ,*i, quali le all?curavano;lavita**eflfle^vv
4
Jd:ijc!^flavarriogijq.rt:e^chefjfc.futi annuncioi e,pro- fezia Il5<<ra,rea! nàfcrue-avverato« i\ zioon* cT;» r^^.DiclwaiYi di.
più,
che aveva liberatocicerr te per/òoet fhd peritolo dellamotte fìntelochef erano cicorie ^He-fueorazionibpelmezzo'del-le quali altrui aveva:fatta-avere la fucc’^ellìon.^ad?#l.cun*;famiglia .diKjupflo
Regn^.
,tpoiché promettendogli certa Perfon»•fèieeato /milaRei», per laMadonna
SantilBma
delle,Miflioni;t,ot- tenne daltó fuddtrtaMadonna
la bramata-fueq cefllone^fecondo
gli ér»ftata richieda^5 E.che.ritrovandoli poi la riferitarfuccqffiane io;peri-, qol/d di morte,a-motivoidiitlfeid-indugiato.I*j
adempimento
delia promeda?:,-per*,como
-delM 'quale-gli furptjQtfoìatnenwjlalatiduoc^i
tornila Reis, glirwnowronQidenilt*h2t>b:^^
esfche allora-?Iairifer.ita-fqdcedìorie slmafg: hbg**
ra dal pencolov e dalla malattia.^ mediante le orazioni del fuddetto dichiarante,il qualean<*
che
;;a richiesta dt,altraJterfoqa>
edin*pcca-fionfc di! altra limile promefta ottenne;pratcr totani ffUtnAn,fucceffione ad un Miniftro già,
vecchio
,dal che rlfultò, che lecattive lingue, dicqjflferonon
eflèr quello:figlio 4el dqtto-Mi?:nistro, -
B
v.jtì
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1
>'
Ed
«(Tendo ilReo ammonito,
con carità ,a voler riconofcereJ
k
cónfeflàrè le fue colpe, pernon
acquistarli per,mezzo
-de patimenti icastighi ééemi dovati alli trafgreteri della leg-
i gedi
Dio,
iquali colmantello dell**ipocrifiavanno
intraccia della stima detMondo
, incui elfo ancora fi trovala,a*confeguehtementeera in viadi-meritarevo
demeritare ilpremio,che
' lo steflò
Dio
concede.agii Eletti*,ed
a quelli, chefi pentono de* luoi peccati *é
converro pentimento lfconfeflanoj prima- delPlnevitabilemomento
dellamortej-laqualeattelàlafua età,non
poteva naturalmente edere molto: lontana*> Rifpofe, che
non
era ipocrita , né ufava finzioni e chey
calò mai fote finto ilTuomodo
di vivere, Iddio Nostro Signore 1*ucci-dete
con nn fulmineanello steflo luogo, incuifi'trovava avanti 11-Tribunale dellaChiefk , alla quale fottometteVa1 fuoi ferini rivela- zioni, etutte lealtre carte, acciòfoterocen- fiirati ,fecondo
che
méritaflero * eflendo fua volontà il morire nel greroio deliasteflaChieft,ir. cui avevaferripre creduto,e4n contempla- z;onedellaquale ave vaoffertomolteVoltolavita, r
-
Diffe di più /ettearmava
con giura-dientd aver più volte parlato
con
Svignaste,con
S. Francete»diBorgia ,con
S. Bonaven- tU rà, con'Si Filippo«cri,
con «.CarloBor- '-jùmeo,V*
conaltri,motti Santi-: cornoera il' »'
8
-
/
'
p.
Segneri , ed altrePerfone defunte , tra. le quali vi eraun certo Religioso della fuaCom-
pagnia, che venne aringraziarlo d* averlo li-berato dalle pene del Purgatorio , ove era!!
trattenuto, per averconfervatonellafuadanza
con
licenza de' Superiori varj regali , i quali era fua intenzione applicare alla libreria,.£
diife ancora , che per togliere 1* infamia alla fua Religione 9 chiedeva
, che fofleefaminato
il
numero
delle fondazionida
eflo fatte , col prodotto delle molte gioje » ed ori dati allaMadonna
delleMiflìoni da' Fedeli dell' Ameri-*ca,in gratificazione de* miracoli,e delle gra.
Zie, che aveanoricevute dalla stella
Madonna
la quale fenlìbilmente,e per più volte aveva detto adeflò Dichiarante , che lo prendeva v fotto lafua protezione
9 perajutarlo in tutte lefueopere, delle quali
doveva
efia medefi-ma
efler riputata la vera Fondatrice.Dille dì più, che IddioNoftro Signore
gli avea ordinato, chediraoùrafle alTribuna- ledel S. Offizio,che non era ipocrita, ficco-
me
afièrivano i nemici della fua Religione, de* quali alcuni erano morti pochi giorni ad- dietro,ciò eh' efToReo
fapeva perDivina ri- velazione , e per quello foggiungeva 9 cheintendo
verfo lamezza
notte certorumoredi-mandò
al Cuftode delle carceri, che cofa vi era dinuovo
, e qualrumore
eoa quello,eh»
M 4
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*4
%-vevà intèfo, e tiTponden dogli'i!fuddetto'Cu- flodel che forfè èrano alcuni fegni ditrampag- liaf che nel
Convento
delXTarminè Colevano darfi per leDonne
partorenti,{e’che fandò
à fentire il medefimo rumore,lallora alto. gli*fu déttor'che le
campane
fonavano i«per- la morte del
Re
nofiro Signore, óiì)che%
trovaitfiéntè oli;fu replicato“dopo due giorni^<ca
tempo
, Che già*nelletorrifonavanoMè
tcàtnpanfe e ché -iè eflo Inc|uifitòre', èWé15 te
^rèccflava VoiefTe<riflettere' al1palfato/ é nlf
•ifianza fattagli--'dàl DichiaranteV verrebbe cognizione, ifzelodellafidvezzadellofitfi- Co
Re,
al quale- vòleV-à '4)lorà fofi~£ fatta»ma-
rnifétta dalTribpitafédelS.Offizio laverità,defi-
lé lift a-iTertiVèVa«fine di*1evitare 1*im'mihente pericolo, era fiato’: l’unica cagione, per cui nftFÒ Dichiaratité^datava-rìchieftà iabrevità4 ed
acceleraZionè dféli& Ria
t>ocrujg benchétlittd Ci3t>'fucdédcltè in-oécafio- tìè'tlel-la rfiorté- del KtaTChe(ò-:de TanCóS^Go*- 'Yernodoré dèlie*armi netta'Q)rte,e>Provincia
»d’Kfhenìfe dufra ^.niàlla:
dwntnò
fi fifsò ibRe®
opinione,cqhè il Tuono delle
campane
', e*gt’ imifitàti-ff>ari:dette-FcA tezze-Cofiero»feguiti vpèr morte
dèLRe
,&
feitói’^rtìn’tliro'fèìfidà*- -ttfento fiditdD a fingereqsnefia aTFéfità'':rivéùL•Kioné Inventata)dalla (ua malizia v*
•da ,
£
nonaaolaidoM*! Ì(te$o Ite©-apprettarli•*•/
»f *
del-delle replicateammonizioni,»dieearitathra
men-
te gli venivano fatte,<acciò che•lafcìafie'1$finzioni, e confetiatfe le colpe
commette
fret- tanti alla cognizionedd
S.Offizio, pafsò a"dire
f
che1Gesù
Grillo-V
aveva fcflblcto da ógni colpa, e da ognipena
*;che non int£rr+d^va la ragione-, per cornett
i
dava creditq alla fua verità,,?ed.aHa fua efpoiìzione giura- ta',“quando*Il erano credute le rivelazioni di alcune ServediDio
, chenon
fofftirono;tanti patimenti, nèfecero maggiori fèrvigj diquei-*li, che effe* avevk fatti
y
efitmdo *una di que*ffte*'là Ven.4>ucfr Maria di
Gesù
•*diAgre
da.'•E che nelld notteantecedente a quella di*
thlaraaionefi ctrcrfàceVa,?aveva avutoeflb'Req
"hnyvilìone* intellettuale dellepene,.>che pati*
*Va:Panimanidi
i
ed
aveva intèfe lej?!s^rrerifioni ‘dategltda alcune
anime
divote.,*,pef ferperfectizjoni pratiicate.verio laCompagnia;
cheià
:quelli; ,'ea&triUtuiliecaftfghi•doveatto-f^g- '^iatero le*perfoue/,:<le quali 'erano fcómeorfeal»
lo fiermi nio d^ltarfpaReiigibné, ^e che-in ta?
rii thfe,ntfn^vf era.inganno,teflendo accadute
•ad’ùn Soggettoyva cui per ifpécial.privilegio a^imifiìflrava ogni gierpo.Mafia Santiffimal’af-
fcMzioné-dèi tenore fje^ueiité). Barnfavàiiròfifg jfifnf'Cbrìfìui- fUiuS: fnet/n sc abfoiixat
&&
fgoauthoritatc ipjìas te abfolvo ab omnibnt-pet*
~eati*tbii-i'-jks{xènis'z
fé^otbdtù
Hàtril,&
PFfiVf
&
Spiritus Sancii. Dif-DigitizedbyGoogle
1
2 0
Diflfe di più
prorompendo
in giuramenti aflertorj,ed
efecratorj contro dise,e contro la Tuapiopria eterna falvezzatche erano ye- fe lefilerivelazioni» e che aveva fcritta la Vita diS.Anna
, e1
trattato dell*Impero del-1*Awticrifto, annunziando caftighi per ordine dèlio fteflò
Dio
iil quale fenfibilmentegiiave-va
proferite* queffe formali parole: nifi b<te ftripfiris non babebis partemmecum
inRe
*«no
meo
: projieiamteafaeieme
a; echeper- ciòfiavvedeva, che unatragediadafemedefima Compofìa,nellaquale facevanolelor partiEfter,Mardocheo
eAmanno
, era vera profezia di ciòy
chedovea
avvenire in Portogallo , col-li -perfecutori della fua
Compagnia
, de’qua-li alcuni erano morti,altrifarebberocaftigati,e chel*iftef$a
Compagnia
inbrevetempo
fiParreb-be
riftituita al fuo antico decoro, ficcome ab alto glidiceva: affermandodi più ( fenza aver riguardo alla carità,ed
a! gran rispettodovuto
a'Sovrani )che indue
verfi gli era-no
fiatedette le feguenti parole:Jtnpie
Rex
binitantum
tua tempora menfetl«,
tonfa
,fed ad
petnas,tempora Virgo dabit.|
paffandoad aderire, che credeva, che Id- diogliavrebbe dato il permefso di dichiarare,ci6
die
Capeva circalofiato dell’anima delRe
. defunto. •' • * ‘
.Dichiaròdi più» che fai
Marcheta
diTar
. ~.iì .V.V: .V. ' rj
1W|
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MT
vorà molte volte gli era comparii, « chee£
fendo da lui^riprefa d’ efsere concorfa ad
un
' attentatoempio
, e facrilego, contro la prò- mcfsa, che l’iftefsa gli aveva fatto dinon
offendere Iddio con colpa mortale , la detta-Ma
rehefa gli aveva rifpofto, che la fua cecità,erafi originatadalla maledetta ingiufia lofpen- fione de’Padri della
Compagnia
*•impercioo*,
chè, colla mancanza di quefti fiera andata a
.
indebolire nel propofìto fatto nell* efercizj di frequentare ogni otto giorni i Sa gramenti, e aderendo a fqo Marito,fi eraprecipitata nella» efecuzione della fua pazza rifoluzione,
ma Che
fi ritrovava nel Purgatorio fòllevata dallepf->
-trei mediante i fuffragj a lèi fatti daelso Di*j chiarente»- - - ‘ ' " -v; *!;>•>
Ed
effendo ilReo nuovamente ammoni*
.to, ed avvertito, acciò deponefle 1*ipocriti*,
.e lafciaffe l’impofture, attefo che le fue riva*
(azioni
non
meritavano credito, pér eflèr fai*.fe**finte , ed oppofie a tutte le regole dell*
vita miftica , foggiungendofegli
y
eh* effeReo
* imitala gl’ ipocriti pieni di fuperbia, privi di carità, e fpogliati d* umiltà, poichéfiavanta->
va ad ingiuriare fino il Sovrano , che ancor*, era vivente con piena confolazione de* fuoi
,
Vaflalli, e che altresì eflo Dichiaranteviolava
I1precetti della legge di
Dio
nell’ ira,con cui prorompeva controJv
ifiefloRe
^ e contro !*?•
‘i. per-
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1
2Ì< r,
A
perloiw} che..'riputavaperfecutori dellaTua
Re-
ligione-,“fénaa riflettere a quel , che dice.1%
ApolJotó ,
U
quale «eli'tpijìolaad Romano
f ofdiiia'5-chet
dica bene, di chi realmente ci.p^rfèguita:.benediciteperfeq-uentibus vos, he-, natiti mfiTe maleditcrc<i.zjfenzà ricor- daHi'1
,neppure^uche*dovea aver feguite le or-, ut®^de* “SS. Apoffloli ? i quali nella promulga- zlbi*e-dehVangala
non
procuravano-i benitem-pfcra^i.,
nè
la ftima d^lMondo
.* «Rripofe «hfc avevadichiarata la verità ta- l£ytonate intendeva,• e che fédiverf^npente aOeVar^o
per«o
la terra lo,ingojafle , e che datluw^o^, o«e;(ì trovava* piombafle nell’, in- ferni)r.
Cha
Tetifino!illufloni le deteflaya* fi—conofcendo eflere unmiferabile peccatore à
ma
:
. cflprócnjBvv?; che colie vere villani fl £ramif- chiafiero.le. illu&oni,.}giacchècol
tempo
ayevì|rco$i o/ciuro4; eèe TI
Demonio
-trasfiguravi»
/rhgidtóididttce mefcolavavarj inganni,*
dft:cèrto'tempoin .qua eflèndo flato eflcKDi- cftóantè)inalzati)- alla contemplazione pafllva.j dìtriaguevasmèglkrle!vere•vifioni dalle
d&l&T*
.
CU#
gU A'pùfl.oliqnonfeceroLfondaziotii, maio-.1aliente riibuQtevano-Jeqlirnci$ne per erogarle..-
nèh mantenimento'de* Di/cepo1i,, e de*Poveri:, e*vhfeefi^TondavàSeiìiinarj,eolie rnqltegioje, ei'ifrnofiwertiC't|Uiflatel \q che tanto era.vero
^
che nella Baja*i
he’ Ipogei.Mediterrjiinei la
.
• vr%r* pri-
4 1
j
w7GoooleO
* '39
» ». •• .
primapartita, che acquifio fu didodici mite crociati in circa, co’
quaIMì
eracomperato un Palazzo ,'e'che poiandò
facendo acquieto dal di più-* che era neeefiario por-la fondazione*.“•
’
Che
nel Carnuta avévaacquiftato ottanta (chiavi,emoltepofieffìoni',»ma
chequethcfonr dazione gli* era fiata impedita dal GoVernado-f Ve, il quale Voleva, che elio Dichiarante.ali fegnafle ilnumero
degl*Alunni t e-cimi
?fuòi Jadri locerziorafi’ero, fe volevano acc*ttarli.$e mantenerli, nel cheelfo
Reo
nòn<voile coù-t venire': e cheila-fondazione diSetuvalefi àn*dava facendo, Col prodottodelle molte gSajè, thèfece vend^Tó
dopo
la morte dalla Serenif*lima- Signóra Regina
Madre,
e tuttofi depoft*tava in
mano
de5Procuratoli, con licenzade
JPretetf-*- ù V 1 '•'** •
c
**Dopo
dì che chiedendo ilReo
udienza dille, che era:mollo abalto a dichiarara* che aveva fcritto là vita di S<Anna
^ e di aver continuato i fuoi fcrjtti , col previo configlio del fuo Confeflbre, eCompagno
il quale per»»fualo, che Iddio gli parlava;,» non Colo coi>
fonti, che ferivelie
ma
di più quell* iftelTolìaflunle il carico di Icrivere, confultandoprima alcuni Uominidotti della fua fiellàReligione,!
qualifuronodiparere,dhefidovetteromodera*
re alcuneefpreffioni oltraggiofealrifpetto
dovu-
to allaMae
fià: ex quibus omnibusrelatis glii pa-
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