• Non ci sono risultati.

COPIA DEL PROCESSO AUTENTICA FATTO DAL 5. OFFIZIO DI LISBONA CONTRO IL PADRE MALAGRIDA DELLA COMPAGNIA DJGESUV. Digitized by Google

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COPIA DEL PROCESSO AUTENTICA FATTO DAL 5. OFFIZIO DI LISBONA CONTRO IL PADRE MALAGRIDA DELLA COMPAGNIA DJGESUV. Digitized by Google"

Copied!
60
0
0

Testo completo

(1)

COPIA

AUTENTICA

DEL PROCESSO

FATTO DAL

5.

OFFIZIO

DI

LISBONA CONTRO

IL

PADRE MALAGRIDA

DELLA COMPAGNIA DJGESUV

v

DigitizedbyGoogle

(2)
(3)

F

Rancefco de Magalhaens* e Brito

Cava-

li re Fidalgo(a )

della Caia di S.

M.

e profilò nell’Ordine di Cri(lo, Scrivano d-Ila Pretura criminale della Corte , e della

C

fj.deliaSupplicazione (b

)

deputato per S. M. uS. attefio, che apprefio di

me

, e nel mio Otiizio elìde la

Temenza

degl’ Inquifitori

,

Ordinario, e Deputati dellaSanta Inquifizione, in vigore dicui fu confegnato alla giuflizia fe- colare il

Reo

GabrielleMalagrida, la qual lèn<*

tenza inlìeme coll’altra emanata nella Relazio- ne (c) che più fotto vien trafcritta , e trovali parimente inferita ne’medefimi atti: è del te- nore lèguente.

Convengono

gli rnquifitori,Ordinario, e Deputati della S. Inquifizione, che vidi quedi atti,colpe, dichiarazioni, rifpode, e ritratta- zioni del P.GabrielleMalagridaReligiolò della

Compagnia

denominatadi

Gesù

, nato nelluogo detto Minajo Diocelì di

Como,

nel

Ducato

di

Milano

, e

commorante

in

queda

Corte.,"reo f

carcerato, che trova prefente„

Attelò che fi

dimodra

, che efiendo Cri- fiiano battezzato Sacerdote, Confefiore,

Teo-

logo,eMiflionario

, eperciòtenutoa credere.

Al

' e a''

(a) Fidalgo:titolo,checonferifceuncertorango di Nobiltà.

(b) Supplicazione:ìilTribunaleSupremo,in cuipervia

<Tappellazioneodiricor/ofiterminano,edecidonotutte lecaufe.

(c) Relazione.•èlo fiejfoTribunale,già dichiarate rulla {addetta parola Supplicazione. . ,

DigitizedbyGoogle

(4)

e'a profetare la S.

Fede

Cattolica predicata da’ Santi Apoftoli, e Difcepoli di

Gesù Grido

noftrobene,Redentore,eSignore, quellafteffàr fede, che ci propone, ed infegna laS.

Madre

Chiefa

Romana

maeftra ditutto ilCattolicifmo, e regola infallibile de’ veri

dogmi

, contro di cui non

podòno

prevalere l’Inferno, e li

Mi- nori

del

Demonio

, ad allontanai, ed a fug- gire le novità contrarie al Vangelo , ad infe- Inare, predicare, difendere, e fcriveredottri- ne fané, e Cattòliche, fenza interpetrareafuo arbitrio,e contro i precetti dèlia dellaChiefa, e l’opinionede’Santi Padri ipalli dellaScrittura.

Edendo

tenuto dipiù a procurare Punto- ne de’ Cattolici\nella perfetta carità, e nell*

obbedienza dovuta a’fuòivéri, e legittimiSu- periori1, fenza fufcitarededizioni perniciofe, e fungente dagl’infernali Spiriti della Superbia,

e delladifcordià-, e ad imitare i feguaci della virtùCridiana, chegiunferoallaperfezione pel fenderò dell* umiltà co* patimenti, e coll*;ufo della pazienza raccomandata nelleDivineScrit- ture dallo

dedo Gesù

Crifto1, il quale

edendo

vero

Dio

, fece

Uomo

, e col fard carico

delle ’noftre colpe ci aprì le pòrte alla eterna felicità, ed

edendo

ìnnocentillìmo c’ infegno, c cì

animò

col fuo efempio a iùdrire i trava-

'oli n che fono effetti de* noftri delitti , e del peccato, additaodoci per mezzo’de’fuoiEvan-

DigitizedbyGongle

(5)

T

gelidi i fegni, che

dobbiamo

ofiervare perco-

nofcere gl’Ipocriti, e falliProfeti, i quali ris-

copertidi pelle d’agnello, pretendono ingan- narci, ficcome dice io fteffo

Gesù

Grido, per la bocca di S. Alatteo cap. 7. colle feguenti parole: Attendile a faljts Propbetis, qui ve- niuntadvos invejìimenei*

ovium

; intrinfteus

autem funt

lupi rapace

s

j afruftibus

eorum

vcognofcctii eof.k . ., ,

. 3

E dovendo

finalmente il

Reo

uniformarli -a'configli , e precetti Evangelici ,ed afcoltar .Gesù.Grillo nella voce della fita Chiefa , e de’fuoi Minidri , operò tanto diverfamente,

che dimenticatoli de’doveri di Cattolico, e di vero Religiofo, diedeprecchio allo fpirito in- fernale , il quale avendo in mira la totaledi- druzione , e ruina della fua anima Io guidava

;alla

,

pelatone

. .

(.-.

Imperciocché.ripieno il

Reo

d’ambizione, e di fuperbia,.confiderandofi a tuttifuperiore nella virtù , palsò a fingere de’ miracoli , ri- velazioni , vilumi , locuzioni , ed altri molti celeltiali favori , cheil Signore Iddio concede a’fuoi veri fervi , i quali , fecondo il dirdi S. Paolo pel. cap. 2. Epijl.

ad

Epbef. edificano fulla dottrina, e fondamento degli Apodo!!

,

e,de’ Profeti, efiendone lodelioGrido la pie*

tra angolare, in quoomniscedificotioconfimela crcfcitin

templum fanffuw

in

Domino

.

A

3

Ed

DigitizedbyGoogle

(6)

; i

6

Ed

ottenendo il

Reo

per

mezzo

dell*fpo*

crifia , e della più raffinata malizia , 1* effer creduto fanto ,e vero Profeta da quelle per- fone, che per Divina permiffione

non

riguar-

davano

i fondamenti ,(òpra de* quali filolte- neva la gran machina della fua fìnta fantità, divenne poi un moftrod* ogni maggiore ini- quità: poiché non contento ,nè lòddisfattodi aver ingannato i Popoli de*

Dominj

di quello

Regno

, da’ quali eftorti avea groffiffimicapi- talicol pretefio delladivozione; e de’fini di- voti, e conaltre finzioni, ed impofture,pafsò a diffondere il piùterribile veleno , che rac- chiulòteneva dentro ilfuocuore,

fomentando

difcordie,e fedizioni, eprofetizzando ifunefti avvenimenti, che effofapevaandarli giàideane

do

, e difponendo in quella Corte in feguela de*perniciofiffimi difegni ,che poi fi vennero a difcoprire, ed a pàlefare.

E

volendo intal guifa conlèrvare il fuo

buon nome

, e 1*opinione di fantità

, pretefe perfuadere le fue finterivelazioni de’futuri ca-

.fiighi , con dottrine inaudite , framifchiate di propofiziohi ereticali

, piene dibeftemmief er- ronee, temerarie,

empie

, fedizrofe,>edoffen- five delle pie orecchie, le quali,non folamente proferì

ma

Icrifle,e fino nello ftefiò Tribu- nale del S. Offizio profeguì*a difendere, afiè- rendo che giieranofiatedettate da

Dio

, dalla

"V'* £ »

Ma-

\

X.

le

(7)

Madonna

Santiffima noftraSignora, eda'Santf, ed Angioli del Cielo,i quali diceva,che gli parlavano , e coneflb comunicavano

, ginn*

gendo

a perfuaderfi

, che quefti mezzi,benché improprj di

un

Cattolico

, ed inventati dalla malizia del

Reo

,erano i più convenienti per evitare lacontinuazione de* patimenti, che

da

$e ftefiofi era procacciato

, perreftituire all*

antico fiato la Tua Religione, e per ridurre in

una

univerfale cofiernazionela Corte, e tutto quefto

Regno

, controcuinudriva

un

interno acerbiflimoodio, il quale manifeftamente firi#

levada quefti atti, e dalledichiarazioni dello ftefio

Reo

.

Di

tutto ciòprendendoli informazione nel "

Tribunaledel S. Offizio ,e

prestandoli

nel -

medefimo

le

due

opere fcritte di carattere del

Reo,

unaintitolata: jEroica cammirabile vita della gloriofa S.

Anna Madre

di

Maria San

tijjìma,coWajJìflenza, approvazione, econcorjb della

Madonna

Santi[firna nojìra Sovrana ,

f

del

fuo

SantiJJÌrnoFiglio, feritea inlinguaPor- toghefe; el’altra in lingua Latina col titolo Trattarus de vita ,

&

imperio Anticbriftii tutte due.riconofciute dallo ftefio

Reo-,

a cui furono moftrate dentro 1*Inquifizione.

Ed

efiendovifte, edefuninate le(bddetto

due

opere, trailealtre propofizionivi fi con-, tengono le feguenti cioèj

Che

3.

Anna

erafiat*

A 4

firn-

w

4

\

DigitizedbyGoogle

(8)

8

fantificata nei ventre di Tua

Madre

,' nella

ma-

niera iftefia, che fa fantificata Maria Santilfi-

ma

nel ventre di S.

Anna

.

Che

il privilegio della Santificazione nel ventre della Macere ,.fidamente era fiato con- ceduto a S.

Anna

, e aMaria fua Figlia.

Che

S.

Anna

nelventre di fua

Madre

intendeva

,

conofceva,

amava,

e fervivaa

Dio

,

come

fan-

no

iSanti piùluminolìnellagloria.

Che

S.

An-

na nel ventre di fua

Madre

piangeva , e per compaflione. faceva piangere i Cherubini , e Serafini che 1* affiftevano .

Che

/ S.

Anna

ri- trovandoliancora nelventre di fua

Madre

fece i fuoi voti, eaffinchè nefiuna delletreDivine

* Perfone rimanefie fcandalizzata della fua affet- tuofa attenzione, alPadre Eternofeceilvotodi Povertà, all’Eterno Figlio ilvotod’ubbidienza, e all’Eterno Spirito Santo il votodiCafiità.

Che

S.

Anna

fu la creatura più innocen- te* cheufcifie dallemani diDio, che pareva, ohe non avefiepeccato in

Adamo

,e che ac- confentì allò flatomaritale perefiere piupura, vergine,e piùinnocente.

Che

S.Anna eflendó viatrice orava per tutti gli Cori Angelici glo- ripfi , acciocché Iddio alfiflefle loro , e loro foccorreflè, edacciocché;Eglino fempre piùfi avanzaflero in fervire, e lodare Sua Divina

Maeftà. . ;

»

*:

Che Gesù

Criftonon avevaritrovatoefpref-

7

~ * fio-

% " il

DigltizedbyGoflgle

(9)

f .i» perdarci ad intendere lagrandezza de’

t. ii conceduti a

S.Anna

, e che i foipiri delia luila Santa giunfero a riaccendere nuovi ed

^/inufitati incendj nel cuoredi

Dio

.

Che

lavir*

tuve Entità è più facilea propagarli che

il vizio

.

Che Adamo

ancorché fofie vifluto retta-

mente

, enonavelie

commeflo

lacolpa mortale, che commife, tempre peròfarebbedato un po- vero fervo-, molto debole, e moltoignorante.

Che

eflo

Reo

aveva fentitoparlare l’Eter- no Padre-, colla fua chiara , e diflinta voce,

l’Eterno Figlio collafuachiara, edidinta voce, e P Eterno Spirito Santo colla fua chiara , e didintavoce..

Che

la Famiglia di S.

Anna

, oltre i Si- gnori, ed alcuni fanciulli, confifteva in venti Schiavi,cioè dodiciuomini, ed ottofemmine.T

Che

S. Gioacchino aveva ctercitato f*arte di muratore , ed abitava in

Gerufalemme

con S.

Anna

, e che

queda

era la

Donna

forte ,di cui avea parlato Salomone, il quale fi era in- cannato , perchèdentro al fuo Popolo, e del

fuo fangue era nata

Donna

così felice.

Che

S.

Anna

aveva codituito un Confer- vatorio dentro

Gerufalemme

di cinquantatre

Educande

, perterminare il quale gli Angioli

fi trasformarono in legnajuoli , e che per n mantenimentp una di quelle per

nome M

rtv

(10)

r

lo

r

andava a comperare il pefce ,e lo

vendeva

con

guadagno

nellaCittà.

Che

delle

Educande

di S.

Anna

alcune fi accafarono unicamente per ubbidire Iddio, il quale ab aterno aveva de- terminato , che quelle felici donzelle educate colla direzione di S.

Anna

fuflero madri di Santi, e Sante *e di varj Apoftoli, e Difce- poli di

Gesù

Crifio: che una ebbe per mari- to

Nicodemo

, l’altra S. Matteo, e l’altra

Giu-

Teppe d’ Arimatea , e che dal matrimonio di un’altra era nato S.Lino fuccefiore diS.Pietro.

Che

Crifio prende varie figure, e fa diverfe rapprefentanze a quei pochi , che innalza alla più alta contemplazione , econcede

uno

,e più Direttori dal Cielo alle

Anime,

che defi->

derano la perfezione.

Affermadi più nella fua opera,che

Ma-

riaSantiffima gliaveva comunicata lafeguente * dottrina: chele anime de*

Mondani

, e le ani-

*

me,

che

non

afpirano ad altro>che all*offer- vanza de*

comandamenti

, folo il

Demonio

In- tenta ,però

dopo

, che effe

hanno

refo

buon

contodi se, fi faloro comprendere,chenella' Chiefa vi è realmente una

nuova

Profelfione confidente nell’alta contemplazione de* Divini i Mifterj , e nelle revelazionidelle cofe occulte' a conjìitutione

Mundi

, e che allora fi prende Iddio, e Maria Santiffima cura di tali anime,

ponendole in tenebrecosì ofcure , ed agitan*

w

dole

-

(11)

Il dole con tentazioni così violente, chenonfan-

no

, verlò qual parte s’abbiano a volgere

;

ma

giunte poi a quello flato

, partono per Tempre da loro i

Demonj

, fenza che per altrolafcino le fuddette anime di rifentiregl’illellì urti, e<

gagliardi combattimenti, in guifa tale , che ìèmbraloro,che le tormentinoDiavoli, anche de’più Tozzi, e maligni, con bugie, raggiri, {limoli

, profanità, e con altre colè difonefte,

quantunque

però i Diavoli non lìano i tenta- tori ,

ma

bensì le animeTante , e quelle più gloriofe,cioè Angioli puriìfimi, ed amantiflì-

mi

delle fuddetteanime, i quali non folo

non

fi vergognano,

ma

anzi fi gloriano di foccor*

rerle con quegl* otfizj , facendo la figura di tentatori , e di

Demonj

per guadagnarle inte- ramente,e far lorocompiere con

maggior

fol- lecitudine quella mifura dimortificazioni, edi refiftenze,che l*iftefio Iddio ha loro prefifiò, per'poi ammetterle alla comunicazione de’fuoi lègreti

.

Oltre a quelle propofizioni Tcrifie ,

come

per rivelazione avuta anche le feguenti

Che

la natura divina èdiflinta tra lePer- fone .

Che

Maria Santilfima flando nel ventre diS.Anna aveva proferite quelle parole; Con*

filare

Mater me

a amantijjìma

, quìa invenifU gratiam

apud Dominum

: Ecce concipies ,

&

y

paries Filiam,

&

voeabitur

nomen

ejus

Ma

*

ri9

DigitizedbyGoogle

(12)

la

ria,

&

requìefcetfuper e

am

Spiritus

Domini

,

&

obumbrabit,

&

concipiee in ca,

&

ex e*

Filirem AltiJJirni, qui falvurn faciet Populeo»

fuum

.

£

nella fuddetta opera con giuramento afferma ,che la fteffa

Madonnari

aveva ciò rivelato ,e dipiù, che. nelParadilo celefie fu per otto giorni folennizato quel primo palio,

o lìeno miracololè parole. , >f Affermaancora,

come

perrivelazioneavu- ta, cheIddio gli avevadetto, che nonaveffe fcrupolo d’ingrandire la

Madonna

ufque adex- ,cej[utn

&

ultra, nè dubitale di far ufo , e di comunicargli gl’ attributi proprj allo Hello Iddio, cipè

immenfo

, infinito, eterno,onni- potente

/

Che

il Sacratifilmo

Corpo

di Crifio fi era formato di una goccia di languedel cuore di MariaSantifiìma: che lo fieffocorpo fi era an- dato a poco, a poco

aumentando

colla virtù dell’alimento della

Madre

fino che giunfe ad efiere perfettamente organizato , e capace di ricever l’anima:

ma

che la Divinità , e Per- fonalità del Verbo già fi era unita a quella goccia di fangue nello fieffo iftante, che ufcì dal cuore

, per entrare nel purilfimo ventre della

Madonna

.

Che

le treDivine Perfone eb- bero varj congreflì, controverfie

, e pareri fra di loro, circa iltrattamento, che darfi

dovea

aS.

Anna

, e convennero

, che folle fuperiore

4 a quel-

DigitizedbyGooglt

(13)

a quello di tutti gliAngioli, e degl’altri Santi.

Che

la Citta Santa rapprefentata ail’Evangeli- rta , e Difcepolo diletto allorché dille : vidi Civitatern

SanBam Hieruf

aleni novarn defeerie dentern de CotloJìcut Sponfarn ornatarn viro

fuo

: dovea riputare ,

come

un fordido ,é vile luogo d’immondizia in paragoné dell’ani-

ma

di S.

Anna

. * >>'.•.c

Che

S.Anna aveva avuto una forella per

nome

Santa Battiflina, la quale gli avevadet- to,che la

Madonna

dava ancora prefio i Tuoi Genitori, quando 1*Arcangelo S. Gabrielle le recò F annunzio di dover edere

Madre

diDio,

ed umiliandoli la

Madonna

, immediatamente

dimandò

al Padre Eterno

, che intercederti;per

lei', acciò forte ammerta per povera , e vile fchiavà;

che effendolì avveduta , che ne- certariamentedovea edere

Madre

diDio, cadde a terra , con un deliquio , il che diède affli-

zione all*Angiolo, il quale lollevò la Madoti-

' na con grande riverenza, pervadendola avo*

ler accettare quella dignità, e fin’a tantoche

‘la

Madonna

non diede il fuo confenfo , reflò fofpefo il fefiino già preparato dagl* Angioli

,

e Arcangiolì.

Che dopo

efierfìincarnato ilDi- vin

Verbo

, la

Madonna

fposò con S. Giu- feppe , avendo allora S.

Anna

1* età di cin- quantanni.

Che

MariaSantiflìma nortraSignora abitava in

Geru/àlemme

,allora

quando

perde

DigitizedbyGoogle

(14)

14

Il Tuo Santiffimo Figlio , e che quello fu ri- trovato nel

Tempio

nei termine di tre giorni elfendofi allontanato dalla flelfa

Madre

peran- dare adalfiftere alfa morte di S.

Anna

.

Inoltre afferma, che Maria Santiffima no*

lira Signora , avendogli comandato di fcrivtre la vitadell*Anticrifto gli dille , che elfo

Reo

era un’altro Giovanni,

dopo

il Giovanni,

ma

però molto più illuminato, e più fecondo.

E

continuando la detta opera, paffa a fcrivere ,

Come

per rivelazione avuta, che glj,AnticrifH

devono

elfere tre( e che in quella guifa deb-

bano

intenderli leScritture) cioèPadre, Figlio, e Nipote,e che 1*ultimo deve nafcere inMi- lano.da un Frate, e da una

Monaca,

nell’an-

no

millenovecento, e venti, eche deve

ammo-

gliarli conProferpina una delleFurie infernali.

/

Che

l’Anticrillo deve elfere battezzatoda fua

Madre

, e che il

Demonio

, il quale cre- derà di elfere fuo Padre, verrà ad aver noti- zia del battefimo ,

dopo

di una imprudente confelfionedella

Madre

.

.

Che

il folo

nome

di Maria fenza il con- corfo di opere

buone

fu la falvezza di molte creature, e che la

Madre

dell’Anticrifìo fidee falvare per avere quello

nome

, ed anche a ri- guardo del Monalìero, in cui fi farà Monaca.

Che

iReligiofi dellaCompagnia* hanno dafon- dare

un nuovo Impero

per

Gesù

Cfifto , di- fco-

, i *

I

Digitizedbytoogle

Oi

(15)

ir

<

^coprendo

nuove

, enumerofenazioni d’indiani.

Che

il Religioso tepido

, ed imperfetto accede in merito ognifervorofo, e perfetto Se- colare .

Che

nifluno nacque per esercitareal- cuni officj necefiarj al governo Ecclefiaftico,

o

politico»

jDice di più nellafuddetta operadeJl’An- ticriflo,che nella nottede*ventinove

Novem-

bre dell*anno paflato aveva fentrtOvle parole Tegnentis

Hac

notte idejì brevi,

&

inopinata

inferita de medio tollctnusPrincipem

tam

ini~

qua

criminationis,

cam

Adjutoribus,

& Adu-

latoribtu Jais.

E

con questeed altre propo- rzioni ingiuriofe ad ognistato di Perfone , e limili a quelle de’piùfceleratiErefiarchi

, pre-

tefe il

Reo

, che follerò giudicate

come

Divi- ne le fue rivelazioni, e

come

Ortodofle lefue proporzioni, ed opere , le quali tenacemente

ha

difefo, anche

dopo

le caritatevoli

ammoni-

zioni fattegli da’ Ministri della Chiefa.

Per lequali colpe eflèndo il

Reo

ritenuto nelle carceri del S. Officio , dilTe con gran fuperbia ,

e

prefunzione molto aliena dallo Spirito di

Dio

»che

non

aveva colpa da con- ferire

,

ma

perchèera flato condotto al Tri- bunaledel S. Offizio, con gran cautela> efe- gretezza , fenza che fapefle

dove

lo conduce-

vano

,e perchè Iddio Signor noflro gli aveva detto ritrovarlinel S. Offizio,e che nel gior-

(16)

no

lèguente farebbe flatochiamatoall’Udienza, e a Tribunale competente, e che poi ndi’oia precifa doveano celiare certi doiori di tetta, e di vilcere cagionati dall'aria della notte( li**

come

realmente gli era intervenuto) li dichia- rava , che

avendo

notizia , che il*

Re

noflro Signore privavadelie Milfloni i Religioli della

Compagnia,

in pregiudizio de* Barbari conver- titi ,e non convertiti , temeva perciò ne fe»

guifle grave danno alla Perfona di S.

M.

itoti oflente elfer egliperfuafo, cheil

Monarca

ope- rava fenza finiflravolontà, e che in^occalìone di ellere flato

mandato

a Setubal , compalfio-

nando

quello

Regno

pregòIddio noftrgSignore perla Perfona del

Re

, e per il bene del fuo Stato , ed allora-fiTenti dire nel cuore , che procuranei mezzidi far confapevole S.

M.

di un pericolo imminente , che gli fovraftava; che riconofcendolì obbligatoin fua cofcrenzaa fare quello palio , aveva pollo in operatutte le diligenze opportune, a fine di dargliene la notizia , ciò che non potendo> confeguire, fi diede a farepenitenze, ed orazioni pubbliche, 'e private, le quali furono efaudite nelDivino Tribunale ,e in-virtù di quelle avevail Si- 'gnore*Iddio moderato il caftigo preparato ali*

ifleflb

Re

, ficcome adelfo dichiarante erafla- to rivelato.

~ ; r

« '

£

cheefleudo poi ingiuflamente carceraro, co»

DigitizédbyGoogle

(17)

fy

•coni?

Capa

dèlia jOoci<*4iU5a , fi mife a Scrivere per ordinedalle»fietf’o Iddio , e della.Madon**

na, la vita di S.

Anna

peiun’altra opera,che tratta della vita e Impero delP Anticrifto le quali opere gli furono ritrovate e tolte :

e

che fapevaégli efi'ere fiato carcerata nell* In*

quifizione pel motivo d’averle fcritte,ed anr, che

come

ipocrita, che:fingevarivelazionifalle*

e Virtù,che

«on

pofledeva

v

q *v va *<

t ,

: ; .Dichiarò di piùj cheun annoaddietrogli aveva detto Iddio, non efiere appieno foddis- fatto coll’ingiurie, che ellaDichiaranteSoffri- va, e

'Chedovca

patirnebanche maggióri*per- chè fi uniformale con

G

sii1Crifio fuoefein- plare , venendoa quefio fine accufato calu/i- niofamente al S. Officiava év

q , j.; ....

E

che interrogato, fe era prontq ad imi-, tarlo ; mentre dubitava'eflo Dichiarante darli per convinto,-fui di non recar digre- dito alla fua Religione, fi

GntV

replicare., che dovea; folfrirela pena di vederli fuori della medefima Religione ,'licerne gikraecadeva ,

poiché dentro le carceri, ove<ritriivavafi, gli .rammentava

Gesù

Grillo cip,che,gli aveadi- chiarato *e nello fléflaTribunale ;ravanti il

quale flava, venivaacomprendere.ilverofen- ico ,;attefo che ivi'ah alio fe gli diceva , che -non vi er^ più

Compagnia

in Portogallo» £ef*

-fendo fiata tetta ft|rinioata,?perSentenza refi

•ó

R

pub-

(18)

. i8 \

pubblica in tutto il

Mondo

, ciò » che

quan-

tunque ferobrafle,ad eflomolto

di&cHe

, nul- ladimeno gli veniva cagionato qualche timore dalle voci ,cheafcoltava ,

perocché

fi f<mo- mettevaalla Chiefa per timore cT Ulufion»

Dodo

di ciò*chiedendo il

Reo

udienza

dille , che Iddio nofiro Signore gli aveva co-

manda»

, che fi portate ad efporre le ragio-

ni. che aveva,per edere giudicatevere lefue rivelazionij ed erano le faglienti; I*a

Prima

%

Perchè

non

contenevano colaalcuna controgli articoli dell*fede;, econtro il

comune

fentt-

mento

dell»Chieft,e de’ Santi Padri,

La

St*

conit : Per edere accompagnate da una vita impiegata in orazione , e nell efercisio della vTftCl , poichéda principio faceva

due

ore di

oraaioneV

P°‘ quattro,e prefentemente otto,

"mandai

dillofteflò

I», **

iter

menato

eflb Dichiarante una vitapenitene te,e mortificata, fen*a mangiar carne, ova,

Lf

ce ,e ne bever vino , in guifatale , che avendogli

Wdlo

permeffo

una

p.cciola poraK,.

di vino > P°i tfielo proibì intieramente ,

ÌW3* ™

»

*>

deU*i

P

°e

’l“™

cane prendefle folamente la

metà

,e I f

,m

® Sente lo daflè a Poveri .

La Qjurt»

; Perchè

S p

Segneri gli aveva detto, che

non

era pof-

fibile, che IddionostroSignorefi dimenticali

(19)

di tanti travagli , che eflò Dichiarante aveva (offerti, e decanti fervigj

,che gli aveva pre- statiie affermò il

Reo

, che Iddio lo parago- nava a S. Francefco Saverio9 e che ciò dice-

va

con fua

Comma

pena,

ma

che lo stello Si- gnore glielo aveva ordinato,dichiarandogli d' averlo fcelto per fuoAmbafciadore, Apostolo»

e per fuo Profetai.

La Quinta

; Perchè le ri- velazioni f vilìoni ,e locuzioni gl*influivano

un

gran dchderio di patire , e morire perlo Stellò Iddio 9 con Un

amore

così infiammato verfo il.Signore , che 1*aveva già unito a se con Unione abituale.

La

Scjìa:Per l’ammira- bile,e celestiale dottrina» che Iddio gli

com- municava

» e che Maria Santifiìma fi

degnava

dirgli d’aye/lo adottato per fuo Figlio, eflèn-

do

ciò digradimento a

Ge$ù

Cristo, e atut- ta la Santifiima Trinità

La

Settiina : Perchè aveva un grandefidcrio difuffragaré all’Anime del Purgatorio, ficcome ab alto gli venivaor- dinato di maniera che , alcune volte gli era

comandato

, Che recitafle quaranta rofarj , e perciòpaflava molte notti

dormendo

(blamente una> o dueore,Io che naturalmente era im- poffibile» e che il Signore gli aveva detto ef- fere Ig fua vitaun continuomiracolo,ed opera della fua.onnipotenza ,

£

per tutte queste ra- gioni,e dì più perchè Iddio Signor nostrogli

aveva fattoeonofcere, che l’ArcangioloS.Raf*

;;

B

a faci-

DlgltizedbyGoogle

(20)

)

Jt,w

faelTòi

}è‘

^Àngiolo Tuocustode

^furono

quelli.

Che gli fecero trapalare un lago di«quattro cento palmi affermava, che le fue rivelazioni eraho fahza dubbio divine aggiugnendb,che ,nello ftdffb'

momentó

)Ih cui dichiarava questo, Iddio ferrfìbilmenre gli diceva lefeguenti for- mali1parole:

Hac

funtJìgna'ÀpoJìolatuS ,

&

'Legationis tuie,

qua

(fuide

m

ftgnkfitptrabun- dantia

funt ad

probandttvt iuteut

um

,fciHcel

te cjfltLegatura,•a

me

fpètiàirter da/effum

ad

rnanfejìandarn voluntatenrmeerm*,

iam Barba

- rity

quam

Catholicis>

quodf’

forte

apud Ju-

dices tuosmìniflrostrìeòs uo» reputerà ur

f

affi*

. cientìajefeendei

ad

fiatranda majora miraeula.

Ed

avendo il

Reo

ofìervato nel Miniftro

,

che lo*proceda va ,* che

non

'lì dava-credito alle fueimportune, e pretefa fantità, la quale

fi ricdnofceva fpogliata* delle qualità, che ac-

compagnano

la vera

* pFofèguì a dire s che nello flato del trafile trovandoli in pericolo

tma

nave , pereffe Helì rotta la piili forte an- corai fi gettarono, fopra di lui-tutte le Perfo-

U2,

chenella'medefiVna ritrovavanii

y

chieden-

do

oli, che pregaffe-la

Madonna

delle Mifiiìoni, tcciò li avelie liberati da quel eftremo peri- colo , in cui fi

vedevano

, elehe ricorrendo efiò fbpplichevole alla fuddetta Signora,tutti rimafero liberi :

Che

un altro fimile miracolo avevafattonella foce delFiume;diquellaCorte.

•V.

v «

E

* *'*

(21)

i

ai

,»*

E

che (landò tinferma" la

Se

renifilm# Si- gnor»Regina

Madre

D. Marianna d>.Audria* fù.obbligato dal fup fpirijtaadirle* che/a-!

rebbe.morta' contro M parere de’Medici ,*i, quali le all?curavano;lavita**eflfle^vv

4

Jd:ijc!^

flavarriogijq.rt:e^chefjfc.futi annuncioi e,pro- fezia Il5<<ra,rea! nàfcrue-avverato« i\ zioon* cT;» r^^.DiclwaiYi di.

più,

che aveva liberatocicerr te per/òoet fhd peritolo dellamotte fìntelochef erano cicorie ^He-fueorazionibpelmezzo'del-le quali altrui aveva:fatta-avere la fucc’^ellìon.^

ad?#l.cun*;famiglia .diKjupflo

Regn^.

,tpoiché promettendogli certa Perfon»fèieeato /milaRei», per la

Madonna

SantilB

ma

delle,Miflioni;t,ot- tenne daltó fuddtrta

Madonna

la bramata-fueq cefllone

^fecondo

gli ér»ftata richieda^5 E.che.

ritrovandoli poi la riferitarfuccqffiane io;peri-, qol/d di morte,a-motivoidiitlfeid-indugiato.I*j

adempimento

delia promeda?:,-per*

,como

-delM 'quale-gli furptjQtfoìatnenwjlalati

duoc^i

tornila Reis, gli

rwnowronQidenilt*h2t>b:^^

esfche allora-?Iairifer.ita-fqdcedìorie slmafg: hbg**

ra dal pencolov e dalla malattia.^ mediante le orazioni del fuddetto dichiarante,il qualean<*

che

;;a richiesta dt,altraJterfoqa

>

edin*pcca-

fionfc di! altra limile promefta ottenne;pratcr totani ffUtnAn,fucceffione ad un Miniftro già,

vecchio

,dal che rlfultò, che lecattive lingue, dicqjflfero

non

eflèr quello:figlio 4el dqtto-Mi?:

nistro, -

B

v.j

DigitizedbyGoogle

(22)

1

>'

Ed

«(Tendo il

Reo ammonito,

con carità ,

a voler riconofcereJ

k

cónfeflàrè le fue colpe, per

non

acquistarli per,

mezzo

-de patimenti i

castighi ééemi dovati alli trafgreteri della leg-

i gedi

Dio,

iquali colmantello dell**ipocrifia

vanno

intraccia della stima det

Mondo

, incui elfo ancora fi trovala,a*confeguehtementeera in viadi-meritarev

o

demeritare ilpremio,

che

' lo steflò

Dio

concede.agii Eletti*,

ed

a quelli, chefi pentono de* luoi peccati *

é

converro pentimento lfconfeflanoj prima- delPlnevitabile

momento

dellamortej-laqualeattelàlafua età,

non

poteva naturalmente edere molto: lontana*

> Rifpofe, che

non

era ipocrita , né ufava finzioni e che

y

calò mai fote finto ilTuo

modo

di vivere, Iddio Nostro Signore 1*ucci-

dete

con nn fulmineanello steflo luogo, incui

fi'trovava avanti 11-Tribunale dellaChiefk , alla quale fottometteVa1 fuoi ferini rivela- zioni, etutte lealtre carte, acciòfoterocen- fiirati ,fecondo

che

méritaflero * eflendo fua volontà il morire nel greroio deliasteflaChieft,

ir. cui avevaferripre creduto,e4n contempla- z;onedellaquale ave vaoffertomolteVoltolavita, r

-

Diffe di più /ette

armava

con giura-

dientd aver più volte parlato

con

Svignaste,

con

S. Francete»diBorgia ,

con

S. Bonaven- tU rà, con'Si Filippo

«cri,

con «.CarloBor- '-jùmeo,

V*

conaltri,motti Santi-: cornoera il

' »'

8

-

/

'

(23)

p.

Segneri , ed altrePerfone defunte , tra. le quali vi eraun certo Religioso della fua

Com-

pagnia, che venne aringraziarlo d* averlo li-

berato dalle pene del Purgatorio , ove era!!

trattenuto, per averconfervatonellafuadanza

con

licenza de' Superiori varj regali , i quali era fua intenzione applicare alla libreria,.

£

diife ancora , che per togliere 1* infamia alla fua Religione 9 chiedeva

, che fofleefaminato

il

numero

delle fondazioni

da

eflo fatte , col prodotto delle molte gioje » ed ori dati alla

Madonna

delleMiflìoni da' Fedeli dell' Ameri-*

ca,in gratificazione de* miracoli,e delle gra.

Zie, che aveanoricevute dalla stella

Madonna

la quale fenlìbilmente,e per più volte aveva detto adeflò Dichiarante , che lo prendeva v fotto lafua protezione

9 perajutarlo in tutte lefueopere, delle quali

doveva

efia medefi-

ma

efler riputata la vera Fondatrice.

Dille dì più, che IddioNoftro Signore

gli avea ordinato, chediraoùrafle alTribuna- ledel S. Offizio,che non era ipocrita, ficco-

me

afièrivano i nemici della fua Religione, de* quali alcuni erano morti pochi giorni ad- dietro,ciò eh' efTo

Reo

fapeva perDivina ri- velazione , e per quello foggiungeva 9 che

intendo

verfo la

mezza

notte certorumoredi-

mandò

al Cuftode delle carceri, che cofa vi era di

nuovo

, e qual

rumore

eoa quello,

eh»

M 4

*

DigitizedbyGoogle

(24)

*4

%-vevà intèfo, e tiTponden dogli'i!fuddetto'Cu- flodel che forfè èrano alcuni fegni ditrampag- liaf che nel

Convento

delXTarminè Colevano darfi per le

Donne

partorenti,{eche fan

à fentire il medefimo rumore,

lallora alto. gli*fu déttor'che le

campane

fonavano i

«per- la morte del

Re

nofiro Signore, óiì)che

%

trovaitfiéntè oli;fu replicato“dopo due giorni^

<ca

tempo

, Che già*nelletorri

fonavanoMè

tcàtnpanfe e ché -iè eflo Inc|uifitòre', èWé15 te

^rèccflava VoiefTe<riflettere' al1palfato/ é nlf

•ifianza fattagli--'dàl DichiaranteV verrebbe cognizione, ifzelodellafidvezzadellofitfi- Co

Re,

al quale- vòleV-à '4)lorà fofi~£ fatta»

ma-

rnifétta dalTribpitadelS.Offizio laverità,defi-

lift a-iTertiVèVa«fine di*1evitare 1*im'mihente pericolo, era fiato’: l’unica cagione, per cui nftFÒ Dichiaratité^datava-rìchieftà iabrevità4 ed

acceleraZionè dféli& Ria

t>ocrujg benchétlittd Ci3t>'fucdédcltè in-oécafio- tìè'tlel-la rfiorté- del KtaTChe(ò-:de TanCóS^Go*- 'Yernodoré dèlie*armi netta'Q)rte,e>Provincia

»d’Kfhenìfe dufra ^.niàlla:

dwntnò

fi fifsò ib

Re®

opinione,cqhè il Tuono delle

campane

', e

*gt’ imifitàti-ff>ari:dette-FcA tezze-Cofiero»feguiti vpèr morte

dèLRe

,

&

feitói’^rtìn’tliro'fèìfidà*- -ttfento fiditdD a fingereqsnefia aTFéfità'':rivéùL

Kioné Inventata)dalla (ua malizia v*

•da ,

£

nonaaolaidoM*! Ì(te$o Ite©-apprettarli

•*•/

»

f *

del-

(25)

delle replicateammonizioni,»dieearitathra

men-

te gli venivano fatte,<acciò chelafcìafie'1$

finzioni, e confetiatfe le colpe

commette

fret- tanti alla cognizione

dd

S.Offizio, pafsò a

"dire

f

che1

Gesù

Grillo-

V

aveva fcflblcto da ógni colpa, e da ogni

pena

*;che non int£rr+

d^va la ragione-, per cornett

i

dava creditq alla fua verità,,?ed.aHa fua efpoiìzione giura- ta',“quando*Il erano credute le rivelazioni di alcune Servedi

Dio

, che

non

fofftirono;tanti patimenti, nèfecero maggiori fèrvigj diquei-*

li, che effe* avevk fatti

y

efitmdo *una di que*

ffte*'là Ven.4>ucfr Maria di

Gesù

•*di

Agre

da.'

•E che nelld notteantecedente a quella di*

thlaraaionefi ctrcrfàceVa,?aveva avutoeflb'Req

"hnyvilìone* intellettuale dellepene,.>che pati*

*Va:Panimanidi

i

ed

aveva intèfe lej?!s

^rrerifioni ‘dategltda alcune

anime

divote.,*,pef ferperfectizjoni pratiicate.verio la

Compagnia;

che

:quelli; ,'ea&triUtuiliecaftfghidoveatto-f^g- '^iatero le*perfoue/,:<le quali 'erano fcómeorfeal»

lo fiermi nio d^ltarfpaReiigibné, ^e che-in ta?

rii thfe,ntfn^vf era.inganno,teflendo accadute

•ad’ùn Soggettoyva cui per ifpécial.privilegio a^imifiìflrava ogni gierpo.Mafia Santiffimal’af-

fcMzioné-dèi tenore fje^ueiité). Barnfavàiiròfifg jfifnf'Cbrìfìui- fUiuS: fnet/n sc abfoiixat

&&

fgo

authoritatc ipjìas te abfolvo ab omnibnt-pet*

~eati*tbii-i'-jks{xènis'z

fé^otbdtù

Hàtril,

&

PFfiVf

&

Spiritus Sancii. Dif-

DigitizedbyGoogle

(26)

1

2 0

Diflfe di più

prorompendo

in giuramenti aflertorj,

ed

efecratorj contro dise,e contro la Tuapiopria eterna falvezzatche erano ye- fe lefilerivelazioni» e che aveva fcritta la Vita diS.

Anna

, e

1

trattato dell*Impero del-

1*Awticrifto, annunziando caftighi per ordine dèlio fteflò

Dio

iil quale fenfibilmentegiiave-

va

proferite* queffe formali parole: nifi b<te ftripfiris non babebis partem

mecum

in

Re

*

«no

meo

: projieiamteafaeie

me

a; echeper- ciòfiavvedeva, che unatragediadafemedefima Compofìa,nellaquale facevanolelor partiEfter,

Mardocheo

e

Amanno

, era vera profezia di ciò

y

che

dovea

avvenire in Portogallo , col-

li -perfecutori della fua

Compagnia

, de’qua-

li alcuni erano morti,altrifarebberocaftigati,e chel*iftef$a

Compagnia

inbreve

tempo

fiParreb-

be

riftituita al fuo antico decoro, ficcome ab alto glidiceva: affermandodi più ( fenza aver riguardo alla carità,

ed

a! gran rispetto

dovuto

a'Sovrani )che in

due

verfi gli era-

no

fiatedette le feguenti parole:

Jtnpie

Rex

bini

tantum

tua tempora menfetl

«,

tonfa

,

fed ad

petnas,tempora Virgo dabit.

|

paffandoad aderire, che credeva, che Id- diogliavrebbe dato il permefso di dichiarare

,ci6

die

Capeva circalofiato dell’anima del

Re

. defunto. •' *

.Dichiaròdi più» che fai

Marcheta

di

Tar

. ~.iì .V.V: .V. ' rj

1W|

DigitizedbyGoogle

(27)

MT

vorà molte volte gli era comparii, « che

fendo da lui^riprefa d’ efsere concorfa ad

un

' attentato

empio

, e facrilego, contro la prò- mcfsa, che l’iftefsa gli aveva fatto di

non

offendere Iddio con colpa mortale , la detta-

Ma

rehefa gli aveva rifpofto, che la fua cecità,

erafi originatadalla maledetta ingiufia lofpen- fione de’Padri della

Compagnia

*impercioo*

,

chè, colla mancanza di quefti fiera andata a

.

indebolire nel propofìto fatto nell* efercizj di frequentare ogni otto giorni i Sa gramenti, e aderendo a fqo Marito,fi eraprecipitata nella» efecuzione della fua pazza rifoluzione,

ma Che

fi ritrovava nel Purgatorio fòllevata dallepf->

-trei mediante i fuffragj a lèi fatti daelso Di*j chiarente»- - - ' " -v; *!;>•>

Ed

effendo il

Reo nuovamente ammoni*

.

to, ed avvertito, acciò deponefle 1*ipocriti*,

.e lafciaffe l’impofture, attefo che le fue riva*

(azioni

non

meritavano credito, pér eflèr fai*

.fe**finte , ed oppofie a tutte le regole dell*

vita miftica , foggiungendofegli

y

eh* effe

Reo

* imitala gl’ ipocriti pieni di fuperbia

, privi di carità, e fpogliati d* umiltà, poichéfiavanta->

va ad ingiuriare fino il Sovrano , che ancor*, era vivente con piena confolazione de* fuoi

,

Vaflalli, e che altresì eflo Dichiaranteviolava

I1precetti della legge di

Dio

nell’ ira,con cui prorompeva controJ

v

ifieflo

Re

^ e contro !*?

i. per-

DigitizedbyGoogle

(28)

1

2Ì< r,

A

perloiw} che..'riputavaperfecutori dellaTua

Re-

ligione-,fénaa riflettere a quel , che dice.1%

ApolJotó ,

U

quale «eli'tpijìola

ad Romano

f ofdiiia'5-che

t

dica bene, di chi realmente ci.

p^rfèguita:.benediciteperfeq-uentibus vos, he-, natiti mfiTe maleditcrc<i.zjfenzà ricor- daHi'1

,neppure^uche*dovea aver feguite le or-, ut®^de* “SS. Apoffloli ? i quali nella promulga- zlbi*e-dehVangala

non

procuravano-i benitem-

pfcra^i.,

la ftima d^l

Mondo

.

* «Rripofe «hfc avevadichiarata la verità ta- l£ytonate intendeva,• e che diverf^npente aOeVar^o

per«o

la terra lo,ingojafle , e che datluw^o^, o«e;(ì trovava

* piombafle nell’, in- ferni)r.

Cha

Tetifino!illufloni le deteflaya* fi—

conofcendo eflere unmiferabile peccatore à

ma

:

. cflprócnjBvv?; che colie vere villani fl £ramif- chiafiero.le. illu&oni,.}giacchècol

tempo

ayevì|r

co$i o/ciuro4; eèe TI

Demonio

-

trasfiguravi»

/rhgidtóididttce mefcolavavarj inganni,*

dft:cèrto'tempoin .qua eflèndo flato eflcKDi- cftóantè)inalzati)- alla contemplazione pafllva.j dìtriaguevasmèglkrle!verevifioni dalle

d&l&T*

.

CU#

gU A'pùfl.oliqnonfeceroLfondaziotii, maio-.

1aliente riibuQtevano-Jeqlirnci$ne per erogarle..-

nèh mantenimento'de* Di/cepo1i,, e de*Poveri:, e*vhfeefi^TondavàSeiìiinarj,eolie rnqltegioje, ei'ifrnofiwertiC't|Uiflatel \q che tanto era.vero

^

che nella Baja*

i

he’ Ipogei.Mediterrjiinei la

.

vr%r* pri-

4 1

j

w7GoooleO

(29)

* '39

» ». •• .

primapartita, che acquifio fu didodici mite crociati in circa, co’

quaIMì

eracomperato un Palazzo ,'e'che poi

andò

facendo acquieto dal di più-* che era neeefiario por-la fondazione*.

“•

Che

nel Carnuta avévaacquiftato ottanta (chiavi,emoltepofieffìoni',»

ma

chequethcfonr dazione gli* era fiata impedita dal GoVernado-f Ve, il quale Voleva, che elio Dichiarante.ali fegnafle il

numero

degl*Alunni t e-

cimi

?fuòi Jadri locerziorafi’ero, fe volevano acc*ttarli.$

e mantenerli, nel cheelfo

Reo

nòn<voile coù-t venire': e cheila-fondazione diSetuvalefi àn*

dava facendo, Col prodottodelle molte gSajè, thèfece vend^Tó

dopo

la morte dalla Serenif*

lima- Signóra Regina

Madre,

e tuttofi depoft*

tava in

mano

de5Procuratoli, con licenza

de

J

Pretetf-*- ù V 1 '•'**

c

**

Dopo

dì che chiedendo il

Reo

udienza dille, che era:mollo abalto a dichiarara* che aveva fcritto vita di S<

Anna

^ e di aver continuato i fuoi fcrjtti , col previo configlio del fuo Confeflbre, e

Compagno

il quale per»»

fualo, che Iddio gli parlava;,» non Colo coi>

fonti, che ferivelie

ma

di più quell* iftelTo

aflunle il carico di Icrivere, confultandoprima alcuni Uominidotti della fua fiellàReligione,!

qualifuronodiparere,dhefidovetteromodera*

re alcuneefpreffioni oltraggiofealrifpetto

dovu-

to alla

Mae

fià: ex quibus omnibusrelatis gli

i pa-

DigitizedbyGoogle

Riferimenti

Documenti correlati

; e sono già pubblicati quattro Ritratti di Donne viventi Italiane nelle arti belle distinte, la Bandettini, la Catalani, la Pallerini c la Marchino- la. Compiuta è 1’ edizione

Scendiamo in questa via lasciandoci guidare da Francesco e Chiara di Assisi che hanno fatto del mistero dell’umiltà dell’incarnazione e la carità della passione il

addotto Autore ) sono indecentilfimc^e grandemente pregiudicia li ad ogni forte digentcj pvche.moÙo poche fono quelle , cho non fieno di cofe lalciuc » c di Amori ditone fti .ili

BALESTRI

cade , di star così dubbiosi su questa pittu- ra ; imperciocché molti ancora de’ paesani non sanno che significhi. Nè già è un’ obla- zione cittadinesca; ma è gran tempo venne

rotti , e Dott. Antonio Frizzi l’esisten- za de’ primi nostri Vescovi per tre se- coli e più nel Vico- Aventino , detto poscia volgarmente Voghenza^ mi cre- dei , che dimostrata

Ho sempre cercato un linguaggio acces- sibile e chiaro per parlare, il più semplice- mente possibile, di questi temi teologici così importanti per la fede, così importanti per

Utilizza Maxì Coupon del valore di 5€ per la tua prossima spesa di almeno 25€ (in uno scontrino unico).