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momento della morte j- la quale attelà la fua età, non poteva naturalmente edere molto: lontana*

> Rifpofe, che

non

era ipocrita , né ufava finzioni e che

y

calò mai fote finto ilTuo

modo

di vivere, Iddio Nostro Signore 1*

ucci-dete

con nn fulmineanello steflo luogo, incui

fi'trovava avanti 11-Tribunale dellaChiefk , alla quale fottometteVa1 fuoi ferini rivela-zioni, etutte lealtre carte, acciòfotero cen-fiirati ,fecondo

che

méritaflero * eflendo fua volontà il morire nel greroio deliasteflaChieft,

ir. cui avevaferripre creduto,e4n contempla-z;onedellaquale ave vaoffertomolteVoltolavita, r

-

Diffe di più /ette

armava

con

giura-dientd aver più volte parlato

con

Svignaste,

con

S. Francete»diBorgia ,

con

S. Bonaven-tU rà, con'Si Filippo

«cri,

con «.Carlo Bor-'-jùmeo,

V*

conaltri,motti Santi-: cornoera il

' »'

8

-

/

'

p.

Segneri , ed altrePerfone defunte , tra. le quali vi eraun certo Religioso della fua

Com-pagnia, che venne aringraziarlo d* averlo

li-berato dalle pene del Purgatorio , ove era!!

trattenuto, per averconfervatonellafuadanza

con

licenza de' Superiori varj regali , i quali era fua intenzione applicare alla libreria,.

£

diife ancora , che per togliere 1* infamia alla fua Religione 9 chiedeva

, che fofleefaminato

il

numero

delle fondazioni

da

eflo fatte , col prodotto delle molte gioje » ed ori dati alla

Madonna

delleMiflìoni da' Fedeli dell' Ameri-*

ca,in gratificazione de* miracoli,e delle gra.

Zie, che aveanoricevute dalla stella

Madonna

la quale fenlìbilmente,e per più volte aveva detto adeflò Dichiarante , che lo prendeva v fotto lafua protezione

9 perajutarlo in tutte lefueopere, delle quali

doveva

efia

medefi-ma

efler riputata la vera Fondatrice.

Dille dì più, che IddioNoftro Signore

gli avea ordinato, chediraoùrafle al Tribuna-ledel S. Offizio,che non era ipocrita,

ficco-me

afièrivano i nemici della fua Religione, de* quali alcuni erano morti pochi giorni ad-dietro,ciò eh' efTo

Reo

fapeva perDivina ri-velazione , e per quello foggiungeva 9 che

intendo

verfo la

mezza

notte certorumore

di-mandò

al Cuftode delle carceri, che cofa vi era di

nuovo

, e qual

rumore

eoa quello,

eh»

M 4

*

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*4

%-vevà intèfo, e tiTponden dogli'i! fuddetto'Cu-flodel che forfè èrano alcuni fegni ditram pag-liaf che nel

Convento

delXTarminè Colevano darfi per le

Donne

partorenti,{eche fan

à fentire il medefimo rumore,

lallora alto. gli*fu déttor'che le

campane

fonavano i

«per- la morte del

Re

nofiro Signore, óiì)che

%

trovaitfiéntè oli;fu replicato“dopo due giorni^

<ca

tempo

, Che già*nelletorri

fonavanoMè

tcàtnpanfe e ché -iè eflo Inc|uifitòre', èWé15 te

^rèccflava VoiefTe<riflettere' al1palfato/ é nlf

•ifianza fattagli--'dàl DichiaranteV verrebbe cognizione, ifzelodellafidvezzadello fitfi-Co

Re,

al quale- vòleV-à '4)lorà fofi~£ fatta»

ma-rnifétta dalTribpitadelS.Offizio laverità,

defi-lé lift a-iTertiVèVa«fine di*1evitare 1*im'mihente pericolo, era fiato’: l’unica cagione, per cui nftFÒ Dichiaratité^datava-rìchieftà iabrevità4 ed

acceleraZionè dféli& Ria

t>ocrujg benchétlittd Ci3t>'fucdédcltè in-oécafio-tìè'tlel-la rfiorté- del KtaTChe(ò-:de TanCóS^Go*-'Yernodoré dèlie*armi netta'Q)rte,e>Provincia

»d’Kfhenìfe dufra ^.niàlla:

dwntnò

fi fifsò ib

Re®

opinione,cqhè il Tuono delle

campane

', e

*gt’ imifitàti-ff>ari:dette-FcA tezze-Cofiero»feguiti vpèr morte

dèLRe

,

&

feitói’^rtìn’tliro 'fèìfidà*--ttfento fiditdD a fingereqsnefia aTFéfità'':rivéùL

Kioné Inventata)dalla (ua malizia v*

•da ,

£

nonaaolaidoM*! Ì(te$o Ite©-apprettarli

•*•/

»

f *

del-delle replicateammonizioni,»dieearitathra

men-te gli venivano fatte,<acciò chelafcìafie'1$

finzioni, e confetiatfe le colpe

commette

fret-tanti alla cognizione

dd

S.Offizio, pafsò a

"dire

f

che1

Gesù

Grillo-

V

aveva fcflblcto da ógni colpa, e da ogni

pena

*;che non int£rr+

d^va la ragione-, per cornett

i

dava creditq alla fua verità,,?ed.aHa fua efpoiìzione giura-ta',“quando*Il erano credute le rivelazioni di alcune Servedi

Dio

, che

non

fofftirono;tanti patimenti, nèfecero maggiori fèrvigj diquei-*

li, che effe* avevk fatti

y

efitmdo *una di que*

ffte*'là Ven.4>ucfr Maria di

Gesù

•*di

Agre

da.'

•E che nelld notteantecedente a quella di*

thlaraaionefi ctrcrfàceVa,?aveva avutoeflb'Req

"hnyvilìone* intellettuale dellepene,.>che pati*

*Va:Panimanidi

i

ed

aveva intèfe lej?!s

^rrerifioni ‘dategltda alcune

anime

divote.,*,pef ferperfectizjoni pratiicate.verio la

Compagnia;

che

:quelli; ,'ea&triUtuiliecaftfghidoveatto -f^g-'^iatero le*perfoue/,:<le quali 'erano fcómeorfeal»

lo fiermi nio d^ltarfpaReiigibné, ^e che-in ta?

rii thfe,ntfn^vf era.inganno,teflendo accadute

•ad’ùn Soggettoyva cui per ifpécial.privilegio a^imifiìflrava ogni gierpo.Mafia Santiffima

l’af-fcMzioné-dèi tenore fje^ueiité). Barnfavàiiròfifg jfifnf'Cbrìfìui- fUiuS: fnet/n sc abfoiixat

&&

fgo

authoritatc ipjìas te abfolvo ab omnibnt-pet*

~eati*tbii-i'-jks{xènis'z

fé^otbdtù

Hàtril,

&

PFfiVf

&

Spiritus Sancii.

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1

2 0

Diflfe di più

prorompendo

in giuramenti aflertorj,

ed

efecratorj contro dise,e contro la Tuapiopria eterna falvezzatche erano ye-fe lefilerivelazioni» e che aveva fcritta la Vita diS.

Anna

, e

1

trattato dell*Impero

del-1*Awticrifto, annunziando caftighi per ordine dèlio fteflò

Dio

iil quale fenfibilmentegii

ave-va

proferite* queffe formali parole: nifi b<te ftripfiris non babebis partem

mecum

in

Re

*

«no

meo

: projieiamteafaeie

me

a; eche per-ciòfiavvedeva, che unatragediadafemedefima Compofìa,nellaquale facevanolelor partiEfter,

Mardocheo

e

Amanno

, era vera profezia di ciò

y

che

dovea

avvenire in Portogallo ,

col-li -perfecutori della fua

Compagnia

, de’

qua-li alcuni erano morti,altrifarebberocaftigati,e chel*iftef$a

Compagnia

inbreve

tempo

fi

Parreb-be

riftituita al fuo antico decoro, ficcome ab alto glidiceva: affermandodi più ( fenza aver riguardo alla carità,

ed

a! gran rispetto

dovuto

a'Sovrani )che in

due

verfi gli

era-no

fiatedette le feguenti parole:

Jtnpie

Rex

bini

tantum

tua tempora menfetl

«,

tonfa

,

fed ad

petnas,tempora Virgo dabit.

|

paffandoad aderire, che credeva, che Id-diogliavrebbe dato il permefso di dichiarare

,ci6

die

Capeva circalofiato dell’anima del

Re

. defunto. •' *

.Dichiaròdi più» che fai

Marcheta

di

Tar

. ~.iì .V.V: .V. ' rj

1W|

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MT