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Le collezioni aziendali, più comunemente conosciute come collezionismo corporate, sono state viste alla fine del decennio scorso come una possibile soluzione per uscire dalla crisi. Come hanno suggerito Karine Lisbonne, economista, e Bernard Zurcher, storico dell’arte, «Per uscire dalla crisi servono le idee e la capacità di trasformarle in

innovazione, in capacità competitiva, in valore aggiunto […] Per le imprese, l’arte contemporanea rappresenta un percorso innovativo potenzialmente molto più attraente e carico di connotazioni pragmatiche di quanto poteva esserlo nei momenti in cui tutto andava bene operando secondo le logiche del business as usal» 179 .

Il Corporate è quindi una forma particolare di collezionismo messo in atto da aziende e liberi professionisti, attivi in settori diversi. La collezione non nasce solo

176 Petterson, 2017:21

177 www.knma.in consultato il 24/08/2016 178 www.ahujaptm.com consultato il 24/08/2016 179 Lisbonne-Zurcher, 2009: 10

79 per fini unicamente speculativi o per creare un’immagine da mecenate, alcune aziende decidono di avvicinarsi all’arte contemporanea anche per motivi ben diversi. Essi possono essere i più vari: creare un legame con il territorio, sottolineare parte della propria mission o per evidenziare l’esclusività del proprio prodotto.180

Di seguito vengono riportate alcune collezioni nate da aziende private che hanno deciso di investire in arte indiana contemporanea e moderna.

3.3.1 Tata institute of Fundamental Research Collection (TIFR)

E’ una delle collezioni più antiche in India. Nel 1952 il primo direttore del TIFR, Homi Bhabha, ha deciso di iniziare ad acquistare opere d’arte indiana.181 Il TIFR inizialmente

ha deciso di comprare opere al fine di decorare un nuovo edificio istituzionale e ha assunto numerosi advisors, incluso Rudy Von Leyden, per questo fine.

Recentemente il TIFR è divenuto un nuovo membro del Google Cultural Institute, e ha iniziato a condividere la propria collezione durante esibizioni internazionali.182 Il TIFR sta

così emergendo come un leader tra i collezionisti di arte moderna e contemporanea in India.

3.3.2 The Taj Collection

La creazione del Taj Art Gallery nel 1950 ha dato all’hotel Taj la possibilità di acquistare arte ad ampio spettro. Le acquisizioni del Taj sono state volute da Rodabeh Sawhny e da Elisabeth Kerkar (moglie del General Manager dell’hotel, Ajit Kerkar).183 La loro

enorme collezione include artisti come S.H. Raza, W.S. Gaitonde, Jehangir Sabavala, Ram Kumar, Jamini Roy, K.H. Ara, Tyeb Mehta, N.S. Bendre, K.K. Hebbar, Vivan Sundaram, Gulam Mohammed Sheikh, B. Prabha, Jehangir Sabavala e Laxman Shreshtha.184

L’artista Sabavala ha inoltre creato diversi lavori proprio mentre risiedeva presso l’hotel.

180 www.collezionedatiffany.com/quando-a-collezionare-sono-le-aziende/ consultato il 21/01/2017 181 www.tifr.res.in/~archives/art_collection.php consultato il 24/01/2017 182 www.google.com/culturalinstitute/beta/partner/tata-institute-of-fundamental-research consultato il 24/01/2017 183 indiatoday.intoday.in/story/the-taj-collection-from-homes-furnishings---get-inspired/1/653754.html consultato il 24/01/2017 184 www.miamalia.com/the-taj-collection consultato il 24/01/2017

80

3.3.3 The Piramal Group

Presieduta da Ajay Piramal, il Piramal Group si è evoluto da semplice compagnia tessile a casa farmaceutica, azienda IT, real estate e compagnia di servizi finanziari.185 La

collezione si focalizza sull’arte moderna indiana, ma sono presenti anche miniature, sculture classiche e alcune opere dei maggiori esponenti del ventesimo secolo della pittura europea come Paul Klee, Joan Miro e Pablo Picasso.186

3.3.4 Deutsche Bank

La collezione della Deutsche Bank è conosciuta come la più importante del suo genere nel mondo. Posseggono per lo più lavori effettuati su carta: il numero totale delle opere, nel mondo, da loro possedute è intorno alle 60000, e annoverano più di 5000 artisti.187

La collezione indiana include lavori di Bhupen Khakhar, Vivan Sundaram, Rekha Rodwittya, Prabhakar Barwe, Gieve Patel, Atul Dodiya, Nalini Malani e Jitish Kallat.188

3.3.5 Citibank

La Citybank ha una lunga relazione con l’arte indiana e con l’India: già dal 1902 la banca è infatti presente sul territorio indiano. L’attuale CEO, Pramit Jhaveri, e sua moglie sono stati però le figure chiave nell’acquisizione di opere d’arte indiane. Le prime acquisizioni risalgono infatti al 1970 e la collezione è stata ampliata fino ai primi anni 2000. Recentemente insieme al Prince of Wales Museum of Western India189 hanno

organizzato un’importante mostra a cui è seguito il catalogo “Conserving the Collection – The caring path of 5000 years of our Art”.

3.3.6 Associated Capsules Group (ACG)

Il Capsules Group è un gruppo farmaceutico posseduto dalla famiglia Singh, la quale ha avuto modo di creare la più formidabile collezione di arte indiana moderna e

185 www.piramal.com consultato il 24/01/2017 186 Petterson, 2017:23 187 Ibidem 188 Ibidem 189 www.csmvs.in/whats-on/eventdetail/163/-/the-folio.html?filter_reset=1 consultato il 24/01/2017

81 contemporanea nel mondo.190 Il gruppo possiede oltre 400 dipinti individuali e sculture.

La collezione, focalizzata principalmente su opere dal 1960 al 1990, include lavori di M.F. Husain, Rameshwar Broota, Jehangir Sabavala, Ram Kumar, Kristen Khanna, Anjolie Ela Menon, Bikash Battarcharjee, S.H.Raza, N.S. Bendre, Shiavax Chavda, Arpana Caur, B. Prabha, Murli Lahoti, Jatin Das e Shanti Dave.191

3.3.7 RPG Enterprises

Presieduta da Harsh Goenka, la RPG Enterprises è uno dei maggiori conglomerati di distribuzioni di armi, società IT, casa farmaceutica e società per le infrastrutture.192 La

collezione è una delle più grandi del suo genere, con opere di arte moderna e contemporanea, dipinti e sculture.

Alla fine degli anni 80 l’architetto Parmeshwar Godrej è stata incaricata di decorare l’appartamento di Harsh Goenka, e durante i mesi di lavoro è riuscita a farlo appassionare all’arte indiana.193 Da quel momento, oltre a ampliare costantemente la

collezione d’arte, la RPG Enterprises ha prestato parte delle opere per delle esibizioni presso la National Gallery of Modern Art e presso il Jahangir gallery. Inoltre sono stati istituiti dei campi per artisti insieme al gallerista Vikram Sethi. 194

La collezione include opere di S.H.Raza, Ram Kumar, Jehangir Sabavala, M.F. Husain e Atul Dodiya.195

3.3.8 GVK

Quando il Terminal 2 del Chhatrapati Shivaji International Airport di Mumbai, operato dalla GVK, è stato aperto nel 2014 la collezione d’arte è stata presentata come una delle collezioni più complete.196 Un programma di acquisizione è stato infatti iniziato nel 2011

e portato avanti fino al raggiungere le oltre 5000 opere. Queste opere sono state gradualmente collezionate in Mumbai, dove il conservatore Anupam Sah e il suo team

190 www.acg-associatedcapsules.com/about-us/about-us.php consultato il 24/01/2017 191 Ibidem 192 www.rpggroup.com/ consultato il 24/01/2017 193 www.rpggroup.com/rpg-art-foundation.php consultato il 24/01/2017 194 Petterson, 2017:23 195 Ibidem 196 www.gvk.com/aboutus/overview.aspx consultato il 24/01/2017

82

sono stati incaricati della conservazione delle opere. La collezione è principalmente basata su un criterio storiografico, al fine di commentare la storia del subcontinente.197