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Sebbene il popolo indiano riconosca l’importanza spirituale che il lascito dell’arte contemporanea può tramandare alle future generazioni, questo non si traduce sempre in una corretta tutela e valorizzazione a livello museale. Spesso a corto di fondi e di personale, i musei pubblici devono rinunciare alle opere che richiederebbero una maggiore cura a scapito quindi di tutte le opere che utilizzano i nuovi media.134 I musei

rischiano così di diventare semplici pinacoteche, pronte a testimoniare un’arte ormai non più vicina al reale contemporaneo. Troviamo in India tre musei che si occupano, sfruttando al meglio le loro possibilità, di arte contemporanea.135

3.1.1 National Gallery of Modern Art

Il primo museo, in ordine di nascita, è il National Gallery of Modern Art (NGMA): il suo progetto risale al 1949 ma si è concretizzato solo nel 1954, all’interno della Jaipur House

134 Mondini, 2013:27

71 di Delhi. Il museo nasce dalla volontà del Primo Ministreo Jawaharlal Nehru che, alla morte di Amrita Sher-Gil, aveva ricevuto in dono dalla famiglia diverse opere dell’artista136. Al primo lascito si sono successivamente aggiunte altre opere

appartenenti alle scuole più importanti del panorama contemporaneo. La NGMA conta ad oggi più di 17000 opere comprendenti lasciti, prestiti e acquisti137; questa ingente

collezione ha quindi dimostrato la necessità di una seconda sede: nel 1996 viene a questo scopo inaugurata a Mumbai un nuovo museo con lo scopo di promuovere l’arte indiana. Al suo interno sono collocate opere provenienti da diverse parti del mondo, affiancate alle opere della tradizione, in modo da evidenziare le influenze tra oriente ed occidente tramite diverse mostre in grado di creare un collegamento tra artisti locali e stranieri. Attualmente il museo è gestito da un ufficio all’interno del Dipartimento di Cultura del Governo Indiano138, il quale gestisce il museo come un tramite per instaurare

un dialogo con i cittadini grazie a cicli di conferenze e seminari, rivolti principalmente agli studenti delle scuole superiori. Il NGMA purtroppo però si è dimostrato incapace di rimanere al passo con la scena artistica, sempre in evoluzione continua. Nonostante quindi rappresenti un importante precedente, essendo nato solo sei anni dopo la colonizzazione, la scarsità di risorse pubbliche ha fatto sì che non riesca a rappresentare la produzione artistica degli ultimi quindici anni.

3.1.2 Jehangir Nicholson Art Foundation

Il secondo museo pubblico che si occupa di arte contemporanea è la Jehangir Nicholson

Art Foundation, nata all’interno del CSMVS – Chatrapati Shivaji Maharaj Vastu

Sangralaya.139 Fondato nel 1990, è ospitato in una struttura in stile indo-saracena con

una grande cupola centrale e due cupole minori ai lati con una serie di jali per il passaggio di luce e aria. Inaugurato nel 2011 con la mostra Six Decades - Celebrating Bombay Artists, si è deciso di collocare i dipinti su pannelli scorrevoli così da poter alternare le opere della collezione ogni sei mesi. La vasta collezione conta ad oggi ben

136 www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-12-22/l-india-scopre-amrita-sher-gil- 084228.shtml?uuid=ABdulZl consultato il 14/10/2016 137 www.ngmaindia.gov.in consultato il 20/08/2016 138www.nationalmuseumindia.gov.in consultato il 7/09/2016 139 Mondini, 2013:35

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50000 opere. Sebbene anche questo museo non conti opere utilizzanti media diversi, la fondazione ha cercato di tenersi al passo con la tecnologia: grazie al loro sito web, sono riusciti ad avere sotto forma di immagine l’intera collezione, consultabile da tutto il pubblico del world wide web.

Negli ultimi anni però fortunatamente qualcosa sta cambiando, grazie alla volontà di persone singole come Rakhi Sarkar, già fondatrice del CIMA, Centre of International Modern Art a Calcutta nel 1993. Rakhi Sarkar è adesso Managing Trustee del Kolkata Museum of Modern Art di Calcutta (KMOMA), un museo per l'arte moderna e contemporanea promosso dallo stato federato del Bengala Occidentale, di cui Calcutta è la capitale. I lavori di costruzione, affidati allo studio svizzero Herzog & de Meuron140

sono iniziati nel 2012. Il progetto si struttura attorno alla sovrapposizione di volumi semplici e squadrati, intersecati in varie forme nella volontà di esprimere la complessità e la varietà del programma. Il concept rievoca i principi costruttivi tradizionali indiani, secondo cui singoli elementi aggregati producono un insieme coerente.141 Il museo,

finanziato grazie ad una partnership pubblico-privata di cui fanno parte lo stato del Bengala Occidentale, il governo indiano e diverse compagnie private, ha lo scopo di sopperire alla mancanza di un museo d'arte moderna in una città come Calcutta che è stata il centro del Modernismo in India.142 Non è solo un museo ma un centro culturale

multidisciplinare e un'accademia d'arte, che purtroppo non risulta ancora lavorare a pieno regime ma si pone l’obiettivo di proporre progetti interessanti dedicando spazio sia all’arte nazionale che all’arte internazionale.

3.1.3 Indira Gandhi National Centre for the Arts

L’Indira Gandhi National Centre for the Arts è stato aperto il 19 novembre 1985 dal Primo Ministro Shri Rajiv Gandhi, in memoria di Indira Gandhi143. Lo scopo del centro è

quello di poter offrire lo studio e l’esperienza di ogni tipo di arte. Il ruolo dell’arte è infatti riconosciuto come essenziale per integrare le qualità di una persona.

140 www.kmomamuseum.org consultato il 10/08/2016 141 www.architetti.com/herzog-de-meuron-kmoma-primo-progetto-in-india-per-gli-architetti- svizzeri.html consultato il 24/08/2016 142 Mondini, 2013:35 143 ignca.nic.in consultato il 27/07/2016

73 Cinque pietre dai cinque maggiori fiumi dell’India – Sindhu, Nanga, Kaveri, Mahanadi e il Narmada – sono state composte in un’unica scultura posta all’ingresso per rappresentare la vastità della cultura indiana.

Il museo è presieduto da un comitato esecutivo, guidato da Shri Ram Bahadur Rai, dal giornalista indiano del quotidiano Jansatta, un giornale per il popolo Hindi144.

Sotto la direzione del Ministero della Cultura indiano nel museo sono ospitati un’ampia varietà di soggetti: dall’archeologia e antropologia fino alle arti pittoriche e le performance artistiche.145