Parte 2 Tre anni di codirezione: il festival si divide tra Bacci e Punzo
3 VolterraTeatro Festival Internazionale di Teatro Musica Danza Video Poesia
3.3.2 Le altre compagnie ospiti
Oltre a Oiseau-Mouche e Isole Comprese Teatro sono tanti gli artisti e le compagnie che in questi anni vengono ospitati a Volterra, per far luce attraverso la loro arte su problematiche di tipo sociale.
Nel 2003 ospite speciale del festival era stato lo svedese Lars Norén, che aveva presentato in prima nazionale Kyla, prologo all'ultima parte della trilogia Morire di classe, progetto nato a fine anni Novanta presso il Riksteatern, mirato a raccontare i problemi di intolleranza razziale, alcolismo e tossicodipendenza nel mondo giovanile: Norèn ha infatti lavorato per molti anni nelle carceri di Stoccolma.
Nel 2004 a partecipare è la compagnia de I Liberanti, nata nel 2000 nella casa circondariale di Lauro, che porta in scena Calderon, il padre, il figlio, la torre, il palazzo, tratto da Pasolini e chiaro riferimento metaforico alla condizione dei detenuti.
Nel 2005 il Théâtre de L'opprimé di Parigi con Teatro forum avvicina alle tecniche di ricerca ed espressione da utilizzare in situazioni di disagio sociale (dai centri di accoglienza per migranti ai gruppi di donne vittime di violenza) e che passano principalmente attraverso la pratica del gioco.
Una delle tematiche che ritroviamo con frequenza negli spettacoli di queste compagnie è quella della disabilità fisica, messa in luce molto spesso attraverso spettacoli di danza. Nel 2008 ospiti al festival sono due danzatori che realizzano insieme uno spettacolo dedicato alla riflessione sulle capacità dei diversamente abili, L'incontro: Laura Scudella e Juri Roverato sono infatti entrambi ballerini con formazione nell'ambito della Danceability, che collaborano dal 2005. Insieme tengono a Volterra anche un workshop intitolato Danza
senza confini. Sempre sul tema delle disabilità partecipa anche Alessandro Sciarroni11,
direttore artistico di Corpoceleste con lo spettacolo Your girl, in cui l'attrice normodotata
opera tramite progetti e lavori collettivi in area fiorentina. Al suo interno, oltre a Isole Comprese Teatro, si muovo altre quattro compagnie teatrali: Sfumature in Atto, Es Teatro, Arbus e Arte in Corso.
11 Alessandro Sciarroni è direttore artistico di Corpoceleste_ laboratori teatrali, realtà artistica impegnata nella produzione di spettacoli teatrali e performance. Tra il 1998 e il 2006 partecipa in qualità di attore e performer ai principali lavori della compagnia Lenz Rifrazioni.
Sciarroni torna a Volterra anche nel 2010 con tre preformance: la già conosciuta Yourgirl; Cowboys, una ricerca sul colore e sul concetto di identità superficiale espressa attraverso una performance in cui protagonisti sono gli specchi; True Blue, un progetto speciale per Volterra, consistente in un breve concerto realizzato insieme al musicista Paolo Persia a partire dalla produzione di onde sonore.
Chiara Bersani si confronta con la perfezione fisica di Matteo Ramponi, dando vita ad una performance in cui le attese dello spettatore vengono negate e quello che inizialmente sembra essere l'oggetto del desiderio (Ramponi) diviene il soggetto desiderante: "il Desiderio desidera essere normodotato, desidera solo ciò che è comune e non ciò che sarebbe normale"12.
Nel 2009 è presente ancora un nuovo spettacolo di danza legato a fenomeni riabilitativi: Cinzia Delorenzi, artista e terapeuta con formazione decennale di Contact Improvisation e Danza Sensibile, cerca di integrare nei suoi lavori coreografici le pratiche osteopatiche. Qui con la sua compagnia porta in scena il primo studio per un nuova creazione intitolata
Stati del corpo; il presente; figure ai margini.
Altra presenza nel 2010 è quella di Maurizio Lupinelli, che dopo aver lasciato il teatro delle Albe fonda nel 2007 il Nerval Teatro, che partecipa con lo spettacolo
Appassionatamente, realizzato insieme con tre attori disabili e ispirato ai testi dell'austriaco
Wernwe Schwab. Nello stesso anno Lupinelli tiene anche un laboratorio intitolato Strappi.
L'orgine di un'idea, dedicato allo ricerca di come trasformare le parole in azione sulla
scena.
Nel 2012 la compagnia di danza Balletto Civile presenta insieme a CasArsa Teatro lo spettacolo vincitore del Premio My Dream/Fondazione CRT, Generale!! o l'azione di un
fucile, nato da laboratori tenuti nel territorio di La Spezia con persone disabili.
3.3.3 Dal manicomio di Volterra spunti riflessivi sui problemi di salute mentale
Una delle tematiche più ricorrenti in questi anni di festival, affrontata in forma progettuale attraverso eventi speciali per Volterrateatro, è quella delle problematiche di salute mentale e quindi del ruolo dei manicomi.
Nel 2002 viene realizzato un progetto speciale che pone luce attraverso tre opere sui fenomeni di disagio mentale e sul concetto di emarginazione a cui la nostra società troppo spesso conduce. I graffiti della mente, NOF 4-Moro, secco, spinaceo è un film documentario realizzato da Pier Nello e Erika Manoni e presentato al festival in collaborazione con la Asl 5 e il Cinema Centrale di Volterra, in cui protagonista è Oreste Fernando Nannetti, il paziente del manicomio di Volterra che negli anni Sessanta del
12 A. Sciarroni, Your Girl, sito internet VolterrateatrØ8
Novecento, durante il periodo di degenza, incise sul muro dell'ospedale un delirante testo poetico, poi riconosciuto come esempio di Art Brut. Insieme a questo spettacolo-evento e in relazione ad esso la Compagnia EgumTeatro presenta Finito il bel tempo!, con la regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti, primo risultato di un laboratorio triennale che la compagnia tiene in collaborazione con i Servizi Psichiatrici di Area Senese: personaggio protagonista è Pietro Morelli, che ha vissuto quarant'anni nell' Ospedale Psichiatrico di San Niccolo di Siena. Il Teatrostudio di Scandicci presenta invece lo spettacolo della compagnia Gogmagog, Follia Morale, lavoro ispirato all'epistolario dal titolo
Corrispondenza negata-epistolario della nave dei folli e composto da lettere scritte dagli
internati del Manicomio di Volterra tra 1889 e 1970.
Pier Nello Manoni, esperto di fotografia e documentarismo cinematografico ha approfondito nel corso degli anni il tema, declinando la storia di Nannetti in diversi linguaggi artistici. Nel 2005 l'artista ha presentato a Volterra una mostra personale dedicata all'ospedale psichiatrico di Volterra e intitolata Luoghi e volti della memoria, mentre nel 2008 all'interno della Chiesa sotterranea del Carcere ha esposto nuovamente con la mostra dal titolo N.O.F. 4 Ingegnere Astronautico del Sistema Mentale.
Nel 2011 l'intero festival, come abbiamo già visto, ha come tema la resistenza culturale di chi non si piega ai voleri dei padroni e alla pesantezza di chi non riesce a utilizzare la propria immaginazione. Trova spazio in questa edizione un nuovo excursus sul tema del manicomio con la riproposizione del documentario di Pier Nello e Erika Manoni del 2002 e con la presentazione del libro Nannetti a cura della storica dell'arte Lucienne Peiry. L'artista Simone Cristicchi partecipa a Volterrateatro insieme a Tommaso Taddei e Emiliano Terreni dei Gogmagog, presentando lo spettacolo di teatro-concerto C.I.M.
Nuove storie dal manicomio del mondo, in cui con ironia viene raccontata l'eredità artistica
delle tante lettere scritte dagli internati dell'ospedale psichiatrico di Volterra e mai inviate. Partecipa al progetto anche Isole Comprese Teatro con uno spettacolo specifico, rappresentato all'interno del carcere: Orazione Intima, interpretato dall'attore Gillo Conti Bernini, è un monologo tratto da Lettere agli analfabeti di Artaud, in cui l'artista invita gli spettatori a riflettere sul disagio di chi viene costretto nelle camicie di forza.
celebrati con un incontro coordinato da Massimo Marino e intitolato Commedia di matti
3.4 Teatro e carcere: istituzionalizzazioni e nuovi progetti
Come accennato in nota nel capitolo 1.4 di questo lavoro, il 2000 è l'anno in cui si sviluppa il protocollo d'intesa per la nascita di un Centro Nazionale Teatro e Carcere, a cui partecipano l'ETI, la Regione Toscana, la Provincia di Pisa, il Comune di Volterra e il Ministero della Giustizia, dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria1. Se già negli
anni passati gli spettacoli della Compagnia erano stati corredati da attività di approfondimento su tematiche inerenti la gestione del carcere come spazio culturale privilegiato, con l'istituzionalizzazione del Centro il carattere di questi eventi, incontri e seminari assume un ruolo sempre più importante all'interno del festival, andando a costituirsi come parte autonoma e fondamentale di Volterrateatro, arricchita, oltre che dagli spettacoli della Compagnia e da incontri di approfondimento, anche da mostre, presentazioni di libri, videoinstallazioni.