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La complementarietà con il FSE

Nel documento Garanzia Giovani (pagine 45-53)

2. Lo stato dI attuazIone deL Programma

2.4 La complementarietà con il FSE

L’integrazione/complementarietà tra interventi sostenuti da diverse fonti di finanziamento rappresenta un tema chiave nell’ambito delle politiche di coesione finanziate dai Fondi strutturali e d’investimento europei (SIE). La convergenza di più interventi verso una comune finalità è considerata infatti utile ai fini della produzione di effetti sinergici, ossia effetti che nel complesso risultano maggiori della somma degli effetti prodotti dai singoli interventi. Nella programmazione dei Fondi SIE per il periodo 2014-2020 viene posto l’accento sull’opportunità per gli Stati membri di sfruttare al massimo le possibilità offerte dall’ero-gazione coordinata e integrata dei Fondi SIE (Regolamento UE 1303/2013, Allegato I, par. 3).

Pur se sostenuta con una specifica linea di finanziamento, l’Iniziativa per l’occupazione giovanile è incar-dinata all’interno della programmazione del Fondo sociale europeo (FSE), nell’ambito della priorità di investimento dedicata all’integrazione sostenibile dei giovani nel mercato del lavoro.

L’obiettivo dell’analisi proposta in questo paragrafo è dunque quello di approfondire i percorsi di comple-mentarietà e integrazione tra il PON IOG, e i relativi Piani di attuazione regionali della Garanzia Giovani (PAR GG), e i Programmi operativi regionali (POR FSE) 2014-2020 che intervengono nell’ambito delle po-litiche attive rivolte ai giovani.

L’analisi si basa sul censimento dei bandi presenti nei Rapporti Annuali di Attuazione (RAA) riferiti agli anni 2014-2017. La selezione degli avvisi è stata fatta tenendo conto delle misure definite all’interno del Programma Garanzia Giovani, nonché delle tipologie di azione previste nell’ambito dell’Accordo di partenariato 2014-2020 con particolare riferimento agli Obiettivi tematici 8 Promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori e 10 Investire nell’istruzione, nella formazio-ne e formazio-nella formazioformazio-ne professionale per le competenze e l’apprendimento permaformazio-nente. Per ciascuno dei due obiettivi di riferimento sono state inoltre considerate le priorità d’investimento pertinenti.

L’analisi prende in considerazione sia il target che la tipologia di azione, con l’obiettivo di ricondurre gli interventi all’interno di uno schema che (in termini di differenza/uguaglianza rispetto alle caratteristiche delle misure Garanzia Giovani) consente di leggere le scelte regionali rispetto a 4 dimensioni di seguito descritte:

• potenziamento: le azioni del FSE agiscono sullo stesso target Garanzia Giovani con interventi simili, in continuità con quanto previsto dal PAR, facendo “massa critica” con le risorse a disposizione;

• integrazione: le azioni del FSE sono sovrapponibili a quelle di Garanzia Giovani, ma intervengono su un target con caratteristiche diverse rispetto a quelle considerate in Garanzia Giovani (specifiche fasce d’età, possesso di un particolare titolo di studio, ecc.) ;

• complementarietà: le azioni del FSE presentano differenze rispetto a quelle formulate in Garanzia Gio-vani (in termini di durata, settori economici, mansioni, ecc.) e insistono sullo stesso target, completan-dosi a vicenda;

• specializzazione: con riferimento ad un ambito di policy comune, gli interventi coinvolgono target diver-si con azioni diverse rispetto a quelli formulati in Garanzia Giovani.

Le dimensioni sopra descritte possono essere rappresentate nella matrice che segue, che mostra tutte le possibili combinazioni tra azioni e target (figura 2.15).

Figura 2.15 – Rappresentazione delle dimensioni di analisi

Fonte: ANPAL

Complessivamente sono 97 gli avvisi FSE emanati a livello regionale dal 2014 al 2017 riconducibili alle mi-sure programmate in Garanzia Giovani. Si evidenzia un trend crescente nel tempo con un picco nel 2016 in cui sono stati emanati complessivamente 38 avvisi39. In particolare, la Regione con il maggior numero di avvisi è la Toscana, seguita da Lazio e Veneto (figura 2.16).

Figura 2.16 – Avvisi FSE emanati per annualità di riferimento (v.a.)

Fonte: ANPAL

Alcuni avvisi contengono più azioni che hanno l’obiettivo di sostenere l’occupazione giovanile attraverso il finanziamento di proposte progettuali in grado di coinvolgere i giovani in percorsi integrati40.

La presenza di percorsi integrati all’interno di alcuni avvisi porta a rintracciare complessivamente 125 azioni a partire dai 97 avvisi. Le azioni si distribuiscono tra le diverse tipologie di misure programmate in Garanzia Giovani nel modo seguente: il 35,2% degli interventi riguarda la formazione per il reinserimento dei giovani 15-18enni in percorsi formativi e il 17,6% la formazione mirata all’inserimento lavorativo che è uno degli ambiti di intervento e di investimento privilegiati del FSE. Segue il tirocinio che riguarda il 12,8% delle azioni finanziate, l’incentivo occupazionale con il 7,2% e il sostegno all’autoimprenditorialità (6,4% per la 7.1 e 3,2% per la 7.2). Le misure relative all’orientamento rappresentano complessivamente l’8% delle azioni, mentre il 4% riguarda l’accompagnamento. Residuali le altre misure di apprendistato e di servizio civile (figura 2.17).

40 Ad esempio la Regione Marche attraverso il progetto Campioni del mondo! definisce un percorso integrato sperimentale rivolto ai giovani NEET con lo scopo di avvicinarli, attraverso lo sport, al mondo della formazione e al tirocinio per favorire la loro inclusione sociale. La Regione Veneto ha finanziato pro-poste progettuali per coinvolgere giovani in percorsi innovativi di ampliamento e potenziamento delle proprie competenze attraverso interventi integrati di formazione, tirocinio, accompagnamento e incentivi occupazionali o alla creazione di impresa. La Provincia Autonoma di Trento ha attivato un insieme di misure riguardanti percorsi di formazione, tutoraggio, mentoring e gestione percorsi di mobilità all’estero nell’ambito del network trasnazionale Transnational Mobility Measures for Disadvantaged Youth and Young Adults.

Figura 2.17 – Azioni FSE per misura Garanzia Giovani (v.%)

Legenda misure: 1-A Accoglienza e informazioni sul programma; 1-B Accoglienza, presa in carico, orientamento; 1-C Orientamento specialistico o di II livello; 2-A Formazione mirata all’inserimento lavorativo; 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi; 3 Accompagnamento al lavoro;4-A Appren-distato per qualifica e diploma professionale; 4-C ApprenAppren-distato per l’alta formazione e la ricerca; 5 Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica; 6-B Servizio civile regionale; 7.1 Attività di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start up di impresa; 7.2 Supporto per l’accesso al credito agevolato; 9 Bonus occupazionale; Altro ricomprende la Dote Unica Lavoro della Regione Lombardia e il pacchetto di misure di politica attiva per persone alla ricerca di lavoro della Regione Umbria, non riconducibili a specifiche misure considerate nell’analisi.

Fonte: ANPAL

Dalla lettura dei bandi emerge che le azioni finanziate dal FSE sono nella maggior parte dei casi (55,2%) diverse rispetto a quelle definite all’interno dello schema Garanzia Giovani (figura 2.18) con particolare riferimento alle seguenti caratteristiche:

• modalità di attuazione: le azioni presentano caratteristiche differenti rispetto a quelle definite in Ga-ranzia Giovani, in termini sia di durata dell’intervento che di modalità di realizzazione, e nel caso della Misura 2-B, di annualità di riferimento del ciclo di IeFP;

• settore di intervento: le azioni si concentrano su alcuni ambiti settoriali (ad esempio, lo sport, l’innova-zione culturale, tecnologica e sociale, la Green & Blue Economy, il cinema e gusto nel Lazio, ecc.); • mansione specifica: le azioni sono destinate ad uno specifico livello di inquadramento professionale (ad

esempio, la Regione Toscana concede incentivi alle imprese per l’assunzione di giovani in figure profes-sionali che prevedono mansioni di elevata specializzazione).

Figura 2.18 – Azioni FSE riconducibili a Garanzia Giovani (v.%)

Fonte: ANPAL

Per quanto riguarda le caratteristiche dei destinatari, emerge che il 26,4% degli interventi FSE riguarda i giovani oltre i 29 anni, ampliando in questo modo la platea dei partecipanti rispetto a Garanzia Giovani. Per il resto i bandi individuano specifiche classi di età comprese in quella prevista da Garanzia Giovani (figura 2.19).

Figura 2.19 – Azioni FSE per classe di età dei destinatari (v.%)

Fonte: ANPAL

Nella maggior parte dei casi (51,2%) non viene richiesto uno specifico titolo di studio, lasciando a tutti la possibilità di partecipare; nel 23,2% dei casi le azioni si rivolgono a giovani in possesso della licenza me-dia (si tratta della Misura 2-B), mentre nel 18,4% a giovani in possesso di un elevato livello di istruzione (laurea o studenti universitari 10,4% e laurea/dottorato 8%) (figura 2.20).

Figura 2.20 – Azioni FSE per titolo di studio richiesto ai destinatari (v.%)

Fonte: ANPAL

In definitiva, le azioni finanziate dal FSE coinvolgono nella maggior parte dei casi giovani che hanno le stesse caratteristiche dei destinatari delle misure Garanzia Giovani (57,6%); il restante 42,4% degli inter-venti si rivolge a giovani che presentano caratteristiche diverse in termini di età, titolo di studio e appar-tenenza a specifiche categorie, in particolare:

• età: appartenenza ad una classe di età segmentata e contenuta all’interno dei 15-29 anni, oppure fascia di età oltre il limite stabilito dalla Garanzia Giovani (oltre 29 anni);

• titolo di studio specifico, ad esempio laurea o dottorato di ricerca;

• appartenenza a specifiche categorie come ad esempio gli studenti universitari di Emilia-Romagna e Lazio, i giovani con un livello di profilazione alto – difficoltà di occupazione nel caso della P.A. di Trento. La lettura integrata di azioni e target consente di definire gli interventi secondo lo schema precedente-mente presentato. In particolare, la complementarietà sembra essere la dimensione a cui è possibile ricondurre il maggior numero di azioni. Nel complesso il 31,2% delle azioni FSE si configurano come in-terventi diversi rispetto alle misure della Garanzia Giovani, pur insistendo sullo stesso target. Seguono le azioni di potenziamento (26,4%) che rappresentano un set di interventi che vanno in continuità rispetto ai PAR Garanzia Giovani, sovrapponendosi sia in termini di target che di tipologia di azione. Il 24% delle azioni finanziate dal FSE agisce su gruppi di persone e con interventi che possiedono caratteristiche par-zialmente diverse rispetto a quelle Garanzia Giovani, perseguendo la via della specializzazione. Infine, l’integrazione riguarda il 18,4% delle azioni che risultano del tutto sovrapponibili alle misure Garanzia Giovani ma si rivolgono ad una platea differente in termini di fasce di età, titolo di studio posseduto o specifiche categorie coinvolte (figura 2.21).

Figura 2.21 – Azioni FSE per dimensione (v.%)

Fonte: ANPAL

Dall’analisi degli avvisi emerge che la percentuale più elevata di complementarietà si osserva nella forma-zione riferita alla IeFP, con oltre il 70% di azioni FSE.

Con riferimento al potenziamento, l’apprendistato è la tipologia di azione che registra il valore più elevato ponendosi in continuità con il PAR e andando quindi a rafforzare le azioni che sono state scarsamente finanziate con le risorse del PON IOG (tavola 2.13).

Il servizio civile, l’accesso al credito per la creazione di impresa e gli incentivi all’occupazione sono le mi-sure in cui si osserva una specificità nei target e nelle azioni rispetto alla Garanzia Giovani, riconducibili pertanto alla dimensione della specializzazione41.

L’orientamento finalizzato all’accoglienza (Misure 1-A e 1-B) si caratterizza soprattutto nella dimensione dell’integrazione, rivolgendosi ad un target diverso con azioni simili a quelle finanziate dal PON. Anche le azioni dedicate alla formazione all’autoimprenditorialità possono essere ricondotte a questa dimensione accomunate dal fatto di rivolgersi ad un target più “adulto” (over 29 anni) rispetto a quello della Garanzia.

41 Ad esempio specifici settori economici (es. innovazione tecnologica), particolari modalità di attuazione (es. co-working) o mansione (mansioni ad elevata specializzazione).

Tavola 2.13 – Azioni FSE per dimensione e misure GG (v.%)

Complementarietà Potenziamento Specializzazione Integrazione totale

1-A 100,0 100,0 1-B 20,0 20,0 20,0 40,0 100,0 1-C 25,0 75,0 100,0 2-A 18,2 22,7 31,8 27,3 100,0 2-B 72,7 20,5 4,5 2,3 100,0 3 40,0 20,0 40,0 100,0 4-A 100,0 100,0 4-C 100,0 100,0 5 6,3 31,3 37,5 25,0 100,0 6-B 100,0 100,0 7.1 12,5 37,5 50,0 100,0 7.2 75,0 25,0 100,0 9 11,1 66,7 22,2 100,0 Altro 100,0 100,0 totale 31,2 26,4 24,0 18,4 100,0

Legenda misure: 1-A Accoglienza e informazioni sul programma; 1-B Accoglienza, presa in carico, orientamento; 1-C Orientamento specialistico o di II livello; 2-A Formazione mirata all’inserimento lavorativo; 2-B Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi; 3 Accompagnamento al lavoro;4-A Appren-distato per qualifica e diploma professionale; 4-C ApprenAppren-distato per l’alta formazione e la ricerca; 5 Tirocinio extra-curriculare, anche in mobilità geografica; 6-B Servizio civile regionale; 7.1 Attività di accompagnamento all’avvio di impresa e supporto allo start up di impresa; 7.2 Supporto per l’accesso al credito agevolato; 9 Bonus occupazionale; Altro ricomprende la Dote Unica Lavoro della Regione Lombardia e il pacchetto di misure di politica attiva per persone alla ricerca di lavoro della Regione Umbria, non riconducibili a specifiche misure considerate nell’analisi.

Nel documento Garanzia Giovani (pagine 45-53)