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Tassi di abbandono e tassi di rifiuto della politica

Nel documento Garanzia Giovani (pagine 92-97)

3. La PartecIPazIone aL Programma e La quaLItà deLL’offerta

3.3 La valutazione della qualità dell’offerta

3.3.1 Tassi di abbandono e tassi di rifiuto della politica

Nel complesso il tasso di rifiuto e il tasso di abbandono/interruzione della misura presentano valori rela-tivamente contenuti: il 23,5% dei giovani ha rifiutato una o più misure offerte all’interno del percorso e il 9,9% ha interrotto una misura a cui era stato avviato.

La percentuale più elevata di rifiuti si rileva per la misura di assistenza alla creazione di impresa (71,4%), mentre il tirocinio extra-curriculare presenta il valore più basso, con il 17,8% di proposte rifiutate (figura 3.15). Il dato evidenzia come il tirocinio rappresenti la misura a cui i giovani sono più interessati, proba-bilmente in ragione della remunerazione legata al percorso e dell’opportunità di effettuare una prima esperienza di lavoro. Come già detto, il percorso verso l’autoimpiego è viceversa una misura di politica attiva più “selettiva”, che non può che intercettare una piccola percentuale dei NEET. Anche l’offerta di

lavoro all’estero presenta alti tassi di rifiuto, verosimilmente legati al tipo di impegno e agli oneri richiesti al giovane (trasferimento in un altro Paese europeo). Per quanto riguarda i percorsi IeFP, i rifiuti possono essere messi in relazione alle motivazioni del giovane, legate maggiormente alla ricerca di un lavoro piut-tosto che al reinserimento nel sistema dell’istruzione.

Figura 3.15 – Rifiuto dell’offerta per misura (v.%)

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

La misura che presenta il più alto tasso di abbandono/interruzione è il servizio civile (12%), mentre quella con valori più bassi è il corso annuale di IeFP (5,8%). Il dato sul servizio civile è probabilmente correlato alla lunghezza del percorso, che richiede al giovane un impegno di circa un anno durante il quale è possi-bile che si creino opportunità di lavoro (figura 3.16).

Figura 3.16 – Abbandono/interruzione del percorso per misura (v.%)

In effetti, considerando nel complesso delle misure le motivazioni dichiarate dagli intervistati per i rifiuti della proposta e gli abbandoni/interruzioni dell’attività, quella prevalente risulta proprio l’aver trovato un lavoro autonomamente (rispettivamente 28,6% e 25%), seguita dall’insoddisfazione rispetto alla misura. Come già detto, quest’ultimo aspetto risulta rilevante per isolare la qualità soggettiva dell’offerta propo-sta al giovane: se si considerano infatti nel loro insieme le motivazioni che afferiscono al giudizio di me-rito sulla misura o sul servizio ricevuto (delusione verso il servizio, non corrispondenza con la proposta, non coerenza con le competenze, non in linea con le aspettative) queste rappresentano nel complesso il 26,2% di coloro che l’hanno rifiutata e il 24,8% di coloro che hanno interrotto l’attività.

Da evidenziare come il rifiuto della proposta è nel 25,3% dei casi legato a motivazioni di carattere perso-nale. Inoltre nell’11,2% dei casi l’interruzione non è attribuibile ad una scelta del giovane, ma piuttosto imputabile a esigenze dell’azienda o del datore di lavoro (tavola 3.47).

Tavola 3.47 – Motivi del rifiuto e/o dell’abbandono/interruzione (v.%)

Hanno rifiutato una o più attività proposte

Hanno interrotto una o più attività proposte

Per esigenze dell’azienda/datore di lavoro 8,7 11,2

Non ero soddisfatto della misura 26,2 24,8

Ho trovato un lavoro per conto mio 28,6 25,0

Motivi personali 25,3 19,8

Altro 11,2 19,2

totale 100,0 100,0

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Con riferimento alle singole misure, l’insoddisfazione ha portato al rifiuto/abbandono del percorso so-prattutto nel caso dell’autoimpiego e di una proposta di lavoro all’estero (Eures). L’aver trovato lavoro per conto proprio prevale tra le motivazioni di abbandono/rifiuto di un percorso di formazione e di un’espe-rienza di tirocinio (tavola 3.48).

Tavola 3.48 – Motivi dell’abbandono e/o del rifiuto per misura (v.%)

Formazione Tirocinio Servizio civile eures Autoimpiego

Per esigenze dell’azienda/datore di

lavoro 8,9 10,5 10,3 14,7 15,4

Non ero soddisfatto della misura 26,1 25,4 25,8 36,7 37,9

Ho trovato un lavoro per conto mio 27,2 29,6 26,8 20,1 18,9

Motivi personali 28,6 18,1 27,6 24,6 24,1

Altro 9,4 16,4 9,5 3,8 3,8

totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

La qualità della proposta può essere indagata anche in termini di “personalizzazione” dell’offerta, consi-derando la modalità con cui essa è stata individuata. Nell’ambito della Garanzia Giovani è previsto infatti che al momento della presa in carico il giovane sottoscriva un patto di servizio in cui è individuata la

misu-ra a cui sarà avviato. Il patto di servizio si situa a valle della profilazione e quindi dovrebbe rispondere alle esigenze/priorità del giovane. Nel corso dell’intervista è stato quindi chiesto al giovane di indicare in che modo è stata individuata l’attività e se ha avuto la possibilità di scegliere tra più alternative. In generale si osserva come nell’individuazione della politica il giovane abbia svolto un ruolo proattivo, talvolta anche al di fuori della relazione con il CPI. Il 58,3% dei giovani ha individuato la misura nell’ambito del patto di servizio: in particolare, nel 41,9% dei casi è stato il CPI a proporla, nel 16,4% dei casi l’ha proposta il giovane all’operatore del servizio. Nel 41,7% dei casi è stato invece il giovane che al di fuori del patto di servizio ha trovato un’opportunità di formazione o lavoro (figura 3.17).

Figura 3.17 – Modalità di individuazione dell’attività (v.%)

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Il tirocinio rappresenta la misura in cui i CPI hanno svolto un ruolo maggiore di intermediazione tra l’a-zienda e il giovane, laddove l’opportunità di lavoro all’estero e il servizio civile sono le misure in cui i giovani sono stati più propositivi. In particolare, nel caso del servizio civile quasi il 70% dei giovani si è at-tivato personalmente nella ricerca, al di fuori dunque del circuito dei servizi per il lavoro; solo una ridotta percentuale l’ha proposta al CPI o APL all’interno del patto di servizio (8,1%), mentre poco meno di un quarto di loro ha invece aderito a una proposta ricevuta dal servizio per il lavoro (22,6%). Il dato sembra quindi indicare un atteggiamento decisamente proattivo e una scelta consapevole e motivata da parte dei giovani (tavola 3.49).

Tavola 3.49 – Modalità di individuazione dell’attività per misura (v.%)

Formazione Tirocinio Servizio civile eures Autoimpiego

Ti è stata proposta dal CPI/APL all’interno di un

patto di servizio/piano individuale 38,4 45,8 22,6 20,4 35,4

L’hai proposta tu al ervizio per il lavoro all’interno

del patto di servizio/piano individuale 8,3 20,8 8,1 - 13,9

L’hai trovata per conto tuo al di fuori dei servizi

per il lavoro (CPI/APL) 53,3 33,4 69,4 79,6 50,8

totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Nel caso in cui sia stato il CPI a proporre al giovane una misura nell’ambito del Programma, nella maggior parte dei casi al giovane non sono state proposte più alternative tra cui scegliere (71,7%). Coloro che hanno avuto invece più alternative di scelta più frequentemente hanno svolto o stanno svolgendo un’e-sperienza di lavoro all’estero (Eures) (47,8%) e meno frequentemente un tirocinio (26,4%) (tavola 3.50).

Tavola 3.50 – Alternative di scelta del giovane per misura (risposta multipla, v.%)

Formazione 34,4

Tirocinio 26,4

Servizio civile 34,3

Eures 47,8

Creazione d’impresa 33,9

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Se si analizzano le misure in cui il giovane è stato coinvolto alla luce delle motivazioni che lo hanno spinto ad iscriversi al Programma, si possono individuare elementi di maggiore o minore coerenza/corrispon-denza. Si osserva che indipendentemente dalla misura offerta al giovane per tutti la motivazione dell’i-scrizione al Programma è di essere aiutato nella ricerca di lavoro, con una percentuale più elevata nel caso della proposta di un percorso verso l’autoimpiego. L’adesione al Programma per trovare un lavoro o un tirocinio è la motivazione più diffusa per chi ha beneficiato del servizio civile o di un tirocinio. Quest’ul-timo è spesso associato all’adesione al Programma su suggerimento fornito dall’azienda (verosimilmente quella in cui il giovane ha poi svolto il tirocinio). Maggiore coerenza si rileva tra chi ha ricevuto un’offerta di servizio civile e proprio per questo si era iscritto al Programma. Si osserva invece che coloro che hanno beneficiato di una misura di autoimpiego o di una proposta di lavoro all’estero, hanno dichiarato di esser-si iscritti per seguire un corso di formazione (tavola 3.51).

Tavola 3.51 – Motivi di adesione al Programma per misura (risposta multipla, v.%)

Formazione Tirocinio Servizio civile eures Autoimpiego

Trovare un lavoro/tirocinio qualsiasi 33,3 34,5 39,1 16,5 26,6

Trovare un lavoro/tirocinio coerente con le mie

competenze 12,2 13,9 15,6 19,3 5,2

Frequentare un corso di formazione qualsiasi 11,2 3,9 4,3 13,4 14,8

Frequentare un corso di formazione/servizio civile

per migliorare le mie competenze 6,3 2,3 11,1 10,4 7,9

Ricevere aiuto nella ricerca di un lavoro 53,5 46,1 52,4 61,3 70,0

Mi è stato suggerito da un’azienda/ente per

accedere ad una misura della GG 7,6 16,6 1,4 6,3 4,6

Senza un motivo particolare, per provare 1,2 1,2 0,6 2,7 2,2

Nel documento Garanzia Giovani (pagine 92-97)