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I percorsi di accompagnamento verso l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità

Nel documento Garanzia Giovani (pagine 80-84)

3. La PartecIPazIone aL Programma e La quaLItà deLL’offerta

3.2 Le politiche offerte in Garanzia Giovani

3.2.4 I percorsi di accompagnamento verso l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità

La misura di sostegno dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità ha l’obiettivo di sviluppare e per-fezionare le attitudini imprenditoriali dei giovani e facilitare l’accesso al credito per l’avvio di im-presa. Il Programma prevede due tipologie di percorsi: il primo è l’accompagnamento allo start up e post-start up, con servizi quali: la formazione per il business plan, l’assistenza personalizzata per la stesura del business plan, l’accompagnamento all’accesso al credito e alla finanziabilità dell’i-dea imprenditoriale, i servizi di sostegno all’avvio e costituzione di impresa (Misura 7.1); il secon-do è l’accesso al credito per la creazione di impresa (Misura 7.2). I due percorsi sono potenzialmen-te inpotenzialmen-tegrabili, non essendo previsto però alcun obbligo di propedeuticità tra il primo e il secondo63. La Misura 7.1 è stata implementata sia a livello nazionale, con il progetto Crescere imprenditori gestito da Unioncamere, sia a livello regionale con specifici percorsi di accompagnamento. Per quanto riguarda la Misura 7.2, l’Autorità di gestione (AdG) ha fatto ricorso ad uno strumento finanziario: è stato infatti attiva-to a livello nazionale Il Fondo rotativo SELFIEmployment la cui gestione è stata affidata ad INVITALIA64. Il Fondo, alimentato dai conferimenti di 11 Regioni, prevede l’erogazione di prestiti senza garanzia, rimbor-sabili, secondo tre tipologie di misure: piccoli prestiti, microcredito e microcredito esteso. Le Regioni non conferenti hanno potuto attivare strumenti finanziari ad hoc o utilizzare quelli preesistenti65. La misura dell’autoimpiego rappresenta una quota residuale delle politiche messe in campo da Garanzia Giovani, sia nella componente di accompagnamento che in quella di sostegno alla creazione di impresa (cfr. par. 2.1.2). Nell’indagine si tratta dello 0,3% dei rispondenti all’intervista.

63 La propedeuticità era stata inizialmente stabilita dal bando per l’accesso al Fondo Rotativo Nazionale gestito da INVITALIA; successivamente è stata elimi-nata.

64 Il ricorso allo strumento finanziario rappresenta una peculiarità nel contesto europeo. Cfr. fi-Compass ESF, SELFIEmployment Italy case study, European Commission, European Investment Bank.

65 Per un approfondimento sul Fondo SELFIEmployment si veda: ANPAL, Fondo Rotativo Nazionale SELFIEmployment. Rapporto di valutazione in itinere, Biblio-teca ANPAL, dicembre 2018, http://www.anpal.gov.it/Dati-e-pubblicazioni/Documents/Selfiemployment-18-12-2018.pdf.

L’analisi delle caratteristiche socio-anagrafiche evidenzia una leggera prevalenza del target femminile (le donne rappresentano il 52,1%). Considerando le classi di età emerge una forte presenza di giovani “più adulti” - over 25: si tratta infatti del 66,4% del totale di coloro che sono stati coinvolti nella misura. Dal punto di vista del titolo di studio il livello d’istruzione è medio-alto: il 38,9% ha un titolo di studio secon-dario e il 37,2% uno terziario. La maggiore concentrazione di giovani coinvolti nell’autoimpiego si rileva nel Sud e Isole, con il 52,2%. Il dato è da ricondurre al fatto che le Regioni del Mezzogiorno sono quelle che contribuiscono in misura maggiore al Fondo rotativo nazionale (tavola 3.28).

Tavola 3.28 – Autoimpiego, caratteristiche dei partecipanti (v.%)

Genere Maschi 47,9 Femmine 52,1 Classi di età Meno di 25 anni 33,6 Più di 25 anni 66,4 Titolo di studio

Istruzione secondaria inferiore 23,9

Istruzione secondaria superiore 38,9

Istruzione terziaria 37,2 Area geografica Nord 26,3 Centro 21,6 Sud e Isole 52,2 Cittadinanza Italiana 100,0 Estera -

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

La partecipazione a questa misura non sembra essere associata ad una esperienza pregressa: solo il 18,7% dei partecipanti dichiara di aver avuto precedenti esperienze di lavoro autonomo, con una leggera prevalenza della componente maschile (56,9%) (tavola 3.29).

Tavola 3.29 – Autoimpiego, precedenti esperienze di lavoro autonomo (v.%) Genere Maschi 56,9 Femmine 43,1 Classi di età Meno di 25 anni - Più di 25 anni 100,0 Titolo di studio

Istruzione secondaria inferiore 19,3

Istruzione secondaria superiore 69,4

Istruzione terziaria 11,3

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Il motivo prevalente per cui un giovane ha optato per l’autoimpiego è il fatto di riconoscersi un’attitudine personale (52,2%), seguito dalla consapevolezza di non avere prospettive di lavoro dipendente (10,3%). Ciò appare coerente con l’approccio adottato in sede di programmazione che ha previsto di destinare questa misura a quei giovani che nel corso delle azioni di orientamento e colloquio individuale abbiano dimostrato interesse verso il lavoro autonomo e ne sia accertata una reale attitudine all’imprenditorialità per una concreta possibilità di successo (tavola 3.30).

Tavola 3.30 – Autoimpiego, motivi della scelta del percorso (v.%)

Per attitudine personale 52,2

Provenienza da famiglia di imprenditori 2,3

Senza prospettiva di trovare lavoro dipendente 10,3

Intolleranza agli ordini 6,7

Altre motivazioni 28,5

totale 100,0

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Guardando alla tipologia di attività svolta nell’ambito del percorso di accompagnamento, il 50,1% dei rispondenti dichiara di essere ancora nella fase iniziale, il 29% dei giovani ha seguito un corso di formazio-ne, il 14,7% un percorso integrato di formazione e accesso al credito e il 6,2% ha avuto accesso al credito per l’avvio di impresa (tavola 3.31).

Tavola 3.31 – Autoimpiego, tipologia di attività (v.%)

Formazione 29,0

Accesso al credito 6,2

Formazione e successivo accesso al credito 14,7

Sono ancora nella fase iniziale 50,1

totale 100,0

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Rispetto ai servizi ricevuti nell’ambito del percorso formativo, il 59,6% dei giovani dichiara di aver parteci-pato ad attività per la definizione del business plan; il 52,1% di aver ricevuto una consulenza specialistica e il 43,6% un’assistenza personalizzata per la stesura del business plan (tavola 3.32). La totalità dei giovani intervistati ha dichiarato di aver svolto la formazione in aula.

Tavola 3.32 – Autoimpiego, servizi ricevuti nell’ambito della formazione (risposta multipla, v.%)

Consulenza specialistica 52,1

Formazione per il business plan 59,6

Assistenza personalizzata per il business plan 43,6

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Con riferimento alla durata della formazione, la maggior parte dei giovani ha partecipato ad un corso di durata inferiore alle 100 ore (41,7%), il 30,3% dichiara una durata superiore alle 150 ore; infine il 28% ha seguito un corso di durata compresa tra le 100 e le 150 ore (figura 3.13).

Figura 3.13 – Autoimpiego, durata della formazione in classi (v.%)

Il 43,4% dei rispondenti ha ottenuto al termine della formazione un attestato di frequenza e il 13,2% una qualifica o un diploma professionale; il 37,1% non ha ricevuto alcuna attestazione (tavola 3.33).

Tavola 3.33 – Autoimpiego, attestazione/certificazione del percorso (v.%)

Un attestato di frequenza 43,4

Un attestato con la certificazione competenze 6,3

Una qualifica o un diploma professionale 13,2

Non ho ricevuto nessun titolo o attestato 37,1

totale 100,0

Fonte: ANPAL, Indagine campionaria sugli esiti occupazionali dei giovani iscritti a Garanzia Giovani, 2017

Nel documento Garanzia Giovani (pagine 80-84)