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L’aggiunta di un colorante organico influenza in maniera non sempre preve- dibile il processo di reticolazione della resina epossidica. Nel nostro caso il colorante Hostasol-red rallenta la reazione di reticolazione e probabilmente determina anche un grado di reticolazione finale pi`u basso che in sua assen- za. Il colorante bisammino-DPP esibisce un comportamento completamente opposto, incrementando la velocit`a di reazione media e probabilmente causa un incremento del grado finale di reticolazione. La calorimetria differenziale a scansione si `e rivelata la tecnica pi`u semplice per lo studio descrittivo della cinetica di reticolazione, sia per quanto riguarda la preparazione dei campioni sia per quanto riguarda l’analisi dei dati. La risonanza magnetica nucleare a bassa risoluzione si presenta come una tecnica molto promettente

per lo studio della mobilit`a delle molecole che compongono il sistema, tuttavia permangono dei problemi a livello sperimentale per il controllo termico del campione. Rimangono anche alcune complessit`a legate all’analisi dei dati che richiederanno ulteriori approfondimenti. La spettroscopia dielettrica e la spettroscopia IR presentano alcune problematiche legate al trattamento dei dati e al set-up sperimentale di difficile risoluzione e quindi per ora, con la strumentazione a nostra disposizione, risultano inadatte allo studio della cinetica di reticolazione a temperature maggiori di quella ambientale.

Capitolo 4

Caratterizzazione ottica

4.1

Fattore di concentrazione

Visto che il principale interesse applicativo dei concentratori solari luminescenti `e la riduzione del Levelized Cost Of Energy `e necessario stimare l’incremento nella potenza prodotta da una cella fotovoltaica con l’applicazione di un LSC. In particolare `e utile un criterio di valutazione che permetta di individuare quale cromoforo usare e in che concentrazione utilizzarlo per ottenere le prestazioni migliori. I parametri che influenzano le prestazioni di un LSC sono molti:

• Forma geometrica

• Propriet`a ottiche del colorante • Concentrazione del colorante • Propriet`a ottiche della matrice • Caratteristiche della luce incidente • Caratteristiche della cella fotovoltaica

Vista la complessit`a del problema nel corso degli anni sono stati proposte diverse soluzioni per individuare le prestazioni di un concentratore solare luminescente. Con un certo abuso di notazione, nel corso degli anni, sono stati proposte diverse formule per definire l’efficienza ottica di un concentratore solare luminescente. Un primo approccio si basa sulla definizione del rapporto tra potenza della luce emessa dal bordo del LSC e potenza incidente sulla faccia di raccolta [50]

ηopt =

Pout

Pin

Una definizione simile, ma non equivalente, prende in considerazione il rap- porto del numero di fotoni emessi e di quelli incidenti per unit`a di tempo [39], qualora si consideri un fascio di luce incidente monocromatico allora l’efficienza ottica prende il nome di External Quantum Efficiency(EQE)1 [33],

ηopt0 = N ∗ out N∗ in = Z λ2 λ1 EQE(λ)n(λ)dλ (4.2a) EQE(λ) = N (λ)out N (λ)in (4.2b) Dove N (λ) `e il numero di fotoni incidenti o emessi per unit`a di tempo alla lunghezza d’onda λ, N∗ `e il numero di fotoni incidenti o emessi considerando l’intero spettro ed n(λ) `e lo spettro normalizzato della sorgente luminosa. Questi due approcci sono utilizzati principalmente nelle simulazioni dei sistemi LSC in quanto l’applicazione di queste definizione in ambito sperimentale richiede attrezzatura sofisticata. Dalla necessit`a di operare anche con un’at- trezzatura pi`u semplice nasce la terza definizione, in questo caso l’efficienza ottica `e definita come

ηopt00 = ILSCAemissione IP VAraccolta = C G (4.3a) C = ILSC IP V (4.3b) G = Araccolta Aemissione (4.3c) dove ILSC `e la corrente di corto circuito della cella fotovoltaica quando `e

presente il concentratore solare luminescente, IP V`e la corrente di corto circuito

della cella fotovoltaica quando il concentratore solare luminescente `e assente, Aemissione e Araccolta sono l’area della faccia del LSC che emette la luce e di

quella che la raccoglie. `E importante sottolineare che questa definizione di efficienza ottica descrive il comportamento combinato del LSC e della cella fotovoltaica. In questo lavoro di tesi utilizzeremo il guadagno elettrico totale Gp [15] che d`a informazioni pi`u immediate sull’impatto del concentratore

solare sulla potenza prodotta dalla cella fotovoltaica e quindi sul suo LCOE. Gp =

P maxLSCAemissione

P maxP VAraccolta

= gp

G (4.4)

Dove P maxLSC `e la potenza massima generata della cella fotovoltaica quando `e

presente il concentratore solare luminescente e P maxP V `e la potenza massima

1questo termine `e utilizzato anche nella caratterizzazione delle celle fotovoltaiche con

generata della cella fotovoltaica quando il concentratore solare luminescente `e assente e gp `e il guadagno elettrico. Si ricorda che P max = IscVocf dove Isc

`e la corrente di corto circuito e Voc `e la differenza di potenziale di circuito

aperto e f `e il fill factor. Se f e Voc sono uguali per entrambe le misure

allora Gp = ηopt00 . Da un punto di vista puramente teorico questa uguaglianza

`e raramente verificata: f ha una complessa dipendenza da Voc [31] e Voc

ha, in prima approssimazione, una dipendenza logaritmica dall’intensit`a luminosa incidente sulla cella. Da un punto di vista sperimentale, grazie alla dipendenza logaritmica, se la potenza luminosa incidente `e sufficientemente alta si pu`o approssimare gp ∼ C perch´e Voc risulta circa costante [15, 59]. Per

una pi`u dettagliata analisi della dipendenza del fill factor dai parametri che caratterizzano una cella fotovoltaica si rimanda a Martin A. Green [31]. Ad oggi il sistema LSC pi`u efficiente descritto in letteratura `e un dispositivo a matrice polimerica (PMMA) in cui sono dispersi due coloranti, Lumogen F red 305 (0.01% in peso) e Fluorescence Yellow CRS 040 (0.003% in peso), di dimensione 5 x 5 x 0,5 cm connesso a 4 celle solari di GaAs, una per ogni lato, e dotato di uno specchio posto sotto la faccia inferiore del dispositivo. Questo LSC presenta una efficienza di conversione di potenza pari ha 7.1% [52]. Visto che il nostro sistema utilizza una matrice polimerica diversa ed un diverso apparato sperimentale un confronto diretto con queste misure risulta complesso. Quindi ci confronteremo principalmente con gli altri concentratori solari prodotti nel laboratorio e caratterizzati con questo stesso strumento. Ad oggi sono stati prodotti concentratori solari a film polimerico sottile e concentratori a lastra. I concentratori a film sottile sono composti da due parti, un film polimerico contenente il cromoforo e da un vetro ad alta purezza ottica che svolge il ruolo di guida d’onda ed `e accoppiata otticamente con la cella solare. Il film polimerico ha uno spessore dell’ordine delle decine di micrometri ed `e collocato sopra alla lastra di vetro. I film testati con questo strumento di misura hanno una matrice di poli(metacrilato di metile)(PMMA) e di policarbonato (PC). Per i concentratori a film sottile si hanno valori di Gp

di 6.60∗10−2 [46] per il colorante Hostasol-red (rapporto in peso 6000ppm) in matrice di policarbonato e sempre in matrice di policarbonato Gp = 6.60∗10−2

[46] per il Lumogen F Red 305 (rapporto in peso 8000ppm). Nel caso di concentratori solari luminescenti con miscele di cromofori si hanno valori di Gp di (8.84 ± 0.29)∗10−2 [45] per la combinazione Hostasol-red (rapporto

in peso 4000ppm) e BTBBT2 (rapporto in peso 7500ppm) in matrice di

policarbonato. Per i concentratori solari luminescenti a lastra si `e ottenuto un valore di Gp pari a (8.45 ± 0.30)∗10−2 [45] per la combinazione di coloranti

22,5-bis(5-terz-butil-benzossazol-2-il) tiofene l’aggiunta di questa molecola `e legata alla

Tipologia Colorante Gp ∗10−2 Fonte Film sottile Hostasol-red 5.52 [46] Lumogen F Red 305 6.60 [46] Hostasol-red+BTBBT 8.84 ± 0.29 [45] Lastra Hostasol-red+BTBBT 8.45 ± 0.30 [45]

Tabella 4.1: Riassunto dei risultati pi`u significativi ottenuti dalla letteratura per le misure di Gp con lo strumento realizzato da noi. Per una descrizione

pi`u dettagliata dei concentratori si faccia riferimento al testo o ai riferimenti bibliografici

Hostasol-red(rapporto in peso 75ppm ) e BTBBT (rapporto in peso 25ppm). In tabella 4.1 sono riassunti i dati ottenuti dalla letteratura la tipologia di concentratore, il polimero usato per la matrice, il colorante,la frazione in peso di colorante e il guadagno elettrico totale, Gp. Tutti i concentratori hanno

una superficie di raccolta quadrata con lato di 50±1mm.

Per poter misurare gp abbiamo allestito l’apparato sperimentale descritto

nel capitolo 2. Ad oggi lo strumento `e stato utilizzato in alcuni lavori di tesi [46, 45] e in alcuni articoli [16, 29].

Lo strumento permette di misurare la corrente e la differenza di potenziale prodotte dalla cella fotovoltaica al variare di un carico applicato. Da questi dati si determina la potenza massima generata per il set di resistenze utilizzato, visto che il potenziometro utilizzato ha 256 valori di resistenza tra 60Ω e 1M Ω riteniamo che questo valore di potenza ottenuto sia una buona stima della potenza massima generabile dalla cella. In futuro si potr`a cercare una funzione che ben descriva il comportamento I-V della cella fotovoltaica e quindi ottenere i parametri di caratterizzazione della cella (Isc, Voc, P max, f )

tramite una procedura di fit.

Presentiamo ora le misure svolte per caratterizzare i campioni da noi prodotti con la procedura presentata nel capitolo 2.

4.2

Hostasol red GG

Spettri di assorbimento

In figura 4.1 sono riportati i valori delle misure di spettroscopia di assorbimento per i campioni con il colorante Hostasol-red. Il picco di assorbanza si colloca a 523nm e cresce all’aumentare della concentrazione fino a saturare la sensibilit`a dello strumento per i campioni con concentrazione di colorante superiore a

400 450 500 550 600 650 700 750 6(nm) 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 Assorbanza Spettro di assorbimento 150ppm 200ppm 250ppm 300ppm 350ppm

Figura 4.1: Spettri di assorbimento UV-visibile per i campioni con Hostasol-red

300ppm; per le misure da 250ppm si osserva la comparsa di un rumore tipicamente associato a misure con assorbanza al di fuori dell’intervallo di operativit`a ideale dello strumento.In letteratura [46] il picco di assorbimento `e stato attribuito alle transizioni molecolari π − π∗. Il picco di assorbimento in soluzione di cloroformio risulta essere a 506nm [46]. Le misure presentano una correzione per il background, non `e quindi chiaro come mai si assista ad una significativa discrepanza tra l’assorbanza dei diversi campioni al di fuori della regione spettrale di assorbimento del colorante. Abbiamo provato a normalizzare le curve per lo spessore delle lastre ma non si `e avuto nessun miglioramento.

Spettri di emissione

In figura 4.2 sono riportati i valori delle misure di spettroscopia di emissio- ne al variare della concentrazione di colorante. Si osserva un incremento nell’intensit`a di emissione di fluorescenza che raggiunge il suo massimo per una concentrazione di colorante pari a 250ppm che diminuisce per le concen- trazioni superiori. Il picco di emissione si colloca tra i 615nm e i 621nm a seconda della concentrazione, il picco di emissione per il colorante in soluzione nel cloroformio `e a 580nm [46]. Si osserva un fenomeno di red-shift con l’aumentare della concentrazione di colorante. Queste due osservazioni sono

550 600 650 700 750 6(nm) 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5

Numero di fotoni al secondo

#106 Spettro di emissione di fluorescenza

150ppm 200ppm 250ppm 300ppm 350ppm

Figura 4.2: Spettri di emissione fluorescente per i campioni con Hostasol-red. Lunghezza d’onda di eccitazione 523nm

riconducibili alla frazioni di fotoni emessi per fluorescenza che vengono assor- biti dal colorante in un momento successivo. Visto che la resa quantica non `e unitaria parte di questi fotoni non saranno riemessi e quindi l’intensit`a di fluorescenza diminuir`a all’aumentare di questi assorbimenti secondari. Visto che `e presente uno shift di Stokes la popolazione di fotoni di fluorescenza pi`u coinvolta in questi fenomeni di assorbimento `e quella ad alta energia, quindi lo spettro di emissione di fluorescenza subisce uno spostamento verso il rosso. Per evidenziare la presenza di un fenomeno di spostamento verso il rosso calcoliamo n(λ) che `e uguale alla percentuale di fotoni con lunghezza d’onda inferiore a λ, i risultati sono visibili in figura 4.3. Si nota che lo spostamento verso il rosso non `e lineare con l’aumento della concentrazione e per le concentrazioni sopra i 200ppm risulta particolarmente limitato. Questo pu`o essere facilmente spiegato notando che l’assorbanza sopra i i 600nm risulta essere debolmente dipendente dalla concentrazione del colorante e che gi`a per la lastra con 200ppm di colorante il 95% circa della popolazione di fotoni ha una lunghezza d’onda maggiore di 600nm e quindi non `e interessata significativamente dai fenomeni di assorbimento da parte del colorante. In tabella 4.2 sono riportate le lunghezze d’onda corrispondenti ai decimi di popolazione di fotoni per evidenziare lo spostamento verso il rosso.

550 600 650 700 750 6(nm) 0 20 40 60 80 100 n(%)

Percentuale di fotoni emessa al di sotto della lunghezza d'onda 6

150ppm 200ppm 250ppm 300ppm 350ppm

Figura 4.3: Percentuale di fotoni n(λ) con lunghezza d’onda superiore a λ per l’emissione di fluorescenza del colorante Hostasol-red. Lunghezza d’onda di eccitazione 523nm n(%) Posizione (±1nm) 150ppm 200ppm 250ppm 300ppm 350 ppm 10 600 604 608 609 609 20 607 611 614 615 615 30 613 617 620 621 621 40 619 623 626 627 627 50 625 629 632 633 632 60 632 636 639 639 639 70 641 644 647 647 647 80 652 655 658 658 658 90 670 674 676 677 677

Tabella 4.2: Lunghezza d’onda per la quale la percentuale della popolazione di fotoni, di emissione di fluorescenza, supera n. Colorante Hostasol-red e lunghezza d’onda di eccitazione 523nm

Misure del rapporto di concentrazione della potenza

Abbiamo eseguito la caratterizzazione I-V precedentemente descritta nel capitolo 2 e abbiamo calcolato i valori di potenza massima generati dalla cella solare sia in presenza del LSC sia da sola. Si `e osservato che nel caso delle misure con cella connessa al concentratore solare i valori di potenza registrati avevano fluttuazioni maggiori rispetto a quelle osservate nel caso della sola cella fotovoltaica dando luogo a dei valori di gp fluttuanti, e.g.

figura 4.4. Pensiamo che questo genere di fluttuazioni siano da ricondurre alla difficolt`a di posizionare il concentratore all’interno del supporto di misura. Un LSC collocato male non risulta ortogonale alla sorgente luminosa e ha un accoppiamento ottico peggiore con la cella fotovoltaica. Questi due fatti possono spiegare le variazioni di potenza massima osservate. Gli altri fattori che possono influenzare la potenza generata sono: cattivi collegamenti elettrici, variazioni di temperatura della cella fotovoltaica e variazioni nella sorgente luminosa; questi fattori sono stati esclusi perch´e avrebbero dovuto riguardare anche le misure effettuate senza LSC. Per queste misure l’errore operativo, associato al posizionamento del LSC, risulta dominante sull’errore statistico in quanto questo `e dell’ordine di 10−6. Siamo quindi in presenza di una misura dall’elevata precisione ma dalla bassa accuratezza. Per risolvere il problema `e in programma la sostituzione del sistema di supporto del campione con un nuovo modello che dovrebbe ridurre i problemi di posizionamento. Al fine di determinare il gp per ogni concentratore abbiamo selezionato il

massimo tra i valori di gp ottenuti per una data concentrazione di colorante, in

quanto un valore pi`u alto della potenza massima generata implica un miglior posizionamento del dispositivo e quindi un avvicinamento alla condizione ideale di misura.

In tabella 4.3 sono riportati i valori di ottenuti guadagno elettrico, gp,

al variare della concentrazione di colorante e del guadagno elettrico totale, Gp, ottenuto a partire dalle misure di gp. Il valore pi`u elevato si ottiene

per una concentrazione di 250ppm di colorante Hostasol-red con un Gp di

(10.4 ± 0.3)∗10−2. Confrontando questo risultato con i dati riportati in tabella 4.1 si nota che le prestazioni del colorante Hostasol-red in lastra di resina epossidica sono superiori a quelle dell’Hostasol-red in film sottile di PC o di PMMA. Risultano anche superiori a quelle per gli LSC a lastra con Hostasol- red e BTBBT, tuttavia da questo confronto non si pu`o escludere che la combianazione BTBBT e Hostasol-red sia inferiore in termini di prestazioni al solo Hostasol-red, infatti la quantit`a di colorante Hostasol-red nei due campioni `e troppo diversa per poter trarre questo genere di conclusioni.

0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4 4.5

Numero della misura

1.25 1.3 1.35 1.4 1.45 1.5 g p

Guadagno elettrico per lastra da 200ppm

Figura 4.4: Grafico dei diversi valori di gpottenuti dalle misure per il campione

con concentrazione di colorante pari a 200 ppm

Concentrazione di colorante gp Gp ∗10−2 100 1,553610±4∗10−6 8.3 ± 0.3 150 1,522740±4∗10−6 8.5 ± 0.3 200 1,478636±3∗10−6 8.2 ± 0.3 250 1,640230±4∗10−6 10.4 ± 0.3 300 0,990590±8∗10−6 6.9 ± 0.2 350 1,301633±3∗10−6 10.1 ± 0.3

Tabella 4.3: Valori massimi di gp, e Gp per le diverse concentrazioni di

400 450 500 550 600 650 700 750 800 6(nm) 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 Assorbanza Spettro di assorbimento 100ppm 200ppm 250ppm

Figura 4.5: Spettri di assorbimento UV-visibile per i campioni con bisammino- DPP

4.3

Bisammino-DPP

Spettri di assorbimento

In figura 4.5 sono riportati i valori delle misure di spettroscopia di assorbimento al variare della concentrazione. Si pu`o osservare la presenza di un doppio picco di assorbimento, uno a 516nm e l’altro a 554nm ed `e presente una spalla a 480nm.Questi risultati sono accordo con quanto indicato dalla letteratura per una molecola strutturalmente molto simile, in cloroformio si hanno due picchi di assorbimento a 513nm e 550nm attribuiti alle transizioni di trasferimento di carica tra donatore e accettore, si nota anche la presenza di una spalla intorno ai 480nm ma non viene proposta nessuna attribuzione [41]3.

Spettro di emissione

In figura 4.6 sono riportati gli spettri di emissione fluorescente al variare della concentrazione di colorante con sorgente di eccitazione a 554nm. Si osserva un picco principale di emissione a 610nm con una spalla a 670nm ed un secondo picco minore a 590nm, quest’ultimo picco tende a scomparire

3La molecola di interesse per il confronto `e la 1a, parte della sua caratterizzazione

550 600 650 700 750 6(nm) 0 1 2 3 4 5

Numero di fotoni al secondo

#106 Spettro di emissione di fluorescenza

100ppm 200ppm 250ppm

Figura 4.6: Spettri di emissione per i campioni con bisammino-DPP. Lunghezza d’onda della luce di eccitazione 554nm

con l’aumento della concentrazione di colorante. `E riportato in letteratura [41] che i coloranti a base di DPP con anelli tiofenici esibiscono una banda di emissione monomerica intorno a 560nm e una banda di emissione a lunghezze d’onda superiori a 600nm che emergono con l’aumentare della concentrazione del fluoroforo. Si nota anche che l’emissione di fluorescenza diminuisce all’aumentare della concentrazione. Questo `e attribuibile ai fenomeni di auto assorbimento, una maggiore concentrazione di colorate incrementa la quantit`a di fotoni a bassa lunghezza d’onda assorbiti. Questo effetto `e causa della rapida scomparsa del picco monomerico visto che a 560nm l’assorbanza presenta valori elevati, e.g. per la lastra da 100ppm abbiamo un valore di 1.318. Osservando la posizione dei picchi si nota una differenza tra i valori che per`o `e confrontabile con l’incertezza sperimentale. Per indagare la presenza di un fenomeno di spostamento verso il rosso calcoliamo n(λ), i risultati sono visibili in figura 4.7. Lo spostamento verso il rosso risulta piuttosto limitato. In analogia con quanto visto nel caso del colorante Hostasol-red possiamo supporre che il sistema sia gi`a nella regione fortemente non lineare. Questo ipotesi `e supportata dal fatto che la regione spettrale di assorbimento per il colorante termina prima dei 590nm, lunghezza d’onda al di sotto della quale si trova meno del 10% dei fotoni per i concentratori testati. In tabella 4.4 sono riportate le lunghezze d’onda per cui il valore di n(λ) `e un multiplo

550 600 650 700 750 6(nm) 0 20 40 60 80 100 n(%)

Percentuale di fotoni emessa al di sotto della lunghezza d'onda 6

100ppm 200ppm 250ppm

Figura 4.7: Percentuale di fotoni n(λ) con lunghezza d’onda superiore a λ per l’emissione di fluorescenza del colorante bisammino-DPP. Lunghezza d’onda di eccitazione 554nm

intero del 10%, si riesce cos`ı ad evidenziare lo spostamento verso il rosso che non era immediatamente visibile dal solo confronto della posizione dei picchi di emissione.

Misure del rapporto di concentrazione della potenza

Le misure presentano un problema di errore operativo analogo a quello riscon- trato con il colorante Hostasol-red, abbiamo quindi provveduto a utilizzare la stessa metodologia di trattamento dati scegliendo il valore pi`u alto per gp tra

quelli misurati. Abbiamo ottenuto i dati riportati in tabella 4.5. Il concen- tratore con 150ppm di colorante presenta un valore decisamente imprevisto, probabilmente da attribuire alla sua opacit`a. Alla luce di questo risultato il concentratore da 150ppm `e stato escluso dalle caratterizzazioni successive. Il colorante bisammino-DPP si rivela inferiore al colorante Hostasol-red. Il valore pi`u alto viene ottenuto per il campione con concentrazione di colorante pari a 100ppm, Gp = (8.9 ± 0.3)∗10−2. Tuttavia l’interpretazione di questi

dati non `e semplice. L’ipotesi pi`u semplice `e che la concentrazione di colorante nelle lastre non sia omogenea e quindi che la sola concentrazione media non sia un buon predittore delle prestazioni del concentratore. Questa ipotesi `e in

n(%) Posizione (±1nm) 100ppm 200ppm 250ppm 10 588 594 601 20 597 603 608 30 604 609 614 40 610 614 619 50 616 620 625 60 622 627 632 70 631 636 641 80 643 648 654 90 663 669 674

Tabella 4.4: Lunghezza d’onda per la quale la percentuale della popolazione di fotoni supera alcuni valori di n(λ). Colorante bisammino-DPP e lunghezza d’onda di eccitazione 554nm Concentrazione di colorante gp Gp ∗10−2 100 1,246327±3∗10−6 8.9 ± 0.3 150 0,95 ± 0,04 5.8 ± 0.4 200 1,077992 ± 3∗10−6 6.0 ± 0.2 250 1,232840 ± 3∗10−6 7.3 ± 0.3

Tabella 4.5: Valori massimi di gpe Gpper le diverse concentrazioni di colorante

accordo con la bassa solubilit`a del colorante nella matrice e con le difficolt`a incontrate nel produrre campioni che non presentassero aggregati macrosco- pici di cromoforo. In caso di campioni con concentrazione non omogenea di colorante risulta particolarmente difficile la misura del guadagno elettrico totale, infatti la distribuzione del colorante nei campioni diventa un fattore determinante e campioni con concentrazione media uguale possono mostrare prestazioni molto differenti. Una possibile soluzione `e la misura diretta della concentrazione di colorante in diversi punti del campione cos`ı da poter esclu- dere i campioni disomogenei, tuttavia questa operazione `e complicata dalle basse concentrazioni di colorante.

4.4

Conclusioni

L’utilizzo di un concentratore solare luminescente con Hostasol-red (rapporto in peso 250ppm), nelle specifiche condizioni sperimentali (vedi capitolo 2), ha portato all’incremento del 64% della potenza prodotta dalla cella solare

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