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Capitolo 6 – L’italiano mediato in VLOG-Sordi

6.5. Tracce di italiano popolare e forme di semplificazione dell’italiano

6.5.1. Concordanze logiche

Il gruppo delle concordanze logiche raccoglie, per Berruto, tre diversi tipi di fenomeni che afferiscono al gruppo nominale, la sua struttura e i suoi costituenti: l’accordo aggettivo-nome con pluralizzazione dell’aggettivo indefinito (nessune idee) o del nome (qualche onorevoli); l’apparente estensione ‘da contagio’ della desinenza –a in

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casi come la mia guarigionia; le vere e proprie concordanze ad sensum come la gente l’applaudivano, sono arrivati […] una pattulia dei russi, quella gente li conosco uno per uno, che possono essere considerati un fatto di semplificazione dal punto di vista semantico-denotativo (Berruto, 1983, p. 45).

Nel corpus in esame abbiamo osservato esempi di concordanze logiche appartenenti alle tipologie già elencate da Berruto negli scritti di autori sordi. In (63) si osserva la stessa concordanza al plurale del verbo riferito a gente, per la quale adottiamo la spiegazione fornita da Berruto per giustificarne l’appartenenza ai fenomeni di semplificazione: “gente – […] che anche in italiano standard può ammettere la concordanza col verbo al plurale – come collettivo è termine di un certo grado di astrazione, e che qui viene concretizzato al plurale, visto cioè in termini di individui concreti.” (Berruto, 1983, p. 45)

(63) Alla gente non se ne fregano proprio un bel niente!!!

Altre manifestazioni che possono ricadere nelle forme di semplificazione per concordanza logica è la mancanza di accordo di genere, di cui vengono riportati sotto alcuni esempi (64)–(66):

(64) Buona Collaboratori !!!

(65) io ho guardato una persona che ha il nome EY [nome] VLOG SORDI che facceva il suo proposta "tagliare le orecchie"

(66) aspettiamo il risultato del tuo comunicazione col societa

In (65) e (66) l’uso del maschile per l’aggettivo possessivo può essere legato al genere del destinatario della comunicazione che, nei casi in esame, sappiamo essere un uomo. Questo riferimento può essere all’origine della mancanza di accordo dell’aggettivo con l’oggetto.

6.5.2. "Estensione"e sostituzione di preposizioni

La questione dell’uso delle preposizioni costituisce uno degli argomenti più discussi nell’ambito degli studi sul contatto interlinguistico e rientra in una delle fenomenologie tipiche della scrittura dei sordi. Nella sua analisi delle forme di

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semplificazione linguistica presenti nell’italiano, Berruto propone l’organizzazione dei fenomeni riguardanti le preposizioni in quattro categorie:

un tipo, di solito a ma anche da, che viene usato per introdurre l’infinito retto da verbo: lo vedo a pescare, ne ho sentito a parlare;

un tipo con la preposizione a che regge il complemento oggetto, ovvero l’’accusativo preposizionale’: il padrone picchia al contadino, bisogna che sposi a me;

‐ un tipo che vede la sostituzione delle preposizioni con sintagmi preposizionali retti da aggettivi, nomi, ecc. in cui le differenti rese dipendono dall’effettiva incertezza di scelta nel paradigma delle preposizioni, e quindi anche da fatti di semantica grammaticale: brava di scrivere, assieme di me, difficoltà sulla lingua, amico a Mario; un tipo con sovrabbondanza o accumulo di preposizioni: con su dei libri, vi scriverò

da in Francia.

Nel corpus in esame osserviamo il manifestarsi di almeno le ultime tre condizioni d’uso delle preposizioni già osservate da Berruto. Si riscontrano esempi del tipo di sostituzione di preposizione in sintagmi preposizionali retti da aggettivi, nomi, ecc. in casi come quello riportato in (67), dove si osserva l’utilizzo della preposizione nei in luogo di ai per esprimere il complemento di tempo.

(67) mi è molto piaciuto il vostro entusiasmo nei tempi della Gallaudet.

Si osservano inoltre casi di aggiunta di preposizioni laddove non necessari, come nel caso in (68):

(68) La vera testimonianza non sta nel pubblicare in questo video...

Entrambi i casi in (67) e (68) possono essere spiegati sulla base della relazione contenitore-contenuto tipico delle lingue dei segni e di cui parleremo più estesamente in §6.7.1.

In alcuni casi, tuttavia, l’uso derivabile dall’analisi della frase in quanto tale non corrisponde all’interpretazione che se ne potrebbe dare attraverso l’analisi nei termini qui proposti. Ad esempio, la frase sottolineata in (69) potrebbe sembrare, a una prima

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analisi, una formazione del secondo tipo di quelli elencati da Berruto, ovvero a che regge il complemento oggetto tutti100:

(69) RICORDA PROPRIO IL GIORNO 25 APRILE HANNO PUBBLICATO A UTTTI...

Tuttavia, conoscendo il contesto da cui è stato estrapolato l’esempio in esame, sappiamo che la frase si riferisce a un video pubblicato che poi è stato rimosso dalla propria sede: i commenti che seguono discutono di questo evento come di un torto fatto ai sordi interessati all’argomento del video. Ne consegue che il sintagma hanno pubblicato a tutti che costituisce la frase in (69) potrebbe essere ‘normalizzato’ come segue (69a):

(69a) RICORDA PROPRIO IL GIORNO 25 APRILE LO HANNO PUBBLICATO A/PER TUTTI

Tenuto conto del contesto e dell’omissione del pronome lo nella costruzione della frase, appare subito più chiaro che l’uso della preposizione a non contribuisce alla costruzione di un complemento oggetto, bensì di un complemento indiretto di termine. Questo genere di sostituzioni preposizionali sono abbastanza comuni nella scrittura dei sordi e vengono dalla confusione nell’uso delle preposizioni più adatte a descrivere una determinata funzione.

In molti casi, più che una sovrabbondanza di preposizioni, si osserva una vera e propria mancanza degli stessi, come negli esempi seguenti. In particolare, in (70) manca un connettivo tra spazzatura e nessuno e in (71) manca la preposizione di con riferimento a la mia testimonianza. Appare dunque incertezza nella costruzione dei complementi indiretti:

(70) NON é GRADITO CHE I SUOI ARGOMENTI SIANO "SPAZZATURA" NESSUNO.... (71) non parlo delle religioni, sto solo parlando la mia testimonianza in Cristo

Sempre in (71), l’uso di testimonianza in luogo di ‘credenza’ o ‘fede’ appare come un malapropismo, segno evidente del tentativo di sopperire ad alcune mancanze del

100 L’esempio riporta la versione originale contenente un errore di battitura con sostituzione delle prime due lettere

della parola tutti scritto come ‘uttti’. Per questioni di chiarezza espositiva, laddove utile alla comprensione della trattazione, errori come questi sono stati corretti nella parte di discussione degli esempi.

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sistema attraverso la sostituzione con parole note o formule pre-costruite come può essere considerato, in questo caso, l’uso di in abbinato a Cristo.