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Confida che, con la chiusura del mese di giugno - una delle ■ ricorrenze speciali indicate dallo Statuto dell’ « Apostolato l'innocenza

Nel documento N. 67.24 marzo 1921. (pagine 111-117)

La V enerata n o stra M adre G enerale:

1. Confida che, con la chiusura del mese di giugno - una delle ■ ricorrenze speciali indicate dallo Statuto dell’ « Apostolato l'innocenza

» - si pro cu rerà d are alla nostra Associazione G iova­ poesie, relativo discorso o conferenza, proiezioni cinem atogra­

fiche; relazione som m aria è veridica del lavorò com piuto durante

is-sioni E ste re » N izza M onferrato, affinchè si abbiano sem pre macolata, di M aria Ausiliatrice, dell’Angelo C ustode; di comme­

m orazioni V enerabile Don Bosco e M adre M azzarello; feste del Papa, m issionarie, catechistiche, scolastiche; prem iazioni, inau­

gurazioni di locali e sq u ad re ginnastiche e s ta tu e e b andiere; ricevi­

mento di A utorità ecclesiastiche o civili o scolastiche; omaggio a Superiori in occasione di visite, onom astici, venticinquesim i, cinquantenari: per novelli Sacerdoti, P arroci, Vescovi,.ecc. ecc.?

' Se non l’ha ancora,; non dovrà pensare a farsela, piuttosto p resto ? T u tto il buon, volere delle S uperiore M aggiori non è sufficiente a p resta rsi a sim ili frequenti, im pellenti bisogni delle singole lspettorie, cosi varie, fra loro, per lingua, per indole, ecc.

Una volta, invece, che le Ispettrici av e sse ro quanto sopra e nostre Sorelle, che si vedranno cosi-tolti tanti bei fastidietti, com­

penserà. e ci preparerà inni, poesie e dialoghi per la festa eterna ! La Consigliera M adre E ulalia:

Ritornando a quanto è d etto nella C ircolare 24 aprile, sug­

gerisce alcuni mezzi opportuni al rinvigorim ento dell’opera degli O ratori festivi, mezzi già noti, poiché sono quelli stessi che c’in­

segnò il Ven, nostro Fondatore,” ma che giova ricordare, per m etterli in atto con sem pre nuovo fervore e grande fiducia. Con­

dizione prim a, essenziale, per ottenere il- m aggior num ero pos­

sibile di giovanette nell’ O ratorio è, anzitutto, sapervele attirare, e ciò è possibile quando in ogni F. di M. A. sia vivissimo lo zelo della gloria di Dio, della salvezza delle anime e l’am ore santo v e r s o le giovanette. Il V enerabile scriveva: M sentivo sempre più

accendere nel desiderio di trattenermi in mezzo ai giovanetti, p er assisterti, giungere a conoscerli bene, sorvegliarli sempre, metterli nell’impossibilità di fare il male, e appagarli in ogni, occorrenza.

(V. Mem. Biog. Ven. G. Bosco. - Lemoyne Voi. 1. pag. 377). In queste parole del Ven. nostro F ondatore è tutto il segreto della sua grande riuscita nell’opera della sa lv e z z a d e i giovani; e noi dobbiam o farlo n o stro .

Anzitutto dobbiam o sentire, chiedere a Dio, e coltivare in noi, la santa a ttra ttiv a verso la gioventù. Poi cercare d i'c o n o ­ scere le giovanette che la Provvidenza ci manda,, studiarne, cioè, l’ìndole, le inclinazioni, sorvegliarle, assisterle am orevolm ente, e appagarle nelle loro buone inclinazioni. P er esem pio: le piccole sono felici quando si fan loro regalucci; le grandicelle si lasciano attirare dalle passeggiate, dai giochi dagli esercizi ginnastici, i quali ultimi possono dare origine a squadre apposite; le alte, le operaie specialm ente, sono spesso desiderose di istru irsi un poco, o in lavori manuali, o anche a leggere, a scrivere, a far di conto. P erchè non si potrebbe, certo non senza sacrificio di tem po e di riposo, valersi anche di questo m ezzo? Le giova­

nette, a ttirate da un utile pratico, accorrerebbero num erose all’ O ratorio dove, non soltanto. troverebbero . da ricrearsi, ma altresì mezzo d 'im parare quello che non è loro possibile in altri tem pi e luoghi.

In altre C ircolari tratterà più largam ente codesto argom ento, traendo ispirazione e norm e dagli aurei Volumi del Lemoyne sulla Vita di Don Bosco.' Intanto au gura a tu tte le carissim e D irettrici e Suore la grande consolazione di veder affollati i loro O ratori, e di trarre i più dolci frutti dal proprio zelo e dai p roprii sa crifici!...

La S o tto sc r itta :

Prega le carissim e Sorelle vicine e lontane, specialm ente quelle che desiderano risposta, di p o r r o attenzione perchè, nel firm are i loro scritti, al nome proprio sia unito il cognom e e l'indicazione della Casa a cui appartengono; se no, come rispon­

d ere a chi si sottoscrive p. es.: S r... S in fo ro sa... é b a sta !? . Consoliam o il Cuor di Gesù m ediante la conoscenza e l'o s­

servanza delle Costituzioni.

Aff.m a in G . C.

Ma d r e Vi c a r i a.

Is titu to delle Figlie di M aria A usiliatrice.

ISTITUTO

FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE " . N. 85. :

NIZZA MONFERRATO 24 Giugno 1923,

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C a r is s im e ,

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La V enerala n o stra M adre G en e ra le:

ì I. Con Tanno scolastico, che qui volge al suo term ine, vede i avvicinarsi il .tempo delle vacanze e perciò dei SS. Spirituali

- Esercizi. Lo vede con gioia e con trepidazione.

| Con gioia, perchè il relativo riposo m ateriale offre maggior

| com odità di atten d e re a le s a r n e delia pro p ria condotta; e dà f agio a conoscere se il profitto spirituale è in relazione con le

grazie ricevute, d urante F an n o -trasco rso .

I Con trepidazione, perchè pur tro p p o l’esperienza fa toccare i con mano che, p er talune, gli Esercizi sono una p ratica di pietà l ' come qualunque a ltra da com piersi à suo tempo, senza speciale

responsabilità, dinanzi a Dio e all’istituto.

I A fine di evitare tanto spreco di grazia e s o rta tutte, Superiore e Suore; a indirizzare, fin d 'o ra , le loro p reg h iere allo scopo

\ di ottenere, dal Cuore SS. di G esù e dalia bontà m atern a di J M aria A usiliatrice, gli aiuti necessari a ben valerci di questo 1 tem po, per meglio conoscere noi stesse e com battere efficacemente

^ quella m ediocrità d! condotta che, facendoci paghe di un’o sser-

; vanza strettam en te necessaria per non m ancare al dovere, non ci

« dà, forse- mai,' la v olontà di far .passi decisivi verso la perfe- r- zione a cui ci obbliga io stato religioso da noi abbracciato.

\ 2. Ripensando ai saggi, p rudenti consigli e alle p a te rn e esortazioni . ehe il Rev.mo S uperiore, il Signor Don Rinaldi, { diede alle C apitolari nel settem bre p.p ., è venuta nella d e te r­

si turnazione d ir ip o rta m e , di tanto in tanto, qualche m ezza pagina 2 nelle Circolari m en sili Ciò potrà servire non solo di guida alle i Ispettrici e D irettrici, m a d’istruzione e d’incitam ento a tutte, I * perchè dai dovere delle S uperiore generalm ente sgorga quello

!- delle dipendenti. Dal dovere, p e r e s :, di governare con giustizia

sorge l’altro di dare all’autorità tutto quell’insieme di deferenza, di affettuoso rispetto, di attenzioni filiali che è dovuto al posto da essa occupato; dal dovere di somministrare quanto può occorrere alle dipendenti, sorge quello delle suddite di non oltrepassare, nelle loro richieste, i limiti della povertà religiosa;

dal dovere di ammonire, viene quello di ricevere, con umiltà, le osservazioni che vengono fatte.

Basandoci, quindi, su questo principio, ciascuna di noi troverà facile di applicare a sè quanto, man mano, verrà riportato;

e ne trarrà immenso vantaggio per la perfezione propria e l’ar­ azione avanti a Dio, all’istituto, alla Società; giustizia vuole che si dia, a d ognuna, la parte sua.

Siano rese grazie a Dio per i tanti m ezzi elargiti all’istituto nei 50 anni di sua vita! Quanto ci fu larga la divina Provvidenza!

Si cominciò con nulla e si ebbe tutto ; s ’incominciò con una Casa e se rie contano 451/ delle quali 109 furono aperte dall’ultimo Capi­

tolo a tutt’ oggi. È il dono di Dio,la elargizione del Suo Cuore pater­

no! Sappiamo conservarla e moltiplicarla alla sua maggior gloria!»

La Consigliera Madre Marina:

Al termine dell’anno scolastico, per la maggior parte delle Case, spera p ossa riuscir efficace ricordare, al riguardo delle vacanze, un qualcosa che, occorrendo, potrà essere, noi. opportu­

namente richiamato la, dove le scuole si chiudono in altro

simpegno del proprio lavoro, furori costrette a restare tutto l’anno separate fra di loro e dalla comunità, vivranno più unite, si conosceranno e d apprezzeranno meglio fra loro e si sentiranno maggiormente strette da reciproco affetto.

Certo, vacanze così trascorse non potranno riuscire che assai profittevoli all’andamento di tutta la Casa, e, sopratutto, al buono spirito della Comunità, e insieme alla perfezione di ogni Suora, la quale, per tal modo, andrà avviandosi verso un nuovo anno scolastico, particolarmente prevenuto da speciali grazie celesti e da una migliore preparazione al proprio lavoro.

La Consigliera M ad re Eulalia:

Riprende l’argomento della Circolare 24 maggio, e richiama l’attenzione delle Direttrici e delle Suore su quanto si legge in Mem. biog. Ven. Don G. Bosco - Lemoyne - Voi. 2. pag, 410.

Si riferisce a momenti difficilissimi della vita del Venerabile, quando tutto pareva cospirasse a impedire l’opera degli Oratori festivi, ch’Egli aveva iniziata per chiara ispirazione di Dio e di le Direttrici tutte d’istituir,le, dove appena sia possibile, nelle loro: basta un po’ di buon volere e di buon criterio. Non occorre cercare esercizi ginnastici difficili, anzi siano facili, semplici, atti a dare vigoria alle membra, e sopratutto a ricreare lo spirito, a far amare l’Oratorio, nel quale dovranno essere, insegnati con quelle

pazienti e liete maniere che hanno tanto potere sulle giovanette.

Le squadre ginnastiche abbiano il loro vessillo, il loro motto;

quest’ultimo esprima un buon pensieroso sia un Nome illustre per virtù o per santità. ,

Le giovinette appartenenti- alla squadra sportiva, non solo verranno più assidue all’Oratorio, ma invogleranno altre com­

pagne ad inscriversi, o semplicemente a frequentare l’Oratorio stesso, per vedere esercizi, i q uali,1 in occasione di feste, po­ apostolato nell' Oratorio. In altre Circolarti sempre ispirandosi alla Vita del Ven. Don Bosco, si tratterà di altri mezzi pratici,

e molto opportuni al bisogno. ’ '

La Sottoscritta:

1. Chiarisce quanto raccomandò nella Circolare del marzo

Nel documento N. 67.24 marzo 1921. (pagine 111-117)