La V enerata n o stra M adre G enerale:
1. Confida che, con la chiusura del mese di giugno - una delle ■ ricorrenze speciali indicate dallo Statuto dell’ « Apostolato l'innocenza
» - si pro cu rerà d are alla nostra Associazione G iova poesie, relativo discorso o conferenza, proiezioni cinem atogra
fiche; relazione som m aria è veridica del lavorò com piuto durante
is-sioni E ste re » N izza M onferrato, affinchè si abbiano sem pre macolata, di M aria Ausiliatrice, dell’Angelo C ustode; di comme
m orazioni V enerabile Don Bosco e M adre M azzarello; feste del Papa, m issionarie, catechistiche, scolastiche; prem iazioni, inau
gurazioni di locali e sq u ad re ginnastiche e s ta tu e e b andiere; ricevi
mento di A utorità ecclesiastiche o civili o scolastiche; omaggio a Superiori in occasione di visite, onom astici, venticinquesim i, cinquantenari: per novelli Sacerdoti, P arroci, Vescovi,.ecc. ecc.?
' Se non l’ha ancora,; non dovrà pensare a farsela, piuttosto p resto ? T u tto il buon, volere delle S uperiore M aggiori non è sufficiente a p resta rsi a sim ili frequenti, im pellenti bisogni delle singole lspettorie, cosi varie, fra loro, per lingua, per indole, ecc.
Una volta, invece, che le Ispettrici av e sse ro quanto sopra e nostre Sorelle, che si vedranno cosi-tolti tanti bei fastidietti, com
penserà. e ci preparerà inni, poesie e dialoghi per la festa eterna ! La Consigliera M adre E ulalia:
Ritornando a quanto è d etto nella C ircolare 24 aprile, sug
gerisce alcuni mezzi opportuni al rinvigorim ento dell’opera degli O ratori festivi, mezzi già noti, poiché sono quelli stessi che c’in
segnò il Ven, nostro Fondatore,” ma che giova ricordare, per m etterli in atto con sem pre nuovo fervore e grande fiducia. Con
dizione prim a, essenziale, per ottenere il- m aggior num ero pos
sibile di giovanette nell’ O ratorio è, anzitutto, sapervele attirare, e ciò è possibile quando in ogni F. di M. A. sia vivissimo lo zelo della gloria di Dio, della salvezza delle anime e l’am ore santo v e r s o le giovanette. Il V enerabile scriveva: M sentivo sempre più
accendere nel desiderio di trattenermi in mezzo ai giovanetti, p er assisterti, giungere a conoscerli bene, sorvegliarli sempre, metterli nell’impossibilità di fare il male, e appagarli in ogni, occorrenza.
(V. Mem. Biog. Ven. G. Bosco. - Lemoyne Voi. 1. pag. 377). In queste parole del Ven. nostro F ondatore è tutto il segreto della sua grande riuscita nell’opera della sa lv e z z a d e i giovani; e noi dobbiam o farlo n o stro .
Anzitutto dobbiam o sentire, chiedere a Dio, e coltivare in noi, la santa a ttra ttiv a verso la gioventù. Poi cercare d i'c o n o scere le giovanette che la Provvidenza ci manda,, studiarne, cioè, l’ìndole, le inclinazioni, sorvegliarle, assisterle am orevolm ente, e appagarle nelle loro buone inclinazioni. P er esem pio: le piccole sono felici quando si fan loro regalucci; le grandicelle si lasciano attirare dalle passeggiate, dai giochi dagli esercizi ginnastici, i quali ultimi possono dare origine a squadre apposite; le alte, le operaie specialm ente, sono spesso desiderose di istru irsi un poco, o in lavori manuali, o anche a leggere, a scrivere, a far di conto. P erchè non si potrebbe, certo non senza sacrificio di tem po e di riposo, valersi anche di questo m ezzo? Le giova
nette, a ttirate da un utile pratico, accorrerebbero num erose all’ O ratorio dove, non soltanto. troverebbero . da ricrearsi, ma altresì mezzo d 'im parare quello che non è loro possibile in altri tem pi e luoghi.
In altre C ircolari tratterà più largam ente codesto argom ento, traendo ispirazione e norm e dagli aurei Volumi del Lemoyne sulla Vita di Don Bosco.' Intanto au gura a tu tte le carissim e D irettrici e Suore la grande consolazione di veder affollati i loro O ratori, e di trarre i più dolci frutti dal proprio zelo e dai p roprii sa crifici!...
La S o tto sc r itta :
Prega le carissim e Sorelle vicine e lontane, specialm ente quelle che desiderano risposta, di p o r r o attenzione perchè, nel firm are i loro scritti, al nome proprio sia unito il cognom e e l'indicazione della Casa a cui appartengono; se no, come rispon
d ere a chi si sottoscrive p. es.: S r... S in fo ro sa... é b a sta !? . Consoliam o il Cuor di Gesù m ediante la conoscenza e l'o s
servanza delle Costituzioni.
Aff.m a in G . C.
Ma d r e Vi c a r i a.
Is titu to delle Figlie di M aria A usiliatrice.
ISTITUTO
FIGLIE DI MARIA AUSILIATRICE " . N. 85. :
NIZZA MONFERRATO 24 Giugno 1923,
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La V enerala n o stra M adre G en e ra le:
ì I. Con Tanno scolastico, che qui volge al suo term ine, vede i avvicinarsi il .tempo delle vacanze e perciò dei SS. Spirituali
- Esercizi. Lo vede con gioia e con trepidazione.
| Con gioia, perchè il relativo riposo m ateriale offre maggior
| com odità di atten d e re a le s a r n e delia pro p ria condotta; e dà f agio a conoscere se il profitto spirituale è in relazione con le
grazie ricevute, d urante F an n o -trasco rso .
I Con trepidazione, perchè pur tro p p o l’esperienza fa toccare i con mano che, p er talune, gli Esercizi sono una p ratica di pietà l ' come qualunque a ltra da com piersi à suo tempo, senza speciale
responsabilità, dinanzi a Dio e all’istituto.
I A fine di evitare tanto spreco di grazia e s o rta tutte, Superiore e Suore; a indirizzare, fin d 'o ra , le loro p reg h iere allo scopo
\ di ottenere, dal Cuore SS. di G esù e dalia bontà m atern a di J M aria A usiliatrice, gli aiuti necessari a ben valerci di questo 1 tem po, per meglio conoscere noi stesse e com battere efficacemente
^ quella m ediocrità d! condotta che, facendoci paghe di un’o sser-
; vanza strettam en te necessaria per non m ancare al dovere, non ci
« dà, forse- mai,' la v olontà di far .passi decisivi verso la perfe- r- zione a cui ci obbliga io stato religioso da noi abbracciato.
\ 2. Ripensando ai saggi, p rudenti consigli e alle p a te rn e esortazioni . ehe il Rev.mo S uperiore, il Signor Don Rinaldi, { diede alle C apitolari nel settem bre p.p ., è venuta nella d e te r
si turnazione d ir ip o rta m e , di tanto in tanto, qualche m ezza pagina 2 nelle Circolari m en sili Ciò potrà servire non solo di guida alle i Ispettrici e D irettrici, m a d’istruzione e d’incitam ento a tutte, I * perchè dai dovere delle S uperiore generalm ente sgorga quello
!- delle dipendenti. Dal dovere, p e r e s :, di governare con giustizia
sorge l’altro di dare all’autorità tutto quell’insieme di deferenza, di affettuoso rispetto, di attenzioni filiali che è dovuto al posto da essa occupato; dal dovere di somministrare quanto può occorrere alle dipendenti, sorge quello delle suddite di non oltrepassare, nelle loro richieste, i limiti della povertà religiosa;
dal dovere di ammonire, viene quello di ricevere, con umiltà, le osservazioni che vengono fatte.
Basandoci, quindi, su questo principio, ciascuna di noi troverà facile di applicare a sè quanto, man mano, verrà riportato;
e ne trarrà immenso vantaggio per la perfezione propria e l’ar azione avanti a Dio, all’istituto, alla Società; giustizia vuole che si dia, a d ognuna, la parte sua.
Siano rese grazie a Dio per i tanti m ezzi elargiti all’istituto nei 50 anni di sua vita! Quanto ci fu larga la divina Provvidenza!
Si cominciò con nulla e si ebbe tutto ; s ’incominciò con una Casa e se rie contano 451/ delle quali 109 furono aperte dall’ultimo Capi
tolo a tutt’ oggi. È il dono di Dio,la elargizione del Suo Cuore pater
no! Sappiamo conservarla e moltiplicarla alla sua maggior gloria!»
La Consigliera Madre Marina:
Al termine dell’anno scolastico, per la maggior parte delle Case, spera p ossa riuscir efficace ricordare, al riguardo delle vacanze, un qualcosa che, occorrendo, potrà essere, noi. opportu
namente richiamato la, dove le scuole si chiudono in altro
simpegno del proprio lavoro, furori costrette a restare tutto l’anno separate fra di loro e dalla comunità, vivranno più unite, si conosceranno e d apprezzeranno meglio fra loro e si sentiranno maggiormente strette da reciproco affetto.
Certo, vacanze così trascorse non potranno riuscire che assai profittevoli all’andamento di tutta la Casa, e, sopratutto, al buono spirito della Comunità, e insieme alla perfezione di ogni Suora, la quale, per tal modo, andrà avviandosi verso un nuovo anno scolastico, particolarmente prevenuto da speciali grazie celesti e da una migliore preparazione al proprio lavoro.
La Consigliera M ad re Eulalia:
Riprende l’argomento della Circolare 24 maggio, e richiama l’attenzione delle Direttrici e delle Suore su quanto si legge in Mem. biog. Ven. Don G. Bosco - Lemoyne - Voi. 2. pag, 410.
Si riferisce a momenti difficilissimi della vita del Venerabile, quando tutto pareva cospirasse a impedire l’opera degli Oratori festivi, ch’Egli aveva iniziata per chiara ispirazione di Dio e di le Direttrici tutte d’istituir,le, dove appena sia possibile, nelle loro: basta un po’ di buon volere e di buon criterio. Non occorre cercare esercizi ginnastici difficili, anzi siano facili, semplici, atti a dare vigoria alle membra, e sopratutto a ricreare lo spirito, a far amare l’Oratorio, nel quale dovranno essere, insegnati con quelle
pazienti e liete maniere che hanno tanto potere sulle giovanette.
Le squadre ginnastiche abbiano il loro vessillo, il loro motto;
quest’ultimo esprima un buon pensieroso sia un Nome illustre per virtù o per santità. ,
Le giovinette appartenenti- alla squadra sportiva, non solo verranno più assidue all’Oratorio, ma invogleranno altre com
pagne ad inscriversi, o semplicemente a frequentare l’Oratorio stesso, per vedere esercizi, i q uali,1 in occasione di feste, po apostolato nell' Oratorio. In altre Circolarti sempre ispirandosi alla Vita del Ven. Don Bosco, si tratterà di altri mezzi pratici,
e molto opportuni al bisogno. ’ '
La Sottoscritta:
1. Chiarisce quanto raccomandò nella Circolare del marzo