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Conservazione, utilizzo, incremento del patrimonio felliniano

Il primo atto dell’Amministrazione una volta acquisito il patrimonio felliniano fu la delibera di Giunta con la quale si rese necessario definirne le modalità di fruizione. Occorre infatti ricordare che del patrimonio acquisito il Comune aveva e ha tuttora la disponibilità materiale ma non sempre la titolarità dei diritti di utilizzazione e

sfruttamento244.

Con la delibera furono istituiti tre nuovi servizi, che vennero indicati nell’allegato B: 1) riproduzioni digitali ad alta risoluzione di disegni di Federico Fellini e di materiali relativi alla sua opera; 2) prestiti di disegni di Federico Fellini e di materiali relativi alla sua opera; 3)

diritti di pubblicazione di disegni di Federico Fellini245.

243 Deliberazione di Giunta comunale n. 143 del 24/4/2007. Donazione a favore dell'associazione

“Fondazione Federico Fellini” di n. 60 disegni felliniani di proprietà comunale.

244 Deliberazione di Giunta comunale n. 194 del 9/6/2015. Introduzione nuovi servizi e approvazione

tariffario per i servizi forniti dalla biblioteca civica Gambalunga e dalla Cineteca comunale.

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Per tutte e tre le tipologie di servizi è ora richiesta l’acquisizione da parte del richiedente dell’autorizzazione degli aventi diritto: nel primo caso si tratta dell’autorizzazione alla pubblicazione, trattandosi di riproduzioni; nel secondo caso l’autorizzazione all’esposizione, trattandosi di disegni originali. Nel terzo caso, concernente i diritti di pubblicazione, l’autorizzazione relativa alla pubblicazione rilasciata dagli aventi diritto (salvo che la titolarità dei diritti non sia in esclusiva del Comune) è limitata a un solo disegno in una singola edizione, in una sola lingua o per un passaggio in una sola trasmissione televisiva o spettacolo. Per la documentazione relativa ai servizi di cui ai punti 1) e 2), è inoltre richiesto il rilascio di tre copie dei cataloghi, se pubblicati.

La delibera ha fissato gli importi minimi e massimi dell’utilizzo di materiali, compresi tra 25 e 1000 euro. Le somme sono introitate in un capitolo di bilancio apposito, distinto da quello dei proventi derivanti dei servizi della biblioteca. Il tariffario è entrato in vigore il

15 giugno 2015246.

Di particolare rilievo è anche la decisione (delibera di Giunta n. 23 del 26 gennaio 2016) di promuovere un incremento della documentazione a disposizione, specificamente del materiale audiovideo di proprietà della RAI - Radiotelevisione italiana. Tale volontà scaturisce da una premessa: che il Comune

“intende proseguire le attività della Fondazione, promuovendo iniziative con cui celebrare l'opera del regista riminese sia attraverso la costituzione di un vero e proprio centro di studi sia attraverso l'apertura di un museo a lui dedicato”

e che la gestione del consistente patrimonio devoluto dalla Fondazione, costituito da carte, foto, manifesti, libri, disegni,

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materiale audiovisivo e d'archivio, è stata affidata alla Cineteca

Comunale247.

Si richiama innanzitutto l’attenzione sul fatto che a gennaio 2016 un atto ufficiale del Comune citava, oltre all’apertura del museo dedicato al regista, anche l'intenzione di costituire un vero e proprio centro studi, che potesse divenire col tempo un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. E questo rispondeva indirettamente alle giuste preoccupazioni sollevate dal presidente della Fondazione Paolo Fabbri al momento del trasferimento delle attività all’ente locale.

La delibera citata ha approvato lo schema di un protocollo d’intesa con la RAI per la promozione e l’integrazione dell'archivio “Federico Fellini” conservato nella Cineteca comunale. In realtà già dal 2010 era stato sottoscritto un accordo tra la RAI e la Fondazione per disciplinare la messa a disposizione da parte dell’ente radiotelevisivo di documenti filmati relativi a Fellini. In termini generali, ora la Cineteca intendeva rinnovare l’accordo ormai scaduto subentrando alla Fondazione come controparte. Nello specifico richiedeva di mantenere la disponibilità delle copie dei materiali audiovisivi a suo tempo concesse alla Fondazione e anzi di integrarle con ulteriore documentazione sul Maestro che fosse stata in un prossimo futuro reperita nelle teche della RAI, fermo restando l'esclusivo utilizzo all’interno dei locali comunali e per scopi non commerciali di studio, ricerca ed espositivi. Il protocollo d’intesa sottolineava qual era il duplice obiettivo dell’accordo: quello di “raccogliere, conservare e catalogare in un unico archivio il materiale documentale riguardante il cinema di Federico Fellini” e quello di “mettere a disposizione,

247 Deliberazione di Giunta comunale n. 23 del 26/1/2016. Approvazione dello schema di protocollo di intesa

con RAI – Radiotelevisione italiana per la promozione e l'integrazione dell'archivio Federico Fellini conservato alla Cineteca comunale.

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esclusivamente all'interno degli spazi bibliotecari e museali della Cineteca, il materiale raccolto per finalità didattiche, divulgative e

informative”248.

Riguardo ai diritti, la RAI riconosceva alla Cineteca, non in via esclusiva e per dieci anni, i diritti di utilizzazione commerciale per attività didattiche, divulgative e informative, da svolgersi entro gli spazi bibliotecari e museali, con esclusione espressa di attività di noleggio, prestito e duplicazione. L’accordo è tuttora in vigore per dieci anni e sarà tacitamente rinnovato salvo disdetta.

Non solo l'incremento della documentazione in proprio possesso, ma anche la salvaguardia del materiale esistente era ed è tra le finalità della Cineteca. Da qui la necessità di provvedere a stipulare un protocollo d’intesa con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, avvenuto con delibera numero 74 del 1 marzo 2016, finalizzato alla conservazione dei disegni di Fellini. L’Opificio svolge a livello nazionale una preziosa attività di restauro, conservazione, ricerca e consulenza sui beni culturali, sia pubblici che appartenenti a privati senza fine di lucro. Si tratta di un istituto di fama internazionale che ha dato la sua disponibilità a redigere un progetto di conservazione del fondo, dopo aver effettuato una prima ricognizione per

verificare lo stato dei disegni249. Il grido d'allarme lanciato a mezzo

stampa l'anno precedente da Paolo Fabbri, almeno per quanto

riguarda la tutela dei disegni del Maestro, è stato quindi raccolto250.

248 Protocollo d'intesa allegato alla Deliberazione di Giunta comunale n. 23 del 26/1/2016, cit., p. 2.

249 Deliberazione di Giunta comunale n. 74 del 1/3/2016. Approvazione dello schema di protocollo d'intesa

con l'Opificio delle Pietre dure di Firenze per la tutela del fondo di disegni di Federico Fellini.

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CAPITOLO 5

Verso la costituzione del “Museo Fellini”