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CONSIGLIERE CHIRILLI

Noi ringraziamo il Revisore dei Conti che insomma, in qualche misura, ci dice che il Comune di Maglie non è proprio in condizioni disastrose. Sarò io stesso a verificare che, ciò che la Corte dei Conti ha rilevato, venga puntualmente corretto. Bene, però…questo mestiere, che la Corte dei Conti fa, che viene salutato quasi come un suo dovere, è un fatto, ritengo, assai utile. Perché in altre realtà si è arrivati al dissesto prima ancora che la Corte dei Conti verificasse le circostanze che hanno determinato il dissesto. Questo Comune, in questi anni o negli anni precedenti, insomma, forse strategicamente qualcosa l’ha realizzata poco correttamente o perlomeno in maniera poco accorta. Se ad oggi ancora, Dottore, siamo fermi con la riscossione a 6, 7 anni fa, 8 anni fa, beh, sono denari che purtroppo ci mancano in cassa. E sono denari che mancano. E sarà pure dovuto al fatto che i dipendenti vanno in pensione ma, insomma, i dipendenti hanno diritto ad andare in pensione. La loro pensione non è fatto inatteso, almeno…scongiurando delle malattie improvvise. E tuttavia non è una circostanza non prevedibile. Allora, cosa voglio dire con questo? Che noi, come opposizione, il nostro lavoro l’abbiamo fatto tutto; tant'è che alcune osservazioni che ci vengono, Dottore, dalla Corte dei Conti, noi le abbiamo fatte rilevare già da tempo. Per esempio: le proroghe eccessive sui contratti della nettezza urbana. Non è vero che in quella percentuale non è compreso lo

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smaltimento. La percentuale che l’Open Civitas ci dà è del costo, della nettezza urbana, e rispetto a quel costo noi abbiamo una percentuale superiore del 24,20%. È un dato, Sindaco carissimo. È un dato, purtroppo, che noi abbiamo più volte ripetuto, dovuto anche al fatto che l’MTA non ha svolto tutte quelle altre serie di compiti che avrebbero dato grandi benefici al nostro bilancio, e che di conseguenza sarebbero state stornate sul costo della spazzatura, che si sarebbe notevolmente ridotto. Anche se, chiaramente, il costo della spazzatura deve essere singolarmente visto, non può andare in compensazione. Questo è certo, questo è chiaro.

Allora… Così le proroghe eccessive dei parcheggi. Si dice: “Non è una Società in-house, di conseguenza i parcheggi possono tranquillamente” - dice la Corte dei Conti – “seguire una procedura differente, di aggiudicazione. Non è vero che devono essere legati per forza al contratto per la nettezza urbana”. Sono fatti, sono aspetti che dovrebbero esserci chiari da subito. E quando - torno a ripetere, Sindaco – quando si arriverà - e me lo auguro che avvenga in questo scorcio di Amministrazione, Assessore - ma quando accadrà che quel parcheggio dovesse essere riaffidato, quello interrato, in gara, io mi auguro che si faccia un verbale di constatazione, e si veda se quello che ci viene restituito è quello che è stato dato all'azienda quando è iniziato il servizio, per esempio, dei parcheggi. Questo lo dico anche al Revisore dei Conti; perché lì, per esempio, ci sono attrezzature, per esempio della rimozione coatta, che sono state alienate. Per il quale servizio il Comune, i cittadini continuano a pagare il canone, nonostante il mezzo sia stato pure alienato. E, per esempio, c'è tutto un immobile che dovrebbe rientrare nella normale manutenzione, oggi che invece versa in condizioni davvero critiche, dal punto di vista manutentivo. Allora, finisco col dire: i danari mancano, e non è che facciano bene i Comuni che non pagano. No! Loro sbagliano a non pagare; ma la legge, e la corretta amministrazione, prevede che del denaro bisogna approvvigionarsi. E non approvvigionarsi con le anticipazioni di cassa, non andando a prendere i denari vincolati, ma con le spese che vengono con gli incassi che ci vengono dai tributi, dalle diverse fonti che le Amministrazioni hanno. Allora, concludo dicendo: questo campanello allarme non sia suonato invano! E questo ce lo assicura sia il Revisore dei Conti sia, da quello che ho sentito, il Sindaco.

PRESIDENTE

Grazie, Consigliere. Ci sono in interventi? Prego, Sindaco.

SINDACO

Grazie, Presidente. Io penso di aver sentito degli interventi abbastanza garbati: che alcuni vanno nella direzione giusta, ed altri invece hanno esagerato sulla situazione emersa da una relazione della Corte dei Conti. La relazione della Corte dei Conti, così come diceva il Revisore,

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assegna il ruolo di controllo al Revisore, ed ha un ruolo di suggerimento ed accompagnamento delle Amministrazioni verso una giusta e migliore contabilità, una fotografia migliore dei bilanci delle stesse Amministrazioni. E in questa direzione è andato tutto il confronto che si è avuto nel tempo con la Corte dei Conti. Con l’emersione di alcuni dati, di alcune criticità…in gran parte sanate, perché oltre a queste noi abbiamo allegato per trasparenza e correttezza tutti gli atti e tutto ciò che c'è stato nel tempo, nel relazionarsi con la Corte dei Conti. Quindi c'è stata la prima richiesta e c'è stata la prima delucidazione, la seconda richiesta e la seconda delucidazione. Infine il confronto, il 30 ottobre a Bari, per arrivare ad una…chiamiamola Sentenza, ma Sentenza non è, definitiva, Qual è l'aspetto positivo…? Che, io, non è che vado a dire che sta tutto a posto e che abbiamo il Bilancio più in regola d'Italia. Questo non l'ho mai detto, e né lo dico ora! Però dico che mettiamo una pietra sopra al 2015, ‘16 e ’17, nel senso che chiudiamo i nostri Bilanci, così come li avevamo discussi, con una regolarità contabile, e che hanno solo dei suggerimenti da mettere in atto negli anni successivi. Questo è l'aspetto positivo che la Corte dei Conti fa emergere alla fine di tutto questo confronto, che c'è stato per circa un anno e mezzo di scritti, di udienze, e quindi per arrivare alla sentenza finale. Che cosa voglio dire? Allora: quegli aspetti che sono stati citati in Consiglio sono quelli che la Corte dei Conti sollecitava: e noi abbiamo risposto punto-punto a tutto ciò che loro dicevano. Di questi aspetti…perché dico che alcune cose sono state dette in maniera errata, ed altre…magari si è tentato anche di fare una certa opposizione? Ora mi spiego meglio e dico perché. Intanto, sulla tardiva approvazione non abbiamo scaricato niente sugli Uffici, ma abbiamo detto - insieme agli Uffici perché erano con noi, insieme al Revisore e ad altri Consiglieri, che siamo andati a Bari - abbiamo detto: che è cambiato il modo di fare il Bilancio; dal 2011 ad oggi si è avuta una svolta epocale; e che gli Uffici si sono man mano adeguati a tutto ciò che la norma richiedeva.

Quindi, dal 2011 ad oggi, non è che abbiamo avuto 8 anni per imparare la lezione o imparare i documenti. Dal 2011 ad oggi ci sono state una serie di modifiche, in itinere, che hanno portato ad uno stravolgimento del documento contabile, degli adempimenti riguardanti la Ragioneria.

Che non sono più solo il Bilancio di Previsione, il Piano delle Opere Pubbliche…ma c’è una serie di adempimenti intermedi che portano sempre a delle scadenze, e quindi si è avuto anche un coinvolgimento di tutta la macchina amministrativa. Questo volevamo dire, Consigliere Izzo, quando abbiamo parlato dei dipendenti: volevamo dire che tutta la macchina amministrativa oggi è coinvolta nel Bilancio, perché a differenza del passato bisogna avere prima le attività che ogni Ufficio vuole fare. Poi c'è un confronto attraverso il PEG, e poi si arriva al dato conclusivo con il Bilancio. Questo volevamo dire, non “che abbiamo dato la colpa ai dipendenti”, che colpe specifiche non hanno. L’anticipazione di tesoreria: è collegata agli incassi; qui anche…sia su questi che con i residui, la Corte dei Conti ci ha dato solo e soltanto ragione, ma non perché

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“siamo stati bravi”. Perché la Corte dei Conti, sulla base dei dati analizzati, ha potuto vedere che, a fronte di un’anticipazione media del 2016 di 1.031.000 Euro, noi siamo scesi nel 2018 ad un’anticipazione media di 318.000 Euro. Quindi, significa che dal 2016 al 2018 ci sono stati 700.000 Euro in meno di anticipazione media: è su questo la Corte dei Conti, cioè sui dati effettivi, che ha detto: “va bene, questa criticità non la prendiamo in considerazione”. Così come tante altre: come hanno interpretato male una diminuzione dei crediti di 300.000 Euro di debiti fuori bilancio, che erano gli accantonamenti, una diminuzione degli accantonamenti.

Ma erano, quelle somme, siamo dovuti andare a spiegare - perché la Corte dei Conti legge i dati ma non sa tutto quello che c’è - siamo andati a spiegare che sono quelle somme che noi abbiamo dovuto pagare per gli espropri, e che erano accantonate nei Bilanci già dal 2013-2014. Quindi, una diminuzione… Alcune domande che ci faceva la Corte dei Conti sono state stralciate a priori. Dove c'è un aspetto importante e che abbiamo chiarito, è che la Corte dei Conti ci dice, alla fine: “Allora: dal 2019 attenetevi a quella che è la contabilizzazione ordinaria del fondo crediti di dubbia esigibilità”. Quello è vero! Però - Consigliere Izzo, permettimi - io qui non faccio politica, io faccio l'Amministratore. Però, permettimi: io fossi in te non avrei citato quello. Perché? Te lo spiego subito, perché. Il 24 aprile 2017 in sede di Bilancio, giustamente…ma poi me l'hai sempre ripetuto, e io ti ho sempre risposto. Però ti ho citato per questo motivo. Tu dici, testualmente: “un avanzo di amministrazione così elevato…può sembrare che l’Ente gode di una buona cosa, ma in effetti una parte così elevata di somme” - noi nel 2017 accantonavamo circa 1.000.000 – “una parte così elevata di somme che vengono congelate è una parte di ricchezza, che poi alla fine non viene utilizzata. Non viene spesa dai cittadini, quindi il fatto che ci sia questo avanzo, così elevato, non è un buon segno”. Mi dice il Consigliere Izzo, in Consiglio. E io, quello che ho risposto nel 2017, sono costretto a dirlo oggi.

Cioè: mentre 1.600.000 che noi accantonavamo…sbagliando perché partivamo dal 2015; cioè il calcolo, abbiamo spiegato, che sbagliavamo a calcolarlo perché dal 2015, partendo da una base errata, avevamo un importo errato, con un metodo semplificato. Quindi, questo ce l'ha detto la Corte dei Conti; e ci ha detto pure: “dal 2019 aggiustatevi”. Però, perché non l'avrei detto, Consigliere Izzo? Perché, se nel 2017…

[CONSIGLIERE IZZO, intervento fuori microfono: “…queste cose, non le sapevo…”]

SINDACO

Ma te l’ho detto io, te l’ho detto pure. Scusami un attimo. Allora, siccome nel 2017 1.600.000 era poco…è vero: la Corte dei Conti ci dice che era poco, non che abbiamo accantonato molto.

Noi abbiamo messo in sicurezza il Bilancio, al momento. Cioè, nel 2017, secondo il nostro

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calcolo, abbiamo messo in sicurezza il Bilancio accantonando 1.600.000; che il Consigliere Izzo mi riprendeva, e io gli spiegavo che era un calcolo dovuto a quello che ha detto il Revisore, a delle medie che vengono fatte, e che comunque bisogna aumentarlo. E quindi noi, nel 2019, abbiamo detto alla Corte dei Conti: “quel calcolo errato nel 2015, lo stiamo adeguando”. Perché siamo partiti da 150.000 Euro nel 2015, eh; siamo partiti, ma man mano l’abbiamo adeguato.

Anche qui la Corte dei Conti - sull'aspetto più delicato che c'era – anche qui si rende conto che si passa dal 2015 a 150, a 1.600.000 nel 2018, di accantonamento di bilancio, e quindi dice: “va bene, l'anno venturo applicate il metodo ordinario, che è il metodo previsto dalla normativa, e regolarizzate questa situazione”. Questa è la situazione reale. Il Consigliere Giannuzzi mi tira fuori alcuni argomenti che stiamo… Alcuni già sanati, nel senso: il discorso dei residui, anche lì la Corte dei Conti ha preso atto del discorso formale, proprio, di errore formale, ma ha preso atto con la tabella. Con la tabella che noi gli abbiamo presentato, ha riconosciuto quest'errore, e quindi spariscono, non è che ci siamo inventati i residui. Abbiamo fatto la procedura che, da questo errore formale, siamo arrivati alla soluzione della problematica. E così con i debiti fuori bilancio. I debiti fuori bilancio, ci hanno detto: “guardate che, pure se ci sono le sentenze esecutive…” Stiamo parlando anche sentenze di 200 Euro…quelle che porteremo oggi, successivamente, ammontano a 13.000 Euro totali, non dell'anno 2019. Allora, pure se ci sono sentenze esecutive, la Corte dei Conti dice: “tu riconosci il debito fuori bilancio, perché se uno è caduto nel 2013 e poi lo vai a pagare nel 2019 diventa un debito fuori bilancio. E allora, se lo riconosci prima, poi c’è la Sentenza, lo vai a pagare e questa è la procedura contabile corretta”.

E noi ci stiamo adeguando, tanto è vero che oggi portiamo quelle previste per il 2019, con il punto successivo, al riconoscimento di queste diverse Sentenze che, comunque, dobbiamo pagare. Diciamo che adegueremo quello che ha detto la Corte dei Conti. Ho un minimo di dubbio; nel senso che, comunque, noi abbiamo agito per non far maturare ulteriori interessi nei confronti dell'Amministrazione. Cioè: quando c'è stata la Sentenza siamo andati, le somme erano accantonate e abbiamo pagato. Non abbiamo aspettato di venire in Consiglio e riconoscere…che è procedura corretta, per carità. E la faremo. Però è naturale che se delle somme che…queste sono irrisorie, ma se c'è una somma che tu devi - dopo la Sentenza - aspettare il Consiglio e poi andare a pagare, diciamo che possono maturare anche lì degli ulteriori interessi che vanno a carico dell'Amministrazione, e quindi potremmo anche noi essere passibili e andare a rimborsare questi interessi.

[CONSIGLIERE GIANNUZZI, intervento fuori microfono: “Il riferimento era ai debiti dell’MTA…”]

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SINDACO

E ora arrivo a quello. Che c'è una differenza madornale. Non è un debito fuori bilancio; pure quello mi citavi. Quella dell’MTA è stata…per le transazioni, e qui abbiamo allegato pure un parere legale. e l'avvocato sta lì. Per le transazioni non esiste il debito fuori bilancio. Noi abbiamo ereditato 150.000 Euro di…diciamo, mancanza fra quello che prevedeva l’MTA e quello che avevamo noi. C'erano queste 150.000 Euro, circa, “ballerine”. Lì non era un debito fuori bilancio, perché? Perché noi siamo andati a transigere con l’MTA, e a dire: “Allora, a fronte di 300.000” - che loro dicevano – “noi te ne diamo 150, chiudiamo”, attraverso la transazione, senza debito fuori bilancio. Quindi, quello è. Non doveva venire, né nessuno ci è venuto mai a dire…al di là del parere legale, l'avvocato è presente che ha fatto, nessuno è venuto per dire che era un debito fuori bilancio. Ci hanno parlato delle Sentenze! Perché, di fronte alla Sentenza…

[CONSIGLIERE GIANNUZZI, intervento fuori microfono]

SINDACO

Da quella asseverazione. È quello che sto dicendo io: da quella asseverazione, che veniva una differenza tra bilancio MTA e bilancio del Comune, noi abbiamo fatto questa transazione e abbiamo pagato quello che dovevamo pagare. Quindi non era un debito fuori bilancio. Ora… Il Consigliere Andreano ha detto le stesse cose… E io, fondamentalmente, che voglio dire? Che ci sono delle osservazioni; e degli aspetti che la Corte dei Conti ci dice: “per il futuro regolarizzate in questa maniera”. Delega, il Revisore, a controllare che l'Amministrazione va a fare questo percorso; e noi, questo percorso, che abbiamo già iniziato negli anni, lo porteremo a compimento col consuntivo 2019. Quindi: questo è il percorso che la Corte dei Conti ci ha indicato, e che noi stiamo seguendo. Poi ci sono tutte quelle altre cose del mutuo… Mutuo sì, mutuo no…il mutuo è stato fatto per cofinanziare il PRUSST, i soldi del PRUSST non sono mai arrivati... Ci dice pure che non basta un sollecito singolo, ma non è che possiamo andare a Sternatia con il mitra a dire: “dateci i soldi”! Possiamo però devolvere quelle somme previste per il mutuo, quindi le devolviamo per un altro tipo di intervento che andremo a fare per la comunità, e sulle opere pubbliche per quello che è previsto. Ecco i motivi per i quali io…non so se è prevista la votazione. Non so che è previsto. Invito a votare questo parere della Corte dei Conti, che ci invita ad una maggiore attenzione ma che - lo ripeto, chiaramente - non sanziona il Comune di Maglie e prende atto di gran parte delle osservazioni che il Comune di Maglie, attraverso gli Uffici, attraverso noi che siamo andati lì, abbiamo esposto e che sono state accettate dalla Corte dei Conti. Grazie.

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PRESIDENTE

Grazie. Ci sono altri interventi? Prego, Consigliere Izzo.

CONSIGLIERE IZZO

Non ho capito, questa è una… Che cosa dovremmo votare, in pratica? Cioè: se siamo favorevoli, a che cosa? Cioè: questa nota di cui abbiamo discusso… Cioè, presa d’atto, che cosa significa?

Se siamo favorevoli, contrari alla presa d’atto?

SEGRETARIO GENERALE

Consigliere, vi abbiamo inviato…se non sbaglio proprio nell'imminenza della comunicazione dei provvedimenti della Corte dei Conti, proprio una copia del dispositivo. Il quale dispositivo, tra le altre cose, dice che noi dobbiamo avvisare tempestivamente l'organo Consiliare e l'organo di Revisione, così come abbiamo fatto. E, in quel dispositivo, la Corte dei Conti diceva che dovevamo entro 60 giorni portarla in Consiglio Comunale, affinché tutti i consiglieri ne prendessero atto; e dopodiché avevamo 30 giorni per inviarla alla Corte stessa.

CONSIGLIERE IZZO

Alla fine dovete dare una risposta, alla Corte dei Conti.

SEGRETARIO GENERALE

E la presa d’atto delle misure correttive, le abbiamo indicate in questa Delibera; così come ha chiesto la Corte dei Conti. E quindi dobbiamo dare atto di aver fatto questo passaggio e inviarlo alla Corte stessa.

CONSIGLIERE IZZO

E quindi, questa discussione a che cosa è servita?

[SINDACO, Intervento fuori microfono: “È obbligatorio prendere atto…”]

CONSIGLIERE IZZO

Cioè, qua ci sono una serie di considerazioni. Allora, faccio il mio intervento. C’è un’ammissione di errore. Siamo partiti da un errore. Se un medico sbaglia, comunque…viene sanzionato. Allora l’ammissione di errore ha portato a delle conseguenze, che sono dei Bilanci 2015 e 2016 alterati. Se c'è un errore, l’errore è stato riconosciuto per il 2015, 2016, c'è stata una conseguenza dell’errore e, da qual momento in poi, da quando ci sono state le prime

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segnalazioni della Corte dei Conti, si è cercato di porre rimedio a questi errori. Ma, allora io mi chiedo: se i Bilanci fossero stati corretti, nel senso che non si fosse partiti dagli errori iniziali ma da un fondo crediti di dubbia esigibilità, fatto per bene nel 2015, fatte salve tutte le difficoltà della prima volta, eccetera, questi Bilanci sarebbero stati quelli che adesso risultano approvati in sede di consuntivo, o sarebbero stati diversi? E, se fossero stati diversi, avremmo fatto altre considerazioni che non sono quelle che il Sindaco ha letto, quando io esprimevo il discorso rispetto a quello che era stato presentato. Cioè: che nel 2018 c'è un avanzo di amministrazione di 2.600 Euro. Lì facevo la critica che fanno tutti i Consiglieri di opposizione. Non ci deve essere né un avanzo di amministrazione, né un disavanzo. Perché questo dimostra che la buona Amministrazione sa spendere i soldi per i cittadini. Ma nel 2018 - io ce l'ho qua lo schema - dei 2.600…somma che è stata calcolata con due errori, consequenziali, è stata la maggior parte accantonata; per cui la parte disponibile era 8.000 Euro. Tutto il resto, quindi, è come se non ci fossero stati i soldi utilizzati da parte dei cittadini. Questa era la critica. Se poi il Sindaco legge un trafiletto e non legge tutto quello che è il mio pensiero, beh, è chiaro che viene falsato…

segnalazioni della Corte dei Conti, si è cercato di porre rimedio a questi errori. Ma, allora io mi chiedo: se i Bilanci fossero stati corretti, nel senso che non si fosse partiti dagli errori iniziali ma da un fondo crediti di dubbia esigibilità, fatto per bene nel 2015, fatte salve tutte le difficoltà della prima volta, eccetera, questi Bilanci sarebbero stati quelli che adesso risultano approvati in sede di consuntivo, o sarebbero stati diversi? E, se fossero stati diversi, avremmo fatto altre considerazioni che non sono quelle che il Sindaco ha letto, quando io esprimevo il discorso rispetto a quello che era stato presentato. Cioè: che nel 2018 c'è un avanzo di amministrazione di 2.600 Euro. Lì facevo la critica che fanno tutti i Consiglieri di opposizione. Non ci deve essere né un avanzo di amministrazione, né un disavanzo. Perché questo dimostra che la buona Amministrazione sa spendere i soldi per i cittadini. Ma nel 2018 - io ce l'ho qua lo schema - dei 2.600…somma che è stata calcolata con due errori, consequenziali, è stata la maggior parte accantonata; per cui la parte disponibile era 8.000 Euro. Tutto il resto, quindi, è come se non ci fossero stati i soldi utilizzati da parte dei cittadini. Questa era la critica. Se poi il Sindaco legge un trafiletto e non legge tutto quello che è il mio pensiero, beh, è chiaro che viene falsato…

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