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La Regione Sicilia, a partire dal 2006, ha avviato un programma31 per la gestione del rischio clinico che prevede l’introduzione di standard incentrati su alcune tematiche di maggiore rilevanza.

Nel corso degli anni, il numero degli standard è notevolmente incrementato passando da 27 nel 2006 a 65 nel 2011.

Le aree tematiche affrontate sono:

• Obiettivi Internazionali per la Sicurezza dei Pazienti

• Accesso all'assistenza e continuità delle cure

• Diritti dei pazienti e dei familiari

• Valutazione e cura dei pazienti

• Assistenza anestesiologica e chirurgica

• Gestione e Utilizzo dei farmaci

• Miglioramento della qualità e della sicurezza del paziente

• Qualifiche e formazione del personale

• Gestione delle informazioni e delle comunicazioni

33 Il progetto interessa tutte le strutture sanitarie della Regione e prevede le seguenti attività:

• autovalutazione semestrale della compliance agli standard della Joint Commission international da parte di tutte le strutture sanitarie mediante un software disponibile on-line;

• attività di formazione ai referenti del progetto presso le diverse strutture sanitarie;

• attività di tutoraggio in situ, mediate visite di supporto effettuate da consulenti Joint Commission international.32

Il progetto regionale, negli anni successivi, vede affermare un’ulteriore attività, orientata alla valutazione dei maggiori Pronto soccorso della Regione con lo scopo di evidenziare le principali criticità e gli eventuali punti di forza.

Tale analisi è stata condotta mediante interviste e visite in situ, sulla base di uno strumento complesso riguardante le seguenti aree:

• Costi

• Personale

• Organizzazione

• Percorsi clinico-assistenziali

• Qualità e rischio clinico

• Documentazione sanitaria

Con l’accordo sottoscritto il 31 luglio 2007 tra il Ministero della Salute ed il Ministero dell‘Economia e Finanze per l’approvazione del Piano di contenimento e riqualificazione del Servizio Sanitario Regionale 2007-2009 la Regione Siciliana33 ha intrapreso un percorso per il risanamento dal deficit, con

32 https://www.polime.it/files/file/Piani_Aziendali/STD_JCI_MANUALE_2011.pdf 33http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegion ale/PIR_AssessoratoSalute/PIR_DipPianificazioneStrategica/PIR_PianosanitarioRegio

34 l‘introduzione di un sistema di misure prevalentemente orientate alla riduzione dei costi ed alla razionalizzazione delle risorse, che ha consentito di contenere la spesa entro livelli definiti.

Con il Piano di rientro si è inteso, quindi, sviluppare una programmazione più efficace permettendo non solo un controllo della spesa sanitaria ma anche la rimozione di cause strutturali pressanti su sistema sanitario regionale. La Regione Siciliana per mezzo dell’attribuzione di una maggiore sovvenzione da parte del governo, ha assunto, nel piano di rientro, impegni per permettere un riequilibrio economico del Servizio sanitario regionale.

Figura 1.4 Obiettivi generali della Regione Siciliana.

Fonte: pti.regione.sicilia.it

nale20102012/PSR%20-%20Piano%20della%20salute%202011-2013- Testo%20per%20pubblicazio.pdf

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Figura 1.5 Obiettivi specifici della Regione Siciliana.

Fonte: pti.regione.sicilia.it

La realizzazione di questi obiettivi ha messo la Regione Siciliana nelle condizioni di intercedere sui procedimenti che hanno esercitato fino ad adesso un effetto sulla spesa sanitaria mediante un’adeguata allocazione delle risorse indirizzate alle diverse forme di assistenza.

36 Il decreto che stabilisce le linee di azione per la gestione degli eventi sentinella SIMES è stato firmato dall'Assessore Massimo Russo34 il 23 dicembre 2009; tale decreto, inoltre, permette di gettar le basi per l'attivazione di una funzione aziendale continuamente dedicata alla gestione del rischio clinico e alla sicurezza dei pazienti.

Il SIMES o sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità, prevede tre livelli di intervento:

• Il monitoraggio: consiste nella raccolta delle informazioni riguardo agli eventi sentinella e ai sinistri per valutare i rischi;

• Le raccomandazioni: hanno l’obiettivo di indirizzare gli operatori circa le azioni da intraprendere per migliorare la qualità dell’assistenza e vengono elaborate sulla base dei dati raccolti nel primo livello di intervento;

• La formazione del personale: ha lo scopo di istruire gli operatori circa i metodi e gli strumenti utilizzati per il miglioramento della sicurezza dei pazienti.

Per quanto riguarda il monitoraggio, il SIMES prevede due componenti:

• Gestione degli Eventi Sentinella: consiste nel tenere sotto controllo il presentarsi degli eventi sentinella, cioè un qualsiasi evento avverso grave che può comportare la morte o danno al paziente. Il verificarsi anche solo di un caso comporta un’indagine per capire se si è trattato di un evento riconducibile a fattori eliminabili o riducibili.

• Gestione delle Denunce dei Sinistri: gestione dei dati medico-legali economici, assicurativi e procedurali delle denunce dei sinistri35.

34http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegion ale/PIR_AssessoratoSalute/PIR_DipartimentoOsservatorioEpidemiologico/PIR_Gestio nedelrischioclinico 35http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=3002&area=siste maInformativo&menu=errori

37 Il decreto firmato dall’assessore Russo è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale della regione siciliana nel dicembre del 2009; alcuni punti36 trattati in esso fanno riferimento:

• 37Alla segnalazione da parte di tutte le strutture sanitarie pubbliche accreditate degli eventi sentinella verificatesi e delle denunce e dei sinistri; • Istituire una funzione permanentemente dedicata alla gestione del rischio

clinico e alla sicurezza dei pazienti e delle cure, inclusi il monitoraggio e l’analisi degli eventi avversi e l’implementazione delle buone pratiche per la sicurezza dei pazienti;

• Il responsabile della funzione aziendale per la gestione del rischio clinico farà anche parte del comitato per il rischio clinico. Il referente per il rischio clinico risponderà alla direzione generale della propria azienda e all’Assessorato regionale della sanità.

• Il referente per il rischio clinico non ha il compito di identificare responsabilità individuali o inadempienze contrattuali. Tale individuo svolge la propria attività in un’ottica di miglioramento della qualità delle prestazioni.

• Ogni azienda del SSR si impegna a predisporre ed attuare il piano aziendale annuale per la gestione del rischio clinico e per l’implementazione delle buone pratiche. Tale piano dovrà contenere gli obiettivi annuali. Dovrà inoltre predisporre una relazione annuale sulle attività svolte e sui risultati raggiunti.

Tra il 2011 e il 2013 la regione Sicilia ha sviluppato il cosiddetto PROQUAL, ovvero il programma regionale per la promozione permanente della qualità, impegnandosi a perseguire un certo livello di qualità che viene appunto previsto in

36http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegion ale/PIR_AssessoratoSalute/PIR_DipartimentoOsservatorioEpidemiologico/PIR_Gestio nedelrischioclinico/Decreto_funzione_rischio_clinico.pdf

38 questo documento. I principi che hanno ispirato il PROQUAL sono: la centralità dei bisogni dei cittadini, l’equità, l’efficacia, l’efficienza, l’appropriatezza, la sicurezza oltre che la trasparenza, l’efficacia e l’onesta.

La regione dunque, cerca di raggiungere obiettivi strategici quali il coinvolgimento dei cittadini e dei pazienti ad attuare processi valutativi, promuovere l’erogazione di prestazioni sanitarie efficaci e migliorarne l’appropriatezza, promuovere la sicurezza del paziente e la gestione del rischio clinico.

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