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4. L’IPOTESI DI VENEZIA SHOPPING FESTIVAL

4.2 Il contesto turistico veneziano

Il turismo rappresenta uno degli assi portanti dell’economia del Comune di Venezia, il cui “brand” è già di per sé universalmente conosciuto e riconoscibile.

L’ampia offerta turistica che caratterizza la città lagunare, è senza dubbio uno tra i fattori di scelta più influenti da parte del viaggiatore, alla continua ricerca di un approccio esperienziale, di tipo olistico, capace di accrescere la sua esperienza cognitiva, secondo vari punti di vista: artistici, culturali, enogastronomici, ludici, ecc.

“Il fattore multi-motivazionale, da parte dei nuovi viaggiatori, assume un ruolo preponderante e determina un mutamento anche delle politiche turistiche locali, orientate all’integrazione tra prodotti ed all’accrescimento delle occasioni di visita, miscelando attrattori e motivazioni.” [G. Santoro 2009]34

.

Complessivamente, si nota come negli ultimi dieci anni la città di

Venezia abbia conosciuto un costante incremento di flussi turistici, sia in termini di arrivi che di presenze, con una permanenza media di circa 2,27 giorni (tab.7).

Nonostante il periodo di crisi economica, il settore turistico nel Comune di Venezia per l’anno 2012 ha registrato solo una leggera flessione negli arrivi (-1,5%) e nelle presenze (-1,1%), rispetto all’anno precedente, il 2011, caratterizzato però da numeri imponenti: oltre 4 milioni di arrivi e quasi 9 milioni e mezzo di presenze.

Tabella 7 - Il turismo a Venezia: 2003-2012

Anni Arrivi Var % Presenze Var % Permanenza media 2003 2.748.733 1,0% 6.212.412 3,0% 2,26 2004 3.018.609 9,8% 6.930.073 11,6% 2,30 2005 3.237.623 7,3% 7.670.433 10,7% 2,37 2006 3.496.160 8,0% 8.245.154 7,5% 2,36 2007 3.626.853 3,7% 8.842.874 7,2% 2,44 2008 3.433.775 -5,3% 8.847.539 -4,0% 2,47 2009 3.405.115 -0,8% 8.445.911 -0,5% 2,48 2010 3.708.407 8,9% 8.521.247 0,9% 2,30 2011 4.167.171 12,4% 9.417.872 10,5% 2,26 2012 4.106.161 -1,5% 9.310.132 -1,1% 2,27

Fonte: Assessorato al Turismo del Comune di Venezia su dati APT e Servizio Statistica e Ricerca.

Per quanto riguarda la domanda turistica (tab.8) nel 2012 è rimasto sostanzialmente costante il flusso turistico degli stranieri (arrivi quasi senza variazioni; -0,3% le presenze) mentre l’andamento degli italiani è risultato essere in netto calo (-9,7% gli arrivi; -9,3% le presenze) in tutte e tre le zone del Comune, ovvero Città storica, Lido e Mestre-Marghera. Nonostante ciò, i turisti italiani si presentano comunque il primo mercato inbound a Venezia, davanti agli americani, anch’essi in calo, ma in minor misura (-2,3%). A seguire i francesi, con la più lunga permanenza media (2,93 gg), gli inglesi in netta espansione, i tedeschi e i giapponesi. I cinesi, inoltre, hanno registrato nel 2012 il maggior incremento tra tutti i mercati, superando numericamente gli spagnoli.

Tabella 8 - La domanda turistica a Venezia: 2012 Provenienza turisti Arrivi Var % 2011-2012 Presenze Var% 2011-2012 Permanenza media Italiani 561.686 -9,7% 1.311.250 -9,3% 2,33 Americani 535.767 -2,3% 1.141.634 -0,8% 2,13 Francesi 359.553 -3,1% 1.052.995 1,1% 2,93 Inglesi 272.744 12,2% 738.455 13,3% 2,71 Tedeschi 220.077 -4,5% 621.216 -3,8% 2,82 Giapponesi 206.380 5,6% 311.635 6,0% 1,51 Cinesi 187.079 15,4% 272.239 16,8% 1,46 Spagnoli 174.750 -21,2% 403.548 -18,9% 2,31 Brasile 136.268 -4,3% 258.987 -3,0% 1,90 Australia 132.459 0,7% 308.864 -0,6% 2,33 Russia 89.359 11,3% 65.468 7,5% 0,73 India 32.877 1,8% 65.468 4,4% 1,99

Fonte: Assessorato al Turismo del Comune di Venezia su dati APT e Servizio Statistica e Ricerca.

Stando ai risultati ottenuti dal Visitor Survey 201235, è stato possibile ricavare ed analizzare più da vicino il profilo di visitatore a Venezia.

Dalla fine di gennaio 2012 fino a gennaio 2013 sono stati somministrati 2.606 questionari ad un campione di visitatori nel centro storico di Venezia, in alcuni punti nevralgici del sistema turistico (Stazione, Strada Nuova, Rialto, Accademia, San Marco, ecc.). Per la maggior parte i visitatori sono risultati turisti che soggiornano nella città storica (64%) mentre il resto (36%) appartiene alla categoria degli escursionisti tradizionali o impropri, che hanno scelto Venezia come destinazione ma soggiornano nelle sue vicinanze (Mestre, Marghera o Lido). Il 24% dei turisti è di nazionalità italiana, mentre il 52% è di provenienza europea, con francesi, tedeschi e inglesi come nazionalità prevalenti.

Circa il 56% dei visitatori viaggia in coppia, il 23% con amici, il 15% in famiglia, mentre solo il 4% viaggia in gruppo organizzato. Secondo la stessa indagine, la principale motivazione della visita a Venezia per i turisti è lo

35 Visitor Survey 2012 è un progetto studio del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’

Foscari, e condiviso dall’Amministrazione Comunale con la Camera di Commercio di Venezia. Presentato in occasione del convegno “Turista chi sei? Identikit del turista a

svago (circa 89%), mentre gli escursionisti tradizionali si muovono sostanzialmente per una passeggiata, per visitare mostre, musei e chiese o per lo shopping (27%).

Anche se i dati sulla spesa sono da prendere sempre con molta cautela, la spesa media giornaliera è risultata di 169 euro per il turista, mentre gli escursionisti arrivano a spendere dai 25 ai 40 euro al giorno.

In generale, per quanto riguarda l’anno 2012, il turismo incoming internazionale in Italia ha registrato numeri importanti in termini di presenze e spesa turistica, trainato dal mercato tedesco, americano, russo, inglese, francese, austriaco, svizzero, spagnolo e giapponese. L’aumento delle entrate internazionali (+3,8%) ha compensato la stagnazione delle uscite (- 0,3%), in riferimento al calo del turismo outgoing degli italiani all’estero, portando in positivo il saldo netto della bilancia dei pagamenti turistica in Italia, pari a 11.544 milioni di euro, in aumento rispetto a quello registrato nell’anno precedente.36

Fra le province italiane con il maggior afflusso di entrate valutarie turistiche dall’estero, Venezia si presenta terza in classifica, dopo Roma e Milano, con una totale di 2.780 milioni di euro spesi nel 2012 (+6,1% rispetto al 2011).

I mercati in crescita e con la più alta disponibilità di spesa sono sostanzialmente i mercati asiatici (cinesi e russi) che rispetto a quelli europei, in vacanza dedicano una parte del proprio budget allo shopping. In Europa, e in particolare in Italia si producono molti prodotti artigianali, difficili da trovare in altri Paesi, e per il turista asiatico i brand italiani e i beni di lusso rappresentano un vero status symbol.

Negli ultimi anni comunicare con i mercati di riferimento attraverso eventi innovativi rappresenta sempre più un valore aggiunto e in grado di premiare l’immagine della destinazione turistica; ormai occorre conoscere sempre di più le abitudini, i desideri, le aspettative e capire le sfumature che delineano il mondo dei singoli gruppi di consumatori [Gilberti 2004].

36 “L’Italia e il turismo internazionale. Risultati e tendenze per incoming e outgoing nel 2012”.

In una città come Venezia dedicare un evento “marchio”37

, come il festival dello shopping, potrebbe coinvolgere i visitatori e la popolazione residente, in una chiave alternativa. In primis, occorre però che le proposte siano presentate, distribuite e commercializzate in tutti i bacini mondiali di domanda potenziale, per “catturare” il turista prima della partenza, convincendolo delle ragioni d’acquisto di un pacchetto.