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Il turismo nell’era contemporanea: destinazioni e mercati emergent

2. SHOPPING E TURISMO

2.1 Il turismo nell’era contemporanea: destinazioni e mercati emergent

Sempre più persone ogni anno viaggiano, incrementando flussi turistici in tutto il mondo: gli orizzonti si sono allargati e nuove destinazioni sono emerse nel panorama turistico globale. Nell’ultima decade il comparto dei viaggi e del turismo ha sperimentato una continua espansione e diversificazione, divenendo uno dei settori economici di maggior importanza e influenza nel mondo. Investire nel settore turistico per incrementare lo sviluppo socio-economico è stato l’obiettivo di molte destinazioni turistiche, attraverso l’incremento del commercio, la creazione di posti di lavoro, di imprese e la costruzione di infrastrutture.

Nonostante il recente periodo di crisi e d’incertezza economica che ha caratterizzato gran parte dell’Europa, gli arrivi internazionali dei turisti hanno mostrato un notevole aumento senza interruzioni; dai 25 milioni nel 1950 ai 278 milioni nel 1980, 528 milioni nel 1995, 995 milioni nel 2011 sino a 1 miliardo di viaggiatori nel 2012, un record mondiale [UNWTO 2013]. Questi sono i dati stimati dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT)10

che, per celebrare questo storico traguardo, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “One Billion Tourist: One Billion Opportunities”11 rivolta alle tematiche del turismo responsabile e sostenbile.

Fra le novità che riguardano lo scorso 2012 (tab.1), spiccano le regioni dell’Asia e del Pacifico, che mostrano una rapida crescita in termini di arrivi, con un incremento del 7%, equivalente a 15 milioni in più di movimenti turistici rispetto al 2011; fra le destinazioni asiatiche emergenti si classificano

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OMT è l'acronimo ufficiale in Italiano, mentre UNWTO è l'acronimo inglese di “United Nations World Tourism Organization”, l'agenzia specializzata delle Nazioni Unite, che si occupa del coordinamento delle politiche turistiche e promuove lo sviluppo di un turismo responsabile, sostenibile universalmente accessibile. Fonte:

la Thailandia, la Cambogia, il Vietnam, la Malaysia e Il Myanmar [UNWTO 2013]. A seguire l’Africa che, con un aumento del 6% (3 milioni di turisti in più dal 2011), per la prima volta raggiunge i 50 milioni di arrivi. Il Medio Oriente mostra risultati diversi per ogni sua destinazione, stimando nello scorso anno un totale di 52 milioni di flussi turistici internazionali, trainati dall’Egitto, la Palestina, la Giordania e dagli Emirati Arabi.

Infine il continente delle Americhe nel 2012 ha registrato 163 milioni di arrivi internazionali (+5% rispetto al 2011), mentre l’Europa si aggiudica 534 milioni di arrivi internazionali, 18 milioni in più rispetto al 2011 [UNWTO 2013].

Tabella 1 - Arrivi turistici internazionali per regione di origine

Arrivi Internazionali di turisti per regione di origine (milioni) Variazione (%) Crescita annuale media (%) 1990 1995 2000 2005 2009 2010 2011 2012 2012/2011 2005-2012 Mondo 436 529 677 807 892 949 995 1.035 4.0 3.6 Europa 251.9 303.4 388.8 449.7 477.6 497.1 520.5 539.8 3.7 2.6 Asia e Pacifico 58.7 86.4 114.2 153.2 181.0 206.4 222.5 236.4 6.3 6.4 America 99.3 108.5 130.8 136.5 147.3 156.3 164.2 171.5 4.4 3.3 Medio Oriente 8.2 9.3 14.1 22.9 32.2 34.5 33.8 31.7 -6.2 4.8 Africa 9.8 11.5 14.9 19.3 25.6 28.1 29.8 30.8 3.3 6.9 Origine non specificata* 7.9 10.3 14.0 25.4 28.2 26.5 24.1 25.0 Turisti nazionali 350.3 423.4 532.4 630.7 688.0 728.3 769.3 799.8 4.0 3.5 Turisti internazionali 77.6 95.7 130.3 151.0 175.6 194.2 201.6 210.4 4.4 4.9 *

I paesi che non possono essere assegnati ad una specifica regione di origine; si verifica quando i dati sul Paese di origine non sono presenti oppure per raggruppare diversi paesi, perché non specificati separatamente. Le informazioni sono ricavate dai dati del turismo inbound.

Fonte: adattato da UNWTO (2013)

Analizzando in seguito la classifica delle top 10 tourism destinations del 2012, secondo le fonti della OMT, si notano alcuni cambiamenti, come la scalata al settimo posto della Germania e la Federazione Russa alla nona posizione, con 26 milioni di arrivi. In termini di entrate economiche, una novità fra le regioni cinesi a statuto speciale di Macao e Hong Kong, che si classificano rispettivamente alle quinta e alla nona posizione nelle top 10 ranking destinations (tab.2).

Tabella 2 - Paesi top 10: arrivi ed entrate internazionali

Arrivi internazionali di turisti (milioni) Entrate internazionali del turismo (miliardi) Classifica 2012 Var. (%) 12/11 Classifica 2012 Var. (%) 12/11

1. Francia 83.0 1.8 1. Stati Uniti 126.2 9.2 2. Stati Uniti 67.0 6.8 2. Spagna 55.9 1.2 3. Cina 57.0 0.3 3. Francia 53.7 6.7 4. Spagna 57.7 2.7 4. Cina 50.0 0.8 5. Italia 46.4 0.5 5. Macao 43.7 13.3 6. Turchia 35.7 3.0 6. Italia 41.2 3.8 7. Germania 30.4 7.3 7. Germania 38.1 6.2 8. Regno Unito 29.3 0.1 8. Regno Unito 36.4 5.2 9. Russia 25.7 13.4 9. Hong Kong 32.1 15.6 10. Malesia 25 1.3 10. Australia 31.5 -0.2

Fonte: adattato da UNWTO (2013)

Per capire come si evolverà l’industria turistica mondiale è interessante notare anche le evidenze del World Travel Market (WTM), uno degli eventi internazionali più importanti nel settore turistico, in quanto permette di analizzare i movimenti dei mercati, le tendenze, e consente a domanda e offerta di incontrarsi nei molti padiglioni messi a disposizione durante la kermesse.

Per l’anno 2013 il Global Trend Report, redatto dall’organizzazione del WTM, in collaborazione con Euromonitor International12, annovera varie destinazioni emergenti, che accolgono a loro volta nuovi segmenti di domanda sempre più esigenti e specifici [WTM 2013]. Le capitali mondiali del turismo negli ultimi anni primeggiano in Asia, dove nel 2011 solo Hong Kong e Singapore hanno accolto rispettivamente 21.8 e 19.8 milioni di turisti internazionali.

A seguito della ripresa economica, questi paesi sono divenuti presto mete di vacanze all’insegna del lusso e, grazie all’aumento dei voli a corto raggio, sono cresciuti anche i flussi turistici nazionali provenienti dal sud-est asiatico. Inoltre gli arrivi nella Repubblica Popolare Cinese sono aumentati

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notevolmente dal 2003, dopo il rilascio del visto d’ingresso ad uso turistico, soprattutto nella provincia cantonese del Guangdong. Città dapprima sconosciute come Shenzhen e Guangzhou, sorte recentemente come metropoli e cresciute a dismisura, hanno superato nel 2011 Shangai e Pechino come flussi turistici; spesso i milioni di turisti che attirano non sono internazionali ma in arrivo dallo stesso continente asiatico, se non dalle province contigue di Hong Kong e Macao, per trascorrere weekend alternativi e low-cost.

Queste recenti destinazioni turistiche hanno pertanto saputo proporsi in maniera allettante nel panorama turistico, sfruttando le proprie risorse e creando una serie di grandi eventi tematici come kermesse o attrazioni turistiche (ad esempio il Gran Premio di Formula 1 a Singapore). Per quanto riguarda i viaggiatori top spenders nel mercato turistico mondiale, le analisi dell’OMT rivelano che i turisti cinesi hanno speso circa 102 miliardi di dollari (US$) solo nel 2012 (+37% rispetto al 2011), dedicando circa 1/3 del loro budget allo shopping. Infatti, secondo Xiao Qianhui, General Manager della “Spring International Travel Agency” di Shanghai, “molti turisti cinesi considerano lo shopping dei beni di lusso come la motivazione principale per un viaggio in Francia o in altre destinazione europee” [WTM 2012].

Il prodotto turistico Europa, secondo Euromonitor International, sarà sempre di più legato allo shopping e diretto ai viaggiatori provenienti prevalentemente dai Paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), con un incremento ipotetico degli arrivi dal 5 al 10% nei prossimi 4 anni.

Questo fenomeno deriva dalla rapida crescita delle classi borghesi nei rispettivi paesi emergenti, che in Europa, soprattutto in Francia, Italia, Germania, Svizzera, Spagna e Regno Unito, trovano un vasta selezione di brand con prezzi nettamente più competitivi. Anche il Medio Oriente continua a giocare un ruolo chiave, grazie al turismo del lusso legato ai grandi hotel e allo shopping: l’incremento degli hotel associati a mega centri-commerciali è una chiara tendenza di come questo settore fashion-deluxe sia in forte crescita. Infine un altro paese emergente come il Brasile sta attuando diverse politiche per aumentare il flusso di turisti nel proprio territorio e al tempo

stesso per facilitare i collegamenti verso destinazioni europee di grande fascino, tra cui l’Italia.