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Il contesto formativo dell’Università di Siena è ancora fortemente legato ad una modalità d’insegnamento centrata sul docente.

La tipologia didattica maggiormente utilizzata è la lezione frontale, che prevede la presentazione unidirezionale degli argomenti da parte del docente. Talvolta viene accompagnata da seminari o workshop, a cui vengono invitati a partecipare oratori (generalmente docenti che portano il loro contributo rispetto ad un determinato argomento) o esperti del settore (si confrontano con il docente e/o la platea in merito a tematiche specifiche).

Questa metodologia comporta una trasmissione diretta delle conoscenze dal docente al discente. Il primo ha il controllo assoluto nella selezione degli argomenti oggetto delle lezioni, mentre il secondo ha un ruolo passivo rispetto al primo (ha scarse opportunità di influenzare i processi di apprendimento o di contribuire alla lezione proponendo contenuti e tematiche da approfondire).

Il punto di forza di questa metodologia risiede nel fatto di essere molto utile quando viene impiegata per la didattica con un vasto gruppo di studenti. Le lezioni permettono la presentazione del materiale preparato dall’insegnante in modo logico e diretto.

Le modalità di presentazione dei contenuti da parte del docente, le sue conoscenze, ma anche le sue esperienze didattiche e/o legate all’attività di ricerca, possono inspirare nel discente dubbi e perplessità.

In questi casi, se la lezione viene tenuta in aule relativamente piccole e con un numero limitato di studenti, ci sono buone probabilità che il discente intervenga facendo domande o proponendo il proprio contributo (cambiando quindi il proprio stato da passivo ad attivo). Ma se la lezione viene tenuta in una grande aula magna, alla presenza di un numero elevato di suoi coetanei, lo studente potrebbe sentirsi intimidito e riluttante nel porre le domande, a scapito della propria formazione.

L’attuale offerta formativa dell’Ateneo cerca comunque di privilegiare una docenza a misura di studente, evitando se possibile la presenza di centinaia e centinaia di studenti in spazi molto vasti.

Dal punto di vista della didattica integrativa è stato realizzato il progetto “USiena integra”. Un progetto che, come si legge sul sito di Ateneo, “... non

si propone di attivare una forma di didattica telematica alternativa alla didattica in aula ... ma che possa rispondere a diverse esigenze di sostenibilità: sostenibilità economica per gli studenti provenienti dai Comuni limitrofi, supporto agli studenti lavoratori, ausilio per gli studenti con difficoltà di apprendimento, integrazione didattica per tutti gli studenti in vista degli esami di profitto ...”

Per raggiungere tali obiettivi sono stati realizzati due servizi, un servizio di e-learning e un servizio di tele-didattica. I contenuti prodotti per entrambi vengono memorizzati all’interno della piattaforma Moodle di Ateneo.

La parte di e-learnig viene attivata su richiesta del docente, il quale avrà a propria disposizione uno spazio web in cui inserire il materiale didattico. L’accesso al servizio da parte degli studenti, generalmente non è open. E’ necessaria un’iscrizione al corso che prevede un accesso attraverso login e password.

La parte di tele-didattica viene attuata attraverso WebEx. Tale servizio prevedere “... l’integrazione ed il potenziamento della didattica in presenza,

garantita dall’Ateneo nell’ambito delle strutture accademiche esistenti a Siena, con forme di didattica a distanza, fruibili in modalità sincrona dagli studenti, che potranno intervenire e dialogare con il docente attraverso la piattaforma tecnologica ...”. Tale modalità viene utilizzata moltissimo per un

supporto didattico sincrono verso i poli esterni di Arezzo, Grosseto e San Giovanni Valdarno.

Dal punto di vista della fruizione dei contenuti in modalità asincrona, i file videoregistrati (contenenti la lezione o il seminario o il contenuto acquisito dalla LIM) vengono inseriti tout court sulla piattaforma Moodle. Quindi, se l’attività didattica prevede un seminario di quattro ore verrà prodotto un file contenente quattro ore di registrazione (comprese le pause, eventuali attività di gruppo, momenti extra didattici etc.). Per ridurre sia l’occupazione di spazio disco che le dimensioni del file, la sola attività di registrazione (non la visione real-time a distanza) viene standardizzata riducendo il formato video (320x240 o 560x420); è comunque possibile modificare queste impostazioni inserendo, a priori e previa richiesta agli uffici competenti, la modalità di registrazione in formato HD.

Per l’anno accademico 2016/2017 sono stati attivati 30 corsi di laurea triennale, 29 corsi di laurea magistrale, 3 corsi di laurea magistrale a ciclo unico (5 anni), 1 corso di laurea magistrale a ciclo unico (6 anni).

Sotto la voce “e-learning” della piattaforma Moodle, per ciascuna delle cinque aree disciplinari in cui l’Ateneo senese ha suddiviso l’offerta formativa, sono disponibili 155 tipologie di contenuti:

1. Economia, Giurisprudenza, Scienze politiche, Scienze sociali (32); 2. Beni culturali, Formazione, Lettere, Lingue, Storia e Filosofia (45); 3. Biotecnologie, Medicina, Odontoiatria, Professioni sanitarie (18); 4. Ambiente, Biologia, Chimica, Farmacia, Geologia (54);

5. Fisica, Ingegneria, Matematica (6).

A questi dobbiamo aggiungere 4 contenuti per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e 33 per gli uffici dell’Amministrazione.

Il numero totale dei contenuti sopra elencati (192), comprende non solo i corsi di e-learning veri e propri, ma anche dei semplici “repository on-line” di materiali didattici (la maggioranza). Nessuno di loro è stato comunque progettato per una fruizione in mobilità.

Sotto la voce “tele-didattica” della piattaforma Moodle, sono disponibili 75 tipologie di contenuti relativi a video-lezioni tenute per cinque diversi corsi di laurea.

La quasi totalità dei materiali messi a disposizioni è costituita da presentazioni Power Point, documenti e dispense in formato elettronico (PDF e DOC), bibliografie etc. Solo raramente vengono prodotti contenuti audio e video (ovviamente per la parte relativa all’e-learning).

Esistono inoltre tutta una serie di blog, repository e spazi web, attivati autonomamente dai docenti (sia all’interno dei siti istituzionali come le pagine web dei dipartimenti, sia all’esterno su piattaforme private come Google Drive) e da loro utilizzati per mettere a disposizione degli studenti i contenuti didattici del loro corso. Tali materiali sono costituiti per la quasi totalità dalle slide da loro utilizzate durante la lezione (presentazioni Power Point), da dispense, articoli e materiali bibliografici in formato elettronico (pdf o Word). Solo raramente vengono inseriti filmati o animazioni (per illustrare dei contenuti, per far vedere un esperimento, per analizzare più nel dettaglio un contenuto particolarmente complesso).

Anche la “presenza on-line” da parte dell’Ateneo è abbastanza recente. Solo negli ultimi anni, giusto per fare un esempio, sono stati attivati i canali UniSi sui social network (e non solo). Dapprima facebook e twitter, poi youtube e flickr, quindi instagram e linkedin. Nel luglio 2013 è avvenuto il rilascio on-line della piattaforma “iTunesU Siena”.

Dei quindici dipartimenti che costituiscono l’Ateneo senese, soltanto tre sono diventati social, attivando le rispettive pagine su twitter, e/o su youtube, e/o su facebook, e/o su linkedin.

Partendo da questo contesto formativo, nel capitolo tre della tesi verranno illustrate le scelte progettuali effettuate, considerando anche le criticità strutturali dell’Ateneo e le risorse umane coinvolte.

Metodologie utilizzate

In questo capitolo vengono descritte le metodologie utilizzate nella parte sperimentale della tesi per la progettazione della piattaforma iTunesU Siena e del format utilizzato per la fruizione di contenuti didattici in mobilità. Dapprima viene introdotto il Metodo Sperimentale, quindi viene descritto lo User-Centered Design, infine viene mostrata l’importanza sia dell’interazione nella progettazione di un artefatto cognitivo (Interaction Design) sia nella progettazione delle esperienze.