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Come descritto nel paragrafo precedente, il primo obiettivo da raggiungere (progettazione di un format che garantisca una fruizione ottimale dei contenuti didattici in mobilità, a cui far seguire l’implementazione di un prototipo di corso mobile) ha fatto emergere una prima scelta di design, ovvero dove memorizzare i contenuti didattici del prototipo durante le fasi della sperimentazione con gli utenti.

Sono state valutate due possibilità: implementare una nuova piattaforma oppure utilizzare il servizio “USiena integra” (Moodle di Ateneo). Diverse sono state le motivazioni che ci hanno portato a scegliere la prima opzione: per avere una maggiore libertà nella gestione degli esperimenti, per non creare problemi di sicurezza legati ad accessi sperimentali alla piattaforma, per evitare problemi burocratici legati ad eventuali richieste ed autorizzazioni, per sperimentare l’ambiente operativo della piattaforma iTunesU, per scindere nell’immaginario collettivo l’ambiente di prototipazione dall’ambiente di supporto alla didattica.

La scelta di iTunesU come piattaforma di riferimento per l’Università di Siena è dovuta principalmente a quattro fattori.

In primo luogo per non creare un doppione.

Vista l’esistenza di una piattaforma Moodle di Ateneo dedicata al servizio di e-learning, l’idea è stata quella di implementare un servizio alternativo ma al tempo stesso complementare ed eventualmente assemblabile con il primo. Un servizio che fosse in grado di supportare non solo l’attività didattica fornita dall’Ateneo, ma anche l’attività di promozione e di orientamento.

Il fatto che la piattaforma iTunesU permetta di rendere disponibili i contenuti sia come “collezioni” (associabili ad un evento specifico come un seminario, uno workshop, una summa lectio etc. ma anche a una specifica attività come la presentazione dell’offerta formativa, dei servizi agli studenti, del contesto cittadino in cui andranno a vivere) sia come “corsi” veri e propri (fruibili quindi dallo studente all’interno del proprio percorso didattico), ci è sembrata la soluzione migliore; iTunesU come biglietto da visita o come vetrina dell’Ateneo.

Alcuni autori non considerano iTunesU come una piattaforma didattica in senso stretto, ritenendola “non idonea” a gestire corsi di massa. L’autore non vuole entrare nel merito di questa diatriba, ritiene comunque sufficiente che la piattaforma metta a disposizione dei docenti un ambiente di sviluppo in cui poter progettare liberamente i propri corsi, dando la possibilità agli amministratori di gestire i contenuti e le modalità di fruizione degli stessi da parte degli studenti.

In secondo luogo per la sua conoscenza e diffusione.

Nel 2007 la Apple annuncia il rilascio della piattaforma iTunesU indicandola come un repository per i contenuti educativi forniti dalle università, contenuti che possono essere fruiti in maniera aperta e gratuita dagli utenti. L’ambiente è diviso in macro aree (al massimo tre allo stato attuale) contenenti delle collezioni al cui interno è possibile inserire materiali audio, video, pdf e Epub: “Tutta la classe su iPad” come si legge sul suo sito.

Nel febbraio del 2013 la Apple, sempre dal proprio sito web, annuncia che il download di contenuti iTunesU ha raggiunto quota un miliardo. Con oltre 1.200 università e college, 1.200 scuole e distretti di istruzione primaria, 2.500 corsi pubblici, migliaia di corsi privati e 250.000 studenti iscritti, iTunesU si propone come il principale fornitore di podcast didattici.

Un articolo del giugno 2013 pubblicato sul sito “Webnews” riporta che gli utenti di iTunes Store aumentano al ritmo di 500.000 al giorno e che entro la fine dell’anno la Apple aggiungerà altri 100 milioni di clienti agli attuali 575 milioni (Grigis, 2013).

Sempre la Apple dal proprio sito, nel giugno 2014, annuncia un’importante novità in ottica mobile. A partire dall’8 luglio gli insegnanti che usano l’App “iTunesU” potranno creare, modificare e gestire interi corsi direttamente sull’iPad: potranno aggiungere contenuti e materiali didattici direttamente da iWork, iBooks Author o da una delle oltre 75.000 App didattiche disponibili. Anche gli studenti potranno sperimentare le potenzialità offerte dal mobile, ad esempio facendo domande o avviando discussioni di classe direttamente da questo dispositivo. La funzione “Discussioni” dell’App iTunesU permette di seguire le discussioni di classe e partecipare a conversazioni su nuovi argomenti, oppure impostare notifiche push per ricevere avvisi quando iniziano discussioni su nuovi temi o quando vengono aggiunte risposte a quelli esistenti.

Se, dal punto di vista della fruizione dei contenuti, milioni di utenti conoscono, interagiscono e utilizzano quotidianamente questo strumento per finalità ludiche sicuramente non avranno problemi (di usabilità, di User eXperience, di formazione etc.) ad usarlo anche per finalità didattiche. In terzo luogo per la libertà di accesso.

iTunesU rende fruibile on-line ed in maniera asincrona materiali audio-visivi (podcast e audiocast) e testi scritti (in formato pdf ed epub). Tutti questi strumenti possono essere utilizzati sia per l’insegnamento a distanza, sia a complemento della preparazione tradizionale degli studenti (blended learning).

In un articolo dell’8 agosto 2012, “The Guardian” definisce iTunesU come una delle fonti di lezioni video considerate “eccellenti” e “libere” da parte delle più importanti autorità americane (Boxall, 2012).

Moltissime piattaforme vincolano l’accesso ai contenuti ad un’iscrizione preventiva: soltanto dopo aver adempiuto a questa operazione sarà possibile accedere ai corsi. Probabilmente questo modo di fare è legato al significato che molte “aziende” danno al concetto di MOOCs – soprattutto le piattaforme for profit: ovvero sostituire il docente in tutto e per tutto. Questa non è la nostra visione, ma si ricollega all’ultimo motivo che ci ha spinto a scegliere iTunesU.

L’importanza del docente.

Ed è proprio questo l’aspetto che maggiormente ci interessa: rendere disponibile agli utenti una piattaforma che funga da supporto ai docenti ma che non li sostituisca, che fornisca un servizio aggiuntivo agli studenti lasciando il docente come punto di riferimento.

I contenuti ospitati dalla piattaforma possono essere utilizzati sia da uno studente durante i suoi studi, sia da una persona qualunque che vuole soddisfare le proprie curiosità in merito ad un determinato argomento. In entrambi i casi rimane chiaro il fine: costruire una rete di conoscenza pubblica dove tutti possano accedere e consultare il materiale prodotto dall’Università.

Grazie a questa piattaforma è possibile fornire agli studenti un ulteriore strumento di apprendimento e contemporaneamente riuscire a raggiungere un pubblico vasto e vario – potenziali studenti, staff e cittadini in genere. Chiunque abbia il desiderio di apprendere deve avere la possibilità di migliorare le proprie conoscenze.

Il software è disponibile su piattaforme Mac, Windows e Linux (anche se attualmente non è disponibile nei repository ufficiali). Inoltre sono state sviluppate due App dedicate, una per i system Apple e l’altra per i system Android.