• Non ci sono risultati.

I contribuenti italian

TIPI DI CONTRIBUENTI E TIPI DI SCELTE.

3.1. I contribuenti italian

In Italia, i contribuenti, dichiaranti e congiunti, che hanno assol- to all’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2013 sono stati circa 41 milioni, pari a oltre il 68% della popolazione totale31 e a quasi l’80% della popolazione in età

lavorativa32. La dichiarazione poteva essere presentata in via di-

retta dagli stessi contribuenti attraverso i modelli UnicoPF (Unico Persone Fisiche, poi rinominato Modello Redditi Persone Fisiche) e 730 o, per i contribuenti esonerati, in via indiretta attraverso il modello 770 presentato dal soggetto che ha erogato il reddito nel corso dell’anno fiscale (soggetto denominato sostituto d’im- posta). Occorre precisare a questo riguardo che il modello 770 è l’altro lato della medaglia del più noto modello CU (Certificazio- ne Unica) che il contribuente riceve dal suo sostituto di imposta. D’ora innanzi ci riferiremo al modello 770 allorché ci troveremo a commentare le elaborazioni sui dati forniti dall’AE (proprio perché sono stati estratti dall’archivio fiscale contenente i dati derivati dai modelli 770 trasmessi dai sostituti d’imposta), mentre ci ri- feriremo al modello CU in tutti gli altri casi in cui il commento si riferisce genericamente al contribuente o al tipo di contribuente (tab. 5).

30  Poiché in alcuni casi il modello dichiarativo 730 poteva essere presentato dai coniugi in modalità congiunta, se non diversamente indicato, in questa analisi la popolazione di riferimento è costituita da tutti i dichiaranti principali.

31  La popolazione italiana residente al 31/12/2013 era pari a 60.782.668 (www.demo.istat.it/pop2013/ index.html).

32  La popolazione in età lavorativa (dai 15 anni) nel 2013 era pari a 51.336.889.

IL D O N O D E L 5 X1 0 0 0 65

Tabella 5. Distribuzione dei contribuenti (dichiaranti o con- giunti) per 100 residenti (a.f. 2013)

Fonte: dati AE.

3.1.1. Le scelte dei contribuenti in base ai

modelli dichiarativi

La distribuzione percentuale dei modelli presentati indica che in Italia circa il 72% dei contribuenti ha effettuato dichiarazione diretta presentando i modelli UnicoPF e 730 (fig. 5).

Figura 5. Distribuzione percentuale dei contribuenti (dichia- ranti o congiunti) per tipo di dichiarazione presentata (a.f. 2013)

REGIONE Dichiarazioni/Residenti % Piemonte 73,2 Valle d’Aosta 77,4 Lombardia 72,3 Liguria 76,1 Trentino-Alto Adige 79,9 Veneto 72,6 Friuli-Venezia Giulia 76,5 Emilia-Romagna 76,5 Toscana 73,6 Umbria 71,6 Marche 73,1 Lazio 69,3 Abruzzo 70,1 Molise 69,2 Campania 54,5 Puglia 63,6 Basilicata 66,1 Calabria 61,5 Sicilia 58,1 Sardegna 65,1 ↘ Contribuenti 730, UnicoPF e CU 730 UnicoPF 770

Fonte: dati AE.

47% 28% 25% SETTEMBRE 2020 Q39

Tale distribuzione risulta particolarmente interessante poiché la propensione a destinare il 5x1000 e l’8x1000 varia notevolmen- te a seconda del tipo di modello presentato.

Per destinare tali quote IRPEF, i contribuenti che non sono ob- bligati a presentare la dichiarazione dei redditi possono in ogni caso scegliere di destinare il 5x1000 o l’8x1000 compilando l’ap- posita scheda allegata al Modello CU, consegnandola in busta chiusa presso gli uffici postali, un intermediario abilitato (CAF, commercialista, ecc.) o direttamente attraverso i servizi telema- tici dell’AE.

Tuttavia, stante la difficoltà della procedura, oltre alla mancata consapevolezza da parte di molti contribuenti di questa possibi- lità, in Italia il numero di scelte del 5x1000 e 8x1000 con Modello CU è veramente esigua (tab.6).

Tabella 6. Percentuale di dichiaranti che hanno scelto di desti- nare il 5x1000 o l’8x1000 per tipo di modello presentato (a.f. 2013)

Fonte: dati AE.

Per entrambe le scelte solo lo 0,6% dei dichiaranti con modello 770 (o CU) ha effettuato la scelta di destinare, mentre per gli altri modelli dichiarativi tale percentuale oscilla intorno al 70% per il 5x1000 e al 64% nel caso dell’8x1000. Dalla precedente tabella si nota che in Italia ha deciso di destinare il 5x1000 il 49,2% dei dichiaranti.

Occorre quindi fare attenzione nel dire che circa il 50% degli italiani destina il 5x1000, giacché questa media rischia di occul- tare le grandi differenze tra tipi di contribuenti 730 e UnicoPF da un lato e contribuenti CU dall’altro. Inoltre, se si considera che alcune indagini precedenti33 avevano grandemente sottostimato

o sovrastimato le percentuali dei contribuenti 730, UnicoPF e CU che destinano il 5x1000 – ritenendo che i primi fossero il 75%, i secondi il 25% e i terzi lo 0,1% – ci pare che i dati a nostra dispo- sizione raccontino un’altra storia e aiutino a far luce sul numero reale di contribuenti UnicoPF e CU che destinano il 5x1000.

33  Si veda, per esempio, l’analisi di Consorti, Il nuovo 5xmille. Cosa cambia per enti e contribuenti dopo la riforma del terzo settore (www.vita.it/it/article/2018/06/08/nuovo-5-per-mille-le-novita/147150/).

Modelli 5x1000% 8x1000% 730 69,7 63,9 UnicoPF 70,1 64,3 770 0,6 0,6 Tutti i modelli 49,2 45,1 IL D O N O D E L 5 X1 0 0 0

3.1.2. Una classifica delle province più

generose?

Abbiamo, inoltre, cercato di capire se avesse senso stilare una classifica delle province più generose, ossia quelle con la percen- tuale più alta di contribuenti che scelgono di destinare il 5x1000 o l’8x1000 (numero di contribuenti di una determinata provincia che effettuano la scelta sul numero totale dei contribuenti di quel- la stessa provincia).

Considerando che nel 2013 le province in Italia erano 111, ed escludendo le dieci province che si collocano nella parte più alta della distribuzione percentuale, e le dieci che si collocano nella parte bassa, per le restanti province gli scostamenti tra percen- tuale di contribuenti che effettuano la scelta del 5x1000 rispetto alla media nazionale (49,2%) sono mediamente inferiori ai 2 punti percentuali34. Stesso discorso vale per la misura dell’8x1000

, de-

stinata dal 45,1% dei dichiaranti.

Questo dato ci pare molto significativo se lo si confronta con i risultati di altri studi che, muovendo dall’analisi del fenomeno della concentrazione e dispersione-polverizzazione del gettito redistribuito del 5x1000, misurato su base regionale, e notando come gran parte del gettito sia concentrato in alcune regioni, ci pare che abbiano tratto un’inferenza erronea circa il comporta- mento (presuntamente) eterogeneo dei contribuenti, proprio con riferimento alla percentuale di donatori sul totale dei contribuenti. Per esempio, nello studio condotto da Banca Etica si afferma che

la distribuzione per regione del 5x1000 evidenzia una crescita costante di alcune regioni, Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto che tra il 2006 e il 2017 sono costantemente ai primi posti della classifica per importi erogati. Leggendo i dati relativi alla percen- tuale di donatori sul totale dei contribuenti scopriamo una certa eterogeneità sul comportamento dei cittadini rispetto al 5x1000. Lazio, Lombardia e Liguria sono le regioni in cui si registra la percentuale più alta di contri- buenti che utilizzano l’istituto del 5x1000, rispettivamen- te il 76%, 63%, 41%. Regioni fanalino di coda sono invece Abruzzo (13%), Sardegna e Campania (14%).

(Banca Etica, 2019: 29)

Alla luce dell’analisi da noi effettuata, verrebbe invece da dire che la scelta del 5x1000, come anche dell’8x1000, non ha confini terri- toriali. La spiegazione che ci pare più plausibile è che, poiché eser- citare tale scelta è un gesto relativamente semplice e ormai noto alla stragrande maggioranza dei contribuenti italiani, non ci sono contribuenti di determinate province (né regioni) più propensi a de- 34  I calcoli sono stati effettuati sui contribuenti che nel dataset hanno la provincia valorizzata. Per dovere di precisione, tra i dati forniti dall’AE ci sono 378.785 contribuenti di cui non è nota la provincia.

↘ La distribuzione geografica

SETTEMBRE 2020

stinare di altri contribuenti residenti altrove. E se assumiamo che la scelta di dare il 5x1000 sia un gesto donativo-altruistico, come dimostreremo meglio nel prossimo capitolo, allora possiamo dire che la generosità non ha limiti, né confini territoriali.

3.1.3. Scelte generiche e scelte specifiche

Come già ricordato nel primo capitolo, ai contribuenti viene data la possibilità o di scegliere l’ente beneficiario del suo 5x1000, indicandone il codice fiscale, o di effettuare una scelta generica che verrà redistribuita secondo uno specifico criterio (redistribu- zione dell’inoptato). In Italia nel 2013 solo il 12,1% di coloro che hanno deciso di destinare il 5x1000hanno effettuato una scel- ta generica (apponendo la semplice firma in uno dei settori del 5x1000), mentre quasi l’88%, equivalente a oltre 16 milioni di di- chiaranti, ha scelto un ente specifico cui destinare il contributo (apponendo, oltre alla firma, anche il codice fiscale del beneficia- rio). La percentuale di chi ha esercitato una scelta espressa a fa- vore di uno specifico beneficiario risulta ancora più alta nel caso dei contribuenti CU, indicatore del fatto che, data la maggiore dif- ficoltà insita nell’invio della scheda allegata al CU per esprimere la scelta del 5x1000, chi decide di attivarsi lo fa perché fortemente motivato a destinare la propria quota a uno specifico ente (tab. 7).

Tabella 7. Distribuzione dei dichiaranti per tipo di modello pre- sentato e tipo di scelta del 5x1000 (a.f. 2013)

Fonte: dati AE.

MODELLI 730 UnicoPF 770 Totale

Scelta generica 1.375.096 863.239 3.513 2.241.848 Scelta specifica 10.007.520 6.237.435 64.197 16.309.152 Totale 11.382.616 7.100.674 67.710 18.551.000 IL D O N O D E L 5 X1 0 0 0