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Conversione attivit` a interne (IED) in esterne (OED)

8.5 Fase SMED

8.5.5 Conversione attivit` a interne (IED) in esterne (OED)

Dalla lista delle attivit`a ricavate dai 2 monitoraggi, vengono valutate le IED e, dove possibile si provvede a convertirle in OED.

Figura 8.13: Conversione attivit`a interne in attivit`a esterne

La prima `e l’attesa della manutenzione (sottinteso capoturno e team leader) per l’esecuzione del setup. Questa pu`o essere facilmente convertita in attivit`a ester- na, facendo in modo che gli operatori, quando mandano in svuotamento la linea, avvisino il team leader o il capoturno; questi provvederanno, se impossibilititati, alla verifica della disponibilit`a della manutenzione. In questo modo, si ha il tempo disponibile per organizzarsi e arrivare in tempo sulla linea prima della conclusione dello svuotamento.

L’altra attivit`a interna che pu`o essere convertita in attivit`a esterna, `e la sostitu- zione della tazza vibrante dei coni. La tazza vibrante pu`o essere di 2 tipologie: una per i coni grandi ed una per i coni piccoli. La procedura di set up della stazione inserimento cono, per essere completata, comprende anche la rotazione delle 2 staffe lineari in cui passano i coni prima di essere prelevati e caricati. Queste purtroppo non possono essere ruotate in fase di svuotamento, perch`e l’azione richiederebbe il fermo della linea. Per questo solo la sostituzione della tazza vibrante dei coni pu`o essere svolta esternamente al set up.

Figura 8.14: Sostituzione tazza vibrante dei coni diventa un’attivit`a OED, mentre la rotazione delle staffe lineari rimane IED.

L’ultima attivit`a che puo essere convertita in esterna, `e il controllo di acciaccatura della vite. Dal piano di controllo qualit`a, risulta che ad ogni inizio turno e dopo ogni attrezzaggio, bisogna eseguire il controllo di tenuta della vite. Nello stabilimento purtroppo `e presente una sola cella di carico, situata al piano terra, mentre le linee di assemblaggio si sviluppano sia sul piano terra, che sul primo piano. Per cui, per eseguire tale prova, l’addetto al set up deve incamminarsi fino alla cella di carico, eseguire la prova e ritornare sulla linea per concludere il set up, sempre tenendo la linea ferma.

Dalla rilevazione dei dati qualitativi, si `e visto che la prova di spiantaggio rara- mente fallisce, si parla infatti di pochissimi casi all’anno; per cui la decisione `e stata quella di non fermare la linea e di proseguire con il set up; solo alla conclusione del set up verr`a eseguita la prova di spiantaggio.

(a) Cella di carico su cui eseguire la prova di

tenuta della vite (b) Acciaccatura della vite

Analizzando le spaghetti chart dei 2 Team Leader, eseguiti nella fase di monitorag- gio, osserviamo che tanti spostamenti possono essere ridotti, se non evitati. Infatti entrambi i Team Leader andavano a prendere gli strumenti necessari sul carrello del- la produzione posizionato vicino al supervisore (PLC) della linea, per poter eseguire l’attrezzaggio e regolazione della tazza vibrante dei coni; inoltre anche per effet- tuare la misurazione della quota di inserimento del magnetino, si incamminavano verso il comparatore posizionato sul tavolo e ritornavano poi sulla stazione a misura effettuata.

Figura 8.16: Spaghetti Chart eseguito seguendo il team leader A, nel primo monitoraggio di set up

Figura 8.17: Spaghetti Chart eseguito seguendo il team leader B, nel secondo monitoraggio di set up

Lista attivit`a da convertire da -> a

Attesa manutenzione per attrezzaggio (operatori) IED -> OED Rotazione staffe lineari dei coni (TL) IED -> OED Prelievo motore + controllo spiantaggio vite (TL) IED -> OED spostamento prodotto finito del lotto precedente verso

magazzino (operatore)

Per evitare questi spostamenti, di cui la maggior parte eseguiti a linea ferma, si `e pensato di preparare sul retro del carrello della produzione, che `e provvisto di ruote, una zona dedicata al set up. L’obiettivo infatti `e quello di evitare il pi`u possibile i camminamenti per prendere gli strumenti ed effettuare le misure.

Per fare ci`o, `e stato definito che prima del set up, gli operatori preparano il car- rello gia in posizione davanti alla stazione del caricamento cono, con il comparatore, la tazza dei coni e il materiale, gia pronti all’uso. Inoltre sono state preparate delle mensole con vari materiali di ricambio, che possono essere utilizzati in fase di setup.

(a) Strumenti ’visibili’ disponibili (b) Ricambistica disponibile sul carrello

Figura 8.19: Layout sul carrello predisposto per il set up

Si procede quindi all’ottimizzazione delle attivit`a interne al setup. Viene stabilita la sequenza operativa ottimale e si bilanciano le attivit`a tra i vari operatori presenti sulla linea. L’idea pi`u logica `e stata quella di eseguire le operazioni sulle stazioni seguendo il flusso del processo di assemblaggio, in questo modo si possono ridurre i camminamenti e si segue passo passo la linea.

fase Sequenza attivit`a da svolgere durata (min)

/ Svuotamento linea (operatori) /

1 rimozione rotori residui (TL) 0,76

2 Cambio supporto viti e rimozione viti residue (TL) 0,76

3 Cambio codice e spostamento (TL) 2,85

3 Attesa riempimento linea (TL) 0,62

4 Controllo quota magnetino (TL) 2,37

5 Sostituzione tazza coni (TL) 3,07

6 Regolazione inserimento cono (TL) 1,95

6 Attesa riempimento linea (TL) 4,20

7 Prelievo motore + controllo acciaccatura vite (TL) 0,50

8 Attesa riempimento linea (TL) 7,8

/ Spostamento prodotto finito del lotto precedente verso magazzino (operatore)

/

Il Team Leader seguendo questa sequenza di attivit`a, ha ridotto notevolmente il tempo di set up. Questo, grazie principalmente alla conversione di alcune attivit`a interne in attivit`a esterne, e alla riduzione dei camminamenti dalle Spaghetti Chart. Si nota infatti che con i vari miglioramenti, il team leader deve spostarsi di meno per eseguire certe operazioni. Si passa quindi da un tempo di set up sopra i 30 minuti, ad un tempo di setup di soli 24,88 minuti.

Figura 8.20: Spaghetti Chart dopo i miglioramenti apportati

Si visualizza quindi dalla spaghetti chart, come l’introduzione del carrello gia pronto dove necessario, abbia diminuito i camminamenti effettuati per prendere gli attrezzi ed eseguire la misurazione con il comparatore.

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