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Cosa si intende per documentario

Il Film Documentario

3.1 Cosa si intende per documentario

! Nel corso della storia del cinema ci sono stati numerosi casi di contrapposizioni, dal punto di vista teorico, che hanno tenuto impegnati i critici e, sicuramente ve ne saranno di nuove negli anni a venire, ma quella che per antonomasia è definita la classica opposizione del cinema è: realtà/finzione. Questo genere di suddivisione, creata dalla critica per classificare i diversi lavori, con il passare degli anni è stato tradotto dal pubblico in maniera erronea, o comunque non completamente corretta. Uno di questi vuole che ormai il grande pubblico identifichi il film di finzione con il lungometraggio, e consideri il film di realtà come un sottoprodotto dell'industria cinematografica. Tutto questo è chiaramente assurdo, nel senso che possono esistere film di dimensioni differenti per entrambe le categorie. Il problema in realtà sta nel contenuto di questi film e non nella loro durata. Facciamo un passo indietro, torniamo per un attimo al momento della nascita del fenomeno cinematografico, alle prime proiezioni pubbliche dei

fratelli Lumière. Agli albori della storia del cinema, qualsiasi cosa venisse proiettata sul grande schermo era un film. Il termine film in inglese significa

pellicola, quindi attraverso una sineddoche con tale

termine si vuole indicare tutte le immagini che sono impresse, tramite un processo foto-meccanico, su di essa. Dunque in questi primi anni sono film le riprese di attualità, le "comiche", i prodotti di finzione, le animazioni grafiche, i documentari. Con lo sviluppo delle tecniche dell'industria cinematografica, tra le quali l'introduzione del sonoro, andarono affermandosi nella sale i film di finzione, che garantivano ai produttori l'interesse da parte del pubblico e una sicura riuscita nell'ottica dei profitti. Le altre tipologie furono presto relegate ad un ruolo da comprimari. Una proiezione cinematografica si attesterà per anni in questi termini: un film (di finzione), generalmente lungometraggio da almeno 90 minuti e da

altri prodotti, quali comiche, documentari,

cinegiornali, solitamente di durata ridotta

(cortometraggi). Col passare degli anni questi ultimi saranno sostituiti dalla pubblicità e dai trailer. In linea di massima questo è lo sviluppo del fenomeno cinematografico all'interno della sala di proiezione, ma a livello produttivo il film della realtà, o documentario, poiché "documenta" il reale, non viene assolutamente abbandonato, anzi diventerà banco di prova per generazioni di cineasti, fino ad ottenere nuovamente il successo che merita con la corrente Neorealista italiana, che realizzerà prodotti di "finzione" mettendo in scena la realtà.

! Sono anni ormai che il termine film ha assunto il significato di lungometraggio di fiction, costringendo tutto il resto della produzione cinematografica all'utilizzo di termini aggiuntivi per indicare ciò che è "non-fiction".

! In realtà la divisione non è così netta come si vorrebbe far credere. Anche nei documentari, o cinema della realtà, esistono delle scene studiate a tavolino dal regista e dallo sceneggiatore come nei film di finzione, dove gli interpreti, che solitamente sono persone comuni, vengono ripresi mentre vivono la loro quotidianità; le differenze con la fiction devono essere allora cercate non nelle modalità costruttive dell'opera filmica, bensì nei contenuti. Nella fiction si raccontano storie di fantasia o comunque si parte da una storia vera e la si riadatta per renderla accattivante per il grande pubblico; nel documentario si racconta la realtà, con le sue sfaccettature, si "documenta", si usa un mezzo che arrivi a tutti per raccontare qualcosa di reale. Come si evince da quanto appena detto, il confine fra le due categorie non è affatto netto. Nella storia del cinema ci sono innumerevoli casi di contagio fra i due generi, che rendono l'analisi complessa e ricca di sfaccettature. ! Il cinema documentario, poco apprezzato nelle sale cinematografiche (ad eccezione dei festival e dei cineclub), ha trovato una sua dimensione con la nascita della televisione. Grazie a questo medium è riuscito ad arrivare ad un numero di persone estremamente più ampio rispetto a quello che avrebbe potuto ottenere nelle sale, attraverso canali tematici e messe in onda plurime nell'arco dei palinsesti settimanali.

! Il documentario quindi si è ritagliato un suo spazio nella storia del cinema, che risulta essere minoritario rispetto al film di finzione solo in termini di numero di fruitori nelle sale. Con il passare degli anni anche il livello di investimenti nel

campo documentaristico è salito in maniera

esponenziale, arrivando ad essere, nel caso delle produzioni di National Geographic o Discovery Channel, paragonabile a quello di una pellicola holliwoodiana. ! Il documentario non può essere definito come genere all'interno della storia del cinema. Si sviluppa parallelamente al film di finzione e, come questo del resto, è suddivisibile in categorie. Se da una parte possiamo trovare commedia, dramma, thriller, fantasy, così esistono documentari storici, artistici, sociali, naturalistici, scientifici. Il panorama offerto al pubblico è ampio e variegato, in modo da attrarre quanto più pubblico possibile.

! Rimane ancora da trattare il caso del cinema indipendente, ovvero quello delle case di produzione minori, con pochi fondi. In questo caso il documentario torna quasi alle origini, non riuscirà facilmente ad arrivare al mercato di distribuzione, intasato dalle pellicole prodotte dalle major. Troverà sicuramente più spazio all'interno dei festival e dei circuiti minori, come quello dell'home video o, in epoca di internet, dello streaming via web. Sarà il pubblico, come del resto accade in genere, mediante il numero di contatti e visualizzazioni, a decretarne così il successo o il fallimento.

3.2 Storia del documentario: