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Costruzione dell’M-Oscillator Introduzione

Grafico 11: Esempio di canale formato da trendline e returnline in trend rialzista, e esempio di trendlines rialzista e

2.3 Costruzione dell’M-Oscillator Introduzione

Nella prima parte del suo studio, il Dott. Fawzy, espone quelli che sono i suoi concetti di “Quantization”, “Cycle Characteristics” e “Oscillation”, alla base del suo studio sull’M-Oscillator.

Per quanto riguarda la Quantization, questo è un processo di smorzamento dell’intensità del movimento del prezzo attraverso una serie progressiva di variazioni di dati. Il Dott. Fawzy parte appunto dai concetti chiave del Momentum, tra questi la forza del trend del prezzo, calcolata come differenza tra i prezzi di chiusura di due sedute, che permetteva di “quantificare” la grandezza di questo movimento. Con questo processo di Quantization cerca di spostare l’attenzione invece sul cambiamento di direzione del trend del prezzo piuttosto che sulla sua intensità. Infatti, ripartendo dalla differenza tra i prezzi di chiusura di sedute diverse, ciò che cambia è il risultato, ovvero per valori positivi verrà assegnato un valore pari a +1, per valori negativi pari a -1 e per variazioni nulle pari a 0, spostando appunto il focus del processo esclusivamente sulla direzione, trascurando la forza delle variazioni.

Lo studio delle Cycle Characteristics gli permette di aumentare quella che è la percezione dei trend di fondo e delle loro correzioni. Partendo dal presupposto che tutti i mercati sono ciclici, Fawzy, concentra il suo studio su quelli che sono i punti di inversione di trend e quindi di inizio o fine di un ciclo. Si accorge che le

creste (dove si verificano le variazioni) del ciclo hanno movimenti diversi a

seconda se si è in un Up trend, con variazioni a “destra del loro mid-point ideale”, o in un Down trend, con variazioni a “sinistra del loro mid-point ideale”. I trend rialzisti spenderanno molto più tempo a salire che a scendere correggendo il trend di fondo, e così i trend ribassisti staranno molto più tempo a scendere che

a salire ritracciando il movimento del trend. Il focus di questo nuovo oscillatore è proprio quello di mostrare il movimento di fondo del prezzo, quel movimento che occupando più tempo in una direzione rispetto a quell’altra, permette di isolare le variazioni secondarie e sfruttarle per operazioni di compravendita.

La nozione di Oscillation nell’analisi tecnica è un concetto molto utilizzato, sul quale il Dottor. Fawzy imposta il suo studio. L’oscillatore, come dal nome è prevedibile, è uno strumento che oscilla tra due valori estremi fluttuando intorno ad una centerline33 o tra due bande34. Gli oscillatori sono importanti perché

permettono di trovare i punti di inversione di un trend, mostrando anche i suoi punti di forza e di debolezza. I migliori momenti in cui utilizzarli sono quelli in cui il trend è in fase orizzontale, non definita, anche se grazie anche alle divergenze con i trend dei prezzi è possibile utilizzarli anche in fasi di trend definite.35

Questi tre concetti sono chiavi di lettura del lavoro che Fawzy ha realizzato. Costruzione

Prima di andare a vedere come effettivamente l’M-Oscillator si compone, cerchiamo di capire cosa ha spinto il Dottor. Fawzy a capovolgere la concezione di Momentum così come tutti la conoscevano. Come tutte le nuove idee, anche in questo caso, il punto di partenza sono stati i punti deboli che l’oscillatore aveva mostrato.

Innanzitutto, come già visto la mancanza delle bande superiori e inferiori rappresentava uno svantaggio per l’indicatore, non riuscendo a cogliere quei segnali che possono manifestarsi quando un trend è più forte del suo reale valore e quindi tende a esaurirsi invertendo la direzione.

33 Come il Momentum. 34 Come l’RSI.

Il Momentum aveva poi il problema che andando a confrontare prezzi a “n” sedute di distanza, nel caso questi fossero stati uguali la linea dell’oscillatore sarebbe risultata piatta nonostante ci fossimo trovati in un trend definito. Inoltre, se per esempio la differenza tra i prezzi era minore rispetto a quelle misurate prima, nonostante si stesse sempre salendo, ad esempio, la linea del Momentum sarebbe scesa.

Inoltre, l’oscillatore non riusciva a gestire correttamente le grandi differenza di prezzo tra sedute dovute ai repentini movimenti dei prezzi e questo era causa di segnali errati.

Questi sono i principali motivi che hanno spinto Fawzy a ideare questo nuovo oscillatore che non è altro che una correzione, una trasformazione, dell Momentum.

Innanzitutto, è importante specificare che il time span dell’M-oscillator è fisso, o meglio non è a discrezione dell’investitore, ed è di 14 sedute.

Il calcolo alla base dell’indicatore non è immediato così come lo era per il Mometum ma è composto da una serie di passaggi:

1. Per prima cosa viene confrontata la chiusura della giornata odierna con ogni singola chiusura registrata nei 14 giorni precedenti. Non viene registrata la differenza tra i due valori, semplicemente viene attribuito un valore pari a +1 nel caso in cui la differenza sia positiva (la chiusura odierna è maggiore di quella di “n” giorni precedenti), un valore pari a -1 se la differenza è negativa e un valore pari a 0 se la differenza è nulla.

La somma di questi 14 elementi darà un valore compreso tra -14 e +14, che sarà riferito appunto al rapporto della chiusura della giornata odierna e dei 14 giorni precedenti, che sarà un “riassunto” del movimento compiuto dal trend dei prezzi.

Day Closing Price D Quantization P15 - P1 P1 13.58 -1.55 -1 P15 - P2 P2 13.28 -1.25 -1 P15 - P3 P3 12.74 -0.71 -1 P15 - P4 P4 12.48 -0.45 -1 P15 - P5 P5 12.81 -0.78 -1 P15 - P6 P6 12.91 -0.88 -1 P15 - P7 P7 12.72 -0.69 -1 P15 - P8 P8 12.59 -0.56 -1 P15 - P9 P9 12.32 -0.29 -1 P15 - P10 P10 12.14 -0.11 -1 P15 - P11 P11 12.03 0 0 P15 - P12 P12 12.02 0.01 +1 P15 - P13 P13 11.97 0.06 +1 P15 - P14 P14 11.82 0.21 +1 P15 12.03 -7

Tabella 2: Calcolo dell'M-Oscillator, vettore V0. Fonte: elaborazione personale

Dove P15 è la chiusura della giornata odierna e P14, P13, … , sono le chiusure

delle 14 giornate precedenti. Il valore finale, -7 nell’esempio riportato, sarà registrato come V0.

2. Questo passaggio verrà ripetuto per tutte le sedute successive. V0 andrà

quindi a comporre, con tutti i valori Vt che verranno calcolati nelle sedute

borsistiche successive, il vettore Vn che darà vita ad una linea di valori

3. Successivamente viene calcolata la media esponenziale a 5 giorni del vettore Vn (5-EMA di Vn).

4. Sarà poi calcolata la media esponenziale a 3 giorni della 5-EMA di Vn, che

rappresenterà l’M-Oscillator

𝑀 − 𝑂𝑠𝑐𝑖𝑙𝑙𝑎𝑡𝑜𝑟 = 3 − 𝑑𝑎𝑦 𝐸𝑀𝐴(5 − 𝑑𝑎𝑦 𝐸𝑀𝐴(𝑉)))

5. Per finire dovrà essere calcolata la media esponenziale a 3 giorni dell’M- Oscillator, che rappresenterà la Signal line36

𝑆𝑖𝑔𝑛𝑎𝑙 𝑙𝑖𝑛𝑒 = 3 − 𝑑𝑎𝑦 𝐸𝑀𝐴(𝑀 − 𝑂𝑠𝑐𝑖𝑙𝑙𝑎𝑡𝑜𝑟)

L’M-Oscillator ha quindi la capacità di smorzare doppiamente i movimenti di prezzo, come già detto attraverso il processo di Quantization, e con i risultati di queste medie mobili ponderate.

L’M-Oscillator così come lo abbiamo visto riesce a superare i limiti del Momentum: è un oscillatore di banda, si muove tra le due fasce di +14 e -14, che rappresentano rispettivamente 14 giornate consecutive di rialzo e quindi di valori positivi (+1) e 14 giornate consecutive di ribasso e quindi valori negativi (-1). Inoltre, considera tutti i c.d. intra-period37 dei 14 giorni presi in considerazione,

cosa che il Momentum non faceva.

36 M. Fawzy, op. cit., pp.29

37 Non considera solo la chiusura della giornata odierna e quella di “n” giornate prima, ma considera anche tutte le chiusure delle sedute comprese in questo intervallo.