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Grafico 11: Esempio di canale formato da trendline e returnline in trend rialzista, e esempio di trendlines rialzista e

1.6.3 Pattern Grafic

Prima di andare ad analizzare queste configurazioni, è giusto aprire una piccola parentesi sulle varie (le tre più importanti ed utilizzate) modalità di rappresentazione grafiche dei titoli.

Alcune di queste le abbiamo già viste nei grafici esempio, ma andiamo ad analizzare più a fondo:

Il primo metodo in assoluto di rappresentazione dei prezzi è stato il Line Chart, o Grafico Lineare. È sicuramente il più semplice e intuitivo, anche se consente di osservare un solo dato per intervallo temporale, il prezzo di chiusura. Le altre tre grandezze vengono invece perdute. È facile infatti capire che un grafico di tale tipo ignorerà i veri massimi e minimi toccati dallo strumento finanziario nel periodo considerato, quindi sarà impreciso nell'indicare la reale posizione di questi elementi che l'analisi tecnica considera invece di fondamentale importanza.

Altra tipologia invece è il Bar Chart, o Grafico a Barre, che evidenzia tutti e quattro i prezzi per ogni unità di tempo: apertura, chiusura, massimo e minimo. L'apertura e la chiusura vengono indicate con due trattini orizzontali posti rispettivamente a sinistra e a destra della barra verticale, la quale a sua volta esprime l'escursione di prezzo.

Una terza tipologia è invece il Candlestick Chart, o Grafico a Candele, molto simile a quello a barre, fornisce infatti lo stesso numero di dati, cambiando solo la presentazione. Anche in questo caso vengono visualizzate le informazioni relative a massimo, minimo, apertura e chiusura dello strumento analizzato, nell'orizzonte temporale prescelto, con la differenza che la "candela" è costituita da un vero e proprio "corpo" (o “real body” secondo la terminologia anglosassone ufficiale) che delimita l'intervallo tra apertura e chiusura. Il corpo viene disegnato in nero o lasciato bianco a seconda che l'apertura nell'unità temporale considerata sia stata superiore (nero) o inferiore (bianco) alla chiusura. Il

massimo e il minimo vengono poi visualizzati con segmenti, chiamati “shadow" (ombre), posizionati rispettivamente sopra e sotto il corpo della candela.23

Una volta selezionata la tipologia di analisi grafica è possibile sfruttare le

configurazioni grafiche per effettuare previsioni sull’andamento del trend e

compiere decisioni di investimento. Per quanto riguarda i patterns relativi all’analisi con Candlestick chart, questi saranno analizzati nel paragrafo successivo, adesso andremo a vedere quelli relativi all’analisi con Line Chart e con Bar Chart.

Queste configurazioni si dividono in due grandi gruppi: i patterns di inversione, ovvero le configurazioni che segnalano dei cambi di tendenza del trend, e i

patterns di consolidamento, ovvero le configurazioni che evidenziano la forza del

trend e quindi un suo consolidamento.

23 “Formazione sotto la lente. Analisi tecnica: lo studio dei grafici”, www.borsaitaliana.it

Testa e Spalle

È una delle configurazioni di inversione più importanti. Possiamo avere sia un

Testa e Spalle ribassista che un Testa e Spalle rialzista.

Il primo si configura come un top failure swing, ovvero un mancato raggiungimento di un massimo successivo più alto. La figura parte da un massimo, chiamato spalla sinistra, al quale segue una correzione del prezzo verso il basso che porta alla formazione del primo minimo della figura. Da questo minimo la il trend riprende la sua ascesa fino a toccare un nuovo massimo più alto del precendente, la testa. Nuovamente il trend ritraccia toccando il secondo minimo della figura. È da qui che il trend riprende la sua direzione di fondo rialzista e forma il top failure swing. Si avrà inversione nel momento in cui il prezzo perfora la linea data dall’unione dei due punti di minimo, la c.d. Neck line. È possibile una volta perforata la linea, stabilire un target dato dalla distanza tra la testa e la Neck line.

Il Testa e Spalle rialzista si formerà invece con un bottom failure swing e sarà la perfetta riproduzione ma in posizione speculare della configurazione ribassista.

Doppio e Triplo massimo/minimo

Il doppio massimo, si verifica quando il movimento del prezzo disegna un massimo successivo né superiore, né inferiore, ma uguale al precedente. La linea di supporto sarà data dal minimo compreso tra i due massimi di pari valore, ed è il suo perforamento a dare il segnale di inversione di trend. Così anche il doppio

minimo, che ovviamente è una figura di inversione rialzista con caratteristiche

opposte al doppio massimo.

Il triplo massimo invece può essere considerato come una variazione del Testa e Spalle in quanto queste conformazioni grafiche differiscono solo per il fatto che nel triplo massimo il secondo picco è allo stesso livello degli altri due. Questo modello è abbastanza raro e non richiede troppo tempo per la sua realizzazione. Il suo completamento avviene con la rottura, da parte dei prezzi, della linea congiungente i minimi di reazione. Stesso discorso vale per il triplo minimo, con condizioni ovviamente opposte.24

24 Laura Mattiazzo, Analisi grafica: Triplo massimo e Triplo minimo, www.performancetrading.it

Gap, Spike e Isola

Il Gap è configurazione sia rialzista che ribassista, osservabile solo con un Bar Chart o con un Candlestick Chart. Si forma quando due barre (o due candele) sono separate tra di loro, ovvero quando c’è un gap tra loro, che può essere

discendente se il prezzo massimo della seduta successiva è inferiore al minimo

della seduta precedente, o ascendente se il prezzo minimo della seduta successiva è superiore al massimo della seduta precedente.

I Gaps sono di tre tipologie. Il breakway gap, o gap di rottura, si forma al termine di un importante pattern e segnala un significativo movimento di mercato. Di solito sono caratterizzati da volumi elevati. Il runaway gap, o gap di

continuazione, si verifica dopo che il movimento è in atto da un certo periodo.

Spesso funge da supporto per successive correzioni. L’ultimo gap è l’exhaustion

gap, o gap di esaurimento. Questa tipologia di gap si verifica alla fine di un

movimento di mercato, prima di un’inversione di tendenza.25

È possibile che a volte il Gap sia seguito da una barra che chiuda in controtendenza al trend del mercato. Se prendiamo per esempio un trend

25 Tommaso P., “Figure dell’analisi grafica”, www.meteofinanza.com

discendente, successivamente al Gap, le mani forti possono decidere di invertire il mercato. Assisteremo ad una netta inversione del trend e avremo una barra successiva crescente (in questo caso) che formerà una punta nel grafico a barre, ovvero uno Spike (“Ago” in inglese). È considerata una figura di inversione molto forte, per questo suo repentino cambio di direzione.

Evoluzione dello Spike è la configurazione a Isola. È una figura molto rara da trovare, questo fa si che nel momento in cui si crea, il segnale che da è un segnale molto forte. Questa configurazione è caratterizzata da un doppio gaps seguenti di segno opposto. Quindi nel caso di un primo gap discendente, questo sarà seguito da un gap ascendente, e viceversa nel caso di primo gap ascendente (come nel Grafico 20).

Flag e Pendio

Nel caso della Flag assistiamo ad un ritracciamento di breve periodo contenuto all’interno di un canale, formato da due trendlines, che assomiglia ad una “bandiera”. Se ad esempio prendiamo una Flag formatasi durante un Up trend, nel momento in cui il trend esce da questo canalino perforando la resistenza, con il conforto dei volumi che dovranno dimostrarsi crescenti nel punto della perforazione, avremo un segnale di consolidamento del trend rialzista.

La configurazione del Pendio indica la fase di esaurimento del trend. Si forma infatti un canale di prezzi che crescono (se consideriamo un Up trend), ma in modo minore rispetto al trend, con pendenza minore, e nel momento in cui il supporto viene perforato, si ha l’inversione del trend. Questa è la configurazione che rappresenta la fase di distribuzione del ciclo di Dow.

Triangoli

I Triangoli sono figure che possono essere sia di inversione che di consolidamento del trend, anche se nella maggior parte dei casi sono della seconda tipologia. Si dividono in simmetrici e asimmetrici.

Il triangolo simmetrico si forma dall’incrocio di due trendlines, una ascendente e una discendente (resistenza e supporto del triangolo) con le quali si possano unire due punti di massimo successivi decrescenti e due punti di minimo successivo crescenti. Avremo quindi due linee di inclinazione opposta che si incroceranno nel “vertice del triangolo”. Da questa figura il trend uscirà perforando la resistenza o il supporto, e di conseguenza sarà un segnale o di consolidamento o di inversione del trend. Dal punto di breakout del triangolo si potrà calcolare il

target di prezzo che sarà dato dall’ampiezza della base del triangolo.

I triangoli asimmetrici si caratterizzano invece per una maggior presenza di compratori su venditori in quello ascendente o per una maggior presenza di venditori su compratori in quello discendente. Si formano quindi triangoli rettangoli.

Il triangolo rettangolo infatti, invece di avere le due linee di inclinazione opposte, ha una delle due linee parallela all’asse dell’ascisse. Nel caso di triangolo rettangolo discentente avremo il supporto parallelo all’asse delle ascisse, mentre nel triangolo rettangolo ascendente avremo la resistenza che sarà parallela.

Ovviamente per quanto riguarda il perforamento, si arriverà alle stesse conclusioni che valgono nel caso di triangoli simmetrici.