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Costruzione di un sito Web

4. Strumenti utili al Marketing Digitale

4.1 Costruzione di un sito Web

Il sito web è il perno su cui ruota qualsiasi attività di marketing Digitale, per questo deve essere facilmente navigabile, funzionante e utile. Allo stesso modo il rifacimento di un sito o il lancio di un sito per attività di marketing Digitale richiede un approccio strutturato e un piano a supporto di quello che si vuol fare. L'investimento inoltre è contenuto nelle cifre e deve essere inserito nella vision dell'azienda.

Vediamo alcuni principi ed elementi23 che potremmo seguire per costruire un sito web

efficace:

● Information Architecture: la chiave di tutto

Il primo passaggio è l'architettura delle informazioni; per un sito non è altro che una buona organizzazione, etichettatura e creazione di schemi di navigazione efficaci ed efficienti all'interno di un sistema informativo che è alla base del sito. A questo si aggiunge l'importanza del design che deve facilitare determinate azioni, rendendo la navigazione un percorso intuitivo, appassionante e in cui l'accesso al contenuto deve avvenire naturalmente. L'obiettivo che intendiamo raggiungere grazie all'architettura delle informazioni è aiutare le persone a trovare e a gestire le informazioni. I motivi dell'importanza dell'architettura sono:

 costo del non reperimento delle informazioni (cercano canali alternativi, abbandono)  costo della ricerca di informazioni (tempo, frustrazione, rischio di abbandono

immediato)

 costo di costruzione (persone, tecnologia, contenuto, mantenimento)  costo di reputazione (idea negativa del brand se il sito non funziona)  costo di marketing (attività di promozione a supporto del sito)  valore per il brand (reputazione e credibilità del brand)

 valore dell'informazione (clienti soddisfatti nelle loro necessità, spariscono i loro dubbi)

Esistono inoltre sei modi, potremmo dire, per organizzare il contenuto all'interno di un sito web:

1. Per Categorie: da utilizzare quando tutti i visitatori hanno lo stesso obiettivo; bisogna cercare informazioni su un argomento, comprare un prodotto, discutere su un tema, etc; questa è la divisione più comune e risulta la più semplice.

2. Per Task: il focus del sito è permettere agli utenti di raggiungere determinati obiettivi anche non correlati tra loro. Il sito in questo caso cerca di identificare i vari obiettivi che le personas hanno in mente e aiuta le stesse a raggiungerli velocemente attraverso una costante call to action.

3. Per Utenti: si utilizza quando il sito deve far dialogare diversi gruppi di persone che hanno bisogni e obiettivi completamente differenti. Le informazioni sono suddivise e adeguate a diverse tipologie di utenti, garantendo l'approfondimento a tutti.

4. Per Lingua o Localizzazione Geografica: un esempio è il Gruppo Natuzzi, leader nella produzione di divani in pelle, che suddivide le informazioni per area geografica in cui consente a ogni paese di usare la propria lingua e fornire informazioni locali.

5. Per Data o per Ordine: le informazioni sono suddivise per data o per ordine.

6. Per Divisioni o per Brand: è consigliabile solo per le intranet aziendali, sono siti a tutti gli effetti ma rivolti e visibili ai solo dipendenti; suddivide le informazioni per divisione o dipartimento, ma l'usability per un cliente esterno è basso e poco funzionale.

Ovviamente esistono anche organizzazioni ibride, che si rifanno a più di una ipotesi vista.

● Le informazioni e il contenuto sono il fattore critico di successo

Riguarda le modalità di presentazione delle informazioni all'interno di un sito web; esistono infatti diversi modi per rappresentarli, il principale è HTML.

I siti programmati in HTML sono la maggioranza e possono contenere immagini, video, audio e link. Una pagina web è un ipertesto in cui le parole sono istruzioni o ordini per il browser inserite tra parentesi angolari < > e chiamate tag. Se i tag non sono scritti correttamente e non indicano con precisione un argomento, quest'ultimo non sarà trovato e interpretato dai motori di ricerca.

Le immagini utilizzate con il linguaggio HTML hanno estensione GIF, JPG o PNG.

esempio si iscrivono) serve costruire un modulo o form e per questo non è sufficiente l'uso dell'HTLM, ma occorre un linguaggio di “scripting”, ad esempio Javascript.

Infine se immaginiamo di aver terminato la costruzione del sito web, tenendo conto dei parametri fondamentali appena appresi, non resta che renderlo pubblico in uno spazio web in Rete e, per farlo è possibile acquistarlo da un provider (in Italia si può fare con Register.it o Vola.it ma anche con tutti gli operatori di telefonia).

Altri linguaggi utilizzabili per la costruzione di un sito sono:

 Flash: se si vuole aggiungere un'animazione e interattività alle pagine web; è quello forse più popolare e conosciuto (ad esempio Adobe);

 Apollo (adobeAir): è un cross-browser, cross-platform, che permette di raggiungere la prossima generazione di esperienze media ricche di applicazioni interattive del web;  Microsoft Silverlinght: piattaforma per lo sviluppo di alcune applicazioni web molto

interattive, adatto al Mac OS o Windows.

Le principali fasi da seguire per la realizzazione di un sito web sono: – pianificazione (planning),

– definizione del contenuto (content),

– architettura delle informazioni e struttura (structure), – design e creazione materiali (design),

– test e finalizzazione (launch).

Essere online è solo il primo passaggio, bisogna testare costantemente le performance e implementare miglioramenti continui. Oltre alla misurazione dei dati, si possono analizzare le criticità attraverso alcuni metodi:

 Usability test: per vedere la navigabilità e la facilità di fruizione di informazioni di un sito occorre stabilire i parametri del test e la popolazione cui lo si vuole rivolgere. In seguito bisogna sviluppare strumenti adatti (per esempio questionario) e condurre i primi test in conformità ad una scelta di almeno tre parametri. L'analisi di scenario (scenario analysis) è un report che riporta l'ammontare delle attività degli utenti ed è molto valido;

 Heatmap: utili perché permettono di visualizzare i vari elementi di una pagina web, ponendo in risalto eventuali criticità. Corrisponde all'analisi delle “zone più cliccate”

in una pagina. Verifica ciò che è ritenuto più interessante e cerca di anticipare eventuali criticità che impedirebbero una facile navigazione. Un esempio è Jquery heat map, che è un plug-in pubblicato sul blog Codrops, registra i clic e li mostra tramite il pulsante analyze. Allo stesso modo si può scaricare il file ClickHeat dal sito Labsmedia.com. Anche Google Analytics ha implementato la funzione “Analisi dati In-Page” che permette di visualizzare i clic e aggiungere decine di filtri. Esistono anche Clicktale.com, Crazyegg.com, Fusestats.com.

 A/B testing: non è utilizzato per fare differenti versioni della medesima pagina allo stesso tempo, ma permette di verificare, direttamente da un gruppo di potenziali utenti, quale versione è ritenuta migliore.

 Multivariate testing: strumento che testa simultaneamente numerosi fattori, come gli effetti di interazione tra più pagine e l'identificazione di combinazioni di pagine e oggetti (per esempio cambiare il colore di un tasto).

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