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XVI- XVIII: uno sguardo d’assieme

13. Criteri di edizione

L’edizione critica del testo è accompagnata, a piè di pagina da “apparato critico positivo” che indica tutte le lezioni, quelle accolte nel testo e quelle rifiutate perché di altra mano o di derivazione incerta, dando conto luogo per luogo, oltre che delle scelte, di tutto quanto può essere utile a far luce su singoli luoghi del testo: cancellature, note marginali fuori testo, correzioni, ecc. Poiché siamo alla presenza di un solo testimone di cui non si è certi se autografo o no, la scelta ottimale è quella di mantenersi fedele al testo il più possibile.

• Le abbreviazioni:

sono sciolte tra parentesi tonde, tranne i casi di nome proprio di persona seguito dal cognome. Sono sciolte numerose abbreviature delle consonanti e delle sillabe: no(n), co(n), Norma(nni), qua(le), que(sta) qu(an)to,d(ice), d(etto), gra(n), particolarm(ente), solam(ente), scrive(n)do, fero(n), co(n)federati.

Si mantengono le abbreviature nei seguenti casi: S.[anto], SS[antissima], S.[an], P.[adre], B[eato], M[aestro]; nei nomi di persona: P.[aolo], A.[bramo], G.[iovanni].

Altre abbreviature usate in modo particolare nei testi latini sono sciolte; qualche esempio: l’uso di q per – que enclitico: unusquisq(ue), vilissimaq(ue), dignu(m), aute(m), at(que), cu(m), tu(m).

Le terminazioni latine in um: dign(um), armentor(um), eor(um).

Il dittongo ae si trova con la scrittura abbreviata æ, ç: gr(ae)ce, magn(ae), itali(ae), lucani(ae), patri(ae). • Gli accenti:

Sono aboliti nei seguenti casi: à, ò, fù, hò, hà, rè. Sono mantenuti dove l’uso moderno richiede. Assicurata la distinzione negli omografi: da-dà, la, là, si, sì, ne, né. Sono mantenuti: giache, siche.

Le preposizioni: uso moderno ma lascio convivere le oscillazioni nei seguenti casi: de’ (dei), a’ (ai), su’l (sul), co’l (col), co’ (con).

Gli apostrofi:

Uso moderno, quindi eliminato nei seguenti casi: un’altro, per’un, ad’alcun, ad’ogni. È mantenuto: co’l che’l. E’ mantenuto per indicare assenza di vocale: ne’ (nei).

Divisione e legamento:

Sono mantenuti nei seguenti casi: cio è, de’i, da i, de gli, a’gli. Grafie etimologiche:

mantengo l’h nei seguenti casi: nei verbi: havere, adherire;

negli avverbi: all’hora, homai, hora; nei sostantivi: honorato, huomo, horridezza; negli aggettivi: hereditario;

all’interno della parola: adherire, cathedrale, christianesimo, catholico, gentilhuomo;

nei latinismi è mantenuta ti per distinguerla dalla z: mentione, comparatione, notitie, emendatione, esentione, edificatione, distintione.

• u, v, j:

u: distinguo modernamente u da v.

J è mantenuta nel testo latino e nei seguenti casi: vestigij, esercitij, varij, feudatarij, principij.Interpunzione:

abolizione della virgola davanti alla congiunzione; conservazione dei due punti in funzione dichiarativa e dinanzi al discorso diretto: loro sostituzione di punto e virgola quando assumono valore di pausa;

rispetto del punto seguito da maiuscola; ma introduzione del punto e maiuscola della parola seguente, quando il punto e virgola o i due punti non corrispondono alla moderna consuetudine.

Le congiunzioni:

uso moderno di e al posto di et; di o al posto di ò.Oscillazioni grafiche:

conservo la doppia nei seguenti casi: riconobbono, commodità, cavalliero, essercito, commandava, pratticare, giuriddittione, dilluvio, essaminandogli, mostrossi, governassi, pratticossi, terminassi, ritornassi.

mantengo la singola sillaba nei seguenti casi: inaffiare, soprafare, solazzi, obligo, republica, publicare, dovemo, fabrica.

Questa è la situazione dei verbi essere, avere, dovere: essere:

congiuntivo presente: sieno; condizionale: sarebbono; avere:

indicativo presente: habbiamo;

condizionale: havrebbe, harebbe, havrebbono; participio passato: havuto;

futuro semplice: havrò; dovere:

indicativo presente: doviamo;

congiuntivo presente: debba, debbano.I tempi verbali:

passato remoto: governassi, pratticossi, mostrossi, trattossi, ritornossi; futuro semplice: andarò, cominciarò.

• Le lacune del modello dovute a guasto meccanico (perdita di supporto, o irrimediabili macchie, cancellazioni, abrasioni o svanimenti della scrittura) s’indicano con parentesi quadre entro le quali collocare l’integrazione proposta. Gli spazi lasciati in bianco sono riempiti con la crux disperationis che occupa approssimativamente le lettere di cui è capace lo spazio bianco.

• | indica andata a capo nel ms. • agg. interl.: aggiunta interlineare

agg. Marg.: aggiunta marginale. • spscr.: soprascritto

>< : segnala la porzione di testo cassata dall’autore.

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EDIZIONE CRITICA

LA LUCANIA SCONOSCIUTA

DELL’AGOSTINIANO LUCA MANDELLI

DI DIANO

Autori che si citano nella presente opera

P. Agostino Cronica di Cassiodoro Itinerario [Antonini] Acrone Cronica di Crotone Innocenzo II Papa Alessandro Telesino M. Cronica di Marcellino Conte Iscrittioni dè m[armi] Alessandro d’Alessandro Cronica di Romoaldo M.S.

Appiano Alessandrino Cronaca di Lupo Protospata Leandro Alberti Anonimo delle cose dè Svevi M.S. Licofrone Anonimo dè Bari Diodoro Siciliano Livio Anonimo Salernitano M.S. Diogene Laertio Lucio Floro Archivij diversi Dionigi Alicarnasseo Lucano Arciprete Ciarlanti Dionigi Afro

Aristotele Duca della Guardia Magino

Aulo Gellio Macrobio

Ausonio Eliano Mambrino Roseo Sal[…..] Erchemperto Martiale Sallustio Baronio Erodoto Maestro dell’Historia Seb[…..] Biondo Eutropio Marafioti Seneca Bolle Pontificie Mazzella Servio Buonfiglio Fascicolo dè tempi Michele Zappullo

Fazzello

Calepino Festo Notitia d’Orie(n)te et Solino Calderino Ferdinando Ughelli Occidente

Camillo Pellegrino Francesco dè Pietri

Camillo Tutini Freccia Oratio

Canoni Saceri Frontino Onofrio Panvinio

Canonisti Ottavio Beltrano

Cantalicio S. Girolamo Ortelio Capobianco S. Gregorio Papa Ovidio Carrafa Gabriel Barrio

Cassaneo Gioseffo Hebreo S. Paolino Cassiodoro Giovanni Giovane Pancirola Capaccio Giovanni Tzetze Paolo Emilio Cesare d’Engenio Girolamo Bardi Paolo Emilio Santoro Cluverio Giusto Lipsio Paolo Merola Cicerone Giustino Historico Paolo D[iacono] Commentarij di [Cesare] Giovenale Paolo […….] Concilij Sacri Goffredo Malaterra Paolo […….] Costumio Gioseffo Scaligero Paolo […….] Costo [……….] Pausania [……….] Pietro [Valle] [……….] Pietro Greg[orio] [……….] [……….] [……….]

Tavola dè Capitoli di q(ue)sta prima parte Libro primo Favoloso

I. Motivo di scrivere delle cose della Lucania, e quanto sia difficile il trattarne né presenti tempi

fol.1 II. Particolari nomi di q(ue)sta Provincia in quanto alle sue parti, oltre dè generali che poi si fero co(m)muni à tutta Italia

f.5 III. Lucania detta nell’antichissimi tempi Ausonia e Sicilia; quai nomi fur’anco co(m)muni à tutta Italia

f.8 IV. Lucania detta Esperia, et Enotria pur né tempi antichi q(ua)li nomi poi fur dati à tutta Italia.

f.12 V. Lucania prima detta Italia: da chi si fè poi co(m)mune tal nome à tutto il paese sino all’Alpi.

f.14 VI. Lucania già detta Calabria, nome oggigiorno poco gradito, ma né tempi antichi famoso, e co(m)mune à gran parte del nostro Regno

f.17 VII. Lucania nome particolare e proprio di q(ue)sta Provincia donde s’originasse

e quando

f.21

VIII. Sito della Lucania e suoi confini

f.25 IX. Antichità favolose di Lucania. E prima trattasi del Tempio di Giunone Argiva edificato da Giasone

f.31 X. Promontorio Leucosio, stanza e Sepolcro della Sirena Leucosia: Promontorio di Palinuro: Tempio di Dracone

f.35 XI. Favola della venuta di Filottete ad’edificar Petelia: Palladio nella Città di Siro, et altre cose favolose in Metaponto

f.39 Libro Secondo Veritiero

I. Qualità del paese di Lucania in generale; e delle cose, che produce

f.47 II. Fiumi più celebri di Lucania, che sboccano nel Mediterraneo Mare

f.51 III. Altri fiumi che si scaricano nel Mare Jonio nella riviera d’Oriente

IV. Laghi e Fonti famosi nella Lucania fol.65

V. Boschi e Selve della Lucania fol.71

VI. Antichi habitatori della Lucania, e con q(ua)l’ordine fusse da diverse Nationi habitata

f.75 VII. Mostrasi quanto sia vano il credere che venisse Noè con i suoi figli à popolar l’Italia

f.81 VIII. In quali tempi venissero ad habitare nella Lucania i Popoli già detti

f.90 IX. Idioma, e linguaggi dègl’antichi Lucania

f.94 X. Leggi dè Lucania, e lor governo politico

f.98 XI. Usanze, genio, e costumi dè Lucania

f.104 Libro Terzo Defensorio

I. Brutij popolo di gran valore originato da Lucani; il che fuor di proposito vien

denegato da Gabriel Barrio, e suoi seguaci f.109

II. Si prosiegue l’istessa materia per convincere Barrio; e si mostra come

malamente fonda il suo discorso nell’autorità ch’apporta f.115

III. Nobiltà d’ogni genere copiosa nella Lucania in ogni tempo. Mostrasi per

dichiararla in che consiste la nobiltà f.119

IV. Si prosiegue l’istessa materia per dimostrare che la nobiltà non dipende da

alcuni accidenti, come da molti si crede f.136

V. Mostrasi che la nobiltà non insorge dalla separatione e che non sia vero il

volgar detto, [che] dove non è separ[atione] non vi sia nobiltà f.147

VI. Grado e dignità di Cavalliero né tempi antichi conferito à numero grande dè

Lucani. Si discorre dell’origne di tal dignità, e molte cose si notano f.160

Libro Quarto Guerriero

I. Guerre dè Lucani contro dè Greci nella conquista di questi paesi, e particolarm(ente) contro dè Tarantini; nelle q(ua)li fur da Lucani uccisi

Archidamo Re dè Lacedemoni, et Alessandro dè Molossi f. 174

II. Guerre dè Lucani confederti cò Sannitiper opra dè Tarentini contro dè Romani

per molti anni. Lega fatta fra di loro, et altri successi f.184

III. Nuova guerra insorta fra romani e Lucani, q(ua)li si collegaro cò Sanniti, Brutij, e Tarantini: sendo per qualche tempo Capitan della Lega Pirro Re

dègl’Epiri f.191

IV. Agiuti dati dà Lucani à Romani nella guerra d’Annibale, sendo sempre rimasta in lor favore gran parte dè Lucani, quando adheriro al vittorioso nimico

V. Si prosiegue il racconto d’altre memorie historiche, sino alla fine della guerra

d’Annibale f.206

VI. Guerra sociale dè Popoli d’Italia contro dè Romani, nella q(ua)le i Lucani e

Sanniti furono più ostinati dègl’altri f.218

VII. Si notano varie confederationi fatte tra Lucani e Romani. E quale poi fusse lo stato loro così nel tempo della Romana Republica come sotto gli suoi Imperadori

f.227

Libro Quinto Historico

I. Stato dè Lucani nella dechinazione del Romano Imperio sotto il Regno dè

Gothi f.235

II. Stato dell Lucania sotto il dominio dè Longobardi

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