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RISERVA NATURALE REGIONALE DI MONTE GENZANA-ALTO GIZIO

3. RISULTATI E DISCUSSIONE

3.4.1 Curve ipsometriche

Al fine di comprendere appieno la caratterizzazione strutturale dei soprassuoli che insistono nei popolamenti oggetto del lavoro, si sono confrontate le curve ipsometriche dello strato dominante, composto per lo più da faggio, e dello strato dominato in cui spesso ricade il tasso oltre alle altre latifoglie.

Osservando le curve che rappresentano il piano dominante si può immediatamente notare che i soprassuoli si differenziano alquanto per diametri e per altezze massime (Fig. 32).

Figura 32. Confronto delle curve ipsometriche dei popolamenti di latifoglie.

Tali discrepanze possono essere spiegate sempre con le diverse vicissitudini selvicolturali che tali soprassuoli hanno subito nel tempo.

Emerge subito come il faggeto che si sviluppa nel sito di Pettorano sia il meno sviluppato come struttura, sebbene il più ricco per mescolanza in specie. I diametri massimi delle latifoglie rasentano i 50 centimetri di diametro e tali individui sono essenzialmente dei rilasci degli ultimi tagli presenti tra l’altro solamente nella fascia più alta dell’area. La curva ipsometrica inoltre evidenzia come anche le altezze siano piuttosto ridotte ed in generale le più contenute tra tutti i siti probabilmente anche a

Confronto curve ipsometriche latifoglie

0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 Diametro (cm) A lte z z e ( m ) Morino Pettorano Femmina Morta La Tagliata

causa dell’elevata pendenza media del versante che causa una diminuzione della fertilità stazionale.

Osservando la curva de La Tagliata si nota come questa sia la più alta e la più inclinata; difatti questo soprassuolo è composto in maggioranza da una faggeta dallo sviluppo decisamente colonnare con una discreta presenza di individui dal diametro medio grosso. Tale sviluppo è facilitato dall’elevata fertilità e dalla scarsa pendenza in cui le piante vegetano. Questo buon portamento del soprassuolo dunque favorisce i fenomeni rinnovativi del tasso che trova delle condizioni di luminosità favorevoli all’insediamento.

Le rimanenti due curve rappresentano i siti di Femmina Morta e di Morino, le due aree che fra loro si mostrano molto simili come struttura dei soprassuoli sebbene poi, analizzando meglio l’abbondanza di individui per classi diametriche, notiamo come l’area di Morino mostri comunque dei valori di maggior complessità strutturale. In quest’ultimo caso difatti si rinvengono faggi con diametri di oltre 70 centimetri, i più grandi tra quelli campionati tramite le aree di saggio.

Nel caso di Femmina Morta la curva si mostra più alta rispetto al sito di Morino specialmente per le classi piccole e medie fino a diametri della classe del 40-45. Tale altezza media superiore è imputabile alla presenza di alcune fustaie transitorie in cui la competizione per la luce ha spinto i faggi ad avere un portamento più filato. Inoltre tali classi sono mediamente più rappresentate rispetto a Morino ove invece la faggeta è ormai a tratti matura e dunque gli individui sottoposti sono stati tagliati tramite degli interventi di diradamento dal basso. Da segnalare inoltre che superata la classe del 60 a Morino i faggi tendono a crescere ancora in altezza e diametro assumendo portamenti maestosi raggiungendo i 28 metri.

Osservando invece le curve ipsometriche di Taxus baccata (L.) (Fig. 33), notiamo come si siano invertite le curve di Pettorano e de La Tagliata rispetto a quelle dello strato dominante. Nel primo sito difatti la condizione di ceduo all’interno del quale cresce il tasso ha stimolato le piante a svilupparsi in altezza per ricercare la luce. Tale fatto è inoltre stato indotto anche dall’elevata competizione laterale che si è verificata con le latifoglie. Purtroppo la sempreverde è qui presente unicamente con individui al di sotto della classe del trenta e dunque non è possibile confrontare la

curva con le altre. Risulta comunque significativa la potenzialità di accrescimento che tale specie mostra nell’area.

Tabella 8. Parametri riassuntivi dei popolamenti di tasso.

Stazione Estensione N piante G R Punti R N G R R punti N G R R punti D max H max R medio

ha m2/ha piante/ha m2/ha piante/ha m2/ha

Pettorano 129 8981 27 350 345 69 0.21 2.7 2.7 975 2.87 36 11 1.0

Morino 180 3222 94 1064 928 18 0.52 5.9 5.2 380 11.11 134 17 1.2

Femmina Morta 267 12837 136 1160 1083 57 0.51 4.3 4.1 1162 10.52 95 13 1.1

La Tagliata 46 407 12 366 331 9 0.25 8.0 7.2 258 7.41 105 18 1.1

Faito 223 907 56 346 333 4 0.25 1.6 1.5 215 13.24 145 11 1.0

Censimento Densità media Densità punti

Confronto curve ipsometriche tasso

0 2 4 6 8 10 12 14 16 5 15 25 35 45 55 65 75 85 95 105 Diametro (cm) A lt e z z e ( m ) Morino Pettorano Femmina Morta La Tagliata Morino2

Figura 33. Confronto curve popolamenti di Taxus baccata L.

Nel caso de La Tagliata invece il tasso mostra una popolazione con poche piante, ma diffuse in tutte le classi e con individui di grosse dimensioni, maggiori di un metro di diametro. Questi grossi alberi però spesso risultano stroncati e dunque l’altezza massima tra gli individui campionati non raggiunge i 10 metri. Inoltre mediamente tutte le classi si mostrano a sviluppo ridotto probabilmente per la presenza della copertura omogenea del faggio che rallenta l’accrescimento in altezza. I siti di Femmina Morta e Morino anche nel caso del tasso si mostrano alquanto simili sebbene in quest’ultima area l’altezza media risulti leggermente maggiore specialmente all’aumentare dei diametri ed inoltre vi sia un discreto contingente di individui grandi cheforse usufruiscono di una struttura del soprassuolo di faggio più evoluta e diversificata. Le classi piccole di Femmina Morta mostrano un

accrescimento maggiore probabilmente imputabile alla struttura della faggeta mediamente più giovane e densa.

Si è voluta riportare anche una curva derivante da rilievi svolti nel 1998-99 a Valle dell’Inferno, un’area limitrofa Morino ove è presente un’interessante popolazione di tasso dalla struttura e dalle potenzialità notevoli. Difatti la curva ipsometrica si presenta più completa specialmente nelle piante molto piccole ed inoltre esprime maggiormente le capacità evolutive del tasso che culmina con diametri maggiori di un metro ed altezze medie superiori ai 15 metri.

In tabella n. 8 è possibile osservare i valori riassuntivi dei popolamenti di tasso esaminati.