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Dati elaborati in rapporto alle Comunità di Valle

2. La cornice metodologica della ricerca

1.2. Dati elaborati in rapporto alle Comunità di Valle

L. 104 DSA Fascia C +

Fragilità Tot BES

N % N % N % N %

Studenti con BES 674 10,8% 643 10,3% 452 7,3% 1769 28,4%

Studenti totali 6228 100,0%  6228 100,0%   6228 100,0%   6228 100,0%  

Figura 36. Studenti con BES nella scuola trentina. Percentuale calcolata

sul totale degli studenti iscritti ai percorsi di formazione professionale.

1.2. Dati elaborati in rapporto alle Comunità di Valle

Si è ritenuto utile effettuare un’analisi dei dati quantitativi degli studenti ‘inseriti in fascia C’ e con fragilità educative anche in relazione ad ogni singola Comunità di Valle. A tale proposito è bene ricordare come un’interpretazione delle informazioni fornite sia fonda-mentale, in quanto esse risultano strettamente legate a due aspetti correlati fra loro: la con-formazione territoriale, che determina diversi livelli di diffusione delle scuole nel territorio, e il conseguente fenomeno del pendolarismo, che riguarda in particolare le scuole superiori di secondo grado e la realtà della formazione professionale. Al di là dell’aspetto interpreta-tivo, emerge comunque chiaramente una rilevante disomogeneità territoriale – il fenomeno si muove dallo 0,0% al 36,0% se si considera l’intera popolazione di riferimento (tab. 28), e dallo 0,0% al 5,2% se si considerano le specifiche popolazioni delle singole Comunità di Valle (tab.29) – che può trovare motivazioni sia nella struttura territoriale precedentemente ipotizzata, ma anche in una diversità di criteri di lettura del fenomeno, e quindi in una cul-tura eterogenea rispetto ai temi dell’inclusione e della fragilità.

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Tabella 18. Studenti in fascia C e con fragilità educative suddivisi per Comunità di Valle. Percentuali calcolati sul totale degli studenti inclusi nelle due categorie oggetto di studio.

Comunità di Valle Stud. fascia C Stud. con

fragilità Totale

% % %

CdV 14 - Comunità della Paganella 0,0% 0,0% 0,0%

CdV 11 - Comun General de Fascia 0,2% 0,0% 0,1%

CdV 16 - Comunità della Valle dei Laghi 0,4% 0,2% 0,3%

CdV 12 - Magnifica comunità degli altopiani cimbri 0,3% 0,6% 0,4%

CdV 07 - Comunità della Valle di Sole 0,5% 1,8% 1,1%

CdV 05 - Comunità della Valle di Cembra 0,6% 3,1% 1,6%

CdV 02 - Comunità di Primiero 1,3% 2,3% 1,7%

CdV 01 - Comunità territoriale della Valle di Fiemme 2,0% 2,5% 2,2%

CdV 03 - Comunità Valsugana e Tesino 6,7% 0,5% 4,1%

CdV 06 - Comunità della Valle di Non 3,3% 5,3% 4,2%

CdV 13 - Comunità Rotaliana - Königsberg 2,2% 8,4% 4,9%

CdV 08 - Comunità delle Giudicarie 7,7% 4,1% 6,2%

CdV 04 - Comunità Alta Valsugana e Bersntol 6,2% 6,4% 6,3%

CdV 09 - Comunità Alto Garda e Ledro 4,2% 12,2% 7,6%

CdV 10 - Comunità della Vallagarina 28,1% 16,5% 23,2%

CdV 15 - Territorio Val d’Adige 36,1% 35,9% 36,0%

Totale 100,0% 100,0% 100,0%

Figura 37. Studenti in fascia C e con fragilità educative suddivisi per Comunità di Valle.

Percentuale calcolata sul totale degli studenti inclusi nelle due categorie oggetto di studio.

Le percentuali tendono a variare se queste vengono calcolate prendendo in conside-razione la popolazione studentesca di ogni specifica Comunità di Valle (tab. 29).

Tabella 19. Studenti in fascia C e con fragilità educative suddivisi per Comunità di Valle. Percentuali calcolate sul totale degli studenti iscritti nelle singole Comunità di Valle.

Comunità di Valle

Pop. stud.

totale

studenti fascia C

studenti fragilità

studenti C + F

% % % %

CdV 14 - Comunità della Paganella 100,0% 0,0% 0,0% 0,0%

CdV 11 - Comun General de Fascia 100,0% 0,3% 0,0% 0,3%

CdV 16 - Comunità della Valle dei Laghi 100,0% 0,9% 0,3% 1,2%

CdV 07 - Comunità della Valle di Sole 100,0% 0,6% 1,6% 2,2%

CdV 06 - Comunità della Valle di Non 100,0% 1,1% 1,3% 2,3%

CdV 01 - Comunità territoriale della Valle di Fiemme 100,0% 1,3% 1,2% 2,4%

CdV 04 - Comunità Alta Valsugana e Bersntol 100,0% 1,5% 1,2% 2,7%

CdV 09 - Comunità Alto Garda e Ledro 100,0% 1,0% 2,2% 3,2%

CdV 13 - Comunità Rotaliana - Königsberg 100,0% 0,9% 2,6% 3,6%

CdV 08 - Comunità delle Giudicarie 100,0% 2,8% 1,1% 3,9%

CdV 03 - Comunità Valsugana e Tesino 100,0% 3,7% 0,2% 3,9%

CdV 12 - Magnifica comunità degli altopiani cimbri 100,0% 1,7% 2,3% 4,0%

CdV 02 - Comunità di Primiero 100,0% 1,9% 2,5% 4,3%

CdV 10 - Comunità della Vallagarina 100,0% 3,5% 1,5% 5,0%

CdV 15 - Territorio Val d’Adige 100,0% 3,0% 2,2% 5,2%

CdV 05 - Comunità della Valle di Cembra 100,0% 1,0% 4,3% 5,3%

Figura 38. Studenti in fascia C e con fragilità educative suddivisi per Comunità di Valle. Percentuale calcolata sul totale degli studenti iscritti nelle singole Comunità di Valle.

2. Studenti ‘in fascia C’

Ad iniziare da questo paragrafo si apre la parte di analisi e interpretazione della sezio-ne qualitativa del questionario. Pertanto è utile riprendere alcusezio-ne avvertenze proprie della metodologia di ricerca qualitativa adottata, già espresse nella prima parte del presente lavoro, per non far incorrere in una lettura distorta degli elementi emersi e collocare cor-rettamente quanto si andrà evidenziando.

Coerentemente con il paradigma ecologico nel quale è stato contestualizzato il pro-getto di ricerca, per portare alla luce e valorizzare la complessità del fenomeno e della sua rappresentazione formulata da ogni rispondente, in ogni affermazione espressa nel questionario sono state individuate una o più unità concettuali significative. A cia-scuna di esse è stata attribuita un’etichetta. Le etichette sono state successivamente raggruppate in categorie. Conseguentemente è possibile affermare che le categorie sono state costruite induttivamente, interpretando quello che i referenti scolastici han-no scritto liberamente. Questo costituisce l’elemento d’interesse, ma anche la carat-teristica propria dei dati raccolti, per cui non è corretto effettuarne un’analisi quanti-tativa, poiché ad una risposta non corrisponde un unico valore. Inoltre è importante sottolineare come si tratti di percezioni, ovvero di elementi ritenuti significativi da chi ha compilato il questionario. È pertanto necessario tenere in considerazione come la compilazione dei documenti sia il frutto di un lavoro di soggetti e di procedure diverse da scuola a scuola (un unico soggetto o un lavoro di confronto fra soggetti diversi, oppure ancora una sintesi di documentazioni già esistenti), in relazione al ruolo che il referente agisce nel suo specifico istituto. Non avendo intenzionalmente fornito una se-rie di indicatori oggettivamente rilevabili in modo dicotomico (presente/non presente), sono state espresse dai rispondenti le proprie percezioni rispetto al fenomeno oggetto di studio. Pertanto, se un elemento non viene citato, questo non significa che non sia presente in quella scuola, ma semplicemente che potrebbe non essere presente in modo così significativo da essere riferito.

Nelle pagine successive troveremo elementi quantitativi: la quantificazione delle ca-tegorie fornita in percentuale va interpretata non come restituzione della realtà del feno-meno, ma come espressione della rappresentazione che di esso è stata effettuata dai soggetti che si sono assunti la responsabilità di sintetizzare la realtà specifica di quella scuola nelle risposte del questionario.

Come si potrà notare in seguito, le categorie delineate nell’analisi delle informazioni di questa prima sezione del questionario di rilevazione fanno riferimento a valori di diverso tipo: se alcune si riferiscono al fenomeno oggetto di studio (es. sfera cognitiva), altre forniscono informazioni rispetto alle politiche scolastiche (es. conformità alla normativa).

Questa eterogeneità, determinata da un rigoroso rispetto del principio di fedeltà verso le parole dei partecipanti alla rilevazione, può essere considerata la “cartina di tornasole”

della forte disomogeneità di lettura del fenomeno e delle diverse consapevolezze pre-senti nelle scuole rispetto al tema dell’inclusione, del successo scolastico e formativo, degli studenti ‘inseriti in fascia C’ e con fragilità educative.

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