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Difficoltà di adattamento al ruolo

4. Analisi delle proposte di intervento e di miglioramento

1.2. Difficoltà di adattamento al ruolo

1.2.1. Elementi caratteristici del profilo delineato

Gli studenti che risultano inseriti in questo profilo presentano come caratteristiche una difficoltà di tenuta dei compiti, correlata in particolare con bassi livelli di

concentra-zione e di attenconcentra-zione, nonché difficoltà organizzative e incostanza nell’impegno e nella frequenza.

1.2.1.1. Difficoltà di tenuta dei compiti

Trasversalmente, rispetto agli ordini scolastici presi in considerazione nella ricerca, vengono riferite numerose “difficoltà di concentrazione e attenzione sia durante le spie-gazioni che nelle esercitazioni pratiche” (SSPG) che portano gli studenti ad estraniarsi dall’attività scolastica o a distrarsi con altre attività (“spesso si distrae per giocare” – SP), oppure ancora a disturbare i compagni di classe (“presenta capacità di concentrazione limitata nel tempo e ciò lo porta a disturbare lo svolgimento delle lezioni per tale ragione pur se ben voluto viene isolato dai compagni” – FP).

I referenti sottolineano inoltre difficoltà di tenuta nei compiti (“difficoltà a portare a termine le attività” – SP), negli impegni assunti e rispetto al ritmo scolastico (“difficoltà a sostenere l’impegno e ritmo scolastico” – FP), nonché una generale fatica nell’esecuzio-ne delle attività (“insicurezza e affaticabilità nell’esecuzio-nell’esecuzionell’esecuzio-ne dei compiti, azioni diversive per non eseguirli” – SP).

1.2.1.2. Difficoltà organizzative

Un secondo elemento frequentemente riferito nelle schede di rilevazione raggruppate in questo profilo è la difficoltà ad organizzare e gestire sia materiali e strumenti di scuola (“difficoltà a organizzare il materiale e strumenti – non ha mai il materiale” – SSSG), sia il lavoro e le attività scolastiche (“fatica nel gestirsi all’interno della classe” – FP). In parti-colare, si evidenzia l’assenza di un metodo di studio efficace (“gli manca la strutturazione ed organizzazione di un metodo di studio” – SSPG).

Nella scuola primaria, in modo specifico, viene riferita una notevole mancanza di au-tonomia sia personale (“fatica a vestirsi e svestirsi da solo, a svuotare la cartella e siste-mare il suo materiale, a tirare fuori la merenda al momento giusto per mangiarla” – SP), sia nello studio (“la mancanza di una visione globale la limita nella ricerca di strategie utili, va guidata a trovare strategie metacognitive adeguate, altrimenti tende ad essere impulsiva nelle risposte” – SP), con la conseguente necessità di essere costantemente seguiti, monitorati e guidati (“necessita ancora fortemente della figura dell’adulto sia per mantenere l’attenzione che nell’organizzazione dell’attività didattica e come sostegno po-sitivo” – SP).

1.2.1.3. Incostanza dell’impegno e della frequenza

Rispetto agli alunni con problemi di adattamento al ruolo, vengono frequentemente riferite problematiche inerenti l’impegno scolastico (“scarso investimento nei confronti della scuola, poca cura nello svolgimento dei compiti domestici e nell’organizzazione del materiale” – SP), la costanza nello studio, la motivazione (“motivazione e impegno non costanti per le discipline di studio” – FP), l’interesse verso le proposte (“appare spesso poco interessata e necessita di stimoli continui per sollecitare la sua partecipazione alla vita scolastica” – SP) e la responsabilità a rispettare gli impegni scolastici sia a scuola, sia a casa (“totale assenza di studio a casa” – FP). È infine possibile rilevare una significativa

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discontinuità, o diminuzione, della frequenza scolastica (“persiste una certa tendenza ad assentarsi dalle lezioni” – SSPG), nonché una mancanza di giustificazioni rispetto alle assenze effettuate (“non giustifica le assenze” – SSSG).

1.2.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo a) Difficoltà psico-emotive

I bambini e i ragazzi con problemi di adattamento al ruolo presentano molto frequen-temente, in particolare nella scuola primaria, stati d’irrequietezza, frustrazione, ansia, con possibili ricorsi al pianto. Vengono evidenziati comportamenti infantili (“talvolta manifesta ancora comportamenti molto infantili” – SP), nonché atteggiamenti disfun-zionali, come “continui movimenti inconsulti, stereotipati” (SP), “abitudine a succhiare oggetti e infilare materiale vario in bocca” (SP), “comportamenti compulsivi: scrivere più volte gli esercizi assegnati, riscrivere spiegazioni e regole” (FP). Essi manifestano, inoltre, atteggiamenti e comportamenti che denotano scarsità o mancanza di consa-pevolezza e autostima (“poca consaconsa-pevolezza sia del proprio lavoro che delle proprie capacità” – SP), nonché senso di sfiducia, rinuncia e insicurezza (“si scoraggia con facilità e abbandona al primo ostacolo l’attività che sta svolgendo” – SP). Emergono inoltre fragilità e difficoltà nel “gestire le proprie emozioni” (SP) e nella “regolazione del comportamento” (SP).

b) Comportamenti oppositivi – ostili

Gli studenti con problemi di adattamento al ruolo mettono frequentemente in atto, secondo i referenti, anche comportamenti inadeguati e irrispettosi (“fa interventi con-tinui ma non coerenti” – SP; “comportamenti eccessivamente esuberanti nel gruppo classe” – SSPG).

Nello specifico, in particolare nella scuola primaria e secondaria di primo grado, ven-gono rilevati comportamenti oppositivi (“comportamenti resistenti, mutismo, atteg-giamenti di chiusura” – SP; “durante le interrogazioni spesso volontariamente non risponde” – SSPG), provocatori (“a volte verso l’adulto assume atteggiamenti di sfi-da” – SP), reattivi, con mancanza di autocontrollo (“continua irrequietezza, disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, difficoltà di autocontrollo” – SP; “eccessiva fretta nel-lo svolgimento delle consegne perché manca il momento della riflessione sul percorso che sta compiendo” – SP), irrispettosi delle regole (“difficoltà a rispettare le regole del vivere comune” – SP), illegali (“problemi con la giustizia” – FP).

c) Problemi di apprendimento

Nei profili degli studenti con problemi di adattamento al ruolo risultano frequentemen-te presenti, in particolare nella scuola primaria, anche difficoltà correlafrequentemen-te con la sfera dell’apprendimento.

Rispetto alle conoscenze e alle competenze di base, le principali criticità riguardano la letto-scrittura (“difficoltà nella strutturazione chiara e completa di un testo scritto”

– SP; “difficoltà importanti nell’atto scrittorio” – SP), l’area logico – matematica (“diffi-coltà nel calcolo e nella comprensione di situazioni problematiche” – SP) e le

compe-tenze linguistiche (“difficoltà ad esprimersi attraverso strutture sintattiche complesse”

– SP; “povertà lessicale” – SP). Emergono poi difficoltà nella messa in atto di funzioni di tipo superiore. Esse riguardano in particolare i processi di comprensione (“fatica a comprendere contenuti astratti” – SP; “difficoltà nell’interpretazione delle consegne da parte degli insegnanti” – SSSG), i processi esecutivi (“difficoltà nel consolidamen-to degli auconsolidamen-tomatismi” – SP), la memorizzazione (“difficoltà a interiorizzare tecniche e procedure e a mantenerle nel tempo” – SP) e la lentezza esecutiva (“lentissimo nell’e-secuzione, non riesce a seguire i tempi del lavoro scolastico” – SP). Vengono anche rilevati risultati, in termini di apprendimento, non sufficienti (“risultati non adeguati al compito” – SP; “numerose le valutazioni non positive” – FP).

d) Fragilità comunicativo-relazionali

Oltre ai tratti predominanti inerenti l’adattamento al ruolo, si evidenziano anche la

“fatica nel relazionarsi positivamente con gli altri, adulti e pari” (SP), nonché la fre-quentazione di persone problematiche (“compagnie non positive” – SP). Tali difficoltà possono tradursi in “relazioni non sempre adeguate con i compagni” (FP) e in mani-festazioni di chiusura e di isolamento (“richiesta continua di attenzioni, se non accolta chiusura totale” – SP). Emergono, infine, anche alcune difficoltà di comunicazione (“forte inibizione nell’esporre i concetti che ha interiorizzato e nel richiedere aiuto all’a-dulto” – SP; “non espansiva nel raccontare i propri vissuti” – SP).

e) Comportamenti resistenti – passivi

Risultano veramente sporadici elementi denotanti atteggiamenti e comportamenti di tipo resistente-passivo nei soggetti con problemi di adattamento al ruolo. Nello spe-cifico vengono riferiti “apatia”, “passività”, “depressione”, “scarso interesse e atteg-giamento passivo verso tutte le attività” (SP).