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DATI PERSONALI: la richiesta di esplicitazione dell’Area di Lavoro d

Esperienza di ricerca presso un’azienda ICT italiana

ANALISI CLIMA 2013 Domande aperte.

4) DATI PERSONALI: la richiesta di esplicitazione dell’Area di Lavoro d

appartenenza. Informazioni socio-anagrafiche. AREA DI LAVORO: - Services-Tech - Services-Pro - Business-Pro - Prodotto-Care-IT - Sales - Marketing - AFC

L’organizzazione del questionario, al fine della somministrazione, è stata studiata nei dettagli:

- Item in ordine sparso: per non direzionare le risposte;

-Item strutturati sia in forma “positiva” che in quella “negativa”: per aumentare la

soglia di attenzione;

-4 valori di risposta: per evitare valutazioni mediane e poco rilevanti.

Da evidenziare, nella prima parte, l’inserimento - su mia proposta - di fattori vicini all’espressione della soggettività lavorativa (Creative Work Behavior e Self Work

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tecnologico), ovvero elementi legati al mio progetto di ricerca. L’aggiunta dei fattori

“Identificazione con l’azienda” e “Management” è stata invece dettata dalla volontà di ampliare la panoramica delle percezioni dei soggetti in merito al lavoro in azienda. Tutti e cinque i fattori vogliono nel complesso rendere più completa l’analisi di clima aziendale.

Sempre sulla base dei miei intenti di studio e della volontà di mantenermi il più vicina possibile a quanto ipotizzato nei primi momenti di conoscenza con l’azienda, ho suggerito l’aggiunta di domande aperte, che, oltre ad indagare i rapporti con la tecnologia, la formazione e l’azienda, vogliono offrire l’occasione ai singoli di esprimersi in merito ai bisogni personali, alle proposte e alle aspettative future.

Le analisi di clima “standard” consistono solitamente in questionari brevi e strutturati, al termine dei quali vengono a volte inserite domande aperte del genere “Hai

qualcosa da aggiungere?”, mentre nelle indagini di clima più approfondite (poco

utilizzate perché molto dispendiose a livello di tempo e risorse) vi è anche la possibilità di somministrare questionari personalizzati ed effettuare interviste individuali.

Vista l’impossibilità di condurre interviste - così come inizialmente pensato - per motivi legati al tempo (per l’azienda, troppo in termini di investimento personale) e alla gestione della privacy, ho trovato nell’aggiunta di domande aperte - da me elaborate - un buon compromesso metodologico per l’organizzazione di un’indagine il più possibile “antropocentrica”.

2.2. La somministrazione del questionario

Per quanto concerne la somministrazione del questionario, dopo una serie di valutazioni tecniche, alla fine abbiamo optato per l’utilizzo della piattaforma. Dal punto di vista operativo, l’uso del prodotto aziendale, avvalendosi della familiarità che tutti hanno con

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il mezzo, facilita non poco il percorso gestionale, mentre, dalla prospettiva della mia indagine, rappresenta una scelta di duplice interesse: da una parte, si apre la possibilità personale di prendere confidenza con un nuovo strumento e, dall’altra, prende avvio un progetto ancora più interessante nel quale la tecnologia è contemporaneamente “terreno e strumento” di ricerca.

Tale opportunità è stata proposta dall’azienda e da me subito accolta con piacere: come presenterò nel dettaglio nel prossimo capitolo, l’utilizzo della piattaforma tecnologica non è sempre stato facile e talvolta c’è stata la tentazione – da parte dell’azienda – di ripiegare sul supporto cartaceo, ma la mia tenacia e la voglia di mettere in discussione anche la stessa tecnologia hanno fatto sì che tale possibilità fosse sfruttata pienamente.

Le caratteristiche del software di proprietà dell’azienda risultano efficienti per l’inoltro del questionario ai dipendenti (che sono circa 70):

-Creazione ad hoc di un database: raccolta di tutti gli indirizzi e-mail, attraverso i quali inviare il link per la compilazione, e suddivisione del personale sulla base dell’area di lavoro di appartenenza;

-Impostazione ad hoc di un survey: stesura ed importazione del questionario elaborato grazie alle applicazioni tecniche del sistema;

-Realizzazione ad hoc di un template: creazione di una

comunicazione/presentazione, comprensiva di collegamento alla compilazione;

-Elaborazione (automatica) di un report: sviluppo dei dati su base percentuale e in riferimento alle aree di lavoro.

Tramite dunque una comunicazione via e-mail, tutti i destinatari ricevono:

-Spiegazione generale dell’analisi di clima (che cos’è, il perché della somministrazione, la decisione aziendale, etc.);

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-Presentazione della mia persona (chi sono, il mio progetto di Dottorato, la collaborazione con l’azienda etc.);

-Istruzioni per la compilazione;

-Link al questionario.

Alcune importanti specificazioni:

-Date la lunghezza e la varietà del questionario, si è optato per una

somministrazione tripartita (M_DOQ, QSO, DOMANDE APERTE). Ogni settimana (a

cavallo fra il mese di ottobre e quello di novembre), nell’arco dunque di tre settimane complessive, tutti ricevono una parte e hanno un numero prestabilito di giorni per ultimare la compilazione. In questo modo si cerca di incoraggiare il massimo impegno e di eliminare il problema dell’investimento temporale “circoscritto” ed imposto. Una nota dolente all’interno dell’azienda è proprio il tempo, risorsa preziosa a fronte di ritmi impegnativi e veloci, e forse la possibilità di prendersi “cinque minuti ogni tanto” non incide troppo sulla gestione temporale del lavoro;

-L’applicazione alla piattaforma di impostazioni a tutela della privacy tranquillizza i soggetti, che si sentono forse più liberi di esprimere sinceramente le proprie idee rispetto ad interviste vis-à vis (all’interno di in un’azienda nella quale la percezione del controllo è molto accentuata).

La piattaforma presenta dunque aspetti utili e positivi:

-velocizza l’elaborazione delle risposte alle domande strutturate;

-permette la ricongiunzione dei dati all’area di lavoro di coloro che hanno risposto (aggregazione per “area di lavoro”);

-fornisce report in automatico;

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-tutela la privacy;

-è conosciuta da tutti, è pratica, intuitiva e permette ad ognuno di gestire il questionario sulla base dei propri momenti.

2.3 L’elaborazione dei dati

Grazie ai report offerti dalla piattaforma, è stato possibile ottenere i risultati delle prime due parti associati all’area di lavoro dei soggetti che hanno preso parte alla compilazione. I dati ottenuti sono poi stati esportati in Excel, dove tutti gli item sono stati aggregati per “positività-negatività” (per ottenere valori di risposta uniformi) e per

fattore di appartenenza. Il lavoro di elaborazione è stato da me condotto nei mesi di

novembre e dicembre, avvalendomi della formazione offerta dall’azienda in merito all’uso della piattaforma e grazie all’aiuto di tecnici.

I dati così elaborati hanno permesso di effettuare le aggregazioni di interesse:

- Risultati per fattore;

- Risultati per area di lavoro;

- Risultati incrociati – fattore e area di lavoro.

I dati sono stati esplicitati attraverso il supporto di grafici, con annesse brevi descrizioni.

N.B.

Al fine di fornire una visione la più chiara possibile, è stata stabilita una “soglia di

soddisfazione” pari al 2.5 (corrispondente a “né falso, né vero”-“una via di mezzo”),

valore oltre il quale i risultati possono ritenersi - come di prassi in questi casi - soddisfacenti: l’utilizzo di soli 4 valori di risposta (i primi due “negativi” e gli altri due

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“positivi”) permette di evidenziare, secondo logica, la positività (o la negatività) dei dati sulla base del valore intermedio.

Tale scelta, utile e di impatto nella reportistica, lascia comunque spazio a qualsiasi tipo di riflessione e non limita o condiziona analisi più particolareggiate.

Per quanto concerne le domande aperte, tutte le risposte ottenute sono state lette con attenzione, analizzate e raccolte (sulla base delle domande e delle aree di lavoro).

2.4. Il report

A seguire, il risultato dell’elaborazione, ovvero il report finale (22 gennaio 2014), la base di ogni riflessione per la ricerca e per i provvedimenti aziendali.

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REPORT