1 Il sistema di assistenza residenziale
4.3 I dati sulle Residenze Sanitarie
L’ISTAT rileva informazioni su una pluralità di presidi quali: Centri di pronta accoglienza, Centri di accoglienza notturna, Comunità familiari, Comunità socio educative per minori, Comunità socio riabilitative, Comunità alloggio, Istituti per minori, Residenze assistenziali per anziani autosufficienti, Residenze socio sanitarie per anziani, Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e
Centri di accoglienza per immigrati. Si è scelto di selezionare solo i dati relativi alle strutture residenziali che, sulla base delle descrizioni fornite dall’ISTAT ai rispondenti (che si riportano per completezza) sembravano avere una maggiore connotazione sanitaria si sono quindi conside- rati e commentati i dati relativi soltanto a:
• Comunità socio riabilitativa: definita dall’ISTAT come un “presidio residenziale che accoglie individui con problemi sociali di varia natura: anziani con limitata autosufficienza, portatori di handicap fisici, psichici o sensoriali, tossicodipendenti, alcolisti, dimessi dal carcere e altre persone in difficoltà. Questo tipo di comunità si caratterizza per l’adozione di progetti speci- fici di riabilitazione e di recupero delle capacità personali. I progetti sono attuati con l’ausilio di operatori specializzati e sono finalizzati, se è possibile, al reinserimento dei soggetti nella società”.
• Residenza socio sanitaria per anziani: definita dall’ISTAT come un “presidio residenziale destinato prevalentemente ad anziani non autosufficienti, dotato di personale medico e infer- mieristico specializzato. Le prestazioni offerte sono ad alta integrazione sociale e sanitaria e perseguono l’obiettivo di ottenere il massimo recupero possibile delle capacità psico-moto- rie degli ospiti”.
• Residenza Sanitaria Assistenziale: definita dall’ISTAT come un “presidio residenziale desti- nato ad anziani non autosufficienti o a persone disabili, che necessitano di un supporto assi- stenziale specifico e di prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative. L’assistenza forni- ta prevede un livello medio di assistenza sanitaria, integrato da un livello alto di assistenza tutelare ed alberghiera”.
Queste tre tipologie sono state, in questo lavoro definiti “presidi residenziali a maggiore valen- za sanitaria”.
Bisogna peraltro sottolineare come la definizione di Residenza Sanitaria Assistenziale adottata dall’ISTAT nella sua rilevazione, appaia estremamente simile a quella inserita nel D.P.R. 14 gen- naio 1997. Tale similitudine ci ha spinto ad utilizzare il dato ISTAT piuttosto che quello del Ministero della Salute. I due dati appaiono infatti difficilmente integrabili in quanto il Ministero classifica i posti letto ed i presidi in base al tipo di utenza assistita piuttosto che alla tipologia di struttura. I due dati appaiono comunque, almeno nei macro-aggregati sufficientemente coerenti in quanto relativamente al 2005, l’annuario statistico del Ministero riportava 4.602 strutture di tipo residenziale di cui 3.297 private accreditate e 1.305 pubbliche, dato questo che appare coerente con quello ISTAT riportato in tabella 4.6.
Il confronto tra dati ISTAT e dati di fonte ministeriale potrà comunque in seguito fornire ulterio- ri interessanti informazioni e spunti di riflessione.
Relativamente a quanto pubblicato dall’ISTAT, per i presidi qui considerati, si sono riportati i dati relativi alla distribuzione delle strutture tra le varie Regioni italiane, alla dimensione indicata come numero medio di posti letto per struttura, ai dati di sviluppo nel tempo delle strutture, ai dati relativi agli enti gestori ed alle politiche di differenziazione delle tariffe.
La tabella 4.4 mostra come negli anni il numero medio di strutture a rilevanza sanitaria che hanno iniziato annualmente l’attività sia cresciuto da 17,5 presidi l’anno nel periodo 1950 1979 ad una media di circa 85,8 presidi l’anno nel periodo 2000 2005. In realtà il più alto numero medio annuale di presidi che hanno iniziato l’attività si è avuto nel periodo 1990 1999 (questo per tutte le tipologie di presidi considerate).
Secondo l’ISTAT in Italia, nelle tre categorie da noi selezionate come “a maggiore rilevanza sanitaria”, sarebbero risultati attivi al 31/12/2005 circa 3.665 presidi (tabella 4.2). La tabella mostra inoltre come, sempre secondo il dato ISTAT, la maggioranza delle RSA e Residenze socio sanitarie per anziani risulti concentrata nel Nord. Tale dato si riflette nella tabella 4.3 che mostra la dotazione di posti letto nelle strutture selezionate in relazione rispettivamente alla popolazione, alla popolazione con 65 anni o più ed alla popolazione con 75 anni o più. Tale tabella mostra una dotazione di posti letto nettamente maggiore nelle Regioni del Nord rispet- to a quelle del Centro e del Sud con l’eccezione dell’Emilia Romagna e del Molise.
La situazione chiaramente varia a seconda del tipo di struttura esaminata; i posti letto in Comunità socio riabilitative sono abbastanza presenti nel Nord (in particolare in Trentino, Friuli e Liguria) ma anche in alcune Regioni del Centro (Lazio ed Abruzzo) dove assumono valori superiori al doppio di quelli medi nazionali e presentano peraltro un picco in Molise (1,71 posti per 1.000 abitanti a fronte di una media nazionale di 0,34). Le dotazioni di posti letto in Residenze Socio sanitarie sono invece particolarmente ampie (rispetto alla situazione nazio- nale) in Veneto, Valle d’Aosta, Trentino e Liguria. Le RSA trovano invece ampia diffusione in Lombardia e Trentino, in particolare però, mentre in Lombardia la relativa abbondanza di posti
Tabella 4.2 - Presidi residenziali a maggiore valenza sanitaria al 31/12/2005
(i) Regioni Comunità Resid. socio-sanitaria RSA Totale socio-riabilitativa per anziani
Italia 722 1.531 1.412 3.665 Piemonte 116 223 79 418 Valle d'Aosta 2 23 7 32 Lombardia 57 27 556 640 Trentino A. A. 61 63 65 189 Veneto 19 238 56 313 Friuli V. G. 63 87 35 185 Liguria 52 164 52 268 Emilia Romagna 71 348 66 485 Toscana 16 37 247 300 Umbria 14 26 6 46 Marche 22 56 57 135 Lazio 76 18 59 153 Abruzzo 23 34 16 73 Molise 17 18 1 36 Campania 31 20 29 80 Puglia 22 46 8 76 Basilicata 5 6 0 11 Calabria 15 10 26 51 Sicilia 30 77 22 129 Sardegna 8 9 23 40 Fonte: ISTAT
letto per 1.000 abitanti in RSA è in parte compensata da una carenza di posti letto in Residenze Socio sanitarie per anziani non autosufficienti (solo 0,3 posti per 1.000 abitanti a fronte di una media nazionale di 1,64) in Trentino alla disponibilità di posti in RSA si affianca anche una dis- ponibilità abbastanza ampia di posti letto in Residenze Socio sanitarie per anziani non auto- sufficienti (6,04 posti per 1.000 abitanti, quasi il doppio dei valori medi nazionali). Tale disomo- geneità nelle disponibilità di posti, suggerisce di trattare, nei commenti all’analisi, congiunta- mente le RSA e le Residenze Socio sanitarie per anziani non autosufficienti. Se si rapportano le dotazioni di queste due tipologie di strutture alla popolazione anziana (maggiormente inte- ressata ai servizi da queste fornite), le analisi sulle dotazioni relative di posti letto non variano di molto; le Regioni del Nord e l’Emilia Romagna sono dotati di posti letto in RSA e Residenze socio sanitarie in numero superiore alla media Nazionale mentre le Regioni del Centro e del Sud hanno dotazioni nettamente inferiori alla stessa (con l’eccezione di Toscana, Molise che, sep- pure presentano dotazioni di posti letto per anziano minori alla media nazionale si discostano
Tabella 4.3 - Presidi residenziali a maggiore valenza sanitaria Posti letto per 1.000 residenti al 31/12/2005
Regioni
p.l. per 1000 abitanti
Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) Residenza socio sanitaria
per anziani Comunità socio riabilitativa p.l. per 1000 abitanti (età 75 o+) p.l. per 1000 abi- tanti (età 65 o+) p.l. per 1000 abitanti p.l. per 1000 abitanti (età 75 o+) p.l. per 1000 abitanti (età 65 o+) p.l. per 1000 abitanti p.l. per 1000 abitanti (età 75 o+) p.l. per 1000 abitanti (età 65 o+) Italia 0,34 1,76 3,79 1,64 8,40 18,16 1,64 8,41 18,18 Piemonte 0,45 2,04 4,45 3,07 13,84 30,19 1,41 6,34 13,82 Valle d'Aosta 0,24 1,23 2,64 5,93 29,75 64,09 1,20 6,05 13,03 Lombardia 0,18 0,95 2,15 0,30 1,55 3,53 5,39 28,22 64,10 Trentino A. A. 0,81 4,65 9,72 3,04 17,41 36,41 5,41 31,02 64,85 Veneto 0,06 0,34 0,72 4,90 25,91 55,36 1,05 5,54 11,83 Friuli V. G. 0,80 3,62 7,39 6,17 27,81 56,74 1,42 6,39 13,04 Liguria 0,70 2,63 5,35 5,63 21,21 43,22 1,72 6,47 13,17 E. Romagna 0,27 1,20 2,45 4,28 18,91 38,42 0,52 2,29 4,65 Toscana 0,12 0,51 1,03 0,47 2,04 4,14 3,00 13,01 26,42 Umbria 0,51 2,20 4,43 1,49 6,41 12,92 0,33 1,43 2,88 Marche 0,24 1,05 2,14 2,05 9,18 18,74 0,97 4,35 8,88 Lazio 0,82 4,38 9,87 0,20 1,08 2,44 0,78 4,15 9,37 Abruzzo 0,79 3,75 7,76 1,57 7,44 15,39 0,61 2,92 6,04 Molise 1,71 7,87 16,26 3,17 14,60 30,16 0,06 0,29 0,59 Campania 0,18 1,20 2,73 0,11 0,74 1,68 0,18 1,17 2,66 Puglia 0,39 2,32 5,17 0,64 3,76 8,35 0,07 0,44 0,97 Basilicata 0,15 0,77 1,68 0,42 2,12 4,63 0,00 0,00 0,00 Calabria 0,33 1,83 3,98 0,17 0,94 2,05 0,58 3,20 6,99 Sicilia 0,26 1,44 3,14 0,84 4,78 10,40 0,18 1,03 2,23 Sardegna 0,11 0,65 1,44 0,22 1,29 2,88 0,72 4,19 9,33
di poco da questa).
Per quanto riguarda la dimensione media dei presidi (indicata in numero di posti letto) bisogna rilevare che, seppure non emerge un trend definito i presidi del Centro Sud tendono ad avere dimensioni minori rispetto a quelli del Nord, in particolare per le RSA e le Residenze socio sani- tarie per anziani dimensioni particolarmente elevate si riscontrano in Veneto e Lombardia. Come premesso esiste una correlazione negativa tra le variabili che può essere sintomo di una
Tabella 4.4 - Distribuzione per data di inizio di attività dei Presidi attivi al 31/12/2005
1950-1979 1980-1989 1990-1999 2000-2005
Comunità socio-riabilitativa 2,6 11,3 26,6 21,0
Residenza socio-sanitaria per anziani 7,7 26,7 34,9 27,3
Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) 7,2 14,7 40,8 37,5
Totale 17,5 52,7 102,3 85,8
Fonte: elaborazione CEIS sanità su dati ISTAT
Tabella 4.5 - Posti letto nei presidi residenziali a maggiore valenza sanitaria al 31/12/2005
Comunità Resid. socio-sanitaria RSA Totale socio-riabilitativa per anziani
Italia 28 62 68 58 Piemonte 17 60 77 51 Valle d'Aosta 15 32 21 28 Lombardia 30 103 91 86 Trentino A. A. 13 47 81 48 Veneto 16 97 88 90 Friuli V. G. 15 85 49 55 Liguria 21 55 53 48 Emilia Romagna 16 51 33 43 Toscana 26 46 44 43 Umbria 31 49 48 44 Marche 16 56 26 37 Lazio 57 59 70 62 Abruzzo 45 60 50 53 Molise 32 57 20 44 Campania 34 32 35 34 Puglia 73 56 38 59 Basilicata 18 41 0 31 Calabria 44 34 45 42 Sicilia 43 55 41 50 Sardegna 23 41 51 43
tendenza ad ospedalizzare gli anziani in assenza di posti letto in RSA o Residenze socio sani- tarie (figura 4.2).
La figura 4.3 invece mostra la relazione tra la dotazione di posti letto nelle RSA e nelle Residenze socio sanitarie per anziani (dati per 1.000 individui con età maggiore o uguale a 75 anni) e il peso medio sul ricovero ordinario per acuti di tale gruppo di popolazione. Tale varia- bili mostrano una certa correlazione positiva, possibile sintomo di una maggiore appropriatez- za dei ricoveri per acuti della popolazione anziana là dove sono disponibili più posti di resi- denzialità extra-ospedaliera, confermando indirettamente il dato precedente, ovvero la sosti- tuibilità fra ospedalizzazione e ricovero nelle RSA.
La tabella 4.6 mostra la distribuzione dei presidi a rilevanza sanitaria in base all’ente gestore (pubblico o privato). Tale tabella mostra un notevole coinvolgimento del settore privato (sia pro- fit che no profit) nella gestione delle strutture residenziali in generale e delle RSA in particolare. Tale dato conferma l’importanza di un’attenta regolamentazione atta a ridurre per quanto pos- sibile le barriere all’ingresso del settore.
Piemonte
Valle d'Aosta Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia 200,00 250,00 300,00 350,00 400,00 450,00 500,00 0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00
Posti letto per 1000 individui con 75 anni e più
Figura 4.2 - Relazione tra tasso di ricovero ordinario over 75 in acuzie e posti letto nelle RSA e nelle Residenze socio sanitarie per anziani al 31/12/2005