Le qualità singolari dell'azienda familiare
Grafico 44: Il Debt/Equity Ratio
Fonte: AIDA
Il Debt/Equity non è altro che il rapporto tra l’indebitamento finanziario netto della società in questione e il patrimonio netto. Esso potrà avere diversi “valori chiave”: se il debt/equity è maggiore di 1, significa che l’indebitamento supera il patrimonio netto, l'azienda risulta troppo indebitata rispetto al patrimonio netto e nel lungo periodo potrebbe non essere una situazione sostenibile. Viceversa valori inferiori ad 1 indicano un livello di indebitamento non elevato e positivo per la società. In questo caso è di gran lunga superiore all’unità, quindi si può presumere che ci saranno difficoltà nella remunerazione del debito, sempre per la decisione dell’azienda di consolidare il debito a medio lungo periodo e non effettuare variazioni di patrimonio netto.
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Tabella 6:Performance economiche società target
Indice Post- investimento
(31/12/2010) Variazione CAPEX108: + 484,5% Variazione N° addetti: +62,5% Variazione fatturato/addetto: +121,4% Fonte: AIFI
Passiamo ad analizzare altri elementi significativi.
Innanzitutto il CAPEX è aumentato, quindi gli investimenti in attivo fisso, in immobilizzazioni sono aumentate. Ovviamente ci si riferisce agli investimenti nel nuovo stabilimento iniziato nel 2006 e reso operativo nel 2007, e gli altri investimenti per la realizzazione della prosciutteria. Inoltre è aumentato sia il numero degli addetti che la variazione del fatturato per addetto, quindi è aumentata la produttività degli addetti grazie anche all’introduzione del nuovo stabilimento all’avanguardia.
108 Capital Expenditures (CAPEX): rappresentano flussi di cassa in uscita per la realizzazione di
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Conclusioni
La breve analisi condotta sull’azienda, insieme ai dati del Survey sui Family Business, mostra come sia possibile concentrare l’attività di Private Equity su segmenti specifici, come sono appunto le imprese familiari, ed ottenere buoni risultati. Nello specifico il lavoro dell’investitore istituzionale sulla Dok Dall’Ava ha avuto effetti del tutto positivi. Innanzitutto è riuscito ad affiancare l’azienda nel difficile passaggio di consegne tra padre e figlio, tipico momento di crisi delle imprese italiane e non, senza riscontrare particolari problemi, anzi facendo in modo che lo storico proprietario, il signor Natalino, fosse protagonista insieme al figlio di un momento importante nella vita dell’azienda, la realizzazione del nuovo stabilimento ultramoderno. Inoltre la stesura del business plan, da parte di Friulia in collaborazione con i consulenti dell’azienda, ha permesso di rendere più organica ed efficace la progettazione dei piani operativi ed industriali, che hanno portato, come evidenziato dai dati, ad un aumento netto del fatturato, dell’utile netto e della produttività per addetto. L’intervento dell’operatore di private equity ha avuto forti ripercussioni anche sulle ambizioni di internazionalizzazione dell’azienda che, grazie allo sviluppo di reti di franchising e all’apertura verso il mercato statunitense, ha aumentato il suo fatturato di provenienza estera. Gli interventi hanno riguardato anche l’ambito finanziario che ha visto il consolidamento del debito a lungo termine, e la riduzione parallela di quello a breve, con conseguente aumento degli investimenti in immobilizzazioni. Questo è stato un intervento mirato a modificare la tendenza tipica delle imprese italiane di indebitarsi a breve senza avere garanzie reali, piuttosto che ottenere finanziamenti a lungo, supportati da importanti investimenti in immobilizzazioni materiali.
In definitiva l’intervento di Friulia sulla Dok Dall’Ava ha visto la crescita sostanziale dell’azienda, sotto più punti di vista, finanziario, industriale, commerciale e, non da ultimo, quello societario, contribuendo al passaggio da una s.rl. ad una s.p.a.
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Ringraziamenti
Le prime persone che vorrei ringraziare sono i miei genitori, che mi hanno sostenuto sempre ed in tutti i modi possibili. Poi ovviamente le mie sorelle, che hanno sempre creduto in me. Un pensiero speciale va a mia cugina Claudia, che ha seguito da vicino il mio percorso, universitario e non, dispensando sempre ottimi consigli.
Dalla famiglia d’origine a quella acquisita.
Grazie alle mie “sorelle” pisane, Egla e Mirsela, che dal primo all’ultimo giorno mi sono state vicine. È impossibile riassumere 7 anni in poche righe, per questo vi dico solo che vi voglio bene!
Grazie a Isa, che ha sempre ascoltato ed assecondato le mie pazze idee; a Saimir, il mio fratellone, ed Aurelio, il mio fratellino; a Fatima e Tila, coinquiline e amiche splendide; a Maria, “vecchia” e ritrovata amica; ad Elisa, sempre e comunque la mia migliore amica; a Carmen, (speciale) compagna di giochi, come ama definirsi; a Claudio e alle nostre interminabili telefonate; a Blerta e Fulvio, le poche persone che mi faranno ricordare la facoltà di Economia con un sorriso.
Un ringraziamento va alla Prof.ssa Angelini che mi ha seguito nella stesura della tesi per la cordialità e la disponibilità.
E anche se mai avrei pensato di dirlo, Pisa mi mancherai!