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Definizione del piano della rilevazione

Nel documento LA CONTA DEGLI ITALIANI (pagine 43-46)

L’attuazione di una rilevazione statistica anche apparentemente più elementare e a più forte ragione se trattasi di una rilevazione complessa come quella dei cen-simenti generali, comporta una severa preparazione sia remota sia prossima.13

La necessità in generale di questa preparazione non ha bisogno di essere dimo-strata trattandosi di una esigenza comune ad ogni genere di operazioni che un indi-viduo o un’impresa decida di eseguire. Ma per le rilevazioni statistiche il problema presenta speciale rilievo perché gli effetti della impreparazione, a differenza di quanto si verifica in altri casi, quasi mai possono essere riparati.

A differenza dello sperimentatore che nel chiuso del suo laboratorio può, entro larghi limiti, ripetere a volontà gli esperimenti mal riusciti per difetto di prepara-zione o per altre cause, lo statistico chiamato a rilevare letteralmente l’attimo fug-gente della realtà fenomenica, si trova nella impossibilità di ripetere nelle stesse condizioni una rilevazione sbagliata per difetto di preparazione o altre cause.

12 Questa rilevazione (Rnc) è attualmente in corso per i grandi Comuni: con essa saranno raccolti dati sulle caratte-ristiche strutturali di ciascun numero civico (numero scale, numero piani, numero unità immobiliari per tipologia d’uso). All’interno di detta rilevazione saranno praticamente acquisite notizie sugli edifici. Al momento del cen-simento saranno aggiornate tali notizie che verranno raccolte per tutti i piccoli Comuni oggi non interessati.

13 Per molte delle considerazioni di carattere generale qui riportate, mi rifaccio ampiamente ad un testo che ho già avuto occasione di citare (Barberi, 1957). In una ricostruzione storica delle vicende legate all’esecuzione del censimento demografico, lo spazio che dedico a certe precisazioni può forse sembrare eccessivo. Lo faccio per-ché sono convinto che, nel momento in cui c’è chiarezza sul quadro teorico di riferimento, si riesca a compren-dere meglio l’evoluzione dell’approccio tecnico-metodologico seguito nel corso del tempo. In fondo con questo paragrafo mi propongo semplicemente – limitandomi a pochi cenni – di giustificare la “schematizzazione” che ho dichiarato in premessa di voler seguire e che è resa esplicita dalla sequenza dei temi fotografata dall’Indice.

Gli adempimenti preliminari 43

La preparazione di una rilevazione statistica – ciò vale in particolare per i censimenti – si sviluppa in varie fasi e momenti che per comodità possono es-sere schematizzati come segue:

1) Studio e decisioni sull’ampiezza e le modalità tecniche della rilevazione, articolati nei tre momenti:

a) della programmazione della rilevazione;

b) della tabellazione preliminare dei risultati che si vogliono ottenere; c) della modellazione, cioè dell’approntamento del modello di rilevazione. 2) Organizzazione della rilevazione:

a) organi direttivi e di vigilanza; b) organi esecutivi.

3) Controlli, revisioni, spogli, tabellazione finale, elaborazione e diffusione dei dati.

Osservo incidentalmente che i volumi nei quali, per gli ultimi due censimenti, sono state illustrate le modalità di esecuzione, sono non a caso rispettivamente inti-tolati Il piano di rilevazione (Istat, 1993) e Il Piano di rilevazione e il Sistema di produzione (Istat, 2006).

La fase preparatoria sintetizzata nel primo punto costituisce, per così dire, il momento teorico e decisorio della rilevazione; come ho già avuto modo di rilevare in premessa, attraverso di esso si realizza infatti il legame tra il modello teorico, cioè la rappresentazione concettuale dei dati che si vogliono rilevare, e le modalità tecniche di questa operazione.

I tre momenti fondamentali nei quali si sviluppano queste connessioni tra esi-genze conoscitive e modalità tecniche che servono a soddisfarle, sono sintetizzati nelle tre parole: programmazione, tabellazione, modellazione.

Mi soffermo brevemente sulla “tabellazione” perché ho sempre personal-mente sperimentato l’utilità di un piano di spoglio, seppur provvisorio, che an-ticipi di molto i tempi della successiva elaborazione dei dati raccolti. “La tabel-la è il verbo del linguaggio statistico ed è perciò attraverso di essa che deve po-tersi concretare il piano di una rilevazione statistica, se questa tale vuole essere e non una generica e nebulosa elencazione di notizie che potrebbero essere rile-vate. È ben noto che nell’approntamento dei modelli di rilevazione il quesito o i quesiti concernenti un dato carattere possono essere variamente formulati e conseguentemente ricevere un contenuto più o meno differente a seconda della formulazione adottata. Ora tra queste varie possibilità non esisterebbe un crite-rio di scelta e questa sarebbe arbitraria se non fosse stato approntato il sistema delle tabelle statistiche in cui dovranno essere, per così dire, colati, i casi rile-vati” (Barberi, 1957).

I primi adempimenti concernono essenzialmente l’individuazione delle unità di rilevazione (me ne sono occupato nel paragrafo 3.3) e riguardano l’approntamento del questionario sui cui contenuti mi soffermerò nel prossimo capitolo. Per una rappresentazione dei vari “passaggi” nei quali si articola il lavo-ro da svolgere al riguardo, si può fare riferimento alla figura 1.

44 La conta degli italiani nei 150 anni dall’Unità

Figura 1 - Definizione dei contenuti informativi

Fonte: Terra Abrami, 1989

Le fasi preparatorie, ora sommariamente descritte, si svolgono per così dire nel chiuso dell’ufficio centrale che ha il compito di provvedere allo studio e al-la attuazione delle rilevazioni.

Superata questa fase, la prevista organizzazione della rilevazione deve essere tradotta in realtà, vale a dire nella effettiva e formale costituzione dei vari organi o nella attribuzione ad organi già esistenti degli specifici compiti inerenti alla rileva-zione da attuarsi.

Si tratta dunque di montare la macchina della rilevazione con i suoi vari organi collocati al giusto posto e coordinati in guisa che i loro movimenti si svolgano con

INDIVIDUAZIONE CAMPO OSSERVAZIONE E UNITÀ DI ANALISI

ELEMENTARI ANALISI DEL FENOMENO PRECISAZIONE OBIETTIVI DEFINIZIONE OBIETTIVI PRIMA FORMULAZIONE SELEZIONE VARIABILI SIGNIFICATIVE INDIVIDUAZIONE UNITÀ DI RILEVAZIONE ANALISI STATISTICA DI UNITÀ E VARIABILI INDIVIDUATE

Gli adempimenti preliminari 45

le previste sincronia e tempestività, secondo quello che nel caso dei censimenti viene detto espressivamente il “calendario dei censimenti”. Ne tratterrò ampiamen-te nel paragrafo 6.1.

Una volta conclusesi le “operazioni sul campo”, al di là delle attività “esterne” connesse all’effettuazione delle indagini sul grado di copertura e sulla qualità, gli adempimenti “finali” (elaborazione dei dati e diffusione dei risultati) tornano a chiamare in causa in via esclusiva l’organo centrale.

In definitiva – osservo nel concludere su questo punto – mi premeva sottoli-neare ulteriormente la complessità dell’operazione censuaria e le difficoltà da supe-rare nel montaggio della macchina organizzativa. Basti pensare solo al coordina-mento del lavoro di migliaia di uffici comunali, di coordinatori, di rilevatori e di altri uffici impegnati a livello provinciale e regionale; per accennare ad un aspetto al quale generalmente non si riserva molta attenzione: si stampano milioni di que-stionari che devono giungere in periferia nei tempi previsti e che, al termine della raccolta dei dati, si devono collocare in un magazzino.

Con l’emanazione del “Regolamento di esecuzione” il quadro complessivo comincia a delinearsi ma poi è necessario integrarne il contenuto con ancor più analitiche disposizioni affidate ad appositi fascicoli e a circolari.

Nel documento LA CONTA DEGLI ITALIANI (pagine 43-46)