4. La UNI/TS 11300-2:2008, come modificata dall’errata corri-
4.3. Definizioni e simboli utilizzati nella norma
È opportuno riportare e meglio descrivere le definizioni riportate nella norma. Il loro utilizzo nel testo sarà quindi rimandato al pre- sente capitolo per quanto riguarda la descrizione della terminologia. Le note chiariscono e sono di complemento alle definizioni riportate.
(segue)
3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 133
PARTE II - LE NORME TECNICHE
134
PARTE II - LE NORME TECNICHE
136
Pedice
Riscaldamento H
Solo produzione di acqua calda sanitaria W
Combinato H, W
Grandezza Simbolo Unità di misura
Energia Q Wh
Potenza termica Φ W
Potenza Elettrica W W
Rendimento η –
Energia primaria riferita alla superfi- E kWh/(m2·anno)
cie utile dell’edificio
Perdita termica percentuale P %
Periodo di tempo t s
Temperatura θ °C, K
Volume di acqua V l/h, l/G
Massa volumica ρ Kg/m3
Calore specifico C Wh/(kg·K)
Consumo energetico misurato Co kWh
Quantità di combustibile allo stato li- CQ m3
quido (con pedici specifici)
Superficie S m2 Lunghezza D m Diametro D m Conduttività λ W/(m·K) Secondi s s Giorni G giorno Sistema
Tab. 24 – Pedici utilizzati nella UNI/TS 11300-2:2008 Tab. 23 – Pedici utilizzati nella UNI/TS 11300-2:2008
3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 137 Sottosistema Rendimento Energia Pedice Emissione (riscaldamento) e
Erogazione (acqua calda sanitaria) er
Regolazione (solo riscaldamento) rg
Distribuzione d
Accumulo s
Generazione/Generatore gn
Generico, non specificato x
Termico utile tu
Di combustione c
Medio stagionale dell’impianto (o dei g
sottosistemi se con i relativi pedici)
Energia termica utile ideale h
Energia primaria p
Energia utile u
Perdite di energia termica utile l
Perdite di energia termica utile non lnr
recuperabili
Perdite di energia termica utile recuperabili lrr
Perdite di energia termica utile recuperate lrh
Energia da combustibile (53) c
Energia elettrica el
Energia elettrica (o potenza elettrica) aux
per ausiliari di sistema
Energia uscente da un sottosistema out
Energia entrante in un sottosistema in
Energia per usi di cottura oth
(53) Questa quantità è determinata dal prodotto tra la portata di combustibile
e il potere calorifico inferiore dello stesso qualora si tratti di combustibili fossili. È pari all’energia elettrica utilizzata per la produzione di energia termica utile se il sistema prevede ausiliari elettrici.
PARTE II - LE NORME TECNICHE 138 Fabbisogno Componente Perdita percentuale Potenza termica Pedice
Fabbisogno energetico utile ideale Qh (54)
richiesto da ciascuna zona in regime continuo
Fabbisogno energetico utile ideale Qhvs (54)
richiesto da ciascuna zona in regime non continuo
Fabbisogno energetico utile effettivo Qhr (54)
richiesto da ciascuna zona in regime continuo (tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione)
Fabbisogno energetico utile effettivo Qhvsr (54)
richiesto da ciascuna zona in regime non continuo (tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione)
Pompa PO
Ventilatore vn
Bruciatore br
Ventilconvettore o unità terminale con v
ventilatore di attivazione
Perdite termiche al camino (calore ch,on
sensibile) a bruciatore funzionante
Perdite termiche al camino a bruciatore ch,off
spento
Perdite termiche dell’involucro env
del generatore
Potenza termica nominale del focolare Pn
del generatore
Potenza termica utile a carico intermedio Pint
del generatore
Potenza termica utile a carico nullo Po
del generatore
Potenza termica in condizioni di prova test
del generatore
Potenza termica corretta del generatore cor
(54) Sono simboli, non pedici.
3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 139
Pedice
Acqua (temperature di caldaia) w
Relativo all’ambiente della centrale termica a
(per esempio temperatura)
Ambiente a Totale t Massimo max Minimo min Di riferimento ref Medio avg Mandata f Ritorno r Fumi fl Primario pr Secondario sc
Fattore di carico del focolare FC
Fattore di carico utile FCu
Indice di dimensionamento F1
del generatore di calore Potenza
termica
Temperature
Fattori adimensionali
4.4. La procedura di calcolo dei fabbisogni di energia termica
utile
Nella norma UNI/TS 11300-2:2008 sono definiti i seguenti fabbi- sogni di energia termica utile (55):
(55) Per il significato dei termini e dei pedici utilizzati nelle formule si faccia
PARTE II - LE NORME TECNICHE
140
I fabbisogni di energia termica utile sono utilizzati quale base per la determinazione dei fabbisogni di energia primaria e sono cal- colati al netto di eventuali apporti, quali apporti da perdite recupe- rabili e contributi da energie rinnovabili o da altri metodi di genera- zione. In questo secondo caso si dovrà fare riferimento alla norma UNI/TS 11300-4, una volta pubblicata.
Il fabbisogno di energia termica utile per riscaldamento dell’edi- ficio è calcolato, secondo passi successivi, in:
1) fabbisogno ideale Qh oppure Qhv, rispettivamente nel caso di regime di funzionamento continuo o intermittente;
2) fabbisogno ideale netto ottenuto sottraendo al fabbisogno ideale le perdite recuperate Q’h oppure Q’hvs, rispettivamente nel caso di regime di funzionamento continuo o intermit- tente;
3) fabbisogno effettivo Qhr oppure Qhvsr, rispettivamente nel caso di regime di funzionamento continuo o intermittente, è il fabbisogno che tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione (questo corrisponde all’energia termica che il sot- tosistema di distribuzione provvede ad immettere negli am- bienti).
Il fabbisogno ideale può essere calcolato tramite l’ausilio della norma UNI/TS 11300-1 e della norma UNI EN ISO 13790. Tale fabbi-
3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 141
sogno è riferito alla condizione di temperatura dell’aria uniforme in tutto lo spazio riscaldato. Le perdite recuperate (56), le perdite di
emissione e le perdite di regolazione possono essere valutate con la norma UNI/TS 11300-2:2008.
Tra le perdite recuperate si considerano solo quelle dovute al si- stema dell’acqua calda sanitaria, mentre le perdite recuperate da ciascun sottosistema di riscaldamento sono dedotte direttamente dalle perdite totali del sottosistema stesso.
Il fabbisogno ideale netto o fabbisogno di energia termica utile netto Q’h,espresso in Wh, si calcola quindi come:
Q’h = Qh – QW,Irh (43)
dove:
Qh [Wh] è il fabbisogno ideale o fabbisogno di energia termica utile, dato di partenza di tutti i successivi calcoli relativi al- l’impianto;
QW,lrh [Wh] sono le perdite recuperate dal sistema di produzione
acqua calda.
Successivamente il fabbisogno effettivo si calcola come:
Qhr = Q’h + Ql,e + Ql,rg – Qaux,e,lrh (44) dove:
Q’h [Wh] è il fabbisogno ideale netto;
Ql,e [Wh] sono le perdite totali di emissione; Ql,rg [Wh] sono le perdite totali di regolazione;
Qaux,e,lrh[Wh] è l’energia termica recuperata dall’energia elettrica del
sottosistema di emissione.
Questo fabbisogno corrisponde all’energia termica che il sistema di distribuzione fornisce al sistema: Qhr = Qd,out.
Il calcolo qui descritto tiene conto delle perdite determinate dalle caratteristiche dei sottosistemi di emissione e di regolazione, previ-
(56) Sono concettualmente i recuperi di calore dovuti alle dispersioni delle
PARTE II - LE NORME TECNICHE
142
sti o installati nell’edificio (a seconda se si tratta di valutazione di progetto o di valutazioni standard, piuttosto che in condizioni effet- tive di utilizzo), quali la distribuzione di temperatura non uniforme nello spazio riscaldato, le imperfezioni della regolazione per ritardi od anticipi nella erogazione del calore, dovuto al ritardo di risposta degli organi di regolazione in relazione alla massa dell’edificio ed al valvolame presente nell’impianto, piuttosto che allo sbilanciamento dell’impianto termico. Altro aspetto è anche il mancato utilizzo di parte degli apporti gratuiti.
Poiché il fabbisogno effettivo considera i terminali di emissione, qualora l’edificio oggetto di analisi abbia diverse tipologie di terminali e quindi diversi sistemi di regolazione, è opportuno che questo sia divi- so in zone termiche distinte. In questo caso il calcolo esposto finora è da effettuarsi separatamente per ogni zona. I risultati andranno poi sommati, in modo da ottenere il totale dell’energia termica fornita dal- l’impianto di distribuzione, secondo la seguente formula:
Qhr =
Σ
(Q’h,j + Ql,e,j + Ql,rg,j – Qaux,e,lrh,j) (45)j=1 dove:
j è il numero di zone termiche considerate.