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Definizioni e simboli utilizzati nella norma

Nel documento Il manuale del certificatore energetico (pagine 132-142)

4. La UNI/TS 11300-2:2008, come modificata dall’errata corri-

4.3. Definizioni e simboli utilizzati nella norma

È opportuno riportare e meglio descrivere le definizioni riportate nella norma. Il loro utilizzo nel testo sarà quindi rimandato al pre- sente capitolo per quanto riguarda la descrizione della terminologia. Le note chiariscono e sono di complemento alle definizioni riportate.

(segue)

3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 133

PARTE II - LE NORME TECNICHE

134

PARTE II - LE NORME TECNICHE

136

Pedice

Riscaldamento H

Solo produzione di acqua calda sanitaria W

Combinato H, W

Grandezza Simbolo Unità di misura

Energia Q Wh

Potenza termica Φ W

Potenza Elettrica W W

Rendimento η –

Energia primaria riferita alla superfi- E kWh/(m2·anno)

cie utile dell’edificio

Perdita termica percentuale P %

Periodo di tempo t s

Temperatura θ °C, K

Volume di acqua V l/h, l/G

Massa volumica ρ Kg/m3

Calore specifico C Wh/(kg·K)

Consumo energetico misurato Co kWh

Quantità di combustibile allo stato li- CQ m3

quido (con pedici specifici)

Superficie S m2 Lunghezza D m Diametro D m Conduttività λ W/(m·K) Secondi s s Giorni G giorno Sistema

Tab. 24 – Pedici utilizzati nella UNI/TS 11300-2:2008 Tab. 23 – Pedici utilizzati nella UNI/TS 11300-2:2008

3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 137 Sottosistema Rendimento Energia Pedice Emissione (riscaldamento) e

Erogazione (acqua calda sanitaria) er

Regolazione (solo riscaldamento) rg

Distribuzione d

Accumulo s

Generazione/Generatore gn

Generico, non specificato x

Termico utile tu

Di combustione c

Medio stagionale dell’impianto (o dei g

sottosistemi se con i relativi pedici)

Energia termica utile ideale h

Energia primaria p

Energia utile u

Perdite di energia termica utile l

Perdite di energia termica utile non lnr

recuperabili

Perdite di energia termica utile recuperabili lrr

Perdite di energia termica utile recuperate lrh

Energia da combustibile (53) c

Energia elettrica el

Energia elettrica (o potenza elettrica) aux

per ausiliari di sistema

Energia uscente da un sottosistema out

Energia entrante in un sottosistema in

Energia per usi di cottura oth

(53) Questa quantità è determinata dal prodotto tra la portata di combustibile

e il potere calorifico inferiore dello stesso qualora si tratti di combustibili fossili. È pari all’energia elettrica utilizzata per la produzione di energia termica utile se il sistema prevede ausiliari elettrici.

PARTE II - LE NORME TECNICHE 138 Fabbisogno Componente Perdita percentuale Potenza termica Pedice

Fabbisogno energetico utile ideale Qh (54)

richiesto da ciascuna zona in regime continuo

Fabbisogno energetico utile ideale Qhvs (54)

richiesto da ciascuna zona in regime non continuo

Fabbisogno energetico utile effettivo Qhr (54)

richiesto da ciascuna zona in regime continuo (tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione)

Fabbisogno energetico utile effettivo Qhvsr (54)

richiesto da ciascuna zona in regime non continuo (tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione)

Pompa PO

Ventilatore vn

Bruciatore br

Ventilconvettore o unità terminale con v

ventilatore di attivazione

Perdite termiche al camino (calore ch,on

sensibile) a bruciatore funzionante

Perdite termiche al camino a bruciatore ch,off

spento

Perdite termiche dell’involucro env

del generatore

Potenza termica nominale del focolare Pn

del generatore

Potenza termica utile a carico intermedio Pint

del generatore

Potenza termica utile a carico nullo Po

del generatore

Potenza termica in condizioni di prova test

del generatore

Potenza termica corretta del generatore cor

(54) Sono simboli, non pedici.

3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 139

Pedice

Acqua (temperature di caldaia) w

Relativo all’ambiente della centrale termica a

(per esempio temperatura)

Ambiente a Totale t Massimo max Minimo min Di riferimento ref Medio avg Mandata f Ritorno r Fumi fl Primario pr Secondario sc

Fattore di carico del focolare FC

Fattore di carico utile FCu

Indice di dimensionamento F1

del generatore di calore Potenza

termica

Temperature

Fattori adimensionali

4.4. La procedura di calcolo dei fabbisogni di energia termica

utile

Nella norma UNI/TS 11300-2:2008 sono definiti i seguenti fabbi- sogni di energia termica utile (55):

(55) Per il significato dei termini e dei pedici utilizzati nelle formule si faccia

PARTE II - LE NORME TECNICHE

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I fabbisogni di energia termica utile sono utilizzati quale base per la determinazione dei fabbisogni di energia primaria e sono cal- colati al netto di eventuali apporti, quali apporti da perdite recupe- rabili e contributi da energie rinnovabili o da altri metodi di genera- zione. In questo secondo caso si dovrà fare riferimento alla norma UNI/TS 11300-4, una volta pubblicata.

Il fabbisogno di energia termica utile per riscaldamento dell’edi- ficio è calcolato, secondo passi successivi, in:

1) fabbisogno ideale Qh oppure Qhv, rispettivamente nel caso di regime di funzionamento continuo o intermittente;

2) fabbisogno ideale netto ottenuto sottraendo al fabbisogno ideale le perdite recuperate Q’h oppure Q’hvs, rispettivamente nel caso di regime di funzionamento continuo o intermit- tente;

3) fabbisogno effettivo Qhr oppure Qhvsr, rispettivamente nel caso di regime di funzionamento continuo o intermittente, è il fabbisogno che tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione (questo corrisponde all’energia termica che il sot- tosistema di distribuzione provvede ad immettere negli am- bienti).

Il fabbisogno ideale può essere calcolato tramite l’ausilio della norma UNI/TS 11300-1 e della norma UNI EN ISO 13790. Tale fabbi-

3 - LE NORME TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA 141

sogno è riferito alla condizione di temperatura dell’aria uniforme in tutto lo spazio riscaldato. Le perdite recuperate (56), le perdite di

emissione e le perdite di regolazione possono essere valutate con la norma UNI/TS 11300-2:2008.

Tra le perdite recuperate si considerano solo quelle dovute al si- stema dell’acqua calda sanitaria, mentre le perdite recuperate da ciascun sottosistema di riscaldamento sono dedotte direttamente dalle perdite totali del sottosistema stesso.

Il fabbisogno ideale netto o fabbisogno di energia termica utile netto Q’h,espresso in Wh, si calcola quindi come:

Q’h = Qh – QW,Irh (43)

dove:

Qh [Wh] è il fabbisogno ideale o fabbisogno di energia termica utile, dato di partenza di tutti i successivi calcoli relativi al- l’impianto;

QW,lrh [Wh] sono le perdite recuperate dal sistema di produzione

acqua calda.

Successivamente il fabbisogno effettivo si calcola come:

Qhr = Q’h + Ql,e + Ql,rg – Qaux,e,lrh (44) dove:

Q’h [Wh] è il fabbisogno ideale netto;

Ql,e [Wh] sono le perdite totali di emissione; Ql,rg [Wh] sono le perdite totali di regolazione;

Qaux,e,lrh[Wh] è l’energia termica recuperata dall’energia elettrica del

sottosistema di emissione.

Questo fabbisogno corrisponde all’energia termica che il sistema di distribuzione fornisce al sistema: Qhr = Qd,out.

Il calcolo qui descritto tiene conto delle perdite determinate dalle caratteristiche dei sottosistemi di emissione e di regolazione, previ-

(56) Sono concettualmente i recuperi di calore dovuti alle dispersioni delle

PARTE II - LE NORME TECNICHE

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sti o installati nell’edificio (a seconda se si tratta di valutazione di progetto o di valutazioni standard, piuttosto che in condizioni effet- tive di utilizzo), quali la distribuzione di temperatura non uniforme nello spazio riscaldato, le imperfezioni della regolazione per ritardi od anticipi nella erogazione del calore, dovuto al ritardo di risposta degli organi di regolazione in relazione alla massa dell’edificio ed al valvolame presente nell’impianto, piuttosto che allo sbilanciamento dell’impianto termico. Altro aspetto è anche il mancato utilizzo di parte degli apporti gratuiti.

Poiché il fabbisogno effettivo considera i terminali di emissione, qualora l’edificio oggetto di analisi abbia diverse tipologie di terminali e quindi diversi sistemi di regolazione, è opportuno che questo sia divi- so in zone termiche distinte. In questo caso il calcolo esposto finora è da effettuarsi separatamente per ogni zona. I risultati andranno poi sommati, in modo da ottenere il totale dell’energia termica fornita dal- l’impianto di distribuzione, secondo la seguente formula:

Qhr =

Σ

(Q’h,j + Ql,e,j + Ql,rg,j – Qaux,e,lrh,j) (45)

j=1 dove:

j è il numero di zone termiche considerate.

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