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STEP 3: DETERMINAZIONE DEL PREZZO DELL’OPERAZIONE Dopo aver identificato il contratto e le performance obligations incluse, l’entità si occupa d

calcolare il prezzo dell’operazione (o “transaction price”). In questa fase si ipotizza che i beni o i servizi continueranno ad essere trasferiti in conformità al contratto originale, presumendo che il contratto non verrà rescisso e non subirà modifiche o aggiornamenti significativi.

Il transaction price consiste nel valore monetario, che l’entità si aspetta di ricevere per suo diritto, come compenso per la prestazione effettuata a favore del cliente, cioè il trasferimento della proprietà del bene o la fornitura del servizio. Questo valore monetario viene calcolato tenendo in considerazioni eventuali sconti, abbuoni, accrediti, incentivi o penalità e non include47 gli importi incassati per conto di terze parti (per esempio le imposte sulle vendite o

l’imposta sul valore aggiunto) e neppure la stima di eventuali corrispettivi futuri originati da modifiche o aggiunte di prodotti.48

La natura del corrispettivo atteso dall’entità viene specificata tra le clausole contrattuali: talvolta è richiesto che venga liquidato un importo fisso, ma può essere previsto anche un importo variabile, totale o solo parziale.

Per poter determinare correttamente il prezzo dell’operazione, è necessario considerare gli effetti che derivano da una serie di elementi possibili.49 Nello specifico può essere previsto che:

a. la somma erogata dal cliente abbia un importo variabile; b. il contratto possieda una componente finanziaria significativa; c. l’importo richiesto come corrispettivo abbia natura non monetaria; d. l’entità stessa debba pagare un certo importo al cliente.

47 Ai sensi del documento Basis for Conclusion, tra gli elementi inclusi nel prezzo ci sono anche gli effetti del rischio

di credito a carico del cliente; ciò vale, a meno che il contratto non includa una componente di finanziamento significativa.

48 IFRS 15 – P. 47

“An entity shall consider the terms of the contract and its customary business practices to determine the transaction price. The transaction price is the amount of consideration to which an entity expects to be entitled in exchange for transferring promised goods or services to a customer, excluding amounts collected on behalf of third parties (for example, some sales taxes). The consideration promised in a contract with a customer may include fixed amounts, variable amounts, or both.”

49 Lim, Y., Devi, S. S., & Mahzan, N. (2015). Perception of Auditors and Preparers on IFRS 15: Evidence from

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Corrispettivo variabile50

Capita, talvolta, che l’ammontare che il cliente si impegna effettivamente a liquidare sia diverso da quello previsto contrattualmente, in quanto potrebbe verificarsi che la somma erogata sia totalmente variabile oppure possa essere frutto di una combinazione tra una fissa e una variabile.

Il corrispettivo può risultare variabile per una serie di ragioni diverse. Nella maggior parte dei casi la variabilità è dovuta alla presenza di elementi (sconti, bonus di performance, rimborsi, penalità o incentivi), ma può verificarsi anche in presenza di determinate situazioni. Per esempio, nei contratti che prevedono la cessione di un prodotto al cliente, che gode del diritto di reso (parziale o totale), è richiesto che venga corrisposta una somma variabile.51

Molto spesso la presenza di una componente variabile viene specificata tra le clausole dell’accordo, ma ci sono anche dei casi in cui questa caratteristica è semplicemente una conseguenza implicita del verificarsi di una circostanza particolare. Ad esempio, dopo un’analisi approfondita delle attività di natura commerciale che l’entità conduce abitualmente o delle dichiarazioni da lei fatte, si può creare nel cliente l’aspettativa che gli verrà applicato uno sconto, cioè gli sarà richiesto di corrispondere un ammontare minore rispetto a quello prescritto inizialmente.

Il consenso dell’entità a ricevere dal cliente un corrispettivo inferiore a quello previsto potrebbe essere dovuto alla sua scelta volontaria di concedere uno sconto, ma anche al fatto, di avere semplicemente accettato l’inadempienza del cliente. In base alla motivazione cambia il modo di agire a livello contabile: nel primo caso l’entità deve effettuare uno storno dei ricavi già rilevati; nel secondo caso, invece, il prezzo della transazione non viene rettificato, ma deve essere rilevato un costo per debiti insoluti.52

50 Van Wyk, M., & Coetsee, D. (2020, February). The adequacy of IFRS 15 for revenue recognition in the

construction industry. Journal of Economic and Financial Sciences, 13(1). Page 5-6

51 IFRS 15 – P. 50 - 51

“If the consideration promised in a contract includes a variable amount, an entity shall estimate the amount of consideration to which the entity will be entitled in exchange for transferring the promised goods or services to a customer.

An amount of consideration can vary because of discounts, rebates, refunds, credits, price concessions, incentives, performance bonuses, penalties or other similar items. The promised consideration can also vary if an entity’s entitlement to the consideration is contingent on the occurrence or nonoccurrence of a future event. For example, an amount of consideration would be variable if either a product was sold with a right of return or a fixed amount is promised as a performance bonus on achievement of a specified milestone.”

52 Il tema della distinzione tra una concessione di prezzo e una perdita per riduzione del valore viene affrontato da

numerosi principi contabili internazionali e, quindi, è stato deciso di non includere requisiti dettagliati all’interno dell’IFRS 15.

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L’ammontare della somma variabile del corrispettivo viene calcolato attraverso una procedura di stima53; sono previste due possibili metodologie, alternative una all’altra. Una volta scelto

il metodo ritenuto più appropriato, esso deve essere applicato a tutti i contratti simili tra loro per l’intero periodo considerato.

» Expected value (Valore atteso)

Il primo metodo richiede che vengano sommati i possibili risultati attesi all’interno di un certo intervallo di tempo, ponderandoli poi per la loro probabilità di manifestarsi. Questo metodo risulta essere quello più appropriato, quando vengono redatti svariati contratti simili tra loro (in quanto si potrebbero utilizzare le informazioni storiche disponibili) e quando vengono stipulati accordi che prevedono più di due possibili esiti.

» Most Likely Amount (Importo più probabile)

Il secondo metodo prevede che, a partire da un range di possibili valori, venga presa in considerazione la somma caratterizzata da una probabilità di manifestarsi maggiore rispetto alle altre. Questo metodo risulta essere il più appropriato, quando viene stipulato un contratto per il quale sono previsti solamente due possibili esiti, ad esempio quando l’entità ottiene un premio di rendimento o non lo ottiene.

53 Ergüden, A. E. (2020). Analysis of Tourism Companies Listed in Istanbul - Stock Exchange According to IFRS15

Standard. International Journal of Finance & Banking Studies, 9(1). Esempio*

La società X redige un contratto, nel quale è prevista la costruzione di un bene. È richiesto di corrispondere una somma fissa di 100.000€, a cui si aggiunge un bonus di performance pari a 50.000€, il quale si riduce del 10% per ogni settimana di ritardo rispetto a quanto prestabilito.

Da un’analisi effettuata sulle esperienze passate, c’è il 60% di probabilità che non ci siano ritardi, il 30% che il ritardo sia di una settimana e il 10% che sia di due settimane.

Come viene calcolato il corrispettivo?

Il corrispettivo viene calcolato utilizzando il metodo del valore atteso, in quanto si ha a che fare con un contratto che non ha solamente due possibili esiti.

𝐶𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 = [(100.000 + 50.000) ∗ 60%] + {[100.000 + (50.000 − 10%)] ∗ 30%} + {[100.000 + (50.000 − 20%)] ∗ 10%}

𝐶𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 = 90.000 + 43.500 + 14.000 = 147.500

* Esempio tratto da: Memento Pratico - Principi contabili Internazionali 2018. (2018). Memento Francis

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Al termine di ciascun esercizio è importante che l’ammontare stimato venga aggiornato per poter rappresentare eventuali cambiamenti avvenuti nel frattempo. Spesso, infatti, capita che la stima subisca una variazione significativa in un periodo successivo; la probabilità che ciò si verifichi cresce quando aumentano le informazioni disponibili oppure quando c’è certezza in merito all’importo del corrispettivo.

Il modo in cui viene valutata la componente variabile non è totalmente libero. Essa viene contabilizzata in bilancio solamente se c’è un’alta probabilità che qualsiasi eventuale modifica della stima non comporti un calo significativo dell’ammontare dei ricavi rilevati. In altre parole, nel “transaction price” è inclusa solamente la quota di corrispettivo variabile, per la quale, se il prezzo viene rilevato come ricavo, è elevata la probabilità che non possa essere stornata in futuro.54

Per poter fare una valutazione corretta della probabilità che l’importo dei ricavi già rilevati precedentemente possa essere aggiustato al ribasso, l’entità prende in considerazione fattori di tipo qualitativo, che riguardano:

a) l’eventualità che ci sia un cambiamento della stima; b) l’ampiezza dell’intervallo in cui questa può variare;

c) gli effetti che si generano sui ricavi nel caso in cui ciò accada.

54 IFRS 15 – P. 56

“An entity shall include in the transaction price some or all of an amount of variable consideration estimated in accordance with paragraph 53 only to the extent that it is highly probable that a significant reversal in the amount of cumulative revenue recognized will not occur when the uncertainty associated with the variable consideration is subsequently resolved.”

Esempio*

La società X redige un contratto, nel quale si impegna nella costruzione di un bene. È richiesto di pagare una somma fissa di 300.000€ per 3 anni, a cui è aggiunto un bonus di performance di 50.000€, che viene assegnato per il suo valore complessivo solo in assenza di ritardi.

La società X stima un 95% di probabilità di non fare ritardi.

Come viene calcolato il corrispettivo?

Il corrispettivo viene calcolato utilizzando il metodo dell’importo più probabile, in quanto si ha a che fare con un contratto, che ha solamente due possibili esiti (ottenere un bonus di performance o non ottenerlo).

𝐶𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑜 = 300.000 + 50.000 = 350.000

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È importante tener conto, tuttavia, anche di fattori, in presenza dei quali la probabilità di cui sopra cresce:

− Esistono elementi non controllati dall’entità, che influenzano in maniera significativa l’ammontare del compenso. Tra essi, ad esempio, si possono considerare: il grado di volatilità del mercato, le pratiche esercitate da soggetti esterni o il giudizio da loro espresso (ad esempio quando l’ammontare del corrispettivo variabile è basato su vendite successive del cliente), le condizioni climatiche e un alto rischio di obsolescenza dei prodotti promessi.

− Per un lungo periodo di tempo non rientra nelle aspettative la risoluzione dei dubbi in merito all’ammontare del corrispettivo.

− L’entità non ha mai stipulato un accordo analogo o similare a quello in questione.

− In presenza di accordi con caratteristiche similari, il venditore offre solitamente sconti oppure tende ad apporre modifiche ai termini di pagamento e alle condizioni contrattuali. − Il contratto è caratterizzato da un gran numero di possibili importi da assegnare al

corrispettivo variabile.55

Può succedere che l’entità ottenga dalla controparte un compenso in cambio della sua prestazione, ma, ritenendo di non averne diritto, decida di effettuare il rimborso, per una parte o per l’intero valore. 56

Nel caso in cui ciò si verifichi l’entità va ad iscrivere in Stato Patrimoniale una Passività per rimborsi futuri con un importo pari a ciò che prevede di restituire e continua ad aggiornare questo valore, al termine di ogni periodo, con l’obiettivo di tener conto degli eventuali cambiamenti. 57

55 BDO. (2019). IFRS IN PRACTICE: IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. Page 39 56 IFRS 15 – P. 55

“An entity shall recognize a refund liability if the entity receives consideration from a customer and expects to

refund some or all of that consideration to the customer. A refund liability is measured at the amount of consideration received (or receivable) for which the entity does not expect to be entitled (ie amounts not included in the transaction price). The refund liability (and corresponding change in the transaction price and, therefore, the contract liability) shall be updated at the end of each reporting period for changes in circumstances. To account for a refund liability relating to a sale with a right of return, an entity shall apply the guidance in paragraphs B20–B27.

57 Si veda l’approfondimento relativo alla cessione con diritto di reso al Capitolo 2 del presente elaborato, Paragrafo

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Componente finanziaria significativa 58

Un secondo aspetto di cui bisogna tener conto è l’eventuale presenza, all’interno dell’accordo, di una componente di finanziamento, che è importante, perché da essa derivano conseguenze sul valore del “transaction price”.

In alcuni casi la presenza di questa componente viene espressa in maniera esplicita nel contratto, ma molto spesso viene ricavata, invece, dalle condizioni di pagamento che vengono negoziate. In merito a questo secondo caso può capitare che, all’interno del contratto, sia prevista una clausola particolare, secondo la quale il cliente può effettuare il pagamento dovuto in modo dilazionato o differito rispetto al momento di effettiva esecuzione della prestazione e, di conseguenza, potrà richiedere un finanziamento.

Per poter contabilizzare in maniera adeguata la componente finanziaria, si deve prendere in considerazione una serie di elementi. In primo luogo bisogna considerare l’eventuale differenza fra l’importo che si prevede venga corrisposto e il prezzo a cui verrebbero venduti i prodotti promessi esternamente. Dopodiché è utile procedere con l’analisi dell’effetto congiunto dei tassi di sconto normalmente applicati sul mercato (cioè i tassi di interesse che sarebbero stati applicati ad un’operazione di finanziamento avvenuta sul mercato alla data di sottoscrizione del contratto) e della durata del periodo, che intercorre tra l’acquisizione del controllo da parte del cliente e l’effettivo pagamento.

Quando il “transaction price” include una componente di finanziamento rilevante, allora, in fase di determinazione, l’entità deve applicare su di esso una rettifica che possa riflettere il costo del denaro nel tempo (“time value of money” o valore temporale del denaro). Il motivo per cui l’importo viene rettificato sta nel fatto che i ricavi devono essere rilevati per un ammontare che rappresenti il “prezzo di vendita in contanti”, cioè il prezzo che sarebbe stato applicato al cliente, se egli avesse corrisposto quanto dovuto nel momento di trasferimento dei prodotti. Proprio per questa motivazione la rettifica viene eseguita utilizzando, come tasso di sconto, quello che normalmente viene applicato sul mercato.

L’unico caso in cui viene meno l’obbligo di effettuare una rettifica è quando, alla data di stipula dell’accordo, l’entità si aspetta che l’arco temporale, che intercorrerà tra la data di incasso del compenso e la data di trasferimento dei prodotti, sia pari o inferiore ad un anno. Questo espediente non può essere però utilizzato nei primi 12 mesi dell’accordo.59

58 CPA. (2015, March 1). IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers - Your Questions Answered. Pag. 20-23 59 IFRS 15 – P.63

“As a practical expedient, an entity need not adjust the promised amount of consideration for the effects of a significant financing component if the entity expects, at contract inception, that the period between when the

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Esistono vari casi nei quali, anche se il momento di acquisizione del controllo non è quello in cui viene corrisposto il pagamento, il contratto non prevede una componente finanziaria. - In primo luogo ciò avviene quando l’entità riceve un pagamento anticipato e i termini da

rispettare per trasferire i prodotti sono fissati dal cliente.

- Il prezzo non include una componente di finanziamento neppure quando il corrispettivo previsto è in gran parte variabile e quando sia il suo importo sia il momento di incasso da parte dell’entità sono fuori dal controllo delle parti, ma dipendono unicamente dal verificarsi di una situazione particolare nel periodo successivo.

- L’ultimo caso si verifica quando la differenza tra l’importo previsto nel contratto e il prezzo che sarebbe stato applicato esternamente non è causata dalla presenza della componente finanziaria.60

Quando viene concesso un finanziamento, gli effetti che ne derivano (cioè gli Interessi Attivi e gli Interessi Passivi) vengono presentati dall’entità nel “Prospetto di Conto Economico Complessivo”, ma in maniera distinta rispetto ai ricavi che derivano dal contratto con il cliente. I ricavi e i costi relativi agli interessi, che sono frutto del finanziamento, vengono rilevati solo se, quando viene contabilizzato il contratto, è prevista l’iscrizione anche di un’Attività o una Passività da esso derivanti.61

entity transfers a promised good or service to a customer and when the customer pays for that good or service will be one year or less.

60 BDO. (2019). IFRS IN PRACTICE: IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers. Page 46 61 IFRS 15 – P.65

“An entity shall present the effects of financing (interest revenue or interest expense) separately from revenue from contracts with customers in the statement of comprehensive income. Interest revenue or interest expense is recognized only to the extent that a contract asset (or receivable) or a contract liability is recognized in accounting for a contract with a customer.”

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Corrispettivo non monetario

In alcuni casi il contratto prevede che il corrispettivo richiesto in cambio della prestazione dell’entità sia “non-cash”, cioè di natura non monetaria. In questa circostanza la regola generale vuole che l’importo venga valutato direttamente al suo fair value (o valore equo), a meno che questa operazione non sia possibile, perché il valore equo subisce una variazione nel corso del periodo contrattuale; in tal caso l’importo “non cash” viene valutato indirettamente in base allo “stand alone selling price” del prodotto oggetto di trasferimento.62

Può accadere che il cliente, con il quale l’entità sottoscrive l’accordo, decida di fornirle alcuni beni o servizi che le saranno utili per soddisfare in maniera più semplice le proprie obbligazioni.

A seconda delle situazioni, il controllo su questi beni o servizi potrebbe continuare ad essere esercitato dal cliente oppure essere trasferito all’entità. Nel caso in cui l’entità acquisisca il controllo, i prodotti ricevuti verranno contabilizzati come un corrispettivo non monetario e il prezzo dell’operazione previsto risulterà, quindi, maggiore. Se, invece, l’entità non ottiene il controllo, allora il loro valore viene incluso nel prezzo della transazione previsto dal contratto.63

62 IFRS 15 – P. 67-68

“To determine the transaction price for contracts in which a customer promises consideration in a form other than cash, an entity shall measure the non-cash consideration (or promise of non-cash consideration) at fair value.

If an entity cannot reasonably estimate the fair value of the non-cash consideration, the entity shall measure the consideration indirectly by reference to the stand-alone selling price of the goods or services promised to the customer (or class of customer) in exchange for the consideration.”

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Corrispettivo dovuto al cliente 64

L’ultimo elemento da prendere in considerazione, in fase di determinazione del “transaction price”, è l’eventuale importo, che l’entità stessa deve versare alla sua controparte (o alle parti, per le quali essa ricopre il ruolo di fornitore) o ritiene dovrà corrispondere a fronte del trasferimento di un prodotto, il quale potrebbe essere distinto o non distinto rispetto agli altri che vengono trasferiti. Sono parte integrante di questo ammontare i crediti ed altri elementi, quali i buoni sconto, i voucher o i coupon.

Per poter gestire adeguatamente la contabilizzazione di questa somma dovuta al cliente, è necessario determinare se esso è richiesto in cambio di un bene o servizio distinto oppure no. Nel caso in cui questo corrispettivo sia relativo ad un prodotto distinto, allora si procede con la stima del fair value del bene o servizio ricevuto; da questa valutazione può emergere che l’importo stimato sia superiore o inferiore rispetto a quello previsto.

Se il fair value risulta essere inferiore rispetto all’ammontare previsto come corrispettivo, allora in Conto Economico viene iscritta solamente la parte di corrispettivo pari al valore equo, mentre la differenza tra i due valori (cioè la parte eccedente del corrispettivo) viene rettificata e portata a riduzione del “transaction price”. Se, al contrario, è il corrispettivo ad avere un importo inferiore rispetto al fair value stimato, allora l’iscrizione in Conto Economico avviene per il suo intero valore. 65

Il trattamento contabile dell’importo dovuto al cliente risulta essere completamente diverso, quando il pagamento è effettuato in cambio di un bene o un servizio non distinto (oppure di un bene o servizio distinto, ma per il quale è impossibile ottenere la stima del fair value). In questo caso viene effettuata una rettifica: l’ammontare del corrispettivo va a ridurre il “transaction price” e, di conseguenza, il valore dei ricavi subisce un calo.

Il momento in cui questa riduzione deve essere contabilizzata in bilancio può essere o la data di rilevazione dei ricavi ottenuti grazie al trasferimento dei prodotti o la data in cui l’entità