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DI ANDREA QrGAGNA

Nel documento ^ G. PAOLO LASINIO $) (pagine 49-55)

GIUDIZIO UNIVERSALE

DI

ANDREA QrGAGNA

Alla Pittura del Trionfo della

Morte

succede la scena del Giudizioi e

quan-(5) Alle mie osservazioni aggiungo quelle del

mio dottissimo amico il Cav. Gio. Gherardo de-Rossi, notoabastanzain questogenere distudj ,

cheilsolo suo norwevaglia un Elogio. Sono es-seestratte dalleLetterea

me

scritte, e chevanno

a stampa. Pensoche l'Orgagnanonvolesse

espri-• mere inquesti dipinti,che i Novissimi,eche

col solotitolo dellaMortesarebbe ben

nomina-« toil primo. Penso ancora che FOrgagna

cre-« dessedi potersirisparmiarediesporrein

nn^aì-« tra pittura il Paradiso; giacché nel Giudizio

«• stesso lo avea dipinto.

Ma

sull'invenzione di

« questa prima pittura tratteniamoci un poco;

perchè parea

me

che ilpittore abbiafilosofato

« sul!'argomentoassaibene,e moralmente. Egli

« hain ceito

modo

riunitotrediversistati dell'uo-ino,ed ha espostoqualerelazioneabbiano

col-« laMortequesti statimedesimi.Haespresso

per-• ciòl'

uomo

felice,chesenedimentica; l'

uomo

infelice,che ladesidera;l'uomoreligicso,che

3o

tunque

generalmente parlando venga es-sariputata di

minor

valore della antece-dente, molte e varie per altro sono le cagioni pe' quali lodevolissima

mi

sem-<* la medita;e la Morte stessa poi ha fatto che

« volgalespallea chi la chiama, per sorprender

« quella lieta compagnia sulla quale Amore va scuotendolaface.QuelbuonSolitariointanto,

« cheainobili passeggeri fa osservareicadaveri

« mezzorosidiGrandialorosimili,mostranella

« sua tranquillità l'indifferenza delvero servo di

« Dio,chenelcolpodellaMorteattendeil

decre-« todivino, chelochiamiall'eternavita.

All'in-« dietroha posto 1'Orgagna l'alpestre balza

abi-« tatada quei santimonaci,perfar

contrapposi-« zione all'ameno giardino, ove si solazzano i

« mondani. Del gruppo dei cadaveri introdotti

« nelmezzo, dalli quali partono le anime, si è

« servito ilpittoreper esporreallospettatorenon

« ilsoloterminedella vitasoggettaatempo,

ma

il principiodell'eterna.Conciò siè fatto

stra-« da ancoraapoter empire lo spazio grande di

« aria,chevi restava, introducendovi e angeli e

« demonj, che contanto diversoofficio

conduco-« noFanimeall'Empireo, edalFInferno.

« Permettetevidifarvi riflettere, chefu studio

« singolare deipittoridellaprima etàdell'Arteil

3i

bra; e se altro

non

fosse per essersi in questo

quadro

presentata per la

prima

volta laVerginein un'attitudine, che lo stesso Michelangiolo

non ha

sdegnato di

« voler erapire tuttolospazio loroassegnatocon

a folladioggetti; e ciònacqueda più cagioni.La

« prima fuilnon aver essi le buone massimedi

« prospettiva, e dichiaroscuro, che facendo

ri-« saltare lemossechiaremandanoindietrogli

og-« getti

meno

interessanti. !Nonconosceano perciò

« che qualchepartevasagrifìcataalrisalto dell' al-tra piùinteressante,evoleano che non vi

re-« stasse luogo vuoto o negletto. La seconda fu

« facilmente l'incominciarsi ^allora a guardare

« 1'antico singolarmentenei bassirilievi, che

so-« no veramentepieni in ogniparte; cosa che

so-• vente nascedall'avervolutol'artista dichiarare meglioilsoggetto con accessorj,oallegoriche

« figure,lequalirestanoindietro;

ma

perla

dif-« fìcoltà della prospettiva nel bassorilievo pare

« che sischierino all'occhio al pari dell' altre,

che sono innanzi.

«

Ma

non questo solo affollamentodi oggetti

« trasseroiprimirestauratoridell'Artedall'

anti-« ca scultura;vi trasseroanchequella libertà di

« introdurrein una composizioneunitapiù fatti

« alludenti ad una storia,e presentarne diversi

32

prendere ad imprestito, nellasua famosa pittura del Giudizio Universale. Sta la

Vergine in cima del

quadro

alla destra del Salvatore; ed alato di

ambedue, un

« tratti quasi nella medesima scena. Eccomi a

quellochevidicevadisopra.

Come

loscultore

« Greco riunì trefatti relativi a Proserpina nella

« fronte del suoSarcofago(i); cosìl'Orgagnaha

« riunito piùfatti relativi allamortenellasua

pit-« tura.

Ma

in questa pittura ciò sarà contato

sein-« pre perun difetto; e nell'antica scultura chi

« ardila criticarlo?

- Quello chemi harecatosempresorpresa

nel-• leproduzioni delrinascimentodell1Artièla

di-« suguaglianza,concui le operesono condotte,

« e1"osservareperciò nellostessopittore bellezze

« vere nellastessa parte-deli'Arte,incuitrovatisi

« veri difetti.Osservatein questa pittura quella

« cavalcata reale,editemise puòmeglio

dispor-« si, sepossano con più intelligenza collocarsi le

« figure sulpiano.Alzate gliocchiaquelmonte,

« ed ecco ogni idea di prospettiva perduta;e

iì-« gure,eanimali situatisenza serbare

degra-• dazione, né proporzione.Guardate quanto vi-(1) alludeadun.Sarcofago,dibuonostile,che siconserva, nelCampoSanto,e.che.«»'troverà indicato alJV.XXXIX.della Seconda Parte

.

33

poco

più sotto in semicerchio, gli

Apo*

stoli. Sopra di essi, tre angioli, da

cia-scun

lato, inalzano chi la lancia, chi la corona di spine, chi la croce, tuttii sim-boli in

somma

dellaRedenzione;

come

se accennar volessero

con

quel tacito atto

che

giunto era il

momento

di

raccoglier-ne

il frutto pe'

buoni

, e di portarne le

pene

pei reprobi.

A

questi, in atto di maledirli, e colla faccia piena di sdegno,

« vacisieno quegli storpj,edinfermiche

invcca-« nolaMorte; all'incontro quanto è goffo

l'ag-« gruppamentodei cadaveri,che sonoad essi vi-a cini!

Come

mailostessoartista può essere così

« disuguale nell'opera stessa? Nascerebbe forse

« dalla mancanza delleregole, lequali

intuona-« no al professore quando in qualche partedel

« suolavorosièlasciatosorprenderedalla negli-genza,o dal sonno, che corregga, ammendi,

« cancelli ciòchefece inmomenti infelici?

L'uo-« tuoche ancoranon haregolesi contentaditut*

« to quello,chelafantasiaglipresenta. Mi

ricor-* docheilgranCanovaavevaun tempopressodi

« per dimesticoun

uomo

dello StatoVeneto,

« nato sicuramente poeta.Coluifaceva dei versi

« alcune volte stupendi mescolati fraaltri debo-3

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ìì Salvatore (6) sirivolge;

mentre

la

Ver^

gine tutta in se ristretta, equasi spaventa-tadall'atto terribile della maledizione ce-leste, mostra colla attitudine del volto

quanto

dolore ella risenta nelveder dan-nati alle eterne

pene

tutticoloro,che trar profitto

non

sepperodell'incarnazione di-vina.I

due

primi, dal lato destro del Sal-vatore,sonoi

due

Progenitori dell'u

man

genere; a cui

Abramo

succede, e i

Pa-« Basimi.Forselo stercodiEnniofracui però

ri-« lucevanole

gemme

ebbela stessaorigine;cioè

« dall'operarela sola fantasia senzaajutidi

pre-« cetti.

Ma

miavveggo che divengoungran

ciar-« Ione, e mi dimenticava intanto di rilevare

« quantomaileggiere, erealmente volanti siano

« lefigure degli angioli.In veritàsono essi

col-« locati così bene nell'aria, che pare che

vera-« mentesieno nel loro elemento,efrancamente

« lo scorrano. Vidico il vero che quella Morte

« intabarrata non è la figura, che mi piaccia di

« più;

ma

peraltrohadell'energia nel

movimen-« to, e le bracciahannoun principiodiscorcio

« diffìcile assai,ben inteso,emirabile per quel

» tempo.

(6) Veggasil'intagliodellafigura del Salvatore.

Nel documento ^ G. PAOLO LASINIO $) (pagine 49-55)