GIUDIZIO UNIVERSALE
DI
ANDREA QrGAGNA
Alla Pittura del Trionfo della
Morte
succede la scena del Giudizioi equan-(5) Alle mie osservazioni aggiungo quelle del
mio dottissimo amico il Cav. Gio. Gherardo de-Rossi, notoabastanzain questogenere distudj ,
sìcheilsolo suo norwevaglia un Elogio. Sono es-seestratte dalleLetterea
me
scritte, e chevannoa stampa. Pensoche l'Orgagnanonvolesse
espri-• mere inquesti dipinti,che i Novissimi,eche
• col solotitolo dellaMortesarebbe ben
nomina-« toil primo. Penso ancora che FOrgagna
cre-« dessedi potersirisparmiarediesporrein
nn^aì-« tra pittura il Paradiso; giacché nel Giudizio
«• stesso lo avea dipinto.
Ma
sull'invenzione di« questa prima pittura tratteniamoci un poco;
• perchè parea
me
che ilpittore abbiafilosofato« sul!'argomentoassaibene,e moralmente. Egli
« hain ceito
modo
riunitotrediversistati dell'uo-ino,ed ha espostoqualerelazioneabbianocol-« laMortequesti statimedesimi.Haespresso
per-• ciòl'
uomo
felice,chesenedimentica; l'uomo
• infelice,che ladesidera;l'uomoreligicso,che
3o
tunque
generalmente parlando venga es-sariputata diminor
valore della antece-dente, molte e varie per altro sono le cagioni pe' quali lodevolissimami
sem-<* la medita;e la Morte stessa poi ha fatto che
« volgalespallea chi la chiama, per sorprender
« quella lieta compagnia sulla quale Amore va scuotendolaface.QuelbuonSolitariointanto,
« cheainobili passeggeri fa osservareicadaveri
« mezzorosidiGrandialorosimili,mostranella
« sua tranquillità l'indifferenza delvero servo di
« Dio,chenelcolpodellaMorteattendeil
decre-« todivino, chelochiamiall'eternavita.
All'in-« dietroha posto 1'Orgagna l'alpestre balza
abi-« tatada quei santimonaci,perfar
contrapposi-« zione all'ameno giardino, ove si solazzano i
« mondani. Del gruppo dei cadaveri introdotti
« nelmezzo, dalli quali partono le anime, si è
« servito ilpittoreper esporreallospettatorenon
« ilsoloterminedella vitasoggettaatempo,
ma
• il principiodell'eterna.Conciò siè fatto
stra-« da ancoraapoter empire lo spazio grande di
« aria,chevi restava, introducendovi e angeli e
« demonj, che contanto diversoofficio
conduco-« noFanimeall'Empireo, edalFInferno.
« Permettetevidifarvi riflettere, chefu studio
« singolare deipittoridellaprima etàdell'Arteil
3i
bra; e se altro
non
fosse per essersi in questoquadro
presentata per laprima
volta laVerginein un'attitudine, che lo stesso Michelangiolonon ha
sdegnato di« voler erapire tuttolospazio loroassegnatocon
a folladioggetti; e ciònacqueda più cagioni.La
« prima fuilnon aver essi le buone massimedi
« prospettiva, e dichiaroscuro, che facendo
ri-« saltare lemossechiaremandanoindietrogli
og-« getti
meno
interessanti. !Nonconosceano perciò« che qualchepartevasagrifìcataalrisalto dell' al-tra piùinteressante,evoleano che non vi
re-« stasse luogo vuoto o negletto. La seconda fu
« facilmente l'incominciarsi ^allora a guardare
« 1'antico singolarmentenei bassirilievi, che
so-« no veramentepieni in ogniparte; cosa che
so-• vente nascedall'avervolutol'artista dichiarare meglioilsoggetto con accessorj,oallegoriche
« figure,lequalirestanoindietro;
ma
perladif-« fìcoltà della prospettiva nel bassorilievo pare
« che sischierino all'occhio al pari dell' altre,
• che sono innanzi.
«
Ma
non questo solo affollamentodi oggetti« trasseroiprimirestauratoridell'Artedall'
anti-« ca scultura;vi trasseroanchequella libertà di
« introdurrein una composizioneunitapiù fatti
« alludenti ad una storia,e presentarne diversi
32
prendere ad imprestito, nellasua famosa pittura del Giudizio Universale. Sta la
Vergine in cima del
quadro
alla destra del Salvatore; ed alato diambedue, un
« tratti quasi nella medesima scena. Eccomi a
• quellochevidicevadisopra.
Come
loscultore« Greco riunì trefatti relativi a Proserpina nella
« fronte del suoSarcofago(i); cosìl'Orgagnaha
« riunito piùfatti relativi allamortenellasua
pit-« tura.
Ma
in questa pittura ciò sarà contatosein-« pre perun difetto; e nell'antica scultura chi
« ardila criticarlo?
- Quello chemi harecatosempresorpresa
nel-• leproduzioni delrinascimentodell1Artièla
di-« suguaglianza,concui le operesono condotte,
« e1"osservareperciò nellostessopittore bellezze
« vere nellastessa parte-deli'Arte,incuitrovatisi
« veri difetti.Osservatein questa pittura quella
« cavalcata reale,editemise puòmeglio
dispor-« si, sepossano con più intelligenza collocarsi le
« figure sulpiano.Alzate gliocchiaquelmonte,
« ed ecco ogni idea di prospettiva perduta;e
iì-« gure,eanimali situatisenza serbarené
degra-• dazione, né proporzione.Guardate quanto vi-(1) alludeadun.Sarcofago,dibuonostile,che siconserva, nelCampoSanto,e.che.«»'troverà indicato alJV.XXXIX.della Seconda Parte
.
33
poco
più sotto in semicerchio, gliApo*
stoli. Sopra di essi, tre angioli, da
cia-scun
lato, inalzano chi la lancia, chi la corona di spine, chi la croce, tuttii sim-boli insomma
dellaRedenzione;come
se accennar volesserocon
quel tacito attoche
giunto era ilmomento
diraccoglier-ne
il frutto pe'buoni
, e di portarne lepene
pei reprobi.A
questi, in atto di maledirli, e colla faccia piena di sdegno,« vacisieno quegli storpj,edinfermiche
invcca-« nolaMorte; all'incontro quanto è goffo
l'ag-« gruppamentodei cadaveri,che sonoad essi vi-a cini!
Come
mailostessoartista può essere così« disuguale nell'opera stessa? Nascerebbe forse
« dalla mancanza delleregole, lequali
intuona-« no al professore quando in qualche partedel
« suolavorosièlasciatosorprenderedalla negli-genza,o dal sonno, che corregga, ammendi,
« cancelli ciòchefece inmomenti infelici?
L'uo-« tuoche ancoranon haregolesi contentaditut*
« to quello,chelafantasiaglipresenta. Mi
ricor-* docheilgranCanovaavevaun tempopressodi
« sé per dimesticoun
uomo
dello StatoVeneto,« nato sicuramente poeta.Coluifaceva dei versi
« alcune volte stupendi mescolati fraaltri debo-3
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ìì Salvatore (6) sirivolge;
mentre
laVer^
gine tutta in se ristretta, equasi spaventa-tadall'atto terribile della maledizione ce-leste, mostra colla attitudine del volto
quanto
dolore ella risenta nelveder dan-nati alle eternepene
tutticoloro,che trar profittonon
sepperodell'incarnazione di-vina.Idue
primi, dal lato destro del Sal-vatore,sonoidue
Progenitori dell'uman
genere; a cui
Abramo
succede, e iPa-« Basimi.Forselo stercodiEnniofracui però
ri-« lucevanole
gemme
ebbela stessaorigine;cioè« dall'operarela sola fantasia senzaajutidi
pre-« cetti.
Ma
miavveggo che divengoungranciar-« Ione, e mi dimenticava intanto di rilevare
« quantomaileggiere, erealmente volanti siano
« lefigure degli angioli.In veritàsono essi
col-« locati così bene nell'aria, che pare che
vera-« mentesieno nel loro elemento,efrancamente
« lo scorrano. Vidico il vero che quella Morte
« intabarrata non è la figura, che mi piaccia di
« più;
ma
peraltrohadell'energia nelmovimen-« to, e le bracciahannoun principiodiscorcio
« diffìcile assai,ben inteso,emirabile per quel
» tempo.
(6) Veggasil'intagliodellafigura del Salvatore.