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Se le storie di Antonio Veneziano ri*»

Nel documento ^ G. PAOLO LASINIO $) (pagine 115-120)

putate

vennero

le migliori fra quelle dei

« ta celebrità perlabizzarrìa dell'argomento;e

« la frodedell'ostescoperta eunpiacevole

sog-li gettoper grannumerodispettatori. Voifatea

« ragionele meraviglie comeilVasari

descrives-si sequestoquadro pertutt'altro da quello che

« èrecomepoi fermassealodarnefigure, che

« mainon viesìsterono. Credete voicagione di

« questinonrarisuoiequivoci1'averegli scritto

« dimemoria,edessersitroppodiessa fidato.

Dil-li hitoperòche ancheun'altraragione possa

tro-« varsidi certesueinesattezze. Egli,comeben ci

< ripete mille voltenella sua opera, raccoglieva

» dei Maestri piùcelebri, e disegni,epensieri.

« Oraèbenfacile,che moltevoltedauna prima

« idea, che aveafattoilPittore dellasuastoria,

a ricavasseladescrizione diessa,non

rammentati-« dosi j cambiamenti che aveapoi fatti1'artista

« nelFeseguirla. Chisa che Antonio non avesse

« daprimaimaginatod'introdurrenelsuo lavoro

« lefanteschedell'oste, echepoicambiasseidea,

«

ma

della suaprima neavesseil Vasariun

dise-« gno, unoschizzo? Adontache questapittura

« non sìalamigliorediAntonio, eche incerto

«

modo

sembri condottasenza unparticolare

stu-« dio,puresonodarilevarsi in essa la migliore

« disposizione delle figure, la maggiore

intelli-94

pittoriche operaronoin

Campo

Santo

pri-ma

di

Benozzo,

quelle diSpinello

Areti-« genza di prospettiva nellemolte fabbriche nel

« fondointrodotte.

« Giustissimi sonogli elogi davoi tributatiad

<f Antonioperlavivaespressione, che diffuse in

« tutta larappresentazionedellamortedel Santo.

f Sì,inquesta storiasiriconoscel'uomo,che

sa-* vianienteragionasull'arte,enonsicontentadi

* occupare uno spazio con figure, che bene, o

« maleloriempiano,

ma

riflette sopraognunadi

« esse,niunaacasove ne introduce;e stabilitoil

* concetto,che vuoleesporre, tenta,che ciascuna

« serva ad esso, ecolla verità,elavarietà lo

no-« biliti. Quindi i diversimotididolore,di

tene-« rezza,di compassione,didivozione sono

espres-« sinelle figure,che attornianoilSantospirante,

« edatuttediedevariata,evivace fìsonomia.

Ec-« co quei principj, che doveanogiovareai

pro-si gressi dell'arte;raziocinionell'inventare,

imi-« tazione della natura nell'eseguire. Forse in

« qualchefiguracaddeun pocoAntonionella

ca-« ricatura,comein quei trefancinlli, che sono poco distanti daipiedi del Santo;

ma

il non

« riusciresempre benenell'intentononèquello,

« chearrestai progressi di un'arte ancoranon

« adulta. Ilnontentarelebuonestrade,il

tener-« si dietroad unaservileimitazione sono i veri

« ostacolialsuoavanzamento.

9

5 .

no

possono certamente riguardarsi

come

le più mediocri, Dipinse egli verso il

«

A

voi piace

meno

la parte delquadroincui

« ilSantoècondottoalsepolcro,ma purese

be-* ne l'esaminate,non èall'altra inferiore, cioè

« menoimportante n' è l'argomento.

È

ben

al-« tracosaunaturbadicantori,cbe intuonano

in-« ni direquieadundefontonell'accompagnarlo

« alla tomba; cbe unafolladi spettatori divoti,

* cheveggonospirareun

uomo

Santo,eche

per-« ciò esprimono il dolore del distacco da lui,

* l'ammirazione-che li comprendeva divozione

« cheloroispiraun'anima, chenel separarsi dal

« languido corpocredonoche sicuramente volia

« riunirsialsuoCreatore.Bisognaconfessareche

« ilPittore, eilPoetaedificano sull'argomento,

« chelabellezzadiquestofabaseallabellezzadel

* loro lavoro. Eguale gradodi meritovisaràin

« duedipinture,indue poemi, esaminatone il

« pregiocomepittura,come poesia;

ma

purela

« superiorità diun argomentosopral'altrorende

« l'unaassaipiùdell'altramirabile.

* Avreteosservato,cheneltrasporto del

cada-« vere un buonfrateaccompagnaicantifunebri

« con unostromento totalmentedi forma eguale

« aquello,chesivede suonato dal giovine Ranie»

« ri nel primo quadro di Simone; onde quella

« specie di salterio dovea essere in quei tempi

96

*4oo;

e attempi del Vasari queste storie erano assai

ben

conservate, che quello

<•

commune

al festino, e allaChiesa.Assaibelli,

« estudiatidalvero sono)partitidellepieghe,e

« leattitudini delle figuresono pronte,e variate,

* formando una composizione, che si allontana

« daquellasecchezza,epovertàdi stile,che

ren-* de le pitture di quell'età meno piacevoli, e

« grate.Concludiamo,Antonionon imita

servil-« menteGiotto,comeSimone,

ma

incominciaa

« guardare , ed imitare la natura. Non giunga

« sempre al suo intento, nonsempre arriva alla

« meta;

ma

sempre è sullabuona strada,chea

« quellaconduce.

« Imiracoli seguiti dopolamortediS.Ranieri

<. furonorappresentatidaAntonioconmoltobuon

* giudizio,ricercando la verità dell'espressione,

* eadattandolamoltobenealle diverse fìsonoraie

« delle figure,che sono segnateconqualche

sec-« chezza,

ma

però hanno in genere buona,ed

* esatta proporzione.

È

ancora da notarsi, che

« nel coprirelefigure coipanniegliincominciaa

« dare un qualche conto dell'ignudo, e non si

« contenta d'invilupparlein quei lunghi manti,

« cheprimatutte lenascondeano,enon

lasciava-« no luogo ad indagarne le parti.Si ravvisa in

« lui, che inventava prima ignudelesuefigure,

poi delle vesti lericopriva.

97

scrittore le

chiama

1' opera migliore di Spinello.

Le

ayeva egli divisein sei

spar-« Famolto onoreadAntonio quellanavein

tem-« pesta,che racchiudein séquasi un'altra storia

« immaginatacon moltocaloredifantasia,ed

ese-« guita con prontezza ed energia.Marinai, che

« intorno allevele, allecorde,aglialberisi

affa-« ticano;passeggieri,che persalvarelavita,i

lo-« ro averi gettano fra i flutti; mercanti, che di

« malcuore vinti dalla pauragì'imitano;moto,

« confusione,spavento, sono benissimo

rappre-« sentatiin quellanavepericolante.Antonio

ave-« va sicuramente una fantasia fervida capacedi

« imaginare cosedifficili,ecoraggiopoiper

ese-« guirle.Ditemi sono suoi o d'altra mano quei

« freddissimi pescatori, che sono innanzi sul

li-« do,e che in verità appenasaprei perdonargli

« peipregi dellanave(i)?Quellefigure nulla

di-« cono,ediotemo,sesonosue,chesienvistate

« introdotte precisamente, perchè spazio vuoto

« nonrestasse nella dipintura.Osservate che

que-« stainclinazione diaffollareoggettiera alloraun

« poco dimoda, e guardate quanta moltitudine

« diedificjsoleansiintrodurreneicampi; enelle

« parti innanzi ancora, sulterreno quante

pic-(z) Lefigure deiPescatori sonotutte rifattedaifratelli

Me-larli.

timenti (17): letre inferiori sono affatto perite,lealtre

quantunque

scolorite d'as-sai

pur

ci

rimangono.

Tutte erano tratte dalla vita dei SS. Efeso e Potito

.

Nel documento ^ G. PAOLO LASINIO $) (pagine 115-120)