putate
vennero
le migliori fra quelle dei« ta celebrità perlabizzarrìa dell'argomento;e
« la frodedell'ostescoperta eunpiacevole
sog-li gettoper grannumerodispettatori. Voifatea
« ragionele meraviglie comeilVasari
descrives-si sequestoquadro pertutt'altro da quello che
« èrecomepoisì fermassealodarnefigure, che
« mainon viesìsterono. Credete voicagione di
« questinonrarisuoiequivoci1'averegli scritto
« dimemoria,edessersitroppodiessa fidato.
Dil-li hitoperòche ancheun'altraragione possa
tro-« varsidi certesueinesattezze. Egli,comeben ci
< ripete mille voltenella sua opera, raccoglieva
» dei Maestri piùcelebri, e disegni,epensieri.
« Oraèbenfacile,che moltevoltedauna prima
« idea, che aveafattoilPittore dellasuastoria,
a ricavasseladescrizione diessa,non
rammentati-« dosi j cambiamenti che aveapoi fatti1'artista
« nelFeseguirla. Chisa che Antonio non avesse
« daprimaimaginatod'introdurrenelsuo lavoro
« lefanteschedell'oste, echepoicambiasseidea,
«
ma
della suaprima neavesseil Vasariundise-« gno, unoschizzo? Adontache questapittura
« non sìalamigliorediAntonio, eche incerto
«
modo
sembri condottasenza unparticolarestu-« dio,puresonodarilevarsi in essa la migliore
« disposizione delle figure, la maggiore
intelli-94
pittoriche operaronoin
Campo
Santopri-ma
diBenozzo,
quelle diSpinelloAreti-« genza di prospettiva nellemolte fabbriche nel
« fondointrodotte.
« Giustissimi sonogli elogi davoi tributatiad
<f Antonioperlavivaespressione, che diffuse in
« tutta larappresentazionedellamortedel Santo.
f Sì,inquesta storiasiriconoscel'uomo,che
sa-* vianienteragionasull'arte,enonsicontentadi
* occupare uno spazio con figure, che bene, o
« maleloriempiano,
ma
riflette sopraognunadi« esse,niunaacasove ne introduce;e stabilitoil
* concetto,che vuoleesporre, tenta,che ciascuna
« serva ad esso, ecolla verità,elavarietà lo
no-« biliti. Quindi i diversimotididolore,di
tene-« rezza,di compassione,didivozione sono
espres-« sinelle figure,che attornianoilSantospirante,
« edatuttediedevariata,evivace fìsonomia.
Ec-« co quei principj, che doveanogiovareai
pro-si gressi dell'arte;raziocinionell'inventare,
imi-« tazione della natura nell'eseguire. Forse in
« qualchefiguracaddeun pocoAntonionella
ca-« ricatura,comein quei trefancinlli, che sono poco distanti daipiedi del Santo;
ma
il non« riusciresempre benenell'intentononèquello,
« chearrestai progressi di un'arte ancoranon
« adulta. Ilnontentarelebuonestrade,il
tener-« si dietroad unaservileimitazione sono i veri
« ostacolialsuoavanzamento.
9
5 .no
possono certamente riguardarsicome
le più mediocri, Dipinse egli verso il
«
A
voi piacemeno
la parte delquadroincui« ilSantoècondottoalsepolcro,ma purese
be-* ne l'esaminate,non èall'altra inferiore, cioè
« menoimportante n' è l'argomento.
È
benal-« tracosaunaturbadicantori,cbe intuonano
in-« ni direquieadundefontonell'accompagnarlo
« alla tomba; cbe unafolladi spettatori divoti,
* cheveggonospirareun
uomo
Santo,echeper-« ciò esprimono il dolore del distacco da lui,
* l'ammirazione-che li comprendeva divozione
« cheloroispiraun'anima, chenel separarsi dal
« languido corpocredonoche sicuramente volia
« riunirsialsuoCreatore.Bisognaconfessareche
« ilPittore, eilPoetaedificano sull'argomento,
« chelabellezzadiquestofabaseallabellezzadel
* loro lavoro. Eguale gradodi meritovisaràin
« duedipinture,indue poemi, esaminatone il
« pregiocomepittura,come poesia;
ma
purela« superiorità diun argomentosopral'altrorende
« l'unaassaipiùdell'altramirabile.
* Avreteosservato,cheneltrasporto del
cada-« vere un buonfrateaccompagnaicantifunebri
« con unostromento totalmentedi forma eguale
« aquello,chesivede suonato dal giovine Ranie»
« ri nel primo quadro di Simone; onde quella
« specie di salterio dovea essere in quei tempi
96
*4oo;
e attempi del Vasari queste storie erano assaiben
conservate, sì che quello<•
commune
al festino, e allaChiesa.Assaibelli,« estudiatidalvero sono)partitidellepieghe,e
« leattitudini delle figuresono pronte,e variate,
* formando una composizione, che si allontana
« daquellasecchezza,epovertàdi stile,che
ren-* de le pitture di quell'età meno piacevoli, e
« grate.Concludiamo,Antonionon imita
servil-« menteGiotto,comeSimone,
ma
incominciaa« guardare , ed imitare la natura. Non giunga
« sempre al suo intento, nonsempre arriva alla
« meta;
ma
sempre è sullabuona strada,chea« quellaconduce.
« Imiracoli seguiti dopolamortediS.Ranieri
<. furonorappresentatidaAntonioconmoltobuon
* giudizio,ricercando la verità dell'espressione,
* eadattandolamoltobenealle diverse fìsonoraie
« delle figure,che sono segnateconqualche
sec-« chezza,
ma
però hanno in genere buona,ed* esatta proporzione.
È
ancora da notarsi, che« nel coprirelefigure coipanniegliincominciaa
« dare un qualche conto dell'ignudo, e non si
« contenta d'invilupparlein quei lunghi manti,
« cheprimatutte lenascondeano,enon
lasciava-« no luogo ad indagarne le parti.Si ravvisa in
« lui, che inventava prima ignudelesuefigure,
poi delle vesti lericopriva.
97
scrittore le
chiama
1' opera migliore di Spinello.Le
ayeva egli divisein seispar-« Famolto onoreadAntonio quellanavein
tem-« pesta,che racchiudein séquasi un'altra storia
« immaginatacon moltocaloredifantasia,ed
ese-« guita con prontezza ed energia.Marinai, che
« intorno allevele, allecorde,aglialberisi
affa-« ticano;passeggieri,che persalvarelavita,i
lo-« ro averi gettano fra i flutti; mercanti, che di
« malcuore vinti dalla pauragì'imitano;moto,
« confusione,spavento, sono benissimo
rappre-« sentatiin quellanavepericolante.Antonio
ave-« va sicuramente una fantasia fervida capacedi
« imaginare cosedifficili,ecoraggiopoiper
ese-« guirle.Ditemi sono suoi o d'altra mano quei
« freddissimi pescatori, che sono innanzi sul
li-« do,e che in verità appenasaprei perdonargli
« peipregi dellanave(i)?Quellefigure nulla
di-« cono,ediotemo,sesonosue,chesienvistate
« introdotte precisamente, perchè spazio vuoto
« nonrestasse nella dipintura.Osservate che
que-« stainclinazione diaffollareoggettiera alloraun
« poco dimoda, e guardate quanta moltitudine
« diedificjsoleansiintrodurreneicampi; enelle
« parti innanzi ancora, sulterreno quante
pic-(z) Lefigure deiPescatori sonotutte rifattedaifratelli
Me-larli.
9»
timenti (17): letre inferiori sono affatto perite,lealtre
quantunque
scolorite d'as-saipur
cirimangono.
Tutte erano tratte dalla vita dei SS. Efeso e Potito.