di
mezzogiorno,
eseguite dal Ghirlanda daCarrara, e dal Cav.Guidotti Lucchese,« perta dauno sciagurato pennello,chevi resta
« adapprendere?Rifletto a questonel passaread
« osservarelafigura diGiobbesulletamajo.Anche
« gliavanzidiunafiguratotalmenteignuda
dipin-« tada Giotto, conserverebbero qualchelampoe
« traccia dellasuamaniera;
ma
ricopertacom'es-« saè, che più dell'autore ci mostra, se non la
« meraattitudinedella figura, se pure chi
ritoc-« colla1'harispettata? Abuonaragionevoisiete
* appagatoassaidicodestacomposizione;perchè
« ad onta chea prima vista sembriunpoco
mo-« notonanella disposizione delle figure,che sono
« innanziaGiobbe, edascoltanoildiscorso deitre
« Amici, chelorimproverano ; pure osservando
« la varietà dei caratteri,eh' espresseilpittore in
« esse, eilvariogrado dicompassione,di
ammi-« razione,di dolore cheprovanonelvedereilra.
« pido passaggio da tanta felicitàatanta miseria;
« non puòche ammirarsi l'ingegno diGiotto,il
« quale incominciavaafilosofaresull'arte,ed
in-« ventavale suepitturetrasportandosicolla
men-« te nell'azione, introducendoviinecessarj
inter-« locutori,conoscendoli percosìdire
intimamen-124
giacche
non
potrebbero senza inconve-nienza venirdescritte inmezzo
alleopere de'primi egrandirestauratori dell'arte.Cominciasi la facciata rivoltaal
mezzo-« te,onderappresentareimotideglianimiloro, e
« le loro passioni. Osservatedigraziaquei tre
A-« micidi Giobbe, eguardatesequellefisonomie
« nonsono precisamentedi uomini capaci di
ac-« crescere,
ma
non diminuirecoi loro detti leal-« trui angoscie. Sfoggiò assai in varietàdi
archi-" tetturaGiottonel fondodellastoria,efra le
ar-« cliitetturebizzare delsuotempovene
introdus-« sealcuna,incuiqualchetracciadell'
architettu-« ra anticasiriconosce.
« Nellastoria,che segue,rappresentando
l'Al-« tissimoche ordina agli AmicidiGiobbedi pur-garsi conunsagrificiodalcommessodelitto;ha
« Giottoadottato lesembianze, che sogliono
dar-- si all'eternoPadre, e non quellechesogliono
« adoperarsi pel divin Figlio,comefecenell'altro
« dipinto. Quella figura, che fervorosamente
im-» ploraperdonoèbella perl'attitudine, epel
di-- segno; e i duechepresso alla palma guardano
« attentamente i tregenuflessi hanno molta
viva-" cita dì espressione, e simostrano sorpresi;
co-«
me
quellicheveggonocoloro,che attentamente« ascoltanoidivini comandi,
ma
quei comandi< essinonodono.
isì5
giorno, da
un Dio Padre
, che tutto ab-braccia ilmondo,
concetto sublime, edegno
di miglior pennello , che quellonon
fu di Buffalmacco, ocom'
altri vuole« Lamarciadei seguaci degliAmici diGiobbe
« che conduconogliarmential sagrifìzio, forma
« laterza ed ultima parte diquesto dipinto. Voi
« vorreste trovare inuno dei pastori la stessa
fi-gura,chenelsecondodipintola credesteil
ser-« vo che portòaGiohbelatristanuova;
ma
adir-ti viilvero,setoglietelasimiglianza del
vestimen-« to,che peròèquellocheha Giottoingenerepei
o pastori prescelto,evedesi inaltresimilifigure,
« piùnonso trovarvi dicorrispondenza.
o Mi vergogno delpoco, chevihopotutoe
sa-« putodire suquestepitture, e sull'egregioloro
« Autore, giacchénonho adempito néallevostre
« brame, né al desiderio,che avrei di direcose
« degnedel granGiotto.Chiuderò con una
osser-« vazione,chefecinelvedere le belle incisioni.
« che delleopere diGiottohannofattogli ecceU
« lenti disegnatoriFratelliRiphenhausen. Giotto
« ha trattatouna quantità diargomenti singoìar-mente sacri. Gli stessiargomenti sono stati in
« seguitotrattati nei piùbei tempi dellapittura
« davalentissimi uomini;
ma
nell'operediquesti« frequentemente siveggonoin parte adottate le
ia6
di Pietro da Orvieto.
Siccome
per altro la tradizione più costante l'attribuisce a Buffalmacco, diluì parlerò, lasciando la disputa nello stato in cuisi trova. Quello cheparmi
certo è la diversità dellama-niera con cui è dipinto il principio del Genesi,paragonataa quellaconcui fu di-pinta la Crocifissione, di cui si è parlato in principio.
E quantunque
l'autorità del Vasari sia grande,pur non
ostanteè cer-to che quel Pietro da Orvieto dipinse inCampo
Santo nel i33c), e vi dipinse Hi-storiam Genesis(a4)-Dopo
di ciò,pensi-no
glieruditicome
lor meglio sembra.La
testa delDio Padre
èmal
concia« stesseidee, lestesseinvenzionidiGiotto,
ben-« che alcuninon l'avessero forse vedute.Questo
« fattoèunaprova, che Giottoavea molta
felici-« tàd'ingegno, eche sapeva conoscere ed
osser-« vareilbello dellanatura: ondescelsecerte
pri-« me,vere,edoriginaliidee, dalle qualinonpotè
« poi allontanarsi chicercò inappresso la
perfe-« zionedell'arte.
De
Rossi, loc.cit.(24) Vedi Ciampi, nella Sagrestia de'belli ar-redi ec.pag. 97. eseg.
127
dal
tempo
; leestremità son fattecon
di-ligenza, elafigura,quantunque
gigante-sca> è svelta, e d'un buono
insieme. S, Agostino, e S.Tommaso
dipinti ai latisono
stati anch'essi maltrattati. Ingene-rale questoPittore tirava al grande stile, e
non
al secco e minuto,come
si ricono-sce in generale negliartefici di quell'età.LA CREAZIONE
di
Buffalmacco
(scompartimento superiore)
Sette
sono
le azioni rappresentate in questo quadro, eh'è senza prospettiva e senzachiaroscuro,Cominciando da
basso, e precisamente presso quell'alberoche
vedesi in avanti,Dio dopo
aver formatol'uomo,
espiratogli1'anima,come
le Sa-cre Carteci narrano,lo alzada
terra cre-andolore degli animali.Poco
sopra vedesi lo stesso Dio, deli-neatocon
molta grandezza e maestà sì nell'atto in cui si mostra,quanto
nelle vestiche pieganocon
assaifacilità, ilqua-128
]eintroduce
Adamo
nell'Eden, circoscrit-todauna
parteall'altra delquadro
daun muro
merlato assai basso, che terminacon due
porte, peruna
delle quali (a si-nistra)può
riconoscersi agevolmente cheil Signore entrò
con Adamo.
Pare che ilPittore abbia volutofar
prender
parte da tutta la Corte Celeste all'opera più bella del Creatore. Gli Angeli,che
veggonsi più basso assistere alla creazionedell'uo-mo, accompagnano
Iddioquando
condu-ce nel giardino diEden
ilnuovo Re
del-la terra.Poco
più avanti mirasi la formazione di Eva, uscita dauna
costa dell'uomo
,che
per laprima
volta si eraaddormentato.
11 serpente colla faccia di
donna
è finto presso apoco come
lo finse poi Raffaello nelle pitture del Vaticano: edopo
aver gustato del frutto proibito, l'attitudine(2 5)Questo stessoconcettofuespresso dal Gio-berti nellasua Storia della creazionedell'uomo, nellefamose portediS.Giovannidi Firenze.
mg
dei
due
primi padri sedenti a destra, è quella delgran dolore e della sorpresa.
Dio in atto di minaccia apparisce loro dai cielo; e
poco
più sotto vergognosi e dolentison cacciati dalgiardino daquel-1' Angelo, che vi rimarrà alla custodia.
La
mossa diEva,per nascondere in qual-chemodo
la sua nudità, la fa comparire storpiata.
Finalmente presso queir albero stesso, da cui ci siamo partiti, vedesi il