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Diritti umani

Nel documento Eni Relazione Finanziaria Annuale (pagine 137-140)

Eni si impegna a svolgere le proprie attività nel rispetto dei diritti umani e si attende che i propri Business Partner facciano altret-tanto nello svolgimento delle attività assegnate o svolte in colla-borazione con e/o nell’interesse di Eni. Tale impegno, fondato sulla dignità di ciascun essere umano e sulla responsabilità dell’impre-sa di contribuire al benessere delle persone e delle Comunità nei Paesi di presenza, è espresso nella Dichiarazione di Eni per il ri-spetto dei diritti umani approvata a dicembre 2018 dal CdA di Eni.

Il documento evidenzia le aree prioritarie su cui è concentrato tale impegno e su cui Eni esercita un’approfondita due diligence, se-condo un approccio sviluppato in coerenza con i Principi Guida del-le Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani31 e perseguendo un’ot-tica di miglioramento continuo. Eni ha approfondito tale impegno all’interno di un report dedicato, Eni for Human Rights, pubblicato per la prima volta a dicembre 201932.

I diritti umani rientrano tra le materie su cui il Comitato Sosteni-bilità e Scenari (CSS) svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del CdA. Nel 2019 il CSS ha approfondito le attività svolte nel corso dell’anno e ha analizzato il risultato conseguito nella ter-za edizione del Corporate Human Rights Benchmark (CHRB), in cui Eni risulta tra le imprese che maggiormente hanno aumentato il punteggio rispetto alla prima edizione, confermandosi best perfor-mer nella sezione “Company Human Rights Practices”.

Nel 2019 l’AD di Eni ha confermato l’impegno dell’azienda sul tema, sia firmando la “CEO Guide to Human Rights” del WBCSD (World Business Council for Sustainable Development), che in-clude una sua dichiarazione sull'importanza del rispetto dei dirit-ti umani e sul miglioramento delle norme in materia di business e diritti umani di Eni, sia partecipando ad una video intervista per la campagna di lancio del WBCSD33 di questa guida.

Con riferimento alla formazione, in continuità con il percorso di sensibilizzazione interno sul tema diritti umani avviato nel 2016, nel 2019 sono stati erogati specifici corsi e-learning dedicati alle funzioni maggiormente coinvolte, allo scopo di creare internamen-te un linguaggio e una cultura comune e condivisa sui diritti umani e a migliorare la comprensione dei possibili impatti del business in materia.

Nel corso del 2019 sono state inoltre completate le azioni de-scritte nel piano pluriennale realizzato dal Gruppo di Lavoro av-viato nel 2017, in cui erano state identificate le principali aree di miglioramento e definite le azioni necessarie per il continuo progresso delle proprie performance. Tali azioni, associate alle 4 macro aree in cui sono raggruppati i cd. “Salient Issue”34 di Eni, ovvero diritti umani (i) sul posto di lavoro35, (ii) nelle comunità, (iii) nella catena di fornitura e (iv) nelle operazioni di security, sono state recepite in specifici obiettivi manageriali direttamen-te collegati alle performance sui diritti umani, assegnati a tutti i 18 primi riporti dell’AD.

Eni è impegnata nel prevenire possibili impatti negativi sui diritti umani di individui e comunità ospitanti, derivanti dalla realizza-zione di progetti industriali. A tal fine, nel 2018 Eni si è dotata di un modello risk-based che si avvale di numerosi elementi legati al contesto di riferimento, quali ad esempio Verisk Maplecroft, al fine di classificare i progetti di business delle attività upstream in base al potenziale rischio diritti umani e di individuare le opportune misure di gestione. In base a questa impostazione, i progetti a rischio più elevato sono oggetto di specifico approfondimento mediante l’ese-cuzione di dedicati “Human Rights Impact Assessment” (HRIA). Nel 2019 è stato svolto uno studio HRIA in Messico, riferito al progetto di sviluppo avviato nell’Area 1 dell’offshore (shallow waters) del Gol-fo del Messico, per il quale Eni si è avvalsa del supporto del Danish Institute for Human Rights. In Mozambico e in Angola, sempre nel 2019 è stato perfezionato il Piano di Azione relativo a due analisi sui diritti umani svolte nel 2018, (i cui Report sono stati emessi nel corso dell’anno), e sono stati svolti ulteriori due approfondimenti su nuove aree.

Nel 2019 è stato inoltre condotto un assessment di approfondi-mento per le attività downstream, volto a identificare le temati-che maggiormente rilevanti sui diritti umani nei processi di Re-fining & Marketing, a seguito del quale è stato predisposto uno specifico piano di azione.

La promozione e la tutela dei diritti umani nella catena di forni-tura è garantita attraverso attività di assessment e l’applicazio-ne di criteri basati su standard internazionali, come gli standard SA 8000. Nel 2019 sono stati oggetto di tali assessment 9 forni-tori, di cui 1 dell’Ecuador, 3 del Vietnam, 1 del Messico e 4 della Tunisia. Eni, inoltre, è impegnata nella diffusione di un codice di condotta rivolto ai fornitori, che ribadisca l’importanza del rispet-to dei principi cardine di sostenibilità nella catena di fornitura.

Ulteriori azioni per contrastare le forme di moderna schiavitù e la tratta di esseri umani ed impedire lo sfruttamento di minerali as-sociati a violazioni dei diritti umani nella catena di fornitura sono approfondite rispettivamente nel “Slavery and Human Trafficking Statement”36 e nella Posizione sui “Conflict minerals”37.

Eni gestisce le proprie operazioni di security nel rispetto dei principi internazionali previsti anche dai Voluntary Principles on Security & Human Rights. In linea con il suo impegno, Eni ha progettato un insieme coerente di regole e strumenti per garan-tire che: (i) i termini contrattuali comprendano disposizioni sul rispetto dei diritti umani; (ii) i fornitori delle forze di sicurezza siano selezionati, tra gli altri, in base a criteri afferenti i diritti umani, (iii) gli operatori e i supervisori della sicurezza ricevano formazione adeguata sul rispetto dei diritti umani; (iv) gli eventi considerati più a rischio siano gestiti conformemente agli stan-dard internazionali. Inoltre, Eni sta sviluppando un processo di

“human rights due diligence” volto ad identificare il rischio di

(31) UN Guiding Principles on Business and Human Rights (UNGPs) (32) Si veda: https://www.eni.com/assets/documents/enifor-human-rights.pdf.

(33) Si veda: https://www.youtube.com/watch?v=xFgmRtYHn4s&feature=emb_logo.

(34) Le questioni salienti, o salient issue, identificano le principali tematiche identificate in Eni relativamente ai Diritti Umani.

(35) Si rimanda alla sezione “Persone” alle pagine 126-128.

(36) In conformità alla normativa inglese Modern Slavery Act 2015.

(37) In adempimento alla normativa della US SEC.

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2019 2018 2017

Ore dedicate a formazione sui diritti umani (numero) 25.845 10.653 7.805

In classe 108 164 52

Distance 25.737 10.489 7.753

Dipendenti che hanno ricevuto formazione sui diritti umani(a) (%) 97 91 74

Forze di sicurezza che hanno ricevuto formazione sui diritti umani(b) (numero) 696 73 308

Personale di security (famiglia professionale) che ha ricevuto formazione sui diritti umani(c) (%) 92 96 88

Contratti di security contenenti clausole sui diritti umani 97 90 88

Fascicoli di segnalazioni (asserzioni) afferenti il rispetto dei diritti umani -

chiusi nell’anno(d): (numero) 20 (26) 31 (34) 29 (32)

Asserzioni fondate 7 9 3

Asserzioni non fondate con adozione di azioni di miglioramento 8 9 9

Asserzioni non fondate/not applicable(e) 11 16 20

(a) Tale percentuale è calcolata come rapporto tra il numero di dipendenti iscritti che hanno completato un corso di formazione sul numero totale dei dipendenti iscritti.

(b) Le variazioni nei numeri del personale delle forze di sicurezza formato sui diritti umani, in alcuni casi anche significative tra un anno e l’altro, sono legate alle diverse caratteristiche dei progetti formativi ed alle contingenze operative.

(c) Si tratta di un valore percentuale cumulato. La variazione rispetto al dato del 2018 (pari al 96%) e imputabile ad una modifica di perimetro, dovuta all’inserimento di nuove risorse da formare ed all’uscita di risorse già formate.

(d) I dati relativi all’anno 2017 includono 1 fascicolo con 1 asserzione non fondata/non applicable riferito a società non consolidate integralmente.

(e) Classificazione introdotta nel 2019. Sono classificate come tali le segnalazioni/asserzioni in cui i fatti segnalati: i) coincidono con l’oggetto del pre-contenzioso, contenzioso e indagine; ii) non sono qualificabili come Segnalazioni Circostanziate Verificabili non ritenendo pertanto possibile avviare la fase di accertamento; iii) Circostanziati Verificabili per i quali, alla luce degli esiti delle verifiche preliminari condotte, non si valuta necessario l’avvio della successiva fase di accertamento.

Principali indicatori di performance

impatto negativo sui diritti umani in relazione alle attività di se-curity e valutare il ricorso ad eventuali misure preventive e/o di mitigazione.

A complemento di tutte le azioni intraprese per assicurare il rispet-to dei diritti umani, dal 2006 è vigente una procedura Eni, inserita anche tra gli Strumenti Normativi Anti-Corruzione, che regola il pro-cesso di ricezione, analisi e trattamento di segnalazioni inviate o tra-smesse da stakeholder, Persone di Eni e altri soggetti terzi, anche in forma confidenziale o anonima.

METRICHE E COMMENTI ALLE PERFORMANCE Nel 2019 è proseguito il programma di formazione Human Rights sia con moduli formativi specifici che con campagne accessibili via web da tutti i dipendenti (Security and Human Rights, Human Rights and relations with Communities, Human Rights in the Workplace e Hu-man rights in the Supply Chain). Inoltre, nel 2019 sono state avviate le nuove campagne di formazione per tutta la popolazione Eni: “So-stenibilità in tema di stakeholder, reporting e diritti umani” e “SDGs”.

Il tema dei diritti umani & security è poi regolarmente affrontato in tutti i percorsi formativi rivolti al personale di sicurezza, tra cui i wor-kshop dedicati ai Security Officer di nuova nomina, di cui, nel 2019, è stata realizzata una terza edizione. Nel 2019 è stata inoltre garantita l’erogazione del corso e-learning “Security & Human Rights”, rivolto sia ai nuovi ingressi nella Funzione di Security sia a risorse che non avevano ancora effettuato il corso. L’e-learning è stato realizzato in

tre lingue (italiano, inglese e francese), al fine di ampliarne la fruibi-lità. Anche grazie ai corsi sopra menzionati, la percentuale di perso-nale appartenente alla famiglia professioperso-nale di Security formato in tema di diritti umani si è attestata al 92%.

Inoltre, Eni dal 2009 conduce un programma di formazione a forze di sicurezza pubbliche e private presso le consociate, riconosciuto come best practice nella pubblicazione congiunta Global Compact e Princi-ples for Responsible Investment (PRI) delle Nazioni Unite del 2013. Nel 2019, la sessione formativa è stata realizzata in Pakistan e in Nigeria ed è stata indirizzata alle Forze di Sicurezza, pubblica e privata, che svolgono la loro attività presso i siti direzionali ed operativi di Eni.

Per quanto concerne le segnalazioni, nel 2019 è stata completata l’i-struttoria su 74 fascicoli38, di cui 2049 includevano tematiche afferenti i diritti umani, principalmente relative a potenziali impatti sui diritti dei lavoratori. Tra queste sono state verificate 26 asserzioni con i seguenti esiti: per 7 di esse sono stati confermati, almeno in parte, i fatti segna-lati ed intraprese azioni correttive per mitigarne e/o minimizzarne gli impatti tra cui: (i) azioni sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, relative all’implementazione e al rafforzamento di controlli in essere e formazione verso i dipendenti; (ii) azioni verso i fornitori e (iii) azioni verso dipendenti, con provvedimenti disciplinari, secondo il Modello 231 e il contratto collettivo di lavoro e le altre norme nazio-nali applicabili. A fine anno risultano ancora aperti 15 fascicoli, in 8 dei quali sono richiamate tematiche relative ai diritti umani, riguardanti principalmente potenziali impatti sui diritti dei lavoratori.

(38) Fascicolo di segnalazione: è un documento di sintesi degli accertamenti condotti sulla/e segnalazione/i (che può contenere una o più asserzioni circostanziate e verificabili) nel quale sono riportati la sintesi dell’istruttoria eseguita sui fatti oggetto della segnalazione, l’esito degli accertamenti svolti e gli eventuali piani d’azione individuati.

(39) Tutti relativi a società consolidate con il metodo integrale.

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Eni Relazione Finanziaria Annuale 2019

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Fornitori

Eni adotta criteri di qualifica e selezione dei fornitori per valu-tarne la capacità di soddisfare gli standard aziendali in materia di affidabilità etica, salute, sicurezza, tutela dell’ambiente e dei diritti umani. Eni realizza tale impegno promuovendo presso i fornitori i propri valori e coinvolgendoli nel processo di prevenzio-ne dei rischi. A tal fiprevenzio-ne, prevenzio-nell’ambito del proprio processo di Procu-rement, Eni: (i) sottopone tutti i fornitori a processi di qualifica e due diligence per verificarne professionalità, capacità tecnica, affidabilità etica, economica e finanziaria e per minimizzare i ri-schi insiti nell’operare con terzi; (ii) richiede a tutti i fornitori un formale impegno al rispetto dei principi del proprio Codice Etico (quali la tutela e promozione dei diritti umani40, rispetto di stan-dard di lavoro sicuri, salvaguardia dell’ambiente, contrasto alla corruzione, osservanza di leggi e regolamenti, integrità etica e correttezza nelle relazioni, rispetto delle norme antitrust e di concorrenza leale); (iii) monitora il rispetto di tali impegni, per assicurare il mantenimento da parte dei fornitori di Eni dei requi-siti di qualifica nel tempo; (iv) qualora emergano criticità richie-de l’implementazione di azioni di miglioramento richie-dei loro morichie-delli operativi o qualora non soddisfino gli standard minimi di accetta-bilità, ne limita o inibisce l’invito a gare.

METRICHE E COMMENTI ALLE PERFORMANCE Nel corso del 2019, circa 6.000 fornitori (tra cui tutti i nuovi) sono stati oggetto di verifica e valutazione con riferimento a

tematiche di sostenibilità ambientale e sociale (es. salute, si-curezza, ambiente, diritti umani, anti-corruzione, compliance).

Questo numero è in sensibile crescita rispetto all’anno preceden-te grazie all’inclusione dei dati relativi ad ulpreceden-teriori due Controlla-te esControlla-tere (Eni US ed Eni Angola) e ad affinamenti nel sisControlla-tema di reportistica, che hanno permesso di valorizzare completamente anche l’attività di aggiornamento delle qualifiche scadute. Per il 15% di questi fornitori sono state rilevate potenziali criticità e/o possibili aree di miglioramento, tali comunque da non compro-mettere, nell'89% dei casi, la possibilità di farvi potenzialmente ricorso, mentre per il restante 11% dei fornitori oggetto di verifica le criticità rilevate hanno comportato l’interruzione protempore dei rapporti con Eni. Nel 2019 sono infatti state rilevate critici-tà e/o aree di miglioramento su 898 fornitori e 96 di essi han-no ricevuto una valutazione negativa in fase di qualifica oppure sono stati oggetto di un nuovo provvedimento ostativo (stato di attenzione con nullaosta, sospensione o revoca della qualifica) o di una conferma dello stato ostativo pre-esistente, emesso da Eni spesso in forma cautelativa anche verso fornitori non diret-tamente contrattualizzati. Le criticità rilevate (con conseguente richiesta di implementazione di piani di miglioramento) duran-te il processo di qualifica o l’assessment Human Rights sono riconducibili a tematiche HSE o a violazioni di Diritti umani, ad esempio a norme salute e sicurezza, violazione del Codice Etico, corruzione, eco-reati.

2019 2018 2017

Fornitori oggetto di assessment con riferimento ad aspetti nell’ambito della

responsabil-ità sociale (numero) 5.906 5.184 5.055

di cui: fornitori con criticità/aree di miglioramento 898 1.008 1.248

di cui: fornitori con cui Eni ha interrotto i rapporti 96 95 65

Nuovi fornitori valutati secondo criteri sociali (%) 100 100 100

Principali indicatori di performance

(40) Sul portale dei fornitori di Eni, è disponibile un video in cui 4 testimonial Eni illustrano i contenuti principali della Dichiarazione Eni sul rispetto dei diritti umani (per maggiori appro-fondimenti si veda: https://esupplier.eni.com/PFU_it_IT/formazioneeiniziative.page?).

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(41) O in alternativa dell’organo equivalente a seconda della governance della società controllata.

(42) Le MSG rappresentano le linee guida comuni a tutte le realtà Eni per la gestione dei processi operativi, di supporto al business e dei processi trasversali di compliance e di governance.

(43) Si ricorda che nel 2017 è stata svolta una board induction rivolta al Collegio Sindacale e nuovi amministratori sui processi di compliance integrata e Internal Audit, con focus su Segnalazioni e verifiche integrative sugli strumenti normativi anti-corruzione.

(44) Iniziativa globale per promuovere un uso responsabile e trasparente delle risorse finanziarie generate nel settore estrattivo.

(45) Il BEPS è il piano d’azione definito dal G20 e dall’OCSE che stabilisce a livello internazionale regole uniche e trasparenti in materia fiscale, al fine di rendere inefficaci le strategie di erosione della base imponibile e di traslazione dei profitti da parte delle imprese multinazionali. Il piano si articola in 15 Action di cui la numero 13 (Transfer Pricing Documentation and Country-by-Country Repor-ting) prevede la redazione del Country by Country Report che raccoglie dati su volume d’affari, profitti e imposte aggregati con riferimento alle giurisdizioni nelle quali l’azienda conduce il business.

Eni aderisce al Global Compact che incoraggia le aziende aderenti ad allineare le proprie attività ai dieci principi universalmente riconosciu-ti in termini di diritriconosciu-ti umani, lavoro, ambiente, trasparenza e lotta alla corruzione e a contribuire al raggiungimento degli SDGs. A dimostra-zione del suo impegno costante a favore dei Principi delle Nazioni Uni-te per il business responsabile, nel 2019 Eni è stata confermata nel Global Compact (GC) LEAD e riconosciuta come uno dei partecipanti più attivi all’iniziativa sulla sostenibilità d’impresa.

I principi del GC sono riflessi nel Codice Etico di Eni; in particolare il ripudio della corruzione è uno dei principi fondamentali del Codice Etico di Eni, diffuso a tutti i dipendenti in fase di assunzione, e del Modello 231. Inoltre, a partire dal 2009, Eni ha progettato e sviluppa-to il Compliance Program Anti-Corruzione, nel rispetsviluppa-to delle vigenti disposizioni applicabili, delle convenzioni internazionali e tenendo conto di guidance e best practice, oltre che delle policy adottate da primarie organizzazioni internazionali. Si tratta di un sistema orga-nico di regole e controlli volto a prevenire pratiche corruttive. Tutte le società controllate di Eni, in Italia e all’estero, sono obbligate ad adottare, con delibera del proprio CdA41, sia la Management System Guideline (MSG)42 che tutti gli altri strumenti normativi anti-corru-zione emessi da Eni SpA.

Il Compliance Program Anti-Corruzione di Eni si è evoluto negli anni in un’ottica di miglioramento continuo, tanto che nel gennaio 2017 Eni SpA è stata la prima società italiana ad aver ricevuto la Certificazione ISO 37001:2016 “Anti-bribery Management Systems”. Ai fini del man-tenimento di detta certificazione, Eni SpA è sottoposta annualmente ad audit di sorveglianza da parte dell’ente certificatore e a dicembre 2019 si è concluso con esito positivo il primo audit di ricertificazione.

Per garantire l’effettività del Compliance Program Anti-Corruzione di Eni, sin dal 2010, è stata costituita l’unità anti-corruzione, incaricata di fornire supporto specialistico alle linee di business e alle società controllate in Italia e all’estero nell’attività relativa alla valutazione di affidabilità dei partner a rischio (cd. “due diligence”) e nell’elabora-zione dei relativi presidi contrattuali in aree a rischio di corrunell’elabora-zione. In particolare, vengono proposte, nell’ambito dei contratti con i partner, specifiche clausole anti-corruzione che prevedono, tra l’altro, l’impe-gno a prendere visione e rispettare i principi contenuti nella MSG An-ti-Corruzione di Eni.

L’unità anti-corruzione realizza altresì un programma di formazione anti-corruzione, sia attraverso e-learning sia con eventi in aula come workshop generali e job specific training. I workshop offrono una pa-noramica sulle leggi anti-corruzione applicabili a Eni, sui rischi che po-trebbero derivare dalla loro violazione per persone fisiche e giuridiche e sul Compliance Program Anti-Corruzione adottato per far fronte a tali rischi. Generalmente insieme ai workshop vengono realizzati job spe-cific training, ossia eventi formativi destinati ad aree professionali a specifico rischio di corruzione. Al fine di ottimizzare l’individuazione

Nel documento Eni Relazione Finanziaria Annuale (pagine 137-140)