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3. Commento traduttologico

3.6.3. Fattori grammaticali

3.6.3.4. Discorso riportato e verba dicendi

Con l’espressione discorso riportato si fa riferimento alla riproduzione di un enunciato in una situazione comunicativa differente da quella attuale. Si è soliti operare una distinzione tra il discorso riportato diretto e indiretto. Nel primo dei due casi l’autore riporta direttamente le esatte parole pronunciate dal personaggio all’interno di virgolette; nell’altro caso, invece, si eliminano le virgolette e l’enunciato riprodotto entra a far parte della narrazione attraverso l’aggiunta di una subordinata, che solitamente implica alcuni aggiustamenti sul piano dei tempi verbali.

I verba dicendi sono i verbi che agganciano il discorso riportato al flusso narrativo. Fanno parte di questa categoria verbi quali “dire”, “informare”, “chiedere”, “rispondere” ecc., ma anche “aggiungere” e “sottolineare” che non nascono come verbi designanti azioni linguistiche.

Nel protesto si riscontra una cospicua presenza di dialoghi, per cui sono numerosi i casi di discorso diretto. Il verbum dicendi più ricorrente è shuo 说 (dire), che in sede di traduzione è stato perlopiù tradotto letteralmente con “dire”, ma talvolta è stato arricchito di diverse sfumature per non conferire monotonia alla narrazione:

他慢慢地站起身,对她说:“莉莉,去把巴特叫醒吧。我们一起去散步。我看不见,可是我 能感觉得出来,外面的阳光好得要命”。

Si alzò lentamente e le disse:

«Lili, vai a svegliare Bart: andiamo a farci una passeggiata tutti insieme. Anche se non ci vedo, sento che fuori c’è un sole pazzesco!».

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«Non ne ho idea, Lili» le rispose Bart. «Sin da quando eri piccola mi hai sempre chiesto così tante cose, ma anch’io ignoro la risposta a molte domande».

“走吧,莉莉”猎人说。

«Vattene, Lili» intimò il cacciatore.

Tuttavia, non manca l’utilizzo di altri verbi per introdurre le battute di discorso diretto, quali

xiang 想 (pensare), gaosu 告诉 (informare), wen 问 (domandare), xiao 笑 (ridere, sorridere) e rang

嚷 (gridare). Nella traduzione si è sempre cercato di perseguire un alto grado di fedeltà ai verba

dicendi scelti dall’autrice. Di seguito alcuni esempi:

莉莉的爪子轻轻地碰了一下他绚烂的鬃毛,悄悄地想:“多美啊。可是为什么我就没有 呢?”。

Con una zampa, Lili toccò dolcemente la sua splendida criniera e segretamente pensò: “È meravigliosa! Ma perché non ce l’ho anch’io?”.

“那你认为它们到底是不是白狮呢?”婴舒问。

«Quindi alla fine pensate che sia un leone bianco o no?», domandò Iris.

阿朗嘲讽地笑了:“你居然还敢说你是一只狮子,你一定没有听说过关于这个峡谷的传 说”。

Alan la schernì ridacchiando: «E davvero osi dire che sei una leonessa? Di sicuro non hai mai sentito quello che si dice su questa gola».

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巴特紧紧地拥着莉莉,莉莉笑了,开心地嚷:“巴特你们到底在搞什么鬼啊?[…]”。 Lili rideva stretta nel forte abbraccio del cane e con il cuore pieno di gioia gridò:

«Bart! Ma che scherzi sono questi? […]».

In alcuni casi si è ritenuto opportuno trasformare il discorso diretto in discorso indiretto, come nei passi seguenti:

莉莉被弄得很痒,所以莉莉没有在意巴特为什么要一遍又一遍地说:“莉莉。对不起。对不 起。对不起”。

Tra tutte quelle coccole e il solletico, Lili non si curava del motivo per cui Bart continuava a chiederle scusa.

[…] 然后告诉她:“要敬畏所有不能吃的东西”。

Le insegnò da subito che avrebbe dovuto venerare tutto ciò che non si poteva mangiare.

莉莉没有听见这句话,当时她正在非常大方地招呼巴特:“巴特,我把这张毯子分一半给你。 你睡这边,我睡那边”。

[…] ma la piccola non udì quella frase poiché in quel momento stava dicendo a Bart, con tutta naturalezza, che gli avrebbe concesso metà coperta: in una metà avrebbe dormito lui e nell'altra metà lei.

Per contro, vi sono state delle occasioni in cui si è scelto di esplicitare tramite il discorso diretto i pensieri dei personaggi riportati da Di An mediante il discorso indiretto:

阿朗说:“每一只狮子的一生里,一定要跳一次峡谷。哪怕送命也得跳一次,这是我们身为 狮子必须要做的事情。”那个时候我怯生生地站在峡谷的旁边,看着他跳过去,有若神助。 跟那个时候相比,我已经不再年轻,我的身体里已经有了那么多时间的痕迹:有欢乐的痕迹, 有生育的痕迹,有杀戮的痕迹。我早已经千疮百孔,满目疮痍,可是我的身体里却充满着前

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所未有的丰盈的渴望。我知道它会跟我的血液一起,一点点地涨满,满到就要溢出来的时候, 我就会,纵身一跃。

Si ricordò le parole di Alan quando le aveva detto: “Ogni leone nella sua vita deve saltare almeno una volta questa gola: poco importa se ciò lo porterà alla morte! Questo è quello che noi, in quanto leoni, siamo tenuti a fare”. Pensò: “A quel tempo me ne stavo a un lato della cascata a fissarlo mentre lui balzava da un lato all’altro, sostenuto da qualche aiuto divino. Rispetto a quei tempi andati, non sono più giovane e sul mio corpo sono impressi numerosi segni del tempo che lo possono testimoniare: porto i segni della felicità, i segni del parto e i segni del massacro.Da quando ero piccola ho conosciuto da vicino il dolore più devastante, il mio cuore era lacerato da mille ferite, ma il mio corpo non ha mai smesso di sperare, una speranza piena e viva, mai vista prima d’ora. Ero certa che non mi avrebbe mai abbandonata, scorreva nelle mie vene, ce l’avevo nel sangue. È cresciuta giorno dopo giorno e sapevo che quando sarebbe stata sul punto di traboccare, quello sarebbe stato il momento giusto per spiccare il salto”.

Tramite il sopracitato esempio si vuole mettere in evidenza il flusso di pensieri riportato nel testo cinese dopo la chiusura delle virgolette entro cui è contenuto l’eloquio di Alan. Nel prototesto si può notare che i pensieri della leonessa sono riportati in prima persona. Tuttavia, in mancanza delle virgolette, si tratta di un discorso indiretto. In sede di traduzione, per mantenere una certa vicinanza al prototesto e rendere il flusso di pensieri in prima persona, si è scelto di volgere il discorso indiretto in discorso diretto e ricorrere dunque all’aggiunta delle virgolette.