• Non ci sono risultati.

E’ disponibile una linea guida di reparto, regolarmente aggiornata,

Dove andare - Sviluppi futuri dell’assistenza

6. E’ disponibile una linea guida di reparto, regolarmente aggiornata,

6. E’ disponibile una linea guida di

reparto, regolarmente aggiornata,

che includa i criteri per la

sommi-nistrazione del surfattante e per

l’intubazione endotracheale e le

strategie ventilatore per la

prote-zione polmonare. (1,13–16)

A (Qualità alta)

B (Qualità alta)

Linea guida

Per l’ospedale

7. È garantita la formazione sulla

ge-stione dell’RDS. B (Qualità alta)

Evidenza documentale della formazione

8. E’ garantito l’accesso H24 alla radio-logia, al laboratorio e all’emogasana-lisi.

B (Qualità alta)

Report dell’audit

9. Nel reparto di ostetricia è disponibile una linea guida sull’ottimizzazione dell’impiego degli steroidi prenatali. (5) (vedi GdE Nascita e Trasferi-mento)

A (Qualità alta)

B (Qualità alta)

Linea guida, report dell’audit

Per il servizio sanitario

10. Le donne a rischio di parto molto pretermine vengono indirizzate tem-pestivamente ad un’assistenza spe-cialistica durante la gravidanza ed il parto. (17) (vedi GdE Nascita e Tra-sferimento)

A (Qualità alta)

Report dell’audit

Dove andare - Sviluppi futuri dell’assistenza

Sviluppi futuri

Grado di evidenza

Per i genitori e la famiglia

N/A

Per i professionisti sanitari

Per l’ospedale

N/A

Per il servizio sanitario

N/A

Per iniziare

Passi iniziali

Per i genitori e la famiglia

• I genitori vengono informati verbalmente dai professionisti sanitari sulla

RDS, sui tassi di sopravvivenza/morbidità, sul trattamento e sull’assistenza

a breve e lungo termine.

Per i professionisti sanitari

• Seguire la formazione sulla gestione della RDS.

• Valutare le conoscenze ed eventuali lacune dei professionisti sanitari su dia-gnosi e trattamento della RDS.

Per il reparto di neonatologia

• Sviluppare ed attuare una linea guida di reparto sulla gestione della RDS ba-sata sulle linee guida europee.

• Sviluppare materiale informativo per i genitori sulla RDS.

• Sviluppare un piano di miglioramento della qualità per la gestione della RDS. Per l’ospedale

• Supportare i professionisti sanitari a partecipare alla formazione sulla gestione della RDS.

Per il servizio sanitario

Fonti

1. Sweet DG, Carnielli V, Greisen G, Hallman M, Ozek E, Plavka R, et al. European Consensus Guidelines on the Management of Respiratory Distress Syndrome - 2016 Update. Neonatology. 2017;111(2):107–25.

2. Rojas-Reyes MX, Morley CJ, Soll R. Prophylactic versus selective use of surfactant in prevent-ing morbidity and mortality in preterm infants. Cochrane Database Syst Rev. 2012 Mar 14;(3):CD000510.

3. Soll RF. Prophylactic natural surfactant extract for preventing morbidity and mortality in preterm infants. Cochrane Database Syst Rev. 2000;(2):CD000511.

4. Ardell S, Pfister RH, Soll R. Animal derived surfactant extract versus protein free synthetic sur-factant for the prevention and treatment of respiratory distress syndrome. Cochrane Database Syst Rev. 2015 Aug 24;8:CD000144.

5. Roberts D, Brown J, Medley N, Dalziel SR. Antenatal corticosteroids for accelerating fetal lung maturation for women at risk of preterm birth. Cochrane Database Syst Rev. 2017 21;3:CD004454.

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10. Saugstad OD, Aune D, Aguar M, Kapadia V, Finer N, Vento M. Systematic review and meta- analysis of optimal initial fraction of oxygen levels in the delivery room at ≤32 weeks. Acta Pae-diatr Oslo Nor 1992. 2014 Jul;103(7):744–51.

11. Guinsburg R, de Almeida MFB, de Castro JS, Gonçalves-Ferri WA, Marques PF, Caldas JPS, et al. T-piece versus self-inflating bag ventilation in preterm neonates at birth. Arch Dis Child Fetal Neonatal Ed. 2017 Jun 29;

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pres-sure- limited ventilation in the neonate. Cochrane Database Syst Rev. 2010 Nov 10;(11):CD003666.

14. Bahadue FL, Soll R. Early versus delayed selective surfactant treatment for neonatal respiratory distress syndrome. Cochrane Database Syst Rev. 2012 Nov 14;11:CD001456.

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17. Zeitlin J, Papiernik E, Bréart G, EUROPET Group. Regionalization of perinatal care in Europe. Semin Neonatol SN. 2004 Apr;9(2):99–110.

Prima edizione, Novembre 2018

Ciclo vitale

5 anni/prossima revisione: 2023

Citazione raccomandata

EFCNI, Sweet DG, Zimmermann L et al., European Standards of Care for

Newborn Health: Management of Respiratory Distress Syndrome. 2018.

Un particolare ringraziamento al Prof. Carlo Dani ed alle dr.sse Giulia

Rema-schi e Simona Montano per la traduzione di questo standard in italiano.

Gestione della sepsi neonatale ad esordio precoce (Early-Onset Neonatal Sep-sis, EONS)

Stocker M, Buonocore G, Zimmermann L, Hellström-Westas L, Klingenberg C, Kor-nelisse R, Maier RF, Metsvaht T

Chi beneficia dello standard

Neonati con sospetta infezione entro 72 ore di vita ed i loro genitori

Chi applica lo standard

Professionisti sanitari, reparti di neonatologia, ospedali e servizi sanitari

Dichiarazione dello standard

I neonati con sospetta infezione ad esordio precoce ricevono una diagnosi tempestiva ed un trattamento efficace, evitando un uso eccessivo di antibiotici.

Razionale

L’obiettivo è ridurre la morbilità e la mortalità causate dalla sepsi ad esordio precoce e gli effetti avversi dell’eccessivo utilizzo di antibiotici.

La diagnosi precoce ed il trattamento della sepsi neonatale ad esordio precoce (EONS) sono fondamentali per prevenire complicanze gravi e rischiose per la vita, e per ridurre la mortalità.

La diagnosi di EONS è difficile a causa della presentazione clinica subdola, non spe-cifica, e del basso valore predittivo dei biomarkers. (1–4)

L’incertezza nella diagnosi d’infezione neonatale può condurre ad un trattamento an-tibiotico non necessario e prolungato. (5,6)

Uno studio di popolazione in Norvegia ha riportato che il 2.3% di tutti i neonati aveva iniziato una terapia antibiotica per sospetta EONS, mentre l’incidenza della EONS con esame colturale positivo era dello 0.05%. (7) Negli altri paesi europei e negli Stati Uniti sono riportati tassi anche maggiori di inizio di terapia antibiotica nei neonati a termine. (8,9)

Gli antibiotici possono avere effetti sia positivi che negativi: garantiscono la sopravvi-venza di pazienti con infezioni gravi e sono vantaggiosi per la comunità in quanto impediscono la diffusione dei batteri ma rappresentano un problema per la comunità in quanto determinano sviluppo di resistenza e per gli individui in quanto danneggiano il microbioma. (10) Nelle fasi precoci della vita, l’alterazione del microbioma causata dagli antibiotici può avere conseguenze sulla salute futura. (11–13).

Inoltre, un’esposizione prolungata agli antibiotici nei neonati pretermine, è associata ad un’elevata mortalità e morbilità, come la malattia polmonare cronica, la retinopatia del prematuro, la leucomalacia periventricolare e l’enterocolite necrotizzante. (14) Per-tanto, la riduzione della terapia antibiotica non necessaria o prolungata è uno dei punti chiave della stewardship antimicrobica per migliorare lo stato di salute degli individui e impedire l’insorgenza di batteri multiresistenti. (11–16)

Benefici

Benefici a breve termine

• Riduzione della mortalità (17–20) e della morbilità (21,22)

Riduzione della terapia antibiotica non necessaria e prolungata per le infezioni sospette (7–9)

Benefici a lungo termine

Riduzione dello sviluppo di resistenze multiple ai farmaci (multidrug resistance, MDR) (15)

Riduzione dell’alterazione del microbioma nei neonati, con implicazioni per la salute futura (10–13)

Componenti dello standard

Componente

Grado di evidenza

Indicatore di

conformità allo

standard

Per i genitori e la famiglia

1.

I genitori (in ospedale e a casa) ven-gono informati dai professionisti sani-tari sui segni, il trattamento e le com-plicanze della EONS. (17,23–26) (vedi GdE “Cure per lo sviluppo cen-trate sul bambino e sulla famiglia”)

A (Qualità bassa)

B (Qualità alta)

Materiale informativo per il paziente

Per i professionisti sanitari

2.

Tutti i professionisti sanitari si atten-gono ad una linea guida di reparto sulla gestione dei neonati con so-spetta EONS.

B (Qualità alta)

Linea guida

3. Tutti i professionisti sanitari seguono una formazione sulla gestione dei neonati con sospetta EONS.

B (Qualità alta)

Evidenza documentale della formazione

4. Nei neonati con un solo fattore di ri-schio per EONS, i parametri vitali vengono osservati e monitorati per 12-24 ore (17,23–26); essi non rice-vono terapia antibiotica se non di-ventano sintomatici. (17,24,25)

A (Qualità

moderata)

Linea guida

5. Considerare sempre la terapia anti-biotica parenterale se il neonato pre-senta due o più fattori di rischio o se-gni clinici di possibile sepsi. (17,23– 26)

A (Qualità

6. Le emocolture sono prelevate prima dell’inizio della terapia antibiotica. (17,23–26)

A (Qualità

moderata)

Linea guida

7. La necessità di terapia antibiotica è rivalutata dopo 36-48 ore. (17,23–26)

A (Qualità

moderata)

Linea guida

8. La terapia antibiotica deve essere ot-timizzata non appena sia disponibile il risultato dell’emocoltura. (17,23– 26)

A (Qualità

moderata)

Linea guida

9. Le cefalosporine di terza genera-zione ed i carbapenemi non sono uti-lizzati di routine nella terapia antibio-tica empirica. (17,23–26)

A (Qualità

moderata)

Linea guida

Per il reparto di neonatologia

10.

E’ disponibile una linea guida di re-parto sulla gestione dei neonati con sospetta EONS, regolarmente ag-giornata, unitamente alle indicazioni ostetriche sulla profilassi intrapar-tum. (17,27)

A (Qualità moderata) B (Qualità alta)

Linea guida

11. Viene definita una stewardship anti-biotica di reparto, almeno per quel che riguarda l’utilizzo di carbapenemi e di cefalosporine di terza genera-zione. (28–30)

A (Qualità

moderata)

Report dell’audit

Per l’ospedale

12. È garantita la formazione sulla ge-stione dei neonati con sospetta EONS.

B (Qualità alta)

Evidenza documentale della formazione

13. Viene condotta l’analisi delle emocol-ture e la determinazione delle resi-stenze, con un report giornaliero dei risultati. (15,16,31,32)

B (Qualità alta)

Report dell’audit

14. Viene definita una stewardship anti-biotica ospedaliera, almeno per regi-strare le resistenze multiple ai far-maci (MDR). (28–30)

A (Qualità

Per il servizio sanitario

15. È disponibile una linea guida nazio-nale sulla gestione dei neonati con sospetta EONS, regolarmente ag-giornata, unitamente alle indicazioni ostetriche sulla profilassi intrapartum. (27,31–33)

A (Qualità

moderata)

Linea guida

16. Sono disponibili la sorveglianza ed i report regionali/nazionali sui risultati di antibiotico-resistenza delle emo-colture positive. (15,16,31,32)

A (Qualità

moderata)

Report dell’audit

Dove andare - Sviluppi futuri dell’assistenza

Sviluppi futuri

Grado di evidenza

Per i genitori e la famiglia

N/A

Per i professionisti sanitari

N/A

Per il reparto di neonatologia

• Sviluppare un algoritmo basato su biomarker per fornire le indicazioni sulla durata della terapia antibiotica. (34–36)

A (Qualità moderata)

Per l’ospedale

• Consolidare il programma di stewardship antibiotica. (28–30)

A (Qualità moderata)

Per il servizio sanitario

N/A

Per iniziare

Passi iniziali

Per i genitori e la famiglia

• I genitori vengono informati verbalmente dai professionisti sanitari sui segni, sul trattamento e sulle complicanze della EONS.

Per i professionisti sanitari

• Partecipare alla formazione sulla gestione dei neonati con sospetta EONS. • Ridurre l’uso di terapia antibiotica non necessaria.

Per il reparto di neonatologia

• Sviluppare ed implementare una linea guida di reparto sulla gestione dei neo-nati con sospetta EONS unitamente alle indicazioni ostetriche sulla profilassi intrapartum.

• Sviluppare materiale informativo per i genitori sui segni, sul trattamento e sulle complicanze della EONS.

• Utilizzare le linee guida pubblicate riguardanti la gestione dei neonati con so-spetta EONS.

Per l’ospedale

• Supportare i professionisti sanitari nel partecipare a corsi sulla gestione dei neonati con sospetta EONS

• Garantire gli strumenti per una rapida diagnosi di infezione a diffusione emato-gena.

• Intraprendere un programma di stewardship antibiotica. Per il servizio sanitario

• Utilizzare le linee guida pubblicate per la gestione di neonati con sospetta EONS.

• Sviluppare ed implementare una linea guida nazionale sulla gestione dei neo-nati con sospetta EONS, unitamente alle indicazioni ostetriche sulla profilassi intrapartum.

Descrizione

Diverse linee guida nazionali per la gestione della sospetta EONS sono state pubbli-cate in Europa e possono costituire un esempio: linee guida della Gran Bretagna (NICE) (17), del Belgio (24), e della Svizzera (26). Queste linee guida non sono uni-formi e differiscono in alcuni punti. (27)

La diversità delle linee guida riflette la differenza tra i sistemi sanitari nazionali. È inol-tre il risultato di una differente applicazione dei dati disponibili nella pratica clinica, come nel caso dell’approccio ai fattori di rischio materni per EONS. Le linee guida per la gestione delle EONS sono state adattate alle specifiche pratiche sanitarie, come ad es. lo screening per la colonizzazione materna da streptococco di Gruppo B e la pos-sibilità di osservazione dei neonati con rischio aumentato di EONS.

Fonti

1. Benitz WE. Adjunct laboratory tests in the diagnosis of early-onset neonatal sepsis. Clin Perinatol.

2010 Jun;37(2):421–38.

2. Escobar GJ, Li DK, Armstrong MA, Gardner MN, Folck BF, Verdi JE, et al. Neonatal sepsis workups

in infants >/=2000 grams at birth: A population-based study. Pediatrics. 2000 Aug;106(2 Pt 1):256– 63.

3. Mally P, Xu J, Hendricks-Muñoz KD. Biomarkers for neonatal sepsis: recent developments

[Inter-net]. Research and Reports in Neonatology. 2014 [cited 2017 Nov 6]. Available from: https://www.dovepress.com/biomarkers-for-neonatal-sepsis-recent-developments-peer-reviewed- article-RRN

4. Ng PC, Lam HS. Diagnostic markers for neonatal sepsis. Curr Opin Pediatr. 2006 Apr;18(2):125–

31.

5. Berardi A, Fornaciari S, Rossi C, Patianna V, Bacchi Reggiani ML, Ferrari F, et al. Safety of physical

examination alone for managing well-appearing neonates ≥ 35 weeks’ gestation at risk for early-onset sepsis. J Matern-Fetal Neonatal Med Off J Eur Assoc Perinat Med Fed Asia Ocean Perinat Soc Int Soc Perinat Obstet. 2015 Jul;28(10):1123–7.

6. Hsieh EM, Hornik CP, Clark RH, Laughon MM, Benjamin DK, Smith PB, et al. Medication use in the

neonatal intensive care unit. Am J Perinatol. 2014 Oct;31(9):811–21.

7. Fjalstad JW, Stensvold HJ, Bergseng H, Simonsen GS, Salvesen B, Rønnestad AE, et al. Early-

onset Sepsis and Antibiotic Exposure in Term Infants: A Nationwide Population-based Study in Nor-way. Pediatr Infect Dis J. 2016 Jan;35(1):1–6.

8. Kuzniewicz MW, Puopolo KM, Fischer A, Walsh EM, Li S, Newman TB, et al. A Quantitative, Risk-

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14. Ting JY, Synnes A, Roberts A, Deshpandey A, Dow K, Yoon EW, et al. Association Between Anti-biotic Use and Neonatal Mortality and Morbidities in Very Low-Birth-Weight Infants Without Culture-Proven Sepsis or Necrotizing Enterocolitis. JAMA Pediatr. 2016 Dec 1;170(12):1181–7.

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17. National Collaborating Centre for Women´s and Children´s Health. Antibiotics for ealy-onset neona-tal infection: anbiotics for the prevention and treatment of early-onset neonaneona-tal infection. Appendices

18. Heath PT, Balfour G, Weisner AM, Efstratiou A, Lamagni TL, Tighe H, et al. Group B streptococcal disease in UK and Irish infants younger than 90 days. Lancet Lond Engl. 2004 Jan 24;363(9405):292–4.

19. Money DM, Dobson S, Canadian Paediatric Society, Infectious Diseases Commitee. The prevention of early-onset neonatal group B streptococcal disease. J Obstet Gynaecol Can JOGC J Obstet Gynecol Can JOGC. 2004 Sep;26(9):826–40.

20. Phares CR, Lynfield R, Farley MM, Mohle-Boetani J, Harrison LH, Petit S, et al. Epidemiology of invasive group B streptococcal disease in the United States, 1999-2005. JAMA. 2008 May 7;299(17):2056–65.

21. Bedford H, de Louvois J, Halket S, Peckham C, Hurley R, Harvey D. Meningitis in infancy in England and Wales: follow up at age 5 years. BMJ. 2001 Sep 8;323(7312):533–6.

22. Levent F, Baker CJ, Rench MA, Edwards MS. Early outcomes of group B streptococcal meningitis in the 21st century. Pediatr Infect Dis J. 2010 Nov;29(11):1009–12.

23. Barrington K. Management of the infant at increased risk for sepsis. Paediatr Child Health. 2007 Dec;12(10):893–905.

24. Mahieu L, Langhendries J-P, Cossey V, De Praeter C, Lepage P, Melin P. Management of the neonate at risk for early-onset Group B streptococcal disease (GBS EOD): new paediatric guidelines in Belgium. Acta Clin Belg. 2014 Oct;69(5):313–9.

25. Polin RA, Committee on Fetus and Newborn. Management of neonates with suspected or proven early-onset bacterial sepsis. Pediatrics. 2012 May;129(5):1006–15.

26. Stocker M, Berger C, McDougall J, Giannoni E, Taskforce for the Swiss Society of Neonatology and the Paediatric Infectious Disease Group of Switzerland. Recommendations for term and late preterm infants at risk for perinatal bacterial infection. Swiss Med Wkly. 2013 Sep 19;143:w13873.

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32. World Health Organization (WHO). WHO global strategy for containment of antimicrobial resistance. 2001;

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36. Stocker M, Herk W van, Helou S el, Dutta S, Fontana MS, Schuerman FABA, et al. Procalcitonin- guided decision making for duration of antibiotic therapy in neonates with suspected early-onset sepsis: a multicentre, randomised controlled trial (NeoPIns). The Lancet. 2017 Aug 26;390(10097):871–81.

Prima edizione, Novembre 2018

Ciclo vitale

5 anni/prossima revisione: 2023

Citazione raccomandata

EFCNI, Stocker M, Buonocore G et al., European Standards of Care for

New-born Health: Management of suspected early onset neonatal sepsis (EONS).

2018.

Un particolare ringraziamento al Prof. Carlo Dani ed alle dr.sse Giulia

Rema-schi e Simona Montano per la traduzione di questo standard in italiano.

Ittero neonatale

Borszewska-Kornacka M, Buonocore G, Zimmermann L, Hellström-Westas L, Mar-low N, Özek E, Perrone S, Tołłoczko J

Chi beneficia dello standard

Neonati e genitori

Chi applica lo standard

Professionisti sanitari, reparti di neonatologia, ospedali e servizi sanitari

Dichiarazione dello standard

Tutti i neonati sono valutati per ittero neonatale con l’obiettivo di implementare un’ef-ficace prevenzione dell’iperbilirubinemia grave.

Razionale

L’iperbilirubinemia è frequente nei neonati. L’ittero fisiologico compare dopo le prime 24 ore di vita e solitamente si risolve spontaneamente entro la prima settimana di vita. Tuttavia, l’iperbilirubinemia neonatale può divenire molto grave e richiedere tratta-mento per prevenire o trattare l’encefalopatia bilirubinemica ed il rischio ad essa col-legato di paralisi cerebrale e deficit uditivi. Il monitoraggio dei livelli di bilirubina in tutti i neonati, e la conoscenza dei fattori di rischio, sono fondamentali per una gestione adeguata. I fattori di rischio di iperbilirubinemia grave includono: la prematurità, le pa-tologie emolitiche, l’ittero precoce (<24 ore), i traumi e gli ematomi da parto, le infe-zioni, l’eccessivo calo ponderale, la familiarità per ittero – che include a sua volta la sferocitosi, i disordini di coniugazione e le emoglobinopatie, come l’anemia falciforme ed il deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), prevalenti nelle popolazioni del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Asia. (1–3)

La fototerapia è efficace nel ridurre la concentrazione della bilirubina. Per iniziare la