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– DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI PARMA

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 79-87)

1.1 - L’assetto finanziario delle aziende

La provincia di Parma mostra nei primi sei mesi del 2013 una situazione più critica della regione. Circa il 53% delle aziende ha registrato, infatti, una diminuzione del proprio fatturato a fronte del 47,8% della media dell’Emilia Romagna. Inoltre, solo il 9,9% delle aziende parmensi evidenzia una crescita del giro d’affari a fronte del 12% circa regionale.

La situazione va, tuttavia, progressivamente a migliorare nel corso dell’anno, dal momento che le imprese che nel secondo semestre mostrano un calo del fatturato sono il 40% in provincia, quota inferiore alla media dell’Emilia Romagna (41,5% dei casi) e quelle che registrano una crescita il 13,1% a fronte dell’11,8%

regionale.

Graf. 1 - Andamento del fatturato nel primo e nel secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Parma e in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Dal punto di vista della destinazione delle risorse finanziarie si nota come queste siano state impiegate per sostenere soprattutto le attività ordinarie. La principale destinazione risulta, infatti, il pagamento delle spese correnti (70,8% dei casi), seguite dalle spese per il personale (60,9%), dall’acquisto di materie prime e semilavorati (55,3%), dal pagamento dei debiti verso i fornitori (39,8%) e dall’acquisto di scorte (7,5%).

Le imprese parmensi che invece hanno puntato principalmente sugli investimenti risultano meno del 3,0%

del totale se si considerano l’ammodernamento e la sostituzione dei macchinari (2,5% dei casi) o l’innovazione dei processi e dei prodotti (1,9% in entrambi i casi).

Anche nel corso del secondo semestre la maggior parte delle imprese (75,6%) ha destinato le proprie risorse finanziarie alle spese correnti, mentre il 55% le ha impiegate per l’acquisto di materie prime ed il 50%

per le spese per il personale. Pur in crescita, resta comunque bassa anche nel secondo periodo del 2013 l’incidenza di imprese che ha investito nell’innovazione di processo o prodotto (rispettivamente il 3,1% ed il 5,6%) e nell’ammodernamento degli impianti (5,6%).

Tab. 1 - Destinazioni principali delle risorse finanziarie nel corso del primo e del secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Parma ed in Emilia Romagna (Valori percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Ristrutturazione/rinnovo strutture 3,1 1,3 3,1 1,2

Acquisto immobili, terreni, fabbricati 0,6 0,5 1,9 0,7

Formazione risorse

umane/personale 0,0 0,6 0,0 0,3

Acquisto brevetti, marchi 0,6 0,4 0,0 0,0

Acquisto scorte/ reintegro

magazzino 7,5 8,5 5,6 7,2

Acquisti materie prime, semilavorati 55,3 57,3 55,0 52,8

Spese correnti 70,8 70,1 75,6 81,8

Pagamento debiti clienti/fornitori 39,8 38,5 33,1 37,8

Spese del personale 60,9 55,9 50,0 55,3

Altra destinazione 0,6 0,2 0,0 0,0

Non sa/ Non risponde 0,6 0,6 0,6 0,5

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

Le imprese della provincia parmense mostrano altresì una spiccata sensibilità verso l’utilizzo di strumenti per il controllo del proprio “stato di salute” finanziaria. Se si osserva, infatti, l’incidenza delle imprese che effettuano check-up finanziari, si nota come il 45,6% delle aziende effettua controlli con cadenza inferiore all’anno, mentre quelle che eseguono controlli al più una volta l’anno rappresentano il 16,9%. La sensibilità rispetto ai check-up finanziari nella provincia di Parma risulta poi superiore alla media regionale dal momento che si riscontrano in regione incidenze maggiori di aziende che non effettuano mai controllo alcuno (sono il 27% circa a fronte del 23,8% registrato nel territorio parmense).

Tra gli strumenti finanziari maggiormente utilizzati dalle imprese in provincia di Parma, il principale risulta essere l’anticipo su fatture che viene indicato dal 46% delle aziende nel primo semestre 2013 e dal 48,8%

nel secondo periodo dell’anno.

Sono altresì diffusamente utilizzati come fonti di finanziamento principali anche l’apertura di credito in conto corrente (31,1% e 30,0% dei casi nei due periodi considerati) ed il mutuo (23,0% nel primo periodo e 28,1%

nel secondo).

Risulta poi maggiore rispetto al livello medio regionale la quota di imprese che nei primi sei mesi del 2013 ricorre a strumenti alternativi quali i finanziamenti agevolati (9,9% dei casi) ed il leasing finanziario (7,5%).

Rilevante è altresì il brusco calo della percentuale di imprese che utilizza finanziamenti agevolati nel secondo semestre e pari all’1,9% del totale.

Un quinto delle imprese (il 21,7%) della provincia di Parma non utilizza nessuna operazione finanziaria presso gli istituti bancari, percentuale che sale al 27% circa nella seconda metà del 2013, mentre a livello regionale resta stabile intorno al 25-26% dei casi.

Graf. 2 - Cadenza dei check-up finanziari effettuati dalle imprese nel corso del 2013 in provincia di Parma ed in Emilia Romagna (valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

Tab. 2 - Principali strumenti di finanziamento delle imprese nel primo e nel secondo semestre 2013 in provincia di Parma e in Emilia Romagna (Valori Percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Parma Emilia Romagna Parma Emilia Romagna

Anticipi di credito

Anticipi su fatture o s.b.f. 46,0 46,3 48,8 48,5

Anticipi all’export 1,9 2,7 1,3 1,5

Crediti di firma 3,1 3,3 1,3 2,5

Finanziamenti

Prestiti personali o subordinati 4,3 3,5 3,8 3,5

Mutuo 23,0 29,7 28,1 29,9

Apertura di credito in c/c 31,1 25,0 30,0 33,8

Finanziamenti agevolati a fronte di leggi specifiche 9,9 5,7 1,9 2,3

Altre forme di credito

Leasing finanziario 7,5 6,9 13,1 11,1

Factoring 1,2 0,7 0,6 0,6

Altre tipologie 0,0 0,1 0,0 0,0

Nessun finanziamento

Non utilizzo nessuna operazione finanziaria 21,7 25,7 26,9 26,2

Non mi rivolgo a nessun istituto di credito 2,5 1,3 1,9 3,0

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

   

1.2- L’accesso al credito

Riguardo l’offerta di credito bancario, le imprese parmensi esprimono, complessivamente, un giudizio negativo sia in riferimento alla quantità di credito disponibile sia rispetto alla tipologia di strumenti finanziari offerti e ai tempi di valutazione delle pratiche di finanziamento.

Oltre il 60% delle aziende giudica infatti nel corso del 2013 inadeguata la quantità di credito disponibile in provincia, eccedendo tale quota l’analoga incidenza registrata nella regione.

Negative sono poi le percezioni sui tempi di valutazione ed accettazione delle richieste, dal momento che anche in questo caso 6 imprese su 10 nel territorio parmense hanno espresso giudizi di inadeguatezza sia nella prima che nella seconda parte dell’anno, evidenziano un clima d’opinione più severo della media regionale.

Inadeguata risulta altresì per la maggioranza delle aziende la tipologia di strumenti finanziari offerti; in quest’ultimo caso però i giudizi negativi si attenuano in corso d’anno attestandosi su livelli similari, se non addirittura inferiori, alla media regionale.

Tab. 3 - Giudizio sull'accesso al credito presso le banche operative nella provincia di Parma ed in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 con riferimento alla quantità di credito disponibile / erogabile; alla tipologia di strumenti finanziari offerti ed ai tempi di valutazione / accettazione richieste credito (valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Parma Emilia Romagna Parma Emilia Romagna

QUANTITA' CREDITO DISPONIBILE / EROGABILE

Adeguato 25,5 31,4 28,8 36,7

Inadeguato 67,1 60,3 61,3 55,3

Non sa/Non risponde 7,5 8,3 10,0 8,1

TIPOLOGIA DI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI

Adeguato 32,9 38,7 41,3 42,5

Inadeguato 57,1 51,2 46,3 48,8

Non sa/Non risponde 9,9 10,1 12,5 8,7

TEMPI DI VALUTAZIONE / ACCETTAZIONE RICHIESTE CREDITO

Adeguato 29,2 31,8 30,0 36,1

Inadeguato 60,9 56,7 63,1 55,5

Non sa/Non risponde 9,9 11,5 6,9 8,4

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Oltre al giudizio espresso sulle condizioni generali dell’accesso al credito, è interessante notare l’evoluzione della richiesta effettiva di credito bancario da parte delle imprese nella provincia di Parma.

Si rileva una sostanziale stabilità in termini di ammontare richiesto dalle imprese: il 76,7% dei prenditori asserisce, infatti, come nel corso dei primi sei mesi sia rimasta immutata la richiesta di credito e tale percentuale cresce fino all’80,6% dei casi nella seconda metà del 2013.

Rispetto alla media regionale inoltre si nota una leggera maggiore quota di imprese che hanno mantenuto stabile il proprio livello di credito ed una più bassa incidenza di casi di aumento di richiesta sia nel primo che nel secondo semestre 2013.

Graf. 3 - Evoluzione della richiesta di credito bancario in provincia di Parma e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Per quanto riguarda la gestione dei finanziamenti bancari, si nota poi come nella provincia di Parma più del 72% delle imprese sia riuscito a rispettare le scadenze dei pagamenti nella prima metà del 2013 (incidenza questa in linea con il dato medio regionale).

La quota di imprese che, invece, ha ricevuto una richiesta di rientro nel corso del primo semestre risulta leggermente inferiore rispetto alle richieste pervenute a livello regionale (rispettivamente del 13,3% e del 16,1% nel primo semestre), mentre il 10,8% delle imprese che ha “sconfinato” non ha ricevuto richiesta di rientro.

Nella seconda parte dell’anno aumentano in provincia i casi di impiego bancario che non prevedono possibilità di sconfinamento, ma si registra in positivo una diminuzione dei casi di imprese che hanno ricevuto richiesta di rientro dalle banche. Analogo andamento risulta anche nella regione dove le richieste sono diminuite di oltre 2,5 punti percentuali.

Che le aziende parmensi siano state virtuose lo dimostra il fatto che solo il 3,5% delle stesse non è riuscito negli ultimi tempi a rispettare gli impegni presi col sistema bancario, a fronte del 5,8% medio registrato in regione.

Nonostante le aziende parmensi abbiano mostrato maggior attenzione all’adempimento degli impegni presi, esistono maggiori difficoltà di rapporto col sistema bancario nella provincia rispetto al territorio regionale, come testimoniato dall’evoluzione delle condizioni relative ai finanziamenti in essere.

Per quanto concerne le garanzie richieste si osserva, infatti, come le stesse siano aumentate nella seconda metà del 2013 per il 28% circa dei clienti parmensi a fronte del 19,4% medio della clientela regionale.

Analogamente il costo e le commissioni pagate rispetto alle operazioni finanziarie in essere sono aumentati per il 52% circa dei clienti a fronte del 47,1% registrato nella regione negli ultimi mesi del 2013.

Migliore appare, invece, la situazione sui tassi applicati, complice anche la politica di riduzione dl costo del credito adottata dalla BCE nella seconda metà dell’anno appena trascorso, con una quota di imprese elevata (61% dei casi) che dichiara una stabilità degli stessi e che risulta altresì superiore alla media regionale (55,6%).

Graf. 4 - Incidenza di richieste di rientro sul totale delle linee di finanziamento accese dalle imprese in provincia di Parma e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Graf. 5 - Verifica della condizione di adempienza degli impegni presi col sistema bancario delle imprese in provincia di Parma e in Emilia-Romagna (Valori percentuali; anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Tab. 4 - Evoluzione delle condizioni di accesso al credito per le imprese nel corso del primo e del secondo semestre 2013 in provincia di Parma e in Emilia-Romagna in termini di garanzie richieste, tasso applicato e costo delle commissioni (Valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

1.3- Il ricorso al Confidi

Circa 1 azienda su 4 in provincia di Parma ha fatto ricorso ad un confidi per l’accesso al credito bancario.

Tale incidenza risulta leggermente inferiore a quella media regionale (26,3% dei casi), mostrando una realtà provinciale in cui, nonostante una situazione non rosea nei rapporti con il sistema bancario, non si ricorre molto frequentemente a tale strumento di mitigazione del rischio.

Se si osservano, tuttavia, i giudizi espressi in riferimento all’intervento del confidi, si nota come soprattutto in riferimento al tasso applicato le imprese parmensi abbiano riscontrato condizioni migliori rispetto ai parametri medi offerti dal mercato: il 42,5% delle imprese considera migliori le condizioni sul tasso creditizio applicato, mentre meno della metà (il 20%) ha espresso un’opinione opposta.

A livello regionale le imprese risultano suddividersi più o meno equamente tra coloro i quali giudicano ininfluente l’intervento dei confidi rispetto alle condizioni di mercato e coloro i quali invece giudicano positivamente l’operato degli stessi sia in riferimento alle condizioni di accesso al credito sia al tasso applicato: il 35,2% delle imprese emiliano-romagnole ritiene, infatti, che le condizioni siano migliori ed altrettante che non ci sia nessun cambiamento rispetto alle condizioni di mercato; sui tassi, invece, a fronte di un 34% circa di imprese che si esprimono favorevolmente sull’intervento del confidi si registra un 34,7% di casi di segnalazioni di ininfluenza dell’intervento.

Graf. 6 - Imprese che hanno fatto ricorso ad un Confidi per accedere al credito bancario in provincia di Parma e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Tab. 5 - Percezione delle condizioni di accesso al credito ottenute attraverso il sistema dei Confidi rispetto alle condizioni di mercato da parte delle imprese in provincia di Parma e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Parma Emilia Romagna

Condizioni

migliori

Condizioni peggiori

Nessun cambiamento

Non sa /Non risponde

Condizioni migliori

Condizioni peggiori

Nessun cambiamento

Non sa /Non risponde

Accesso al credito 40,0 22,5 32,5 5,0 35,2 25,6 35,2 4,1

Tasso Applicato 42,5 20,0 30,0 7,5 33,9 25,8 34,7 5,6

Quantità credito

concesso 32,5 20,0 42,5 5,0 26,3 17,7 50,6 5,3

Garanzie richieste 25,0 15,0 55,0 5,0 20,0 19,5 55,2 5,3

Costi complessivi del

garante e della banca 15,0 15,0 60,0 10,0 13,7 27,1 53,2 6,1

Consulenza e altri

servizi 7,5 10,0 72,5 10,0 12,7 12,4 67,6 7,3

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

SCHEDA 6 – DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 79-87)